La memoria: “Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria”. (Gustav Meyrink) Branca Valentina Scienze della Formazione Primaria Che cos’è la memoria? Secondo quanto sostengono le neuroscienze e la psicologia, la memoria è la capacità del cervello di raccogliere, archiviare e conservare le informazioni, per poi poter accedere ad esse. La memoria permette all'uomo di utilizzare i suoi sensi, quindi di vedere, ascoltare e pensare, pertanto di utilizzare le facoltà intellettive. Fasi principali di elaborazione della memoria Le fasi principali di elaborazione della memoria sono: • codifica: l’elaborazione delle informazioni ricevute, • immagazzinamento: la creazione di registrazioni permanenti delle informazioni codificate. • richiamo: il recupero delle informazioni immagazzinate, in risposta a qualche sollecitazione Classificazione della memoria La memoria si può classificare in base ad almeno due criteri: La persistenza del ricordo Il tipo di informazioni memorizzate Fisiologia della memoria Recenti ricerche hanno stabilito che le informazioni sono immagazzinate in tre depositi diversi, da cui poi vengono richiamate. Il più diffuso criterio di classificazione della memoria si basa sul ricordo e sulla durata , identificando tre tipologie di memoria : Memoria istantanea: riguarda le informazioni accessibili in tempo reale. Memoria a breve termine o di lavoro: le informazioni si conservano per brevi secondi o minuti. Memoria a lungo termine: trattiene una grande quantità di informazioni, che si conservano per pochi giorni o per tutta la vita. Meccanismo di immagazzinamento delle informazioni: la memoria a breve termine La memoria a breve termine, detta anche memoria temporanea (MBT), implica sistemi diversi, anche se strettamente integrati, della memoria a lungo termine. La memoria a breve termine è costituita da tutti i sistemi che consentono la conservazione solo temporanea di informazioni importanti solo per un breve periodo di tempo. Si verifica, infatti, nella MBT un rapido deterioramento delle informazioni. Meccanismo di immagazzinamento delle informazioni: la memoria a lungo termine La memoria a lungo termine (MLT) si riferisce ad informazioni immagazzinate e conservate in modo stabile . La MLT si considera virtualmente illimitata, e la riattivazione di un’informazione può essere impedita nel momento in cui le associazioni necessarie alla sua identificazione sono incomplete. La memoria a lungo termine, può essere dichiarativa e procedurale. Memoria dichiarativa La memoria dichiarativa o esplicita riguarda le informazioni comunicabili, che sono richiamate consciamente. Si distingue in memoria episodica, che ricorda fatti particolari, come l'incontro con un amico che non vedevamo da tempo, un momento e un luogo. La memoria autobiografica, è un particolare caso di memoria episodica, è relativa ad episodi reali accaduti al soggetto. Si distingue anche in semantica, che riguarda sostanzialmente la conoscenza, idee e affermazioni indipendenti da un episodio specifico, ad esempio una ricetta, una formula chimica, la storia della seconda guerra mondiale, il ricordo della trama di un romanzo o di un film. Memoria procedurale La memoria procedurale o implicita riguarda le informazioni relative a comportamenti automatici. E’ relativa alle abilità motorie, fonetiche, che si apprendono con il semplice esercizio. Io come ricordo? Sono una persona che ricorda molto ciò che ascolta e quello che apprende, però ho l’abitudine di scrivere ogni cosa. Nella mia borsa ho sempre un’agenda tascabile, dove mi appunto qualsiasi notizia o impegno universitario e di lavoro. Normalmente mi ricordo cosa devo fare o dove devo andare, ma può capitare di guardare il planner della settimana. Esistono infiniti modi per ricordare, siamo noi che dobbiamo scegliere la strategia corretta e migliore per poter immagazzinare le informazioni per tutta la vita, e non solo, le informazioni sono da rievocare nel momento più opportuno. •Memoria visiva: ricordare una cosa riportando alla mente la sua immagine. •Memoria uditiva: il cervello riconosce e ricorda quello che sente. •Memoria cinestesica: è l’abilità nell’utilizzare capacità motorie nello sport, nelle arti e nel produrre oggetti. Memoria visiva Utilizzo questo tipo di memoria quando studio attraverso: •Immagini e grafici •Colori •Schemi sia sul supporto digitale(Power •Point, Microsoft Word) sia cartaceo •Riassunti •Parti da ricordare sottolineate •Breve concetto accanto alla pagina del testo Memoria uditiva Questo tipo di memoria ha molta efficacia nel mio caso, infatti quando ascolto capisco e riesco ad eseguire o a memorizzare più facilmente i contenuti di una lezione, ma non è l’unico modo per apprendere. La memoria uditiva ha validità nel mio caso anche quando ripeto a voce alta gli argomenti studiati. E’ interessante ricordare la ricerca condotta da Trevor Agus dell’Ecolè Normale Supèrieire di Parigi e pubblicata su Neuron, per osservare la creazione di memorie uditive. Il cervello registra i rumori e li ricorda a lungo, accade come gli odori e i profumi che evocano sensazioni passate o persone conosciute. Memoria cinestesica Ho scoperto che la mia mente apprende anche attraverso la memoria cinestesica, poiché sono coinvolta attivamente, per tanto è più facile ricordare e acquisire le conoscenze. Si parla, infatti, di “learning by doing”, proprio perché siamo in grado di apprendere attraverso il nostro corpo, non solo dalla nostra mente. L’importante è mostrare agli altri qualcosa di comprensibile attraverso il movimento. Dove conservo le mie memorie? Per conservare le mie memorie utilizzo diversi strumenti: Memorie della vita quotidiana: Agenda Diario e quaderno personale Post it Memorie relative alla relazione con il mondo Lettere Foto cellulare Email Social network Le parole chiave da ricordare ……… per ricordare. Per ricordare sono necessarie: • la concentrazione: è la chiave per accedere alla memorizzazione. • l’immaginazione: è la capacità di creare con la mente immagini chiare e definite, l’immagine, quindi, ha lo scopo di fissare più facilmente una informazione, ad esempio i messaggi televisivi. • la capacità di fare associazioni: trovare i collegamenti logici per aiutare il processo di memorizzazione. Dimmelo e lo scoprirò, mostramelo e lo capirò, coinvolgimi e lo ricorderò. Dopo questa analisi e riflessione sulla memoria ho deciso di utilizzare il programma di Cmaptools per schematizzare l’argomento e per identificare le mie memorie.