Il pensiero politico di Rousseau.

ROUSSEAU
è un classico secondo
la definizione di Bobbio perchè
È interprete autentico del È sempre attuale, si
proprio tempo, la sua opera sente il bisogno di
è uno strumento
rileggerlo e
indispensabile per
reinterpretarlo
comprenderla
Ha costruito teorie-modello
di cui ci si serve per
comprendere la realtà, e
che divengono vere e
proprie categorie mentali
La teoria modello di ROUSSEAU
Ha il compito di far capire quali sono le parti essenziali, le
articolazioni e le connessioni fondamentali di un
COSTRUTTO COMPLESSO
Che in questo caso è
La realtà delle relazioni umane,
con i suoi problemi sociali e politici
ROUSSEAU
è vicino al
MODELLO GIUSNATURALISTICO
Che si compone di 3
concetti fondamentali
STATO DI
NATURA
SOCIETA’ CIVILE
CONTRATTO
SOCIALE
CONDIZIONE NATURALE
che , secondo Aristotele, indica
“ciò che è spontaneo e non costruito”
STATO DI NATURA
Condizione di esistenza in cui gli uomini si
trovano prima che essi la modifichino
Condizione in cui non c’è
STATO
Termine con cui, da
Aristotele a Kant,
si indica una
REALTA’ POLITICA
SOCIETA’
CIVILE
Nozione di un ENTE COLLETTIVO in cui
è implicito il vincolo di ogni singolo verso il
collettivo di cui fa parte
Non è una condizione di esistenza
Indica un accordo attraverso il quale i soggetti si
obbligano ad obbedire a un potere riconosciuto
ed è
ATTO DI NASCITA
ATTO DI MORTE DELLO
DELLA SOCIETA’ CIVILE STATO DI NATURA
IL CONTRATTO
SOCIALE
È un progetto che regola
le relazioni umane
È la soluzione razionale al
problema della convivenza
tra gli individui
È una costruzione umana per
cui non esiste alcuna autorità
naturale legittima sugli uomini
L’ingresso nella società politica comporta la
subordinazione a un potere coattivo attraverso
l’ALIENAZIONE delle libertà:
Il popolo si ALIENA solo a SE STESSO
Nella società, e non fuori di essa,
si realizzano per gli individui le
condizioni di
LIBERTA’, UGUAGLIANZA e
FELICITA’
I diritti vanno nelle mani della COMUNITÀ
e non, come per HOBBES, di un POTERE ASSOLUTO:
ciascuno cede tutti i suoi diritti individuali per
riprenderli come collettività
La democrazia di Rousseau
non è di tipo fiduciario come
per LOCKE o
MONTESQUIEU, ma è di tipo
diretto, non divisibile
“L' uomo é nato libero e ovunque é in catene”
Con questa amara considerazione inizia il
Contratto Sociale. Rousseau si ripropone
di trovare una forma di contratto sociale,
mediante la quale gli uomini, pur entrando
necessariamente e giustamente nella
società civile e godendo della sicurezza
che essa offre, conservassero l'
eguaglianza propria dello stato naturale e
non entrassero in uno stato caratterizzato
da disuguaglianze e soprusi .
“Bisogna trovare una forma di associazione che con tutta la forza comune difenda e protegga le
persone e i beni di ogni associato, e mediante la quale ciascuno, unendosi a tutti, obbedisca
tuttavia soltanto a se stesso, e resti non meno libero di prima .”
LO STATO DI NATURA SECONDO ROUSSEAU
“Tutto è buono che esce dalle mani del creatore, tutto si
corrompe nelle mani dell’uomo.”
Un ottimismo di fondo segna la concezione
dell’uomo naturale, con cui Rousseau respinge
sia l’idea cristiana della natura umana corrotta
dal peccato, sia quella di HOBBES del carattere
egoistico della natura umana, un uomo che sia
“homo homini lupus”.
Lo stato di natura è il modello di integrità e autenticità dell’essenza umana,
OTTIMISMO antropologico, relativo
natura umana, convive dunque con il PESSIMISMO
poi perduta dall’uomo civilizzato.
alla bontà della
storico sui danni che l’umanità ha prodotto a se stessa nel corso della sua
storia.
IL CONTRATTO SOCIALE
PER ROUSSEAU
Dà luogo al governo della
Non è un
VOLONTA’ GENERALE
PACTUM SUBIECTIONIS:
che è un
non è possibile all’uomo rinunciare alla
propria libertà perché sarebbe
incompatibile con la sua natura
CORPO MORALE
COLLETTIVO
Non genera SUDDITI
teso al bene comune
ma UGUALI CITTADINI
“ La VOLONTÀ
GENERALE non è la semplice addizione
di tutte le VOLONTÀ PARTICOLARI,
è invece ciò che è giusto per il bene in sé, senza alcun egoismo e
particolarismo a favore di un gruppo o di un certo interesse personale.
Deve essere un cambiamento di atteggiamento condiviso da tutta la comunità
e da ogni singolo individuo:
solo se tutti gli uomini si impongono di escludere il proprio egocentrismo in
favore di un sentimento collettivo universale la società umana avrà modo di
redimersi e fondarsi su più giusti valori. ”
C'è chi ha visto in Rousseau, con un po’ di forzatura, il teorico del totalitarismo:
nella sua concezione, infatti, il popolo non è tanto un insieme di individui, quanto
un organismo, un'unità profonda.
La tesi per cui la giusta forma di governo deve fondarsi sulla rinuncia
dell'individualità dei cittadini in favore della volontà generale dello Stato e della
società, è alla base di numerose forme dittatoriali quali, ad esempio, il Terrore di
Robespierre o altri totalitarismi più moderni.
CHI RIFIUTA DI OBBEDIRE
 Scioglie il legame che lo tiene avvinto al corpo politico
fuori dal quale c’è lo stato di natura
 È sottratto alle condizioni
precarie dello stato di natura ed
è confermato nella posizione di
libero cittadino cioè è “costretto
ad essere libero”
“Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita;
nasciamo come esseri umani e come uomini.”
J. Jacques Rousseau
Francesca Toscano
Liceo Classico “P. Colletta”
II E 2006/07