La salute:
una questione di genere
“PER UNA CORRETTA SALUTE DI GENERE”
Perugia 17 febbraio 2015
CGIL SPI Pensionati Umbria
Teresa Manuela Urbani
Ginecologa USL Umbria 2
Indice
 Definizione e scopi della medicina di genere
 Sesso e genere
 Cenni di Storia della Medicina di Genere
 Le malattie genere-correlate: alcuni esempi
 Farmaci e genere
 La prassi medica e la medicina di genere
 La violenza di genere quale grande problema di
salute di genere
 Azioni necessarie per la promozione della
medicina di genere
La salute
 «La salute è una condizione di armonico
equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo
dinamicamente integrato nel suo ambiente
naturale e sociale»
1966 A. Seppilli
medicina di genere: cos’è
Branca della medicina
che
studia le differenze biologiche
e psicosociali tra i sessi e la
loro influenza sullo stato di
salute o malattia
La medicina di genere
indaga tutti gli aspetti della
salute umana focalizzando
la propria attenzione sulle
disparità di genere
Finalità della medicina di genere
studio e comprensione dei motivi per
cui certe malattie hanno un impatto
diverso sui due sessi
Obiettivi della medicina di
genere
 Ridurre le disuguaglianze
 Garantire equità di accesso alle cure
 Creare percorsi genere-specifici
 Garantire appropriatezza delle cure
 Favorire la sostenibilità del SSN
 Contribuire ad una efficace programmazione
delle politiche sanitarie
Sesso e Genere
Sesso: differenze biologiche che sono
universali e immutabili in quanto
geneticamente determinate
Genere:caratteristiche psichiche, sociali e
culturali, che possono condizionare le
differenze biologiche (identità di genere)
Ri-partire dalla diversità
“Il concetto che l’ uomo e la donna sono diversi
anche nelle patologie che hanno in comune
potrebbe sembrare ovvio, ma finora non è stato
così. Basti pensare che la maggior parte degli
studi clinici riguardano gli uomini e che quasi
tutte le cure sono state testate e sviluppate nel
maschio, dando per scontato che gli effetti
fossero gli stessi nell’uomo e nella donna. “
(Tommaso Simoncini, Ginecologo Università Pisa).
Un po’ di storia
 1988 OMS invita Nazioni e organizzazioni internazionali a valutare
meglio i fattori di rischio che influenzano la salute delle donne e
sviluppare strategie di prevenzione per diminuire l’impatto delle
malattie che in modo sproporzionato colpiscono le donne
anziane come la malattia coronarica, l’osteoporosi e la
demenza.
 1991 la direttrice dell’Istituto Nazionale di salute Pubblica
americano parla di un comportamento discriminante dei
cardiologi nei confronti delle donne, in rapporto alla diagnosi e
terapia delle cardiopatie. Da questo punto la critica della
medicina dal punto di vista del genere si è spostata dalla
cardiologia ad altre branche come la psichiatria, la
gastroenterologia, l’oncologia.
 1999 nasce in Italia il gruppo di lavoro Medicina Donna Salute
 2002 la Columbia University organizza un corso specifico di
medicina di genere. La sede europea dell’OMS organizza un
ufficio per lo studio delle differenze di genere in tutte le
tematiche che riguardano la salute.
Un po’ di storia
 2003 in Italia inizia l’elaborazione di linee guida per
la sperimentazione clinica e farmacologica che
consideri la variabile uomo-donna, anche per
quanto riguarda l’utilizzo di farmaci, testati
diversamente su uomini e donne
 2007 Ministero della salute approva il progetto “La
Salute delle Donne”
 2008 Università Roma Tor Vergata istituisce un
master in medicina di genere
 2014 la regione Toscana nella propria
programmazione sanitaria prevede “Lo sviluppo di
un approccio di genere alla salute dei cittadini”
come “una delle azioni prioritarie della
programmazione regionale”
Un po’ di storia…in Umbria
 1982 rete regionale consultori
 1987 Centro per le pari opportunità tra uomo e donna
 1989 Istituzione «Telefono donna»
 1998 avvio programma regionale screening tumori femminili
 2006 Istituzione «Consigliere di parità»
 2008 inizio campagna vaccinale HPV alle bambine undicenni
 2009 adesione programma CCM prevenzione IVG donne
immigrate
 2010 istituzione comitato scientifico e tavolo regionale per le
politiche di genere, con partecipazioni attive a numerosi
tavoli seminariali →
 2012 redazione documento "Norme per le politiche di genere
e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini” →
 2013 Ddl "Norme per le politiche di genere e per una nuova
civiltà delle relazioni tra donne e uomini“ preadozione
 2015: la Regione dell’Umbria ha avviato un percorso di
costruzione partecipata per la redazione del PRP che
prevede gruppi di lavoro sulle donne e sulle questioni di
genere
 2015: nuovo PSR prevede lo sviluppo della medicina di
genere
Dati ISTAT
8,3 % delle donne
ha un cattivo stato di salute contro il
5,3% degli uomini.
La storia delle malattie è
genere dipendente
 la storia e l’evoluzione di alcune patologie
cambiano nella donna rispetto alle diverse fasi
della vita
 durante l’età fertile della donna è presente il
cosiddetto ombrello protettivo degli ormoni
estrogeni circolanti
 Il SNC ha diverse modalità di funzionamento con
produzione di mediatori chimici sesso-correlate
(nelle donne minore secrezione di serotonina)
Nelle donne prevalgono rispetto al
sesso maschile:
 tumori specificamente della sfera femminile
 problemi cardiovascolari
 cataratta
 ipertensione arteriosa
 patologie tiroidee
 artrosi e artrite
 osteoporosi
 calcolosi
Nelle donne prevalgono
rispetto al sesso maschile:
 disordini dell’affettività
 disordini della condotta alimentare
 Fobie e attacchi di panico
 cefalea ed emicrania
 depressione
 Alzheimer
Alcune malattie si presentano
diversamente nei due sessi
 Malattie Cardiovascolari
 Malattie polmonari
 Malattie del SNC
 Malattie del sistema muscoloscheletrico
 Malattie autoimmuni
Alcuni esempi
 Malattie dell’apparato respiratorio
Settore di indagine interessante per l’evidenza
di una “femminilizzazione” di patologie che
prima detenevano un “primato maschile”
Chapman KR, et al. Gender bias in the diagnosis of COPD Chest 2001; 119: 1691–5
Miravitlles M, et al. Attitudes toward the diagnosis of chronic obstructive pulmonary disease in primary care Arch Bronconeumol 2006; 42: 3–8
Alcuni esempi:
Malattie polmonari
 BPCO: finora prevalente negli uomini, sta
aumentando sensibilmente nelle donne
 Nei paesi sviluppati, la BPCO nelle donne è
principalmente il risultato di esposizione al fumo di
tabacco
 nei paesi in via di sviluppo per l'inalazione dei
prodotti di combustione della biomassa.
 Underdiagnosis della BPCO più comune nelle
donne in quanto questa malattia è classicamente
associata al sesso maschile (necessario formare i
Medici ad un approccio di genere)
Alcuni esempi / malattie respiratorie 2
 Nella valutazione della mortalità per BPCO, il
fumo di sigaretta continua a rappresentare la più
importante differenza di genere a sfavore del
sesso maschile, ma le variazioni di abitudine
tabagica nei due sessi suggerisce che le
differenze di genere nella mortalità diminuiranno
nelle prossime decadi
 BPCO nelle donne mostra alcune caratteristiche
differenziali, la dispnea è tendenzialmente più
grave nelle donne che negli uomini; in alcuni
casi vi è stato lo stesso riscontro anche per tosse
e produzione di escreato
 A parità di stadio di gravità della BPCO, le donne
riferiscono una qualità di vita peggiore rispetto a
quella degli uomini
Alcuni esempi / malattie respiratorie 3
 La diagnosi di BPCO viene effettuata in una più
bassa percentuale di casi (dal 20 al 30% dei
medici non ha posto diagnosi di BPCO pur
disponendo di tutte le indagini diagnostiche)
 la comorbilità (stato depressivo) è 3 volte
superiore nella donna rispetto all’uomo
 Una migliore caratterizzazione fenotipica della
BPCO nelle donne consentirebbe una migliore
diagnosi, una maggiore appropriatezza dei
percorsi diagnostico-terapeutici con
conseguente miglior impatto sul sistema sanitario
ciprofloxacina nella terapia della
BPCO: ci sono differenze?
 La farmacocinetica (=effetti dell’organismo sul
farmaco) orale della ciprofloxacina presenta
differenze significative in relazione al sesso.
 Esistono significative differenze nei due sessi nella
biodisponibilità del farmaco dopo
somministrazione sistemica.
(farmacodinamica=effetto dei medicinali sull’organismo)
 Nel sesso femminile le concentrazioni di farmaco
sono più elevate e pertanto è più frequente la
possibilità che si verifichino effetti collaterali
A proposito di farmaci
In genere per gli studi clinici di nuovi farmaci vengono
reclutati soggetti adulti di sesso maschile. Le donne
in età fertile e le donne in gravidanza sono state
sistematicamente escluse dagli studi clinici,
perché?
 difficoltà nel reclutare e nel mantenere donne nelle
sperimentazioni;
 eventuali interferenze indotte dalle variazioni
ormonali fisiologiche femminili sull’effetto dei
farmaci;
 per non esporre a rischi di tossicità donne
potenzialmente fertili;
 timore di apportare danni a tessuti fetali.
 Motivi etici?
Alcuni esempi:
Malattie cardiovascolari
 L’infarto del miocardio è meno frequente nel
sesso femminile rispetto a quello maschile.
 L’infarto del miocardio nelle donne si manifesta
in età più avanzata. (perdita effetto protettivo
estrogeni)
 L’infarto del miocardio e' molto più insidioso ed
ha una prognosi peggiore nella donna rispetto
all'uomo. (patologia tempo dipendente,
diagnosi tardiva per sintomatologia più sfumata,
la sintomatologia descritta è quella riferita al
sesso maschile)
 Le cure per le coronaropatie sono più efficaci nel
sesso maschile che non in quello femminile per
motivi ancora non ben conosciuti. (stimolare
ricerca)
Esempio: farmaci antidolorifici
 la percezione del dolore nel sesso femminile sembra
oggettivamente maggiore e minore, al contrario, la
risposta agli antidolorifici.
 Alcuni ricercatori hanno attribuito tale peculiarità alla
quota prevalente di ormoni estrogeni nella donna o al
fatto che, in risposta al dolore, il cervello femminile
produce meno endorfine (con eccezione del
travaglio di parto) o un eccessivo rilascio di CCK
peptide ormonale che antagonizza l’effetto morfinosimile delle endorfine (oppiacei endogeni)
 Definendo al meglio le eventuali differenze e le
peculiarità di ciascun sesso riguardanti la
farmacodinamica (effetto dei medicinali
sull’organismo) e farmacocinetica (effetti
dell’organismo sul farmaco), si potrebbe riuscire a
modulare in modo ottimale la terapia del dolore nel
sesso femminile, nell’ottica per altro più generale che
mira ad una cura sempre più personalizzata
Giorgio Dobrilla, Dolore e Medicina di Genere, Bolzano 2014
MMG : impatto delle differenze di genere
sulla prassi medica in caso di BPCO
(healt search sull’effetto “genere” nella performance del MG in medicina
respiratoria)
 L’analisi preliminare dell’ healt search sull’effetto
“genere” nella performance del MG in medicina
respiratoria, sembra dimostrare presenza di
differenze di genere significative nell’uso di risorse
diagnostiche in MG nelle patologie respiratorie
croniche, in particolare BPCO
 Il sesso femminile sembra ricevere minor attenzione
rispetto la registrazione del dato “fumo” ,
nell’esecuzione di spirometria, di richieste di
consulenza specialistica, Rx torace, TAC, test del
cammino
 I motivi di queste differenze devono essere valutati
alla luce di possibili pregiudizi da parte del medico
e di diversi comportamenti da parte dei pazienti
 I dati son comunque sufficienti a stimolare maggiori
riflessioni e maggiore attenzione al problema
Un grande problema di salute di
genere
OMS
“la violenza contro le donne rappresenta un
problema di salute enorme … A livello
mondiale, si stima che la violenza sia una
causa di morte o disabilità per le donne in
età riproduttiva altrettanto grave del cancro
e una causa di cattiva salute più importante
degli effetti degli incidenti stradali e della
malaria combinati insieme”
World Health Organization. Violence against women. Women’s health and
development programme. Geneva:WHO 1997.
Anche nella violenza
differenze di genere
 Nelle donne prevalentemente intrafamiliare
La gravidanza aumenta il rischio di violenza di
genere
 Negli uomini prevalentemente extrafamiliare
Soprattutto legata ad attività illegali
AZIONI NECESSARIE ALLO SVILUPPO
DELLA MEDICINA DI GENERE:
Ri-orientare la ricerca medica puntando
sull’individuazione di:
 meccanismi patogenetici genere-associati
 meccanismi genetici ed epigenetici di patologie
umane
 marker diagnostici, prognostici e di risposta alla
terapia genere-associati
 target terapeutici genere-appropriati
AZIONI NECESSARIE ALLO SVILUPPO
DELLA MEDICINA DI GENERE:
 Attività formativa professionale permanente
Interdisciplinare
 Acquisizione dati epidemiologici (italiani)
 Equità di accesso alle cure
 Appropriatezza delle cure
 creazione di percorsi genere-specifici (Utilizzo dei
servizi sanitari)
 Interazione Coordinata tra gli attori istituzionali e gli
attori fondamentali interessati alla medicina di
genere
Attori interessati allo sviluppo della
medicina di genere
Attori istituzionali
 Ministero della Salute
 Istituto Superiore di Sanità
 Regioni
 EMA (European Medicines Agency)
 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
 Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)
 Ordini dei Medici
 Società Scientifiche mediche e biomediche
 AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali)
Attori interessati allo sviluppo della
medicina di genere
Attori fondamentali
 Medici di Medicina Generale
 Medici specialisti
 Ricercatori
 Mondo produttivo (PMI, Start-up..)
 Associazioni dei pazienti, ONLUS
 Mass-media
conclusioni
L’ampliamento delle problematiche di
genere a molti campi della ricerca
medica, il coinvolgimento di tutti gli
attori interessati, permetterà di fare quei
passi avanti indispensabili alla presa di
coscienza della necessità di considerare
il genere come parametro fondamentale
negli studi clinici, nella programmazione
dei Servizi non solo Sanitari, nelle
Politiche del Lavoro, dei Trasporti, della
Scuola,
dell’Università….
così
da
garantire la messa a punto di una Salute
a misura di donne e di uomini
Grazie,
….. non solo per la vostra
attenzione…