epidemiologia
Predilige il sesso femminile
Non è frequente
Sta al 25° posto tra tutti i
tumori maligni
Aggressività biologica modesta
Soppavivenza globale a 10 anni
di oltre l’80%
epidemiologia
possiamo avere due gruppi di pazienti
1. Nodulo + sintomi
Ipertiroidismo
Tiroidite
2. Nodulo senza sintomi
neoplasia
cisti
Valutazione clinica
 il gozzo è singolo o plurinodulare?
 è più probabile che sia maligno un nodulo solitario
 sono presenti linfonodi laterocervicali?
 la patologia tiroidea benigna non si associa a
linfoadenopatia
caratteristiche del nodulo a rischio
neoplastico e pertanto meritevole di
trattamento chirurgico
 nodulo
solido all'ecotomo e freddo
alla scintigrafia
 precedente terapia radiante al collo
 agoaspirato con citologia sospetta
 dimensioni superiori a 3 cm
modalità di insorgenza
importanti sono i cambiamenti di
dimensioni
un nodulo non dolente, presente da
qualche tempo, che solo recentemente
è aumentato di volume, è quasi
sempre neoplastico
eziologia e
fattori di rischio
1 - stimolo del TSH
2 - pregressa radiazione al collo
3 - nodulo tiroideo da molto tempo
sintomatologia
 spesso
asintomatico
 la voce rauca assume particolare
rilievo perchè indica infiltrazione o
compressione del nervo ricorrente
da parte di tessuto neoplastico
valutazione strumentale del
nodulo
 ECOGRAFIA
CISTI
 NODULO SOLIDO

 SCINTIGRAFIA
NODULO FREDDO
 NODULO CALDO

 AGOBIOPSIA
importanza della Scintigrafia
con Tc 99
UN NODULO CALDO
DIFFICILMENTE E’ NEOPLASTICO
 IN PRESENZA DI NODULO FREDDO
SI IMPONE AGOBIOPSIA
 DOPO TIROIDECTOMIA TOTALE PUÒ
EVIDENZIARE RESIDUI TIROIDEI O
METASTASI A DISTANZA

vi sono vari tipi istologici di
carcinoma tiroideo
in nessun organo come nella tiroide esiste
una
così
marcata
differenza
di
comportamento clinico tra i vari tipi
istologici, tanto che si può ritenere che i
diversi istotipi costituiscono malattie
neoplastiche completamente distinte
Classificazione istologica
• CARCINOMA DIFFERENZIATO (90%)
FOLLICOLARE (20%)
PAPILLARE (80%)
• CARCINOMA A CELLULE DI HURTLE
• CARCINOMA MIDOLLARE (5%)
• CARCINOMA INDIFFERENZIATO (4%)
ADENOCARCINOMA
FOLLICOLARE
• rappresenta il 20%
• più frequente nell'età media
• spiccata tendenza angioinvasiva
• metastasi per via ematogena (polmone, osso)
• nelle fasi precoci è capsulato
(sopravvivenza del 100% a 10 anni)
• nelle fasi tardive invade e supera la capsula
(sopravvivenza del 30% a 10 anni)
ADENOCARCINOMA
PAPILLARE
• rappresenta il 50 - 80%
• più frequente nella giovane età (20 - 40 anni)
• spesso plurifocale fin dall'inizio (25 -70%)
• metastasi per via linfatica (laterocervicali)
• prognosi ottima
(sopravvivenza del 80% a 10 anni)
CARCINOMA
MIDOLLARE
• rappresenta il 4 - 5%
• origina dalle cellule C parafollicolari (e quindi non è
sensibile allo stimolo del TSH)
• non è capsulato
• metastasi per via ematica e linfatica
• produce Calcitonina (ipercalcemia, nefrolitiasi, diarrea)
• la diagnosi si basa sul riscontro di elevati livelli di
Calcitonina
CARCINOMA
INDIFFERENZIATO
• rappresenta il 5%
• più frequente in età avanzata
• rapida crescita
• precoci metastasi
• invasività locale
• prognosi pessima
(a 3 anni rimane in vita il 20% dei pazienti)
Terapia
il trattamento e la prognosi dipendono più
dall'istotipo che dal grado di estensione
anatomica del tumore: un carcinoma papillare
con metastasi linfonodali ha sicuramente
prognosi
migliore
di
un
carcinoma
indifferenziato apparentemente circoscritto.
Interventi chirurgici
•
EMITIROIDECTOMIA
(UN LOBO + ISTMO)
•
•
TIROIDECTOMIA TOTALE
LINFOADENECTOMIA
(SOLO IN PRESENZA DI LINFONODI PALPABILI)
Intervento chirurgico
nel Cancro Follicolare
capsulato
•
EMITIROIDECTOMIA
(UN LOBO + ISTMO)
•
TIROIDECTOMIA TOTALE
è l’orientamento oggi più seguito dalla maggior parte
degli autori
Intervento chirurgico
nel Cancro Follicolare infiltrante,
nel Cancro Papillare,
nel Cancro Indifferenziato
e nel Cancro Midollare
TIROIDECTOMIA TOTALE
a favore della
TIROIDECTOMIA TOTALE
• FREQUENZA DI TUMORI PLURIFOCALI E QUINDI
PRESENTI ANCHE NEL LOBO APPARENTEMENTE SANO
• MIGLIORE VALUTAZIONE DELLA SCINTIGRAFIA TOTAL
BODY
• SEMPLICITÀ DELLA TERAPIA SOSTITUTIVA
contro la
TIROIDECTOMIA TOTALE
• AUMENTO DELLE COMPLICANZE
• OTTIMO CONTROLLO DEI PICCOLI FOCOLAI
NEOPLASTICI NELL'ALTRO LOBO CON LA TEPAPIA
i rischi della
TIROIDECTOMIA
• IPOTIROIDISMO
• IPOPARATIROIDISMO
• LESIONE DEL NERVO RICORRENTE
• EMORRAGIA, EMATOMA DEL COLLO
FOLLOW-UP
• dopo un mese si esegue Scintigrafia "Total
Body" con J 131 per la identificazione di un
possibile residuo tiroideo o di eventuali metastasi
a distanza
• se permane ancora tessuto tiroideo o metastasi,
si pratica radioterapia con J 131
TERAPIA ORMONALE
si pratica con ormone tiroideo (T3 o T4)
al dosaggio sufficiente ad azzerare il
TSH, ma nello stesso tempo ad un
dosaggio non troppo alto per non creare
uno stato di ipertiroidismo
FOLLOW-UP
nel Ca midollare
• dosaggio della CALCITONIA
• terapia solo sostitutiva, essendo
il ca
midollare insensibile al TSH, con ormone
tiroideo al dosaggio giusto per creare uno
stato di eutiroidismo