CAP. III L’INTESTINO L’intestino è un organo estremamente importante e complesso. Si distinguono l’intestino tenue e l’intestino crasso. Il tenue, a sua volta è suddiviso in 3 porzioni: il duodeno, il digiuno e l’ileo. Il tenue è lungo 5-­‐6 metri ed è formato da una mucosa che presenta numerosissime micro estroflessioni chiamate “villi”. Questa disposizione ne aumenta notevolmente la superficie funzionale, che raggiunge i 100 metri quadri. Se poi si tiene conto dell’orletto a spazzola che ricopre i villi (piccolissime estroflessioni), si raggiungono i 600 metri quadri! Nella mucosa del tenue si riscontrano linfonodi, placche di Peyer, cellule M e appendice, deputati alla funzione immunitaria. L’intestino ha un ruolo rilevante nel determinare e assicurare le difese dell’organismo, basta pensare che oltre il 60% del sistema immunitario risiede nel canale digerente! Sistema immunitario che, come vedremo, produce cellule in grado di mangiare e digerire tossine e microbi (e anche cellule tumorali) o di sparare “proiettili”, chiamati anticorpi, contro sostanze estranee chiamate antigeni. Oltre al ruolo nelle reazioni d’immunità e di tolleranza, il tenue svolge tre funzioni principali: la digestione degli alimenti, l’assorbimento selettivo, e la progressione del “chilo” (prodotto della digestione degli alimenti) verso il colon. Il tenue riceve in media 8-­‐10 litri di acqua al giorno, così ripartiti: − 2 litri dai cibi; − 1,5 litri di saliva; − 1 litro di succo pancreatico; − 2 litri di succo gastrico; − 0,5 litri di bile; − 2,5 litri di succo enterico. L’acqua viene quasi completamente assorbita nel tenue e solo 1-­‐1,5 litri raggiungono il colon, che ne assorbe 0,8 – 1 litro (800-­‐1000 ml) ed elimina ciò che resta, con le feci. Il transito dell’acqua dipende dall’equilibrio delle forze osmotiche e può variare notevolmente a seconda della quantità e qualità del cibo ingerito. Il contenuto del tenue passa nel crasso attraverso una valvola di “non-­‐ritorno”, chiamata ileo-­‐cecale. L’intestino crasso è lungo circa un metro e mezzo ed ha un diametro di 7 cm. Oltre che secernere muco, la funzione principale del crasso è il riassorbimento dell’acqua e degli elettroliti e l’eliminazione del prodotto finale della digestione: le feci. I movimenti del colon sono di rimescolamento nei periodi digestivi e di propulsione o peristaltici, per spingere le feci verso il retto. Il contenuto intestinale può stazionare anche per lunghi periodi nel colon, causando numerosi disturbi, fermentazioni e putrefazioni. Se il tenue può contenere solo poca aria, il colon invece, può contenere anche 2 litri di gas, prodotto dai processi fermentativi e putrefattivi dei cibi non assorbiti. La fermentazione è un processo attraverso il quale, alcuni microrganismi intestinali, scindono i legami glucidici (dello zucchero) per produrre energia. La putrefazione è un processo di decomposizione, sempre ad opera di microrganismi, che degradano le proteine non digerite in sostanze per noi tossiche. Entrambi i processi provocano la formazione di gas e di sostanze dotate di una certa tossicità, responsabili di numerosi disturbi e processi patologici. La popolazione batterica che colonizza l’apparato digerente: batteri probiotici, batteriodi, batteri patogeni, per un totale di circa 10.000 specie, è sempre presente e non è eliminabile nemmeno con antibiotici forti. Quello che può variare da un individuo all’altro o da 14