Quanto e` stellata la notte? Roma e Marche A.S. 2010/11

Quanto e’ stellata la notte?
Roma e Marche A.S. 2010/11
prof. Roberto Nesci (1), prof. Aldo Altamore(2), dr. Ilaria De Angelis (2)
(1)Universita’ La Sapienza; (2)Universita’ RomaTre
Con la collaborazione del Museo del Bali’ (Saltara, PU)
Supporto informatico del dr. Giuseppe Cirimele
Nell’A.S. 2010/11 il progetto “Quanto e’ stellata la notte” ha coivolto 180
ragazzi di 18 scuole, 12 nella zona di Roma e 6 nella Provincia di
Pesaro-Urbino.
Scopo del progetto e’ coinvolgere attivamente studenti delle scuole
Medie e Superiori nella osservazione del cielo stellato per valutare la
magnitudine delle stelle piu’ deboli visibili dal loro luogo di osservazione.
Sono state compiute piu’ di 1100 osservazioni.
Rispetto alle campagne del 2009 e del 2010, sono aumentati sia il
numero di studenti attivi che la quantita’ di dati raccolti per studente. Le
figure 1 e 2 indicano la distribuzione sul territorio degli osservatori.
Per ottenere un valore ragionevole delle visibilita’ delle stelle, partendo
da un insieme di dati di osservatori non esperti, si e’ seguita la
seguente procedura:
1. prendere per ciascun osservatore il dato migliore;
2. definire zone geografiche omogenee;
3. calcolare la mediana dei dati in ciascuna zona geografica;
4. calcolare la deviazione standard dei dati come indice della
dispersione dei dati nella zona.
Fig. 1: Osservatori nelle Marche
Come per gli anni precedenti, i risultati sono stati confrontati con la
mappa aspettata di visibiilta’ ad occhio nudo delle stelle, calcolata da
Cinzano (2001) sulla base di dati dei satelliti DMSP e di un modello di
diffusione della luce nell’atmosfera.
I risultati sono sintetizzati nella Tabella 1, dove le colonne riportano
i seguenti dati: zona, numero osservatori, magnitudine piu’ debole
osservata, mediana, media e dispersione dei risultati ottenuti nella zona.
Tabella 1: magnitudini limite
per zone geografiche
zona
Lazio
Roma
Ostia
colombo
romaest
romacentro
n best mdn med sigma aspettato
44 6.04 5.04 4.00 1.21
34 6.04 3.88 3.90 1.30
4 4.41 4.34 4.15 0.37 4.25-4.50
5 5.77 3.88 4.18 0.80 4.25-4.50
6 6.04 4.65 4.79 0.81 4.50-4.75
12 5.04 3.52 3.00 1.42 3.75-4.25
Marche
Fano
Urbino
Frontone
Saltara
50 6.04 5.74 5.20 0.92
7 6.00 4.34 4.39 1.28 4.25-4.50
6 6.04 6.04 5.77 0.60
3 5.85 5.85 5.07 1.10 5.25-5.75
23 6.04 5.59 5.31 0.61 4.50-4.75
Bibliografia:
Cinzano P. 2001 http://www.lightpollution.it/istil/
Nesci R., Altamore A., Cirimele G. 2010, in
Communicating Astronomy with the Public 2010, Capetown
Fig. 2: Osservatori nel Lazio
Tabella 2: magnitudine limite per macroaree,
indipendentemente dalla Regione
Ambiente
Urbano
Periferia
Campagna
media
4.21
4.91
5.84
dev.st
1.36
0.95
0.18
Risultati principali:
1. Accordo della mappa del progetto con la mappa di Cinzano per
quanto riguarda l’andamento generale.
2. Differenze sensibili nei valori numerici di magnitudine limite rispetto
alle aspettative.
3. Forti dispersioni dei dati tra diversi osservatori anche a breve
distanza geografica.
4. Bassa visibilita’ delle stelle al centro di una citta’ piccola (Fano),
anche se migliore di quella al centro di Roma.
5. Visibilita’ migliore del previsto nelle localita’ di campagna.