a cura di Maria Luisa Neri Arte & Cultura Diplomata in violino e viola presso il Conservatorio di Santa Cecilia, laureata in Psicologia presso l’Università della Sapienza di Roma , Maria Luisa Neri si è poi perfezionata per gli aspetti dell’età evolutiva, sui disturbi dell’Apprendimento, ha effettuato corsi sulle tematiche dei disturbi dell’alimentazione e sulla devianza e, iscrittasi all’Albo, ha lavorato quindi anche come psicologa In passato ha collaborato con le più famose orchestre del territorio romano con le quali ha effettuato più di 500 concerti, inoltre ha effettuato produzioni con L’arena di Verona, per la famosa Aida di Luxor, con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e con la Rai per trasmissioni televisive sulla musica Maria Luisa Neri, Presidente dell’ Associazione Culturale “Arte del suonare”, con Il suo amore per la musica, si è proposta lo scopo di valorizzazione il repertorio musicale classico e la promozione dei giovani talenti italiani e si è resa disponibile a condurre la Rubrica “La Musica Spiegata” per il Sito dell’Associazione Sviluppo Europeo Introduzione: Le forme musicali del periodo Barocco La forma musicale viene determinata dal tipo di organizzazione di tre principali parametri: melodia, armonia, tempo e ritmo. Tali schemi vennero di volta in volta assunti nelle composizioni durante il corso del tempo ma le caratteristiche di melodia, armonia e ritmo restano invariate fino a tutto l'800 e i primi del 900 2° Parte Melodia L’insieme delle note in una sequenza sonora costituiscono una melodia riconoscibile. La ripetizione e la ricombinazione di motivi e frammenti melodici riconoscibili contribuiscono a creare unità e a dare coerenza ad un brano. Due o più melodie in un pezzo possono essere collegate perché hanno determinati motivi in comune. Armonia L'armonia è un elemento fondamentale nella costruzione di una forma musicale. Nella musica tonale le armonie consonanti sono quelle che danno un'impressione di stabilità: le dissonanze invece (maggiormente instabili) tendono ad essere risolte in una consonanza. I compositori sfruttano la tensione tra consonanza e dissonanza per indurre sensazioni di inizio e di fine, di movimento e di riposo. Tra il 1700 e il 1900, il sistema tonale occidentale regolava le armonie in base a un complesso insieme di convenzioni. La tonalità costituì un solido mezzo di organizzazione, perché tutte le note e gli accordi si riferivano in un modo molto preciso all’armonia principale, quella della tonica. Nel XX secolo molti compositori proposero metodi improntati al dissolvimento del sistema imperniato sulla tonica, sperimentando nuovi approcci alla dissonanza. Tempo e ritmo Un altro elemento che influenza la forma musicale è la relazione reciproca tra le unità di tempo, sia come rapporto tra le note all'interno dell'organizzazione ritmica, sia nei rapporti tra i movimenti. Brevi motivi ritmici possono ricorrere in diversi contesti melodici e armonici, contribuendo così all'unità di un brano. TIPOLOGIE DI ORGANIZZAZIONE Prendendo a modello l'idea della forma come un'architettura, nella quale alcune parti o sezioni vengono tenute insieme per costituire un insieme strutturato e pertinente, il rapporto che determinerà la relazione tra le diverse sezioni di una composizione musicale è riconducibile a due modelli universali: il modello a giustapposizione (ovvero la ripetizione identica o la contrapposizione) e il modello a sviluppo. L'esempio musicale che avevo proposto la scorsa settimana è una composizione del sommo Bach ed è appunto basata su uno schema, il più importante del periodo storico, che è la Fuga Forme a sviluppo Forme a imitazione e fuga Il contrappunto, particolarmente sotto forma di imitazione melodica, fu una delle tecniche dominanti per la creazione di forme musicali, anche nelle espressioni più semplici di imitazione come la rota e il canone. La forma a imitazione più matura è la fuga, che adotta uno schema formale rigorosamente standardizzato durante il Settecento. Il fulcro formale della fuga è il tema o soggetto presentato in una fase di esposizione, a cui fa seguito una risposta a una diversa voce. Sulla risposta viene intonato un controsoggetto che guida a una sezione di contrappunto libero. La seconda sezione è appunto caratterizzata dal divertimento, ossia da una certa libertà formale, per concludersi con un movimento finale nel quale il soggetto delle varie voci viene sempre più ravvicinato e per questo motivo la terza parte della fuga viene detta anche "Stretti" nel basso si prepara con un pedale di Dominante (nota del 5° grado della tonalità della fuga che viene tenuta a lungo dalla voce del basso)l'accordo finale di tonica che conclude nella tonalità di partenza. Possiamo ascoltare un altro esempio di questo nel Preludio e fuga http://youtu.be/lTU6sFRYwRM http://www.youtube.com/watch?v=lTU6sFRYwRM LA SONATA DEL PERIODO BAROCCO Lied bipartito Una altra importante forma dell'epoca fu la Sonata a tre, ossia una Sonata eseguita da tre strumenti, in particolare da 2 violini e un violoncello oppure da 2 violini e basso continuo: clavicembalo o violoncello a volte da entrambi Nella struttura della Sonata durante il periodo barocco troviamo questo schema: ogni tempo di sonata è diviso in due parti che però hanno lo stesso tema, la prima parte che chiameremo A si ripete (si fa il ritornello) ed è basata armonicamente sulla tonalità di base 1° grado della scala o tonalità) che chiamenremo Tonica e procede verso la tonalità del V grado (detta Dominante); nella seconda parte di ogni tempo di sonata barocca si procede al contrario ossia si parte dalla tonalità di Dominante e si ritorna verso la tonalità di base Tonica, anche questa prevede una ripetizione (ritornello) Più complesso lo schema del Lied bipartito, che alterna due frasi (A e B), che stanno in un rapporto di opposizione, cioè mantengono caratteri e strutture molto diverse ossia ci sono temi diversi. Tale struttura che veniva usata per la composizione di ogni tempo della sonata dell'epoca è detta Bipartita La struttura bipartita è tipica di molti movimenti di danza contenuti all’interno delle suite barocche. Successivamente diventerà la base su cui verrà costruito lo scheletro della forma sonata. L'ascolto consigliato è una esecuzione della 12 Sonata di Vivaldi sul tema della Follia di Corelli che è una sonata particolare perchè è in pratica un tema e variazioni http://youtu.be/9BLfaQ98FbM http://www.youtube.com/watch?v=9BLfaQ98FbM&playnext=1&list=PLE8B04ABACB9DE0F4 Lied tripartito Tre sezioni compongono il lied tripartito, la terza della quali è una riproposizione della prima in forma variata, secondo lo schema A – B – A’. L’episodio B si configura, rispetto alla forma binaria precedente, come assolutamente autonomo e differenziato dal punto di vista armonico e melodico. Questa struttura si sviluppò a partire dalle arie “col da capo”, nate con il melodramma. La riproposta del tema principale veniva arricchita da vocalizzi virtuosistici che mettevano in luce l’abilità del cantante. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell'Ottocento, il MINUETTO o lo scherzo (movimenti di una sonata o di una sinfonia) adottarono la forma A – B – A: un tempo iniziale, seguito da un secondo contrastante (il trio), seguito ancora dalla ripetizione di quello iniziale. All'interno dell'articolazione ABA, ogni sezione è a sua volta costruita su uno schema bipartito. Esempio di Minuetto: http://youtu.be/rE7BcachbmI http://www.youtube.com/watch?v=rE7BcachbmI Rondò Il rondò è la forma a giustapposizione in cui un tema principale (refrain) viene riproposto almeno tre volte in modo identico e messo in contrasto con episodi via via differenti (spesso in tonalità diverse) secondo lo schema A’ – B – A’’ – C – A’’’. Assai comune nella musica del XVIII e XIX secolo, il rondò si presenta nei diversi modelli ABACA, ABACADA e ABACABA. Tipico esempio di questo schema è il tempo di sonata di Bach per violino solo che propongo per l'ascolto http://youtu.be/eUnW1eGCJJU http://www.youtube.com/watch?v=eUnW1eGCJJU Suite L’insieme di danze stilizzate, eseguite in successione, è data dalla suite, forma tipica del periodo barocco. L’abbinamento di danze lente e danze veloci costituisce il principio formale più macroscopico, sul quale si sovrappone anche l’accostamento tra forme binarie (lente) e forme ternarie (veloci). Danze tipiche della suite dell’epoca barocca sono la corrente, la sarabanda, l’allemanda, la giga, il minuetto. Successivamente anche forme non imparentate con la danza sono state individuate dalla denominazione di suite.La caratteristica principale della Suite è quella di avere tutte le danze nella stessa tonalità Bach compose 3 Sonate e 3 Partite (suite) per violino solo e 6 Suite per violoncello solo, consiglio l'ascolto di questa 1° Partita per violino solo che ha come caratteristica di avere i 4 tempi fondamentali abbinati a dei movimenti detti Double che hanno la particolarietà di poter essere eseguiti in contemporanea incastrandosi benissimo col contrappunto tanto da formare un'unica composizione http://youtu.be/zUFVtiPmpRs http://youtu.be/zUFVtiPmpRs M. L. N Le figurazioni sono tratte dalla rete web google immagini