le comete - Ipssar brindisi

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LE
COMETE
misteriosi portatori di vita
cometa viene dal greco κομήτης (kométes), cioè chiomato,
dotato di chioma
Giotto L’adorazione dei magi - Padova cappella degli
Scrovegni 1303-1305
Le comete che ritornano
• Nell'Adorazione dei Magi Giotto ha raffigurato la
cometa di Halley che aveva osservato al suo
passaggio nel 1301, usandola come modello per
la stella di Betlemme. Oggi si sa per certo che la
cometa di Halley passò nel 12 a.C. ed è
generalmente accettato che la Stella di
Betlemme non fosse altro che un eccezionale
allineamento fra Giove e Saturno, Giotto non
poteva comunque saperlo perché tale
allineamento è stato calcolato per la prima volta
da Keplero nel 1604.
Da dove arrivano le comete?
I nomi delle comete
• Nella nomenclatura astronomica per le comete
Esempio : C/1995 O1 Hale-Boop
• C. Cometa non periodica.
• P. Cometa periodica.
• D. Cometa disintegrata o "persa".
• X. Cometa per cui non è stata calcolata un'orbita
precisa, solitamente sono le comete storiche.
• A. Oggetto identificato erroneamente come
cometa ma che è in realtà un pianetino.
Composizione delle comete
•
•
•
•
sostanze volatili come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati, con
mescolati aggregati di polvere e vari minerali.
lunghe molecole organiche, di ammine precursori di quelle organiche, come
il Dna. La sonda Stardust, dopo aver percorso 4,6 miliardi di km in circa
sette anni ha catturato un centinaio di grani ognuno piccolo meno di un
millimetro.
I grani sono stati catturati il 2 gennaio 2004 dalla coda della cometa Wild-2
con una speciale filtro in aereogel , una sostanza porosa dall'aspetto
lattiginoso). Gli scienziati autori della scoperta, tra cui Alessandra Rotundi
dell‘ Università Parthenope di Napoli, ritengono che questa scoperta sia la
conferma della teoria secondo la quale molecole portate dalle comete siano
alla base dell'origine della vita sulla Terra. È una teoria che nacque nei primi
anni del novecento e confermata dalle osservazioni fatte dalla sonda
europea Giotto nel 1986 quando si avvicinò alla cometa Halley.
Ad avvalorare questa ipotesi, vi sono anche i tempi rapidi con la quale è
comparsa la vita sulla Terra. In poche decine di milioni di anni la situazione
sulla Terra è mutata radicalmente e tempi così rapidi si possono spiegare
solo con l'ipotesi che a portare gli ingredienti fondamentali alla vita siano
state le comete.
La sublimazione delle sostanze volatili
quando la cometa è in prossimità del Sole
causa la formazione della chioma e della
coda.
CHIOMA
• La chioma di una cometa è un'atmosfera
temporanea che si forma in vicinanza del
passaggio al perielio per effetto dell'azione
della radiazione solare, in seguito alla
sublimazione delle sostanze volatili
presenti sulla superficie del nucleo
cometario . La chioma può raggiungere
dimensioni notevoli, fino ad oltre 1 milione
di km di diametro
CODA
• Le code delle comete possono essere di due tipi:
• le code composte da gas ionizzati (detta anche di Tipo
I), che hanno una forma affusolata, spesso simile ad un
ago, di colore bianco-bluastro dovuto alle righe
d'emissione dei gas ionizzati;
• le code composte da polveri di dimensioni più o meno
grandi (detta anche di Tipo II), che in generale hanno un
colore giallastro dovuto alla riflessione della luce solare e
la cui forma apparente dipende dall'orbita e dalla
posizione della cometa rispetto alla Terra.
Occasionalmente, un incontro ravvicinato con un pianeta gigante come Giove o Saturno
può modificare radicalmente l'orbita, spostando il suo punto più vicino in prossimità del
pianeta, che l'ha in tal modo "catturata". Ogni pianeta gigante forma nel tempo una
famiglia di comete aventi orbita simile, quella di Giove è composta di ben 350 comete
conosciute.
La nuova orbita è molto più piccola, ed è percorsa in pochi anni. La cometa è adesso
definita di breve periodo, e si avvicina al Sole molto più spesso.
1994
Shoemaker-levy
impatta su Giove
La fine di una cometa
Cometa Holmes
Sciami meteorici
• Il nucleo di ogni cometa perde continuamente materia, che va a
formare la coda. La parte più pesante di questo materiale non è
spinta via dal vento solare, ma resta su un'orbita simile a quella
originaria. Col tempo, l'orbita descritta dalla cometa si riempie di
sciami di particelle piccolissime, ma molto numerose, e raggruppate
in nubi che hanno origine in corrispondenza di un periodo di attività
del nucleo. Quando la Terra incrocia l'orbita di una cometa in
corrispondenza di una nube, il risultato è uno sciame di stelle
cadenti, come le famose "lacrime di S. Lorenzo" (10 agosto), o
numerosi sciami più piccoli e meno conosciuti.
• A volte le nubi sono densissime: le Leonidi produssero nel 1933 una
vera e propria pioggia, con conteggi superiori alle dieci meteore al
secondo. La Terra incrocia l'orbita delle Leonidi ogni 33 anni, ma gli
sciami del 1966 e del 1999 non sono stati altrettanto prolifici.
La Cometa di Halley
La Cometa di Halley, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, così chiamata
in onore di Edmond Halley, che per primo ne predisse il ritorno al
perielio, è la più famosa e brillante delle comete periodiche
provenienti dalla fascia di Kuiper, le quali passano per le regioni
interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni, piuttosto
che periodi millenari delle comete provenienti dalla Nube di Oort.
Giove
Giove è il quinto pianeta in ordine di distanza dal Sole, il più massiccio di tutto il sistema
planetario., ha una composizione simile a quella della nostra stella: infatti è costituito
principalmente da idrogeno, con una discreta percentuale di elio ed altri composti,
quali ammoniaca e metano, presenti in tracce. La sua rapida rotazione gli conferisce
l'aspetto di uno sferoide oblato, ovvero possiede un rigonfiamento all'equatore e uno
schiacciamento ai poli. Si ritiene che il pianeta possieda un nucleo solido costituito da
carbonio e silicatii di ferro, circondato da una vasta copertura atmosferica che genera
su di esso delle altissime pressioni .L'atmosfera esterna è caratterizzata da
numerose bande e strisce di tonalità variabili dal color crema al marrone, costellate
da formazioni cicloniche ed anticicloniche, tra le quali si annovera la Grande Macchia
Rossa, scoperta circa 300 anni fa e tutt'ora attiva.
A causa delle sue dimensioni e della composizione molto simile al Sole, Giove è stato
considerato per lungo tempo una "stella fallita": in realtà, solamente se avesse avuto
l'opportunità di accrescere la propria massa , il suo nucleo avrebbe ospitato le
condizioni necessarie di temperatura e pressione per innescare le reazioni di fusione
nucleare dell'idrogeno in elio, il che avrebbe reso il sistema solare un sistema stellare
binario.
Il pianeta è caratterizzato da un numeroso stuolo di satelliti, da una serie di evanescenti
anelli e da un intenso campo magnetico; inoltre, come gli altri giganti gassosi, emette
una quantità di energia quasi pari a quella che riceve dal Sole.
Saturno
Saturno è il sesto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed
il secondo pianeta più massiccio, dopo Giove. Saturno, con Giove, Urano e
Nettuno, è classificato come gigante gassoso. Il nome deriva dall'omonimo
dio della mitologia romana.
Saturno è composto principalmente di idrogeno, e in piccole proporzioni di elio,
a cui seguono, in proporzione decrescente, gli altri elementi. Il nucleo,
consistente in silicati e ghiacci, è circondato da uno spesso strato di
idrogeno metallico e quindi di uno strato esterno gassoso.
Saturno ha un esteso e vistoso sistema di anelli, che consiste principalmente in
particelle di ghiacci e polveri di silicati. Della sessantina di lune conosciute
che orbitano intorno al pianeta, Titano è la più grande ed è l'unica luna del
Sistema solare ad avere un'atmosfera significativa.
Il Sole
Il Sole è la stella madre del sistema solare, attorno alla quale orbitano gli otto pianeti principali.
Il Sole è, propriamente, una stella di medie dimensioni, costituita essenzialmente da idrogeno ed elio
cui si aggiungono altri elementi più pesanti presenti in tracce. È classificataa come una nana
gialla di tipo spettrale G2 V: G2 indica che la stella ha una temperatura superficiale di circa 5 780
K, caratteristica che le conferisce un colore bianco, che però appare giallo a causa dello
scattering dell'atmosfera terrestre; la V (5 in numeri romani) indica che il Sole, come la maggior
parte delle stelle, è nella sequenza principale, ovvero in una lunga fase di equilibrio stabile in cui
l'astro fonde, nel proprio nucleo, l'idrogeno in elio. Tale processo genera una grande quantità di
energia , emessa nello spazio sotto forma di radiazione elettromagnetica e flusso di particelle . La
radiazione solare, emessa fondamentalmente come luce visibile ed infrarossi, consente la vita
sulla Terra fornendo l'energia necessaria ad attivare i principali meccanismi che ne stanno alla
base; inoltre l'insolazione della superficie terrestre regola il clima e la maggior parte dei fenomeni
meteorologici.
Il Sole fa parte delle oltre 100 milioni di stelle di classe spettrale G2 note all'interno della Via Lattea e
supera in luminosità ben l'85% delle stelle della Galassia, gran parte delle quali sono deboli nane
rosse . Collocata all'interno del Braccio di Orione, un braccio galattico secondario, la stella orbita
attorno al centro della Via Lattea ad una distanza media di circa 26 000 anni luce e completa la
propria rivoluzione in circa 225-250 milioni di anni .Tra le stelle più vicine, poste entro un raggio di
17 anni luce, il Sole è la quinta più luminosa in termini intrinsecii : la sua magnitudine assoluta,
infatti, è pari a +4,83.
La Terra
La Terra è il pianeta su cui vive l'umanità, il terzo in ordine di distanza dal Sole. È il più grande dei pianeti terrestri del
sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro, ed è l'unico corpo planetario del sistema
solare adatto a sostenere la vita, almeno tra quelli conosciuti alla scienza moderna (anche se vi sono ipotesi e in
alcuni casi anche deboli indizi a sostegno della tesi per cui la vita, probabilmente in forma microscopica, sarebbe
stata presente o potrebbe tuttora sussistere su alcuni corpi del sistema solare come Marte, Venere e alcuni
satelliti naturali dei pianeti gassosi ).
È il primo pianeta conosciuto a possedere acqua in forma liquida sulla sua superficie ed il solo nell'Universo noto per la
presenza di vita.
Possiede un campo magnetico, che, insieme ad una atmosfera composta in prevalenza da azoto ed ossigeno, la
protegge dalle radiazioni nocive alla vita; l'atmosfera inoltre funziona come scudo contro le piccole meteore,
causandone la distruzione per calore da attrito prima del raggiungimento della superficie.
La formazione della Terra è datata circa 4,57 miliardi di anni e possiede un solo satellite naturale, la Luna, la cui età di
formazione, datata su alcuni campioni delle rocce più antiche, è risultata compresa tra 4.29 e 4,56 miliardi di anni
fa.Il suo asse di rotazione è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica: questa inclinazione,
combinata con la rivoluzione della Terra intorno al Sole, è causa dell'alternarsi delle stagioni.
Le condizioni atmosferiche primordiali sono state alterate in maniera preponderante dalla presenza di forme di vita, le
quali hanno creato un diverso equilibrio ecologico, plasmando la superficie del pianeta. Circa il 71% della
superficie è coperta da oceani ad acqua salata, mentre il restante 29% è rappresentato dai continenti e dalle isole.
La superficie esterna è suddivisa in diversi segmenti rigidi, o placche tettoniche, che si spostano lungo la superficie in
periodi di diversi milioni di anni.
La parte interna, attiva dal punto di vista geologico, è composta da un sottile strato relativamente solido o plastico,
denominato mantello, e da un nucleo, diviso a sua volta in nucleo esterno, dove si genera il campo magnetico, ed
un nucleo interno solido, costituito principalmente da ferro e nichel.
Importanti sono le influenze esercitate sulla Terra dallo spazio esterno; infatti la Luna è all'origine del fenomeno delle
maree, stabilizza lo spostamento dell'asse terrestre ed ha lentamente modificato la lunghezza del periodo di
rotazione del pianeta (rallentandolo); un bombardamento di comete durante le fasi primordiali ha giocato un ruolo
fondamentale nella formazione degli oceani e, in un periodo successivo, alcuni impatti di asteroidi hanno pro
vocato significativi cambiamenti delle caratteristiche della superficie e ne hanno alterato la vita presente.
Progetto DIPO FORMEZ
L’apprendimento significativo di
genere
ISTITUTO ALBERGHIERO
IPSSAR BRINDISI
Castagnanova Federica 5F
Tutor:
Prof. Flavia Merico
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