I VULCANI
•Che
cosa sono i vulcani
•Le eruzioni
•Le attività vulcaniche
Samantha Morini, Jessica Passagrilli & Giulia Gramaccia
Che cosa sono i vulcani
Un vulcano è la manifestazione in superficie della risalita di magma. A
seconda del modo con cui il magma risale in superficie e fuoriesce, i vulcani
vengono distinti in:
• Vulcani centrali
• Vulcani lineari
Il cratere è l’estremità aperta del
condotto vulcanico dal quale fuoriesce
la lava.
Il cono vulcanico è formato da strati
di lava solidificata.
Il camino vulcanico mette in
comunicazione l’edificio esterno con
l’area di alimentazione
Il magma nella sua risalita può
ristagnare più o meno tempo in una
camera magmatica, qui il magma è
rimescolato da correnti di convenzione:
il materiale più caldo e meno denso
risale; quello più freddo e più denso
scende.
VULCANI CENTRALI
I vulcani centrali sono
caratterizzati da un’apertura in
superficie (cratere) che si trova
alla sommità del cono vulcanico.
Questo tipo di vulcani si forma
quando il magma risale alla
superficie per mezzo di un
condotto camino vulcanico di
forma cilindrica, che mette in
comunicazione la camera
magmatica con la superficie.
VULCANI LINEARI
Questo tipo di vulcani si forma
quando il magma risale per mezzo
di fessure eruttive. Queste si
trovano in corrispondenza delle
dorsali oceaniche, alla sommità si
apre una profonda fessura che
attraversa tutta la crosta, dalla
quale esce il materiale fuso.
In base alla forma, si distinguono in due tipi:
VULCANI A SCUDO
Sono i più grandi vulcani terrestri,
larghi e con i fianchi poco ripidi. Sono
chiamati così poiché la forma ricorda a
quella di un scudo poggiato a terra.
I vulcani a scudo sono originati da lave
che risalgono da zone profonde, queste
sono lave fluide , poiché contengono
poca silice e quindi le colate (di basalto)
si espandono su aree assai estese,
attorno al cratere.
Inoltre queste lave contengono piccole
quantità di gas e vapori, perciò le
eruzioni sono poco violente.
Le lave fluide possono giungere in
superficie attraverso fessure lunghe fino
a molti kilometri, in questi casi la lava
origina vasti espandimenti di basalto.
VULCANI-STRATO
Sono a forma di cono, con fianchi molto
ripidi.
I vulcani-strato sono un’alternanza di
colate di lava e di strati di materiali
piroclastici eruttati dal condotto
centrale durante le fasi esplosive.
Queste esplosioni sono dovute
soprattutto alla presenza di
abbondanti gas e vapori, e si verificano
quando la lava è poco fluida.
Le eruzioni possono essere
violentissime, queste si verificano
quando la lava, solidificandosi,
ostruisce il condotto vulcanico e i gas
devono raggiungere forti pressioni per
rimuovere il “tappo”. Dal vulcano
escono allora getti di gas e vapori
capaci di trasportare cenere, pomici e
lapilli, che ricadendo si espande
andando a formare le colate
piroclastiche.
Dall’attività vulcanica derivano anche altri tipi di
strutture:
CALDERE
Sono ampie depressioni circolari con il fondo
piatto e le pareti interne ripide. Si formano
così:
1. La camera magmatica si svuota, in
seguito a un’eruzione
2. Una volta vuota si formano delle fratture
3. Il tetto non è più sostenuto dall’interno e
quindi crolla
4. Sul fondo si possono formare coni
vulcanici di dimensioni minori
CONI DI SCORIE
Si tratta di ammassi di frammenti di
lava solidificata, questi ammassi si
formano quando i gas si liberano con
facilità da una lava fluida. Questi, così
facendo, lanciano in aria brandelli di
lava che ricadono tutt’intorno.
Le eruzioni
Le eruzioni vulcaniche trasferiscono materiale dall’interno della Terra alla sua
superficie. Questo materiale, chiamato magma quando è ancora in profondità e
lava quando è giunto in superficie, si trova in genere allo stato fluido. Insieme
al materiale fluido i vulcani eruttano anche materiali solidi e aeriformi.
LE LAVE
Le lave non sono tutte uguali ma si differenziano per composizione
chimica, per contenuto di gas e per temperatura. La viscosità dei
magmi è elevata nei magmi acidi, cioè ricchi di silice e molto minore
nei magmi basici. Un particolare tipo di colata di lava che si forma sul
fondo degli oceani viene chiamato lava a cuscini.
Gli aeriformi eruttati dai vulcani
Il magma contiene circa il 5% di gas. La composizione chimica delle emissioni
aeriformi è caratterizzata dall’abbondanza di vapore acqueo, anidride
carbonica e, meno abbondanti, sono zolfo, cloro e azoto.
La presenza di gas vulcanici svolge una funzione importante nell’innescare le
eruzioni.
Dopo l’eruzione il condotto si ostruisce e il vulcano resta quiescente fino a
quando altro magma, risalendo, non ricarica il “meccanismo”.
I MATERIALI SOLIDI ERUTTATI
DAI VULCANI
I frammenti solidi che vengono scagliati
all’esterno di un vulcano durante le
esplosioni si accumulano alle pendici e
formano le piroclastiti. Queste hanno
dimensioni molto variabili, ci sono:
• Le ceneri vulcaniche
• I lapilli
• Le bombe vulcaniche
I VARI TIPI DI ERUZIONE
I fattori che influenzano il tipo di
eruzione sono:
•La viscosità del magma
•Il contenuto in aeriformi
Eruzioni di tipo hawaiiano
Sono caratterizzate da abbondanti
effusioni di lave molto fluide, che
danno origine ai vulcani a scudo
Eruzioni di tipo
islandese
La lava fuoriesce da lunghe
fessure invece che da un
edificio centrale
Eruzioni di tipo stromboliano
La lava, abbastanza fluida, ristagna
periodicamente nel cratere, dove inizia a
solidificare. Si forma così una crosta solida, al
di sotto di questa si accumulano i gas, la
pressione di questi cresce fino a far saltare la
crosta.
Eruzioni di tipo vulcaniano
Sono caratterizzate da un
meccanismo simile a quello
stromboliano, solo che in tal
caso la lava è molto più viscosa.
Perciò i gas si liberano con più
difficoltà, e la lava solidifica
nella parte alta del condotto,
dove forma un “tappo”.
L’esplosione è violentissima
Eruzioni di tipo pliniano
È quando le esplosioni
raggiungono il loro aspetto più
violento.
La colonna di vapori e gas
fuoriesce dal condotto con tale
forza e velocità da salire diretta
verso l’alto per alcuni kilometri.
Eruzioni di tipo pelèeano
La lava ad altissima viscosità e a
temperatura relativamente bassa
viene spinta fuori dal condotto
già quasi solida e forma cupole o
torri alte qualche centinaio di
metri. Dalla base sfuggono
nuvole di gas e vapori che
scendono come valanghe lungo le
pendici del vulcano.
Eruzioni di tipo idromagmatico
Questo tipo di vulcanismo è dovuto
all’interazione tra un magma e l’acqua.
Il brusco passaggio dell’acqua allo stato
di vapore genera enormi pressioni, che
possono far saltare l’intera colonna di
rocce sovrastanti, aprendo un condotto
verso l’esterno. Dal cratere esce con
gran violenza una colonna di vapore.
Fenomeni legati all’attività vulcanica
Oltre alle eruzioni, esistono altri fenomeni legati all’attività vulcanica,
tra questi:
• I lahar
• gli tsunami
• Le emissioni di gas
• Geyser, soffioni e sorgenti termali
I LAHAR
Sono colonnate di fango
vulcanico che si originano
quando le ceneri si mescolano
con l’acqua.
I TSUNAMI
Sono enormi ondate che
possono essere generate da
crolli delle pendici di isole
vulcaniche.
EMISSIONI DI GAS
I gas emessi dai vulcani sono
più pesanti dell’aria e tendono,
quindi, a ristagnare. Quando
hanno colmato il cratere
traboccano oltre l’orlo e
scendono lungo i pendii. A
causa del proprio peso i gas non
si liberano nell’aria ma si
muovono a livello del terreno
formando una sorta di “fiume”
tossico.
GEYSER, SOFFIONI E
SORGENTI TERMALI
I geyser sono “fontane” di acqua,
molto calda e ricca di sostanze
minerali, che vengono emesse a
intervalli di tempo regolari.
Le sorgenti termali, cioè sorgenti
di acque calde, si originano quando
l’acqua che circola in profondità e
nel sottosuolo viene riscaldata da
un magma che si sta raffreddando
nelle vicinanze.
I soffioni sono fuoriuscite di vapore
meno violente dei geyser.
LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI VULCANI
La distribuzione dei vulcani attivi sulla superficie terrestre e delle grandi
eruzioni di lava fluida sul fondo degli oceani non è casuale, ma tende a
concentrarsi in lunghe fasce. I fenomeni vulcanici sono associati a tre
diverse situazioni geografiche:
• lungo le dorsali oceaniche
• lungo i margini di un continente o lungo un arco di isole fiancheggiati fa
fosse abissali
• in punti isolati all’interno dei continenti o delle piane abissali oceaniche.
I VULCANI IN ITALIA
•Il maggiore dei vulcani attivi
italiani è l’Etna, 3350 m, è un
vulcano-strato formato da diversi
edifici vulcanici. La sua attività è
iniziata 600000 anni fa come
vulcano sottomarino.
• presso Napoli, troviamo il
Vesuvio. Anch’esso è un vulcanostrato che da luogo a eruzioni
esplosive.
• Nell’arcipelago delle Eolie, il
vulcano dello Stromboli (che forma
l’omonima isola) è alto circa 2000
metri, ma solo 900 emergono dal
mare. È attivo a intervalli di pochi
minuti. Vulcano è un’isola formata
da un vulcano-strato con attività in
prevalenza esplosiva. L’ultima
eruzione risale al 1892.
• I Colli Euganei vecchi di 30
milioni di anni si alzano come coni
dalla Pianura Veneta.
Fonti:
Wikipedia
 Immagini da internet
