Le disabilità plurime programmi riabilitativi e inclusione scolastica Dott. Mauro Mario Coppa - psicoterapeuta, pedagogista Direttore settore educativo riabilitativo Lega del Filo d’Oro, Osimo Formatore Centro studi Erickson Le persone con disabilità intellettiva grave e plurihandicap presentano problematiche complesse: Gravissimi limiti nella comunicazione, sia recettiva che produttiva Condizioni neuromotorie gravi che creano passività e dipendenza Ridotta possibilità di interazione e di selezione delle scelte Rilevanti difficoltà di apprendimento Disturbi della personalità e del comportamento Protocollo Riabilitativo con bambini e ragazzi con ritardo mentale grave e disabilità plurime Basi teorico-metodologiche Occorre rispettare alcuni criteri metodologici: 1. Definire il comportamento in termini chiari 2. Osservare il comportamento 3. Individuare le motivazioni individuali 4. Incrementare i prerequisiti dell’apprendimento 5. Utilizzare strategie di insegnamento per prove discrete e prove incidentali 6. Garantire alta motivazione al compito 7. Aumentare le prove di insegnamento e monitorarlo 8. Programmare verifiche periodiche del programma 9. Registrare i dati e formalizzarli su grafici 10. Prevedere generalizzazione e mantenimento Problematiche correlate a difficoltà comunicative A. B. C. D. E. F. Scarse abilità nella componente recettiva e produttiva della comunicazione Difficoltà di ricevere feed-backs positivi Tentativi ridotti di comunicare Scarsi miglioramenti nella comunicazione Frustrazione nei tentativi di comunicare Utilizzo di modalità comportamentali primarie o disadattive per esprimere bisogni La valutazione delle abilità comunicative nella persona con plurihandicap a. Quale causa del disturbo comunicativo? Valutare l’incidenza della patologia sul funzionamento sensoriale, cognitivo e motorio b. Come comunica la persona attualmente? Valutare la componente recettiva e produttiva Valutare i prerequisiti specifici dei vari sistemi di comunicazione c. Quale sistema comunicativo più funzionale? Valutare la compatibilità del sistema con i deficits Valutare il tempo necessario per il training La Comunicazione Aumentativa Alternativa Modalità e sistemi verbali, non verbali e tecnologici per facilitare, accrescere e non sostituire la comunicazione naturale con persone che presentano deficits nella comunicazione Obiettivi della Comunicazione Aumentativa Stimolare l’iniziativa comunicativa del bambino all’interno di ricche e motivanti situazioni interattive Promuovere la consapevolezza della possibilità di controllo di persone, stimoli ed interazioni nel suo ambiente La pet-therapy come supporto relazionale nella riabilitazione del bambino con disabilità plurime Componenti neuropsicologiche e apprendimento Comportamento attentivo Comportamento adattivo Motivazione al compito Igiene posturale Uno studio naturalistico per lo sviluppo della relazione ed il contatto tra il bambino pluriminorato ed il cane 1 1. Definire gli obiettivi educativi, sociali e psicologici 2. Conoscere il bambino, le caratteristiche legate alle disabilità, le condizioni motivazionali Uno studio naturalistico per lo sviluppo della relazione ed il contatto tra il bambino pluriminorato ed il cane 2 3. Attuare il matching con una valutazione obiettiva 4. Definire tempi,modalità relazionali, assetti posturali, spazi Uno studio naturalistico per lo sviluppo della relazione ed il contatto tra il bambino pluriminorato ed il cane 3 5. Strutturare le osservazioni sistematiche delle interazioni 6. Analisi e raccolta dati 7. Indicazioni e livelli di sviluppo del programma Considerazioni conclusive Aumento della partecipazione attenzione sostenuta e focalizzata positiva, Riduzione/assenza dei comportamenti auto ed eterolesivi , rispetto a ad altre situazioni ludiche Maggiore disponibilità alla l’animale, rispetto ad altre Incremento degli indicatori comportamentali rilevanti (ad es. contatto visivo e/o tattile, inseguimento, gesti di cura , ad es. accarezzare il cane, spazzolarlo, parlargli gentilmente) Indici di felicità e stati di benessere psicofisico ed emotivo più frequenti durante il pattern di interazione tra il cane ed il bambino, rispetto al contatto con altri stimoli relazione con Chi ha paura della tecnologia nella scuola per il grave? Dai falsi miti alle reali possibilità Ausili tecnologici e criteri di applicabilità Praticabilità Funzionale ed utile alla persona Adattabilità e flessibilità Modificabile in particolari situazioni di deficits Facile replicabilità ausili facilmente accessibili e riproducibili, a basso contenuto tecnologico Economicità ausili a basso costo, proponibili in ambito famigliare ed in strutture riabilitative Selezione delle risposte target A. B. C. D. E. F. Individuazione dei movimenti volontari e più frequenti del bambino Indagine sui rinforzi a cui collegare le risposte Indagine sulla facilità di attivazione dei vari tipi di ausili Differenziare con segnali i momenti di comunicazione da altre situazioni Scegliere schemi motori facilmente replicabili Lavoro interdisciplinare con la fkt Condizioni procedurali Sviluppare il processo di insegnamento in un luogo privo di fonti di disturbo Definizione ed attendibilità di valutazione delle risposte del bambino Definizione il nr. di prove e le sessioni di apprendimento in funzione dei ritmi del bambino Procedura di insegnamento Fase n.1 indagine di base sulla frequenza di attivazione dell’ausilio, senza collegamento a conseguenze contingenti rinforzanti Fase n.2 guida fisica e procedure di shaping per insegnare ad attivare l’ausilio e stabilire relazioni causaeffetto Fase n.3 Inserimento di altri ausili attivando schemi motori differenti SENSORI PRODOTTI DA ABLE NET Jelly Bean Yellow Big Red Sensore a cordicella Giochi e dispositivi vari Giochi e dispositivi vari AUSILI PER LA COMUNICAZIONE Comunicatori prodotti da Able Net Big Mack One Step Comunicatori prodotti da Able Net Talk Trac Speak Easy Comunicatori prodotti da Prentke Romich Alphatalker Programmi assistiti da microswitch Rilevano e “leggono” comportamenti motori minimi come: Un singola risposta motoria (es.muovere il capo, o sfiorare con la mano) Una risposta motoria minima (es.movimenti del mento, vocalizzazioni) Risposte multiple (combinazioni di movimennti ad es., alzare il mento e controllare la risposta) Risposte vocali multiple (serie di vocalizzazioni, vocali, suoni onomatopeici) Riassumiamo la modalità di apprendimento con questo schema Il bambino desidera qualcosa Il bambino non sa come ottenerla Il bambino viene aiutato a verificare cosa manca Il bambino alza il braccio e suona l’orologio-segnale Il bambino ottiene quanto chiesto Alcune considerazioni sull’utilizzo di supporti tecnologici in classe Offrono modalità plurime di risposta, varie modalità di input sensoriale, abilità di selezione degli eventi/stimoli, richieste comunicative attive Permettono l’utilizzo dei programmi didattici negli ambienti scolastici normali, senza modifiche ambientali Garantiscono un buon livello di motivazione al compito e conferiscono significato ai percorsi di integrazione scolastica Richiedono un minimo training per il funzionamento da parte dei docenti ed educatori Hanno costi contenuti e facilitazioni di acquisto, … basta sapere cosa e come A proposito di riabilitazione… “…ciascun riabilitatore deve saper definire con il paziente e con la sua famiglia il significato del suo possibile agire, che non cura ma educa, che non corregge ma modifica, che non colma mancanze ma alimenta risorse, che non cancella difetti ma sviluppa competenze, che non conduce alla normalità, ma può adattare reciprocamente individuo e ambiente, per rendere nuovamente possibili autonomia, integrazione e indipendenza” (Ferrari,1997)