AVIGLIANO UMBRO - Formazione VV.d.S. EMORRAGIE E FERITE Modulo BEPS – Relatore: Istr. PSTI Aquilini Milena EMORRAGIE OBIETTIVI: CHE COS’ È UN’EMORRAGIA RICONOSCERE I VARI TIPI DI EMORRAGIE SEGNI E SINTOMI DELLE EMORRAGIE CONOSCERE LE TECNICHE IDONEE PER UN PRIMO SOCCORSO EMORRAGIE CHE COS’ È UN’ EMORRAGIA? L’EMORRAGIA È LA FUORIUSCITA DI SANGUE DAI VASI SANGUIGNI LESI A SECONDA DEL TIPO DI VASI COLPITI, SI DISTINGUE IN: ARTERIOSA VENOSA CAPILLARE A SECONDA CHE IL SANGUE SI RIVERSI ALL’ESTERNO O ALL’INTERNO DEL CORPO, SI SUDDIVIDONO IN: ESTERNE Quando sono visibili sia la ferita che il sangue che ne fuoriesce (es. ferite aperte visibili). INTERNE Quando né la ferita, né il sangue sono visibili (es. traumi interni). EMORRAGIE ESTERIORIZZATE Quando la ferita è interna, perciò non visibile ma il sangue raggiunge l’esterno attraverso gli orifizi naturali del corpo. LE EMORRAGIE ESTERNE VASO INTERESSATO ARTERIOSE EMORRAGIE CARATTERISTICHE IL SANGUE ESCE A GETTI INTERMITTENTI, SEGUENDO IL BATTITO CARDIACO; IL SANGUE E’ DI UN ROSSO VIVO E FUORIESCE CON FORZA; FLUSSO ABBONDANTE IL DISSANGUAMENTO E’ RAPIDO. LE EMORRAGIE ESTERNE VASO INTERESSATO VENOSE EMORRAGIE CARATTERISTICHE IL SANGUE ESCE IN MODO CONTINUO, COLANDO AI BORDI DELLA FERITA; IL SANGUE E’ DI UN ROSSO + SCURO; FLUSSO ABBONDANTE MA COSTANTE LA VITTIMA OLTRE AL DISSANGUAMENTO, RISCHIA EMBOLI CAUSATI DAL RISUCCHIO DI CORPI ESTRANEI O BOLLE D’ARIA. LE EMORRAGIE ESTERNE VASO INTERESSATO CAPILLARI EMORRAGIE CARATTERISTICHE IL SANGUE ESCE GOCCIA A GOCCIA; FLUSSO SCARSO E LENTO L’USCITA SPESSO CESSA FACENDO SCORRERE SOPRA LA FERITA, DELL’ACQUA FREDDA. LE EMORRAGIE ESTERNE EMORRAGIE COSA FARE????? CERCARE DI FERMARE LA PERDITA DI SANGUE AUTOPROTEZIONE EMORRAGIE EVITARE IL CONTATTO DIRETTO CON SANGUE INDOSSANDO GUANTI MONOUSO EMORRAGIE EMORRAGIE ESTERNE: PRIMO SOCCORSO - LAVAGGIO CON SOLUZIONE FISIOLOGICA O ACQUA; - PRESSIONE DIRETTA SUL PUNTO DI EMORRAGIA CON GARZE STERILI,PANNI PULITI; - FASCIARE PER TENERE FERMA LA GARZA - MANTENERE L’ARTO INTERESSATO IN POSIZIONE VERTICALE PER FAVORIRE IL REFLUSSO DEL SANGUE VERSO IL CUORE. EMORRAGIE EMORRAGIE ESTERNE: PRIMO SOCCORSO LAVAGGIO CON SOLUZIONE FISIOLOGICA O ACQUA; APPLICARE UN TAMPONE DI COTONE O STOFFA PER ASSORBIRE IL SANGUE; APPORRE UNA GARZA STERILE A CONTATTO CON LA FERITA PER EVITARE CHE IL TAMPONE SI ATTACCHI ALLA PELLE; APPLICARE UNA FASCIATURA COMPRESSIVA PER TENERE COMPRESSO IL TAMPONE. NON STRINGERE TROPPO LA BENDA PER EVITARE CHE LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA SI ARRESTI TOTALMENTE: CONTROLLARE IL COLORE DELLA CUTE E LA PRESENZA DI POLSO A VALLE DELLA FERITA. EMORRAGIE EMORRAGIE ESTERNE: PRIMO SOCCORSO EMORRAGIE EMORRAGIE ESTERNE: PRIMO SOCCORSO (DETTA ANCHE A DISTANZA) (LAVAGGIO CON SOLUZIONE FISIOLOGICA O ACQUA) o CERCARE DI COMPRIMERE L’ARTERIA PRINCIPALE A MONTE DELLA FERITA. o RICERCA DI PARTICOLARI PUNTI DI COMPRESSIONE. o IN QUESTI PUNTI LE ARTERIE PRINCIPALI NON SONO PROTETTE DA FASCI MUSCOLARI, PER CUI POSSONO ESSERE PREMUTE DIRETTAMENTE CONTRO L’OSSO SOTTOSTANTE. TECNICA UTILE NELLE EMORRAGIE ARTERIOSE COMPRESSIONE DELL’ARTERIA TEMPORALE E FACCIALE: Per fermare un’emorragia del cuoio capelluto e della parte anteriore del viso COMPRESSIONE DELL’ARTERIA SUCCLAVIA: Per fermare un’emorragia della spalla o di amputazione del braccio COMPRESSIONE DELL’ARTERIA ASCELLARE: Per fermare un’emorragia del braccio COMPRESSIONE DELL’ARTERIA OMERALE AL BRACCIO: Per fermare un’emorragia dell’avambraccio PUNTI DI COMPRESSIONE COMPRESSIONE DELL’ARTERIA OMERALE ALL’AVAMBRACCIO: Per fermare un’emorragia dell’avambraccio COMPRESSIONE DELL’ARTERIA FEMORALE ALL’INGUINE: Per fermare un’emorragia dell’arto inferiore (coscia) PUNTI DI COMPRESSIONE COMPRESSIONE DELL’ARTERIA FEMORALE ALLA COSCIA: Per fermare un’emorragia dell’arto inferiore (gamba) COMPRESSIONE DELL’ARTERIA POPLITEA: Per fermare un’emorragia dell’arto inferiore (gamba) VA USATO COME ULTIMA RISORSA A DISPOSIZIONE. CINGHIA CHE STRINGE L’ARTO A MONTE DELL’EMORRAGIA INTERROMPE COMPLETAMENTE LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA A VALLE DEL PUNTO SUL QUALE È STATO APPLICATO CHIUDE COMPLETAMENTE SIA L’AFFLUSSO ARTERIOSO SIA IL RITORNO VENOSO. COMPORTA GRAVI PROBLEMI PER L’ARTO PRIVO DI SANGUE IL LACCIO EMOSTATICO CASI LIMITE PER L’UTILIZZO DEL LACCIO EMOSTATICO SE NON POSSIAMO RIMANERE VICINO AL FERITO E NON RIUSCIAMO A FARE UNA FASCIATURA COMPRESSIVA EFFICACE. SE L’ARTO È COMPROMESSO (es. trafitto da corpi estranei o lesioni che ci impediscono di comprimere direttamente) IL LACCIO EMOSTATICO UTILIZZO DEL LACCIO EMOSTATICO RICHIEDERE I SUPPORTI QUALIFICATI. POSIZIONARE IL LACCIO A MONTE DELLA FERITA NEI PUNTI IN CUI CUI L’ARTO È INTEGRO E SEMPRE DOVE C’E UN SOLO OSSO. ANNOTARE L’ORARIO NEL QUALE IL LACCIO È STATO APPLICATO, UTILE PER I MEDICI DELL’OSPEDALE PER REGOLARSI CON LE CURE CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI. METTERE L’INFORTUNATO IN POSIZIONE ANTISHOCK OSPEDALIZZARE CON URGENZA IL LACCIO EMOSTATICO NON RIMUOVERE IL LACCIO PER NESSUN MOTIVO, perché: L’EMORRAGIA POTREBBE RIPRENDERE; PUÒ SOPRAGGIUNGERE LO SHOCK, dovuto alla brusca ripresa del circolo; POTREBBERO ESSERE MESSI IN CIRCOLO DEGLI EMBOLI; POTREBBERO ESSERE MESSE IN CIRCOLO SOSTANZE PERICOLOSE rilasciate in seguito alla degenerazione dei tessuti. IL SANGUE, FUORIUSCENDO DAI VASI LESI, SI RACCOGLIE IN CAVITÀ INTERNE. SONO LE + PERICOLOSE. EMORRAGIA MASSIVA DEGLI ARTI: -LESIONE DI GROSSI VASI SPESSO IN SEGUITO A FRATTURA; -GONFIORE E DOLORE - INSORGENZA DI SHOCK SE VIENE LESA UN’ARTERIA DI GROSSO CALIBRO O SE CI SONO PIU’ FRATTURE E LESIONI (POLITRAUMA) EMORRAGIA MASSIVA DEL TRONCO NELLA CAVITÀ ADDOMINALE: - FERITA O TRAUMA INTERNO (torace, addome); - SI DEDUCE SE SOPRAGGIUNGE UN GRAVE STATO DI SHOCK. EMORRAGIE INTERNE: PRIMO SOCCORSO POSIZIONE ANTISHOCK; IMMOBILIZZARE GLI ARTI E FASCIARLI PRIMA CHE SI GONFINO TRANQUILLIZZARE L’INFORTUNATO; MANTENIAMO LA PERVIETÀ DELLE VIE AEREE; CONTROLLARE PARAMETRI VITALI; OSPEDALIZZARE CON URGENZA. IL SANGUE, FUORIUSCENDO DAI VASI LESI, SI RACCOGLIE ALL’ INTERNO E FUORIESCE DAGLI ORIFIZI NATURALI EPISTASSI (dal naso) causa: fratture base cranica, traumi nasali o facciali non piegare la testa all’indietro ma in avanti. comprimere esternamente le narici (NO TRAUMA) porre ghiaccio radice naso e nuca ospedalizzare se non si ferma. OTORRAGIA (dalle orecchie) causa: trauma orecchio o frattura base cranica. muovere il meno possibile e lasciar defluire il sangue. se dobbiamo muoverlo giriamolo dalla parte dell’orecchio dove esce sangue. ospedalizzare. EMOTTISI (dalla bocca con espettorato) causa: lesioni polmonari o malattie. uscita di sangue rosso e schiumoso con l’espettorato. ospedalizzare in posizione semiseduta per evitare che soffochi. EMATEMESI (dalla bocca con vomito) uscita di sangue con vomito. causa: lesioni stomaco o esofago. porre l’infortunato in PLS per far defluire il sangue conservare il vomito ed ospedalizzare. EMATURIA (sangue con le urine) uscita di sangue insieme all’urina causa: emorragia o lesioni apparato urinario. posizione antishock conseguenza di frattura del bacino.(NON ALZARE GAMBE) conservare urina ed ospedalizzare METRORAGGIA (dai genitali femminili fuori dal ciclo mestruale) uscita di sangue dall’utero per emorragia apparato genitale femminile. posizione antishock ospedalizzare. MELENA (dall’ano insieme alle feci) uscita di sangue digerito insieme alle feci. sangue rosso scuro e forte odore caratteristico. causa: emorragia a livello dello stomaco. ospedalizzare. RETTORRAGIA (dall’ano) uscita di sangue rosso vivo. causa: emorragia intestino. ospedalizzare. OBIETTIVI: CHE COS’ È UNA FERITA RICONOSCERE I VARI TIPI DI FERITE PRIMO SOCCORSO IN CASO DI FERITA RISCHI APPORTATI DALLE FERITE LE FERITE Ci protegge dalle infezioni, regola la temperatura corporea, regola la perdita di acqua, contiene terminazioni nervose sensoriali. Impermeabile e impenetrabile ai germi se intatta. EPIDERMIDE: esterno e superficiale. Facile e veloce rigenerazione. DERMA: al di sotto dell’epidermide. Ghiandole,vasi sanguigni e fibre nervose, ben vascolarizzato. IPODERMA: presenza di adipe per riserva energetica, protezione dalla dispersione di calore e per la muscolatura. Vasi sanguigni e nervi di maggiori dimensioni. LE FERITE Lesione che interrompe la continuità della superficie della pelle ed è il punto dove esce sangue. FERITA SUPERFICIALE: se interessa solo i primi strati della cute FERITA PROFONDA: se interessa i muscoli, ossa o organi interni. FERITA PENETRANTE: se l’azione traumatica raggiunge cavità anatomiche come l’addome o il torace. CLASSIFICAZIONE DELLE FERITE ABRASIONI LE FERITE Causate dallo strisciamento di un oggetto che asporta i primi strati della pelle. Poco sanguinante. ESCORIAZIONI Causate dallo strisciamento di un corpo ruvido irregolare che asporta gli strati un po’ più profondi. Poco sanguinante. DA PUNTA Dovute ad un oggetto perforante appuntito che buca la cute. E’ poco estesa in superficie ma può essere molto profonda. DA TAGLIO Dovute ad un corpo tagliente che taglia nettamente la pelle, tipo la lama di un coltello. Margini netti, può sanguinare molto se sono stati danneggiati vasi profondi. CLASSIFICAZIONE DELLE FERITE LACERE LE FERITE Dovute ad un corpo non tagliente che strappa la cute e danneggia gli strati più profondi della pelle. Presenta bordi irregolari. LACERO-CONTUSE Dovute ad un corpo non tagliente che urta o viene premuto. (Es. morso di cane). Provoca lacerazione della pelle e rottura dei vasi sanguigni con comparsa di ematomi. DA ARMA DA FUOCO Dovute ad una scheggia o un proiettile. Caratterizzate dal foro di entrata e a volte da quello di uscita. Se esce dall’altra parte provoca un foro più grande di quello d’entrata. Gravi perché in profondità. LE FERITE COMPLICANZE DELLE FERITE LE FERITE DOLORE DIFFICOLTÀ DI MOVIMENTO EMORRAGIA INFEZIONE Inizialmente si verifica un banale arrossamento della pelle circostante la ferita; poi è possibile che i germi possano diffondersi e infestare l’organismo causando SETTICEMIA, cioè un’infezione generalizzata. In particolare, il TETANO spesso può portare a morte, se non si interviene con la profilassi. (siero e vaccino). LE FERITE VALUTAZIONE DELLA GRAVITÀ DELLE FERITE ESTENSIONE PROFONDITÀ SEDE PRESENZA DI CORPI ESTRANEI EVENTUALI ALTRE LESIONI (fratture, traumi cranici ecc..) STATO DI SALUTE DELL’ INFORTUNATO LE FERITE FASI DEL TRATTAMENTO FERITE o CONTROLLO DELL’EMORRAGIA o DETERSIONE: pulizia della ferita, ha lo scopo di eliminare i residui o piccoli corpi estranei o DISINFEZIONE: distruzione dei microrganismi presenti nella ferita con disinfettanti. o MEDICAZIONE: protezione che viene applicata sopra la ferita dopo che è stata pulita e disinfettata LE FERITE LA MEDICAZIONE è un atto che segue una precisa tecnica, per ridurre al minimo le infezioni nella zona lesa. Sia la DETERSIONE che la DISINFEZIONE devono essere effettuate: DAL CENTRO VERSO L’ESTERNO DELLA FERITA LE FERITE PRIMO SOCCORSO DELLE FERITE SUPERFICIALI LAVARE CON SOLUZIONE FISIOLOGICA O ACQUA. UTILIZZARE GARZE PER RIMUOVERE LE SECREZIONI. NON SOLLEVARE LA POLVERE DISINFETTARE A SECONDA DEL CASO COPRIRE LA FERITA CON GARZE STERILI E CEROTTO LE FERITE PRIMO SOCCORSO DELLE FERITE GRAVI LAVARE CON SOLUZIONE FISIOLOGICA NON SOLLEVARE LA POLVERE SPOSTARE O TAGLIARE GLI ABITI FERMARE LE EMORRAGIE MASSIVE VERIFICARE EVENTUALI LESIONI (fratture, traumi) DISINFETTARE A SECONDA DEL CASO COPRIRE LA FERITA CON GARZE STERILI E CEROTTO MANTENENDO LA COMPRESSIONE POSIZIONE ANTISHOCK LE FERITE INDOSSARE I GUANTI NON DARE DA BERE RIMUOVERE I VESTITI CHE POSSONO INTRALCIARE SOCCORSO LAVARE CON SOLUZIONE FISIOLOGICA O ACQUA APPLICARE UNA LARGA MEDICAZIONE COMPRESSIVA + FASCIATURA LE FERITE INDOSSARE I GUANTI NON DARE DA BERE RIMUOVERE I VESTITI CHE POSSONO INTRALCIARE SOCCORSO NON TENTARE DI FAR RIENTRARE I VISCERI COPRIRE I VISCERI CON UN TELINO STERILE O GARZE IMBEVUTE DI SOL. FISIOLOGICA O ACQUA NON DISINFETTARE CON ALTRI PRODOTTI PER NON LEDERE I VISCERI SE IL FERITO TOSSISCE O VOMITA PREMERE DELICATAMENTE SOPRA LA FERITA PER EVITARE LA FUORIUSCITA DEI VISCERI BLOCCARE CON UN CEROTTO I 4 LATI DELLA MEDICAZIONE OSPEDALIZZARE CON URGENZA LE FERITE TRAUMI APERTI TRAUMI CHIUSI Ferite profonde per PENETRAZIONI di proiettili, schegge o di punte. CONTUSIONI che possono provocare fratture dello sterno e coste,perforazione organi interni. LAVARE CON SOL.FISIOLOGICA TRANQUILLIZZARE IL PZ. COPRIRE LA FERITA CON UNA GARZA O MAT. PLASTICO FISSARE LA COPERTURA CON CEROTTO SOLO SU 3 LATI. CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI. LE FERITE NON COMPRIMERE CON FORZA, NON DISINFETTARE, NON APRIRE I LEMBI PER ESAMINARLA PERCHÈ POTREMMO CREARE DANNI AL TESSUTO CEREBRALE SOTTOSTANTE. SE SANGUINA APPLICARE GARZE STERILI DOPO DETERSIONE. EFFETTUARE SOLO UNA LEGGERISSIMA PRESSIONE E FASCIARE. IN CASO DI EMORRAGIE AL CUOIO CAPELLUTO, PUO’ APPARIRE + GRAVE DI QUANTO E’ PERCHE’ E‘ UNA ZONA MOLTO VASCOLARIZZATA. LE FERITE -NON TOGLIERE LE LENTI A CONTATTO. -NON DISINFETTARE LA FERITA PER NON IRRITARE GLI OCCHI -LAVARE CON SOL. FISIOLOGICA O ACQUA -APPORRE UNA MEDICAZIONE STERILE SIA SULL’OCCHIO FERITO CHE SU QUELLO SANO PER RIDURRE IL MOVIMENTO OCULARE -GUIDARE E RASSICURARE LA PERSONA -OSPEDALIZZARE LE FERITE - NON TENTARE MAI DI TOGLIERE L’OGGETTO CONFICCATO - TAGLIARE I VESTITI ATTORNO ALL’OGGETTO - LAVARE LA FERITA CON SOL. FISIOLOGICA O ACQUA - METTERE INTORNO ALLA FERITA DELLE GARZE O TESSUTO ARROTOLATI PER EVITARE PRESSIONE. - FISSARE OGGETTO E GARZE CHE ABBIAMO ARROTOLATO CON UNA FASCIATURA INCROCIATA E BLOCCARE CON CEROTTO. - IMMOBILIZZATE LA PARTE DEL CORPO FERITA. LE FERITE L’IMPALAMENTO SI HA QUANDO LA VITTIMA VIENE TRAFITTA DA UN OGGETTO MOLTO GRANDE E FISSO. PRIMO SOCCORSO: -CHIAMARE I SOCCORSI QUALIFICATI -SOSTENERE IL PESO DELLA PERSONA O DELL’OGGETTO -NON ESTRARRE L’OGGETTO. -IN CASO DI TRASPORTO DI URGENZA, NON SFILARE L’OGGETTO MA TAGLIARLO E TRATTARLO COME UN CORPO ESTRANEO CONFICCATO. -CONTROLLARE FUNZIONI VITALI. -OSPEDALIZZARE LE FERITE PARTI DEL CORPO AMPUTATE POSSONO ESSERE REIMPIANTATE. PRIMO SOCCORSO: - ARRESTARE L’EMORRAGIA, comprimendo sul moncone con garze sterili; - RECUPERARE LA PARTE AMPUTATA, mettendola in un sacchetto e chiuderlo ermeticamente senza disinfettarla. - METTERE IL SACCHETTO A CONTATTO CON DEL GHIACCIO per favorire la conservazione dei tessuti; - OSPEDALIZZARE L’INFORTUNATO E LA PARTE. DOMANDE ??? IMPARARE A CONTROLLARE UN’EMORRAGIA SIGNIFICA PREVENIRE LO SHOCK E QUINDI UNA POSSIBILE EVOLUZIONE VERSO IL COMA E LA MORTE. UN BUON PRIMO SOCCORSO ALLE FERITE È INDISPENSABILE PER PREVENIRE EVENTUALI EMORRAGIE E GRAVI INFEZIONI.