Kinosternon leucostomum Tassonomia Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Reptilia Ordine: Testudines Sottordine: Cryptodira Superfamiglia: Kinosternoidea Famiglia: Kinosternidae Sottofamiglia: Kinosterninae Genere: Kinosternon Specie: Kinosternon leucostomum Sottospecie: Kinosternon leucostomum postinguinale Kinosternon leucostomum leucostomum Origini ed Habitat Vengono riconosciute due sottospecie: Kinosternon leucostomum leucostomum, presente nelle zone costiere Atlantiche dell’ America centrale, dal Messico meridionale al Nicaragua. Kinosternon leucostomum postinguinale, presente lungo le coste Atlantica e Pacifica dal sud dell’America centrale, dal Nicaragua fino al Perù. Caratteristiche Kinosternon leucostomum si differenzia dal resto del genere per il colore chiaro della ranfoteca da cui deriva il suo nome: leycos= bianco e stoma=bocca e per due strisce gialle ai lati della testa che dall’arcata sopraciliare proseguono lungo tutto il collo. Ha il carapace marrone scuro, di forma ovale. Il piastrone è giallo o giallo con macchie scure così come il ponte. Caratteristica curiosa è che possiede un piastrone articolato, questo infatti è diviso in tre parti, la parte centrale resta fissa mentre le altre due sono articolate in modo da permettere all’animale di potersi chiudere all’interno del carapace in caso di pericolo. Le differenze tra le due sottospecie riguardano: Le dimensioni: i maschi di K. leucostomum leucostomum sono più grandi ( arrivano ai 18 cm. di lunghezza) rispetto ai maschi di K. leucostomum postinguinale ( che non superano i 12 cm.) Lo scuto gulare: nel primo caso lo scuto gulare ha una lunghezza pari al 15% della lunghezza totale del carapace, nel secondo caso la lunghezza è del 12%. Lo scuto inguinale: nelle K. leucostomum leucostomum arriva a toccare quello ascellare, nelle K. leucostomum postinguinale gli scuti inguinale ed ascellare sono separati. Dimorfismo e riproduzione I maschi si distinguono dalle femmine per le dimensioni maggiori (18 cm. per i maschi, 15-16 cm. per le femmine), per la coda più lunga e più spessa e per le unghie degli arti anteriori leggermente più lunghe. Le femmine raggiungono la maturità sessuale quando arrivano a circa 10 cm,ì- di lunghezza del carapace, i maschi a circa 12 cm. L’attività riproduttiva si svolge di sera in acque poco profonde e il corteggiamento è piuttosto aggressivo. Vengono deposte da 2 a 3 uova, ( abbastanza grosse, dure e di forma ellissoidale) in nidi scavati nel terreno lungo le rive dei corsi d’acqua in prossimità di alcune piante. La schiusa avviene dopo circa 130 giorni e i piccoli alla nascita misurano dai 3cm. ai 3,5 cm. Allevamento Per l’allevamento di questa tartaruga occorrono spazi di modeste dimensioni; la vasca dovrà esser divisa in due zone: una zona di superficie terrestre (più o meno corrispondente al 30% dello spazio disponibile) composta da uno strato alto almeno 20 cm. di terreno composto da torba mischiata a fibra di cocco, corteccia, muschio o sabbia, e una zona acquatica (corrispondente al restante 70% dello spazio); tale area non dovrà presentare una profondità superiore ai 20cm. di acqua viste le scarse capacità nel nuoto di questa specie. L’acquaterrario dovrà inoltre esser dotato di numerosi sassi o radici dove gli esemplari allevati potranno crogiolarsi sotto la lampada UVA-B e spot (anche se non è una specie che ama particolarmente fare basking). La temperatura dell’acqua deve essere mantenuta sui 24/25°C. È inoltre consigliabile inserire nella vasca numerose piante acquatiche galleggianti o immerse cosi da creare rifugi. È attiva tutto l’anno visto l’areale di provenienza. Alimentazione Specie onnivora, in natura si nutre principalmente di insetti acquatici, molluschi, crostacei, lumache, vermi, pesci, anfibi, rettili, piccoli mammiferi e carogne di altri animali morti. In cattività è possibile fornire gli alimenti sopraccitati, in particolare crostacei, lumachine, vermi, pesce, insetti, piante acquatiche e saltuariamente pellettati di buona composizione. Legislazione Non è inserita in nessuna lista di protezione ed è quindi in libera vendita. Foto: Roberto Bonacci Differenze tra le due sottospecie Kinosternon leucostomum postinguinale Kinosternon leucostomum leucostomum Foto: Benjamin Sturlese Herpetomania.it