mutazione
Cos’è l’influenza A H1N1?
A/California/04/2009 (H1N1).
Questo il suo nome per esteso,
ad indicare che il virus è stato
decodificato per la prima volta
in California nell’aprile del 2009.
Abbreviando, la si chiama
influenza A H1N1. Il nuovo virus
è di origine suina. I virus provenienti dal maiale sono in grado
di trasmettersi da uomo a
uomo, al contrario di quelli di
origine aviaria. Il maiale è quindi l’anello di congiunzione tra
uccelli e uomo per quanto
sintomi
pandemia
riguarda la trasmissione di
nuove specie virali. È come se il
maiale fungesse da fucina,
dentro la quale i virus di diverse
specie (umana, aviaria e suina)
possono combinare i loro geni
per sfornare virus completamente nuovi. Tanto nuovi che
l’uomo non ha difese immunitarie per contrastarli.
Nascono così le pandemie,
ovvero la rapida diffusione del
nuovo virus in tutto il mondo con
una velocità di contagio molto
elevata. La parola pandemia
deriva da pan-demos, ovvero
“tutto il popolo”. Una mutazione
di origine suina ha scatenato l’influenza Spagnola del 1918
(anch’essa di tipo H1N1). Dopo
l’Asiatica (1957) e la Hong Kong
(1968), la pandemia attuale è la
quarta nel giro di un secolo. È
molto meno grave delle precedenti, ma questa è solo fortuna.
Secondo le ultime stime, i casi
letali potrebbero essere uno
ogni 10.000 persone infettate. In
genere, i sintomi sono lievi.
Preoccupa invece la rapidità di
diffusione, dovuta all’assenza di
anticorpi rispetto al nuovo virus.
Durante il suo picco, l’infezione
potrebbe mettere a letto una
buona parte della popolazione.
Quali sono i sintomi?
Tutte le influenze sono caratterizzate dalla presenza concomitante di almeno tre elementi:
febbre alta, malessere generale
(spossatezza, diffusi dolori
muscolari) e un sintomo respiratorio (tosse, raffreddore). Se non
sono presenti dolori generali e
febbre alta, ma solo tosse o raffreddore e mal di testa, l’infezione potrebbe essere a carico di
uno tra i molti virus (circa 100)
che ogni inverno sono causa di
raffreddori e altri disturbi. Dai
sintomi, quindi, non si può
distinguere tra la A H1N1 e l’influenza stagionale. I sintomi
possono essere leggeri e, in
taluni casi, l’infezione può passare inosservata. Ma può anche
accadere che si sviluppino
complicazioni e reazioni gravi.
Nelle influenze, i processi che
portano a sintomatologie gravi
sono tre: lo scompenso, la
sovrainfezione batterica e l’attacco diretto ai polmoni.
Lo scompenso è l’azione del
virus su un organismo già debili-
tato da malattie croniche o situazioni particolari. Sono maggiormente a rischio le persone affette da asma e disturbi polmonari;
i soggetti a rischio cardiovascolare; i diabetici; gli immunodepressi (anche chi ha subito un
trapianto); gli obesi. Si ritiene
presentino un rischio maggiore
anche le donne incinte e i bambini sotto i cinque anni.
La sovrainfezione avviene
quando l’organismo debilitato
dall’influenza non riesce a combattere infezioni batteriche,
spesso a carico dei polmoni.
infezione
virus
Questo meccanismo può essere combattuto con gli antibiotici,
ma può essere causa di polmoniti e di decessi, in particolare
tra gli anziani, durante le normali influenze stagionali.
L’attacco diretto del virus ai
polmoni è invece l’elemento che
più contraddistingue la pericolosità di questo virus. È un evento
raro, ma più frequente che nell’influenza stagionale. E colpisce
in modo particolare i giovani,
causando decessi anche tra
persone sane.
contagio
Come avviene il contagio?
La trasmissione avviene attraverso le modalità comuni a tutte
le influenze e i disturbi virali di
stagione. In particolare attraverso gli starnuti e i colpi di tosse,
che disperdono nell’aria una
nebbiolina contenente i virus.
L’aria che esce dai colpi di tosse
viaggia fino a 150 km all’ora e
può infettare una persona
distante più di 2 metri. Occorre
cercare di mantenere una certa
distanza anche quando si parla.
Attraverso il respiro ci si può
infettare solo a distanza di pochi
centimetri. Ci sono anche vie di
contagio indiretto: i virus possono sopravvivere per ore sulle
superfici, specie quelle non
porose come i metalli. Possibili
fonti di contagio sono maniglie,
penne, campanelli, scorrimano
delle scale e via dicendo.
L’attenzione principale deve
essere quella di non portarsi le
mani al volto dopo avere utilizzato oggetti di uso collettivo. Il
virus, infatti trova una facile via di
accesso all’organismo attraverso gli occhi, la bocca e le muco-
se. Questo è il motivo per cui
occorre lavare le mani spesso e
nel modo appropriato (vedi
retro). In assenza di acqua, si
possono utilizzare gel a base di
germicidi. È importante che l’organismo sia in grado di reagire
nel migliore dei modi ad un
eventuale contagio. Dormire e
mangiare in modo adeguato
sono le prime regole. Uno stile di
vita corretto può essere supportato da integratori che stimolano
il funzionamento delle difese.
È soprattutto chi è colpito da
influenza che deve mettere in
pratica una serie di precauzioni
per ridurre la diffusione del
contagio. Anzitutto non frequentando luoghi pubblici.
Quando si starnutisce è necessario porre davanti alla bocca
un fazzoletto, possibilmente di
carta in modo che poi possa
essere gettato. In assenza di
un fazzoletto, è meglio coprire
la bocca con il gomito, in modo
da non trasferire il virus su
maniglie e oggetti di uso collettivo. Anche chi è malato deve
lavarsi spesso le mani, nel
modo appropriato.
influenz
Avirus
A H1N1
UNIONE TECNICA ITALIANA FARMACISTI
sintomi e complicanze
come comportarsi
I sintomi sono simili a quelli della normale influenza:
persone sane
come lavarsi le mani
Via M. Macchi, 32
20124 MILANO
Recapiti telefonici
Tel. +39 02 70608367
Tel. +39 02 70607263
Fax +39 02 70600297
E-Mail: [email protected]
Web: www.utifar.it
Opuscolo informativo
UTIFAR
a cura di:
Alessandro Fornaro
grafica:
Nexo, Milano
febbre sopra i 38°
evitare di parlare troppo vicino alle persone
tosse, raffreddore, respiro difficoltoso
dolore muscolare, spossatezza, mal di testa
evitare di toccare oggetti di uso collettivo come maniglie,
tastiere, campanelli, scorrimano delle scale
talvolta vomito e/o diarrea
evitare di portarsi le mani agli occhi o al volto
lavarsi le mani il più spesso possibile, specie se si è stati
in luoghi pubblici o a contatto con persone malate
Le complicanze sono molto rare. Occorre informare
il medico in caso di asma, eccessiva spossatezza,
confusione mentale, forte mal di schiena.
dove informarsi
È necessario che le mani siano insaponate con cura,
per almeno 20-30 secondi, interessando anche le
aree interne alle dita, l’esterno della mano e i polsi.
Poi sciacquare accuratamente e asciugare con un
asciugamano ad uso personale.
soggetti malati
I soggetti più esposti al rischio di complicanze sono:
persone con regresse patologie a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, diabetici, obesi,
immunodepressi. Si pensa presentino un rischio più
elevato anche le donne in gravidanza e i bambini
sotto i cinque anni.
evitare i luoghi pubblici
usare un fazzoletto usa e getta quando si starnutisce o
si tossisce, in alternativa proteggere lo starnuto con il
gomito
aerare spesso la propria stanza
In caso di influenza è bene non utilizzare farmaci
antivirali e/o antibiotici, se questi non sono prescritti
da un medico.
evitare di utilizzare asciugamani o oggetti in uso ad
altre persone della famiglia
indossare una mascherina quando si è vicini ad altre
persone
lavarsi molto spesso le mani
In farmacia potrai chiedere informazioni sulla
vaccinazione e sui comportamenti da seguire per
una corretta prevenzione.
Il Ministero della Salute ha attivato un call center
per chiedere informazioni sull’influenza A H1N1.
Il call center 1500 risponde dal lunedì al venerdì
dalle ore 8 alle ore 18 ed offre informazioni sui
seguenti argomenti:
• chiarimenti su disposizioni del Ministero
• misure di prevenzione
• terapie e corretto uso dei farmaci
• informazioni per i viaggiatori sull’influenza A H1N1
• situazione nazionale e internazionale dei casi
di influenza A H1N1
influenz
Avirus
A H1N1
www.ministerosalute.it
www.who.int
www.thelancet.com/H1N1-flu
MUTAZIONE PANDEMIA SINTOMI VIRUS INFEZIONE CONTAGIO