Esperimenti dopo il viaggio 1

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Inizia la tempesta
Ali, Ama, Kekka
DOPO IL RITORNO Dal
BEAGLE…
Il video che abbiamo visto parla di alcuni degli
esperimenti più importanti che Darwin ha svolto in
Inghilterra.
Una volta tornato dal suo viaggio sul Beagle, lo scienziato
trasformò la sua casa e la serra in un vero e proprio
laboratorio, con lo scopo di trovare conferme
sperimentali per la teoria dell’evoluzione degli esseri
viventi.
In questo filmato Darwin si dedica alla sua teoria
dell’evoluzione per più di 20 anni, per poi scrivere un
libro in cui parla dell’origine della specie mettendo in
discussione quanto affermato dalla religione.
RICHARD
OWEN
Sir Richard Owen è nato a Lancaster nel 1804 ed è morto nel 1892.
È ricordato per aver coniato il termine «Dinosauri» che significa «rettile
spaventosamente grande».
Owen ha dedicato gran parte delle sue energie ad un grande progetto per un
Museo Nazionale di Storia Naturale, che alla fine ha portato allo spostamento
delle collezioni di storia naturale del British Museum in un nuovo edificio
a South Kensington: il British Museum (Natural History) oggi noto come
il Museo di Storia Naturale .
Dopo il viaggio del Beagle , Darwin aveva a disposizione una considerevole
collezione di esemplari e, il 29 ottobre 1836, è stato introdotto da Charles Lyell a
Owen, che ha accettato di lavorare su ossa fossili raccolti in Sud America.
Owen scoprì che le creature giganti estinte erano roditori e bradipi, antenati
delle specie che attualmente vivono nella stessa località, e non parenti di
creature di dimensioni simili viventi in Africa , come Darwin aveva inizialmente
pensato.
RICHARD OWEN
Nella sua famosa revisione dell'Origine delle
specie nel 1860,Owen ha cercato di dare un’altra
spiegazione alla teoria evolutiva: egli diceva che
fosse un "funzionamento continuo dell’ ordinato
divenire delle cose viventi“. Questa sua teoria ha
fatto infuriare molti dei sostenitori di Darwin,
infatti la loro rivalità è una delle più note nel
campo della scienza.
VENERE
ACCHIAPPAMOSCHE
Darwin iniziò ad interessarsi alle piante carnivore, tra
cui la Venere acchiappamosche.
Osservando questa pianta si accorse che grazie a setole
poste all’interno della «bocca» poteva procurarsi il cibo.
Così si chiese: «E’ possibile che le foglie posseggano qual
cosa di paragonabile, in ambito vegetale, a nervi o
muscoli?».
ESPERIMENTO
Il suo esperimento consisteva nel provare
prima di tutto se le piante avessero uno
stimolo con qualsiasi contatto.
Introducendo un filo dentro la sua
«bocca» (petali) verificò che essa si
chiudeva.
Dopo di che anestetizzò la pianta con
un composto velenoso: il cloroformio.
Passate 24 ore rifece l’esperimento col filo, e
anche questa volta, al contrario di quanto si
aspettava, la pianta si chiuse nuovamente.
Darwin poté così affermare che le piante non
hanno un sistema nervoso simile a quello
dell’uomo. Il cloroformio avrebbe dovuto
bloccarne il funzionamento, ma questo non è
avvenuto.
La Dionaea mucipula
La venere e il suo
pranzo
DROSERA
Darwin decise di analizzare un’altra pianta
carnivora: la Drosera.
Questa pianta lo incuriosiva data la sua strana
dieta.
Così, una volta trovata in uno stagno la portò a
casa per eseguire diversi esperimenti.
ESPERIMENTO
Darwin per iniziare il suo esperimento diede alla
pianta dei piccoli pezzi di salsiccia, poi uova.
Dopo 24 ore poté osservare che la pianta aveva
ben gradito gli alimenti, anche se le uova in
maggior modo.
Poi per continuare le diede delle sostanze
liquide, come acqua zuccherata e urina.
Passata una giornata notò che l’acqua zuccherata
non era stata assorbita, mentre l’urina si.
Così capì che la pianta,
per crescere e
sopravvivere, aveva
bisogno di alimenti
contenenti azoto.
Per questo essa si era
evoluta in modo tale da
riuscire a catturare gli
insetti, che sono ricchi
di azoto.
La Drosera
Perché alcune
piante sono
carnivore?
Alcune piante, come la Drosera e la Dionaea mucipula,
sono carnivore, cioè catturano e si nutrono di insetti.
La maggior parte di queste piante vive in luoghi con
terreni molto poveri per cui non riescono ad estrarre dal
terreno tutte le sostanze necessarie per il loro sviluppo.
Per sopravvivere, quindi, si sono «adattate» e hanno
sviluppato un nuovo comportamento per sopravvivere.
Catturati gli insetti, ne disgregano il corpo e assorbono
le sostanze che lo compongono: soprattutto azoto,
elemento fondamentale per la sintesi delle proteine.
PAVONE
Darwin, durante il suo viaggio alle
Galapagos, fu colpito dall’aspetto molto
vistoso che avevano alcuni animali,
soprattutto uccelli.
Un po’ come il pavone: a che cosa poteva
mai servire quella coda?
Certo bellissima,
ma ingombrante
tanto da
impedire il volo.
ESPERIMENtO
Darwin così volle vedere se, anche senza alcuni
degli occhi che si trovavano sulle piume il
pavone sarebbe riuscito ad attrarre le
femmine.
Una volta tagliate alcune piume potè verificare
che le femmine non erano più attratte da lui.
Concluse quindi che le femmine, essenziali per
la riproduzione, sono attratte da pavoni con
code appariscenti, infatti la coda serve
soltanto per l’accoppiamento.
L’occhio della coda del pavone
COMMENTO
Al nostro gruppo questo video è piaciuto
molto, l’abbiamo trovato molto
interessante e abbiamo imparato anche
tanti esperimenti di cui prima non
conoscevamo niente.
Abbiamo collaborato bene, senza troppi
disaccordi e siamo contente del
risultato ottenuto.
Pensiamo che questo lavoro sia stato
molto utile, sia perché abbiamo
imparato diverse informazioni e anche
perché insieme ci siamo divertite.
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