Cellule Staminali e Malattie Quali malattie e condizioni possono essere trattate con le cellule staminali? Il trattamento con le cellule staminali meglio definito e più ampiamente utilizzato è il trapianto di cellule staminali del sangue, per trattare malattie e condizioni patologiche del sangue e del sistema immunitario o per rigenerare il sistema ematopoietico dopo trattamenti per specifici tipi di cancro. Il programma statunitense di donatori di midollo ha una lista completa di malattie curabili con il trapianto di cellule staminali del sangue. Più di 26.000 pazienti sono curati con le cellule staminali del sangue in Europa ogni anno. Fin dagli anni ‘70, le cellule staminali della pelle sono state utilizzate per produrre trapianti di pelle per pazienti con ustioni gravi su aree ampie del corpo. Solo pochi centri clinici sono attrezzati per eseguire questo trattamento che è di solito riservato per pazienti ustionati in serio pericolo di vita. Tuttavia, questo trattamento non rappresenta una soluzione perfetta: la nuova pelle non possiede follicoli piliferi o ghiandole sudoripare. La ricerca mirata a perfezionare questa tecnica sta andando avanti. Attualmente, queste sono le uniche terapie con cellule staminali che sono state definite affidabili ed efficaci. Altre applicazioni delle cellule staminali sono attualmente oggetto di studio nei trial clinici, tra cui l’uso delle cellule staminali per rigenerare i tessuti danneggiati -come il cuore, la pelle, le ossa, il midollo spinale, il fegato, il pancreas e la cornea- o per curare leucemie e tumori solidi. La maggior parte di questi trial sta impiegando cellule staminali mesenchimali, che sono derivate da sorgenti come il tessuto adiposo, il midollo osseo ed il tessuto connettivo. In parte questi trial stanno impiegando anche cellule staminali del sangue. Tra i trial clinici più avanzati ci sono quelli mirati a curare malattie delle ossa, della pelle e della cornea con un trapianto di tessuto che origina dalle cellule staminali di questi organi. Per esempio, le cellule staminali dell’occhio possono essere utilizzate per ottenere una nuova cornea per pazienti con alcuni tipi di danno oculare. E’ stato già dimostrato che questa procedura è sicura ed efficace in alcuni trial in fase iniziale. Tuttavia, ulteriori studi su un numero più vasto di pazienti dovranno essere eseguiti prima che questa terapia possa essere approvata da autorità regolatrici per un vasto impiego in Europa. Tutti i trattamenti con le cellule staminali sono procedure specialistiche. Dovrebbero essere eseguite solo in centri specializzati autorizzati dalle autorità sanitarie nazionali. Tutti i trattamenti dovrebbero essere considerati sperimentali fino a quando non superano tutti le fasi dei trial clinici richiesti per testare una nuova terapia. Solo allora i trattamenti saranno approvati per un uso diffuso. Lesioni del midollo spinale: come potrebbero aiutare le cellule staminali? Il midollo spinale è un tessuto delicato, protetto dalle vertebre della colonna vertebrale. Insieme al cervello forma il sistema nervoso centrale. Le informazioni che ci permettono di camminare, sederci, correre, e respirare, viaggiano sempre lungo il midollo spinale. Al momento della lesione del midollo spinale si scatena una cascata di eventi che si diffonde nel sito di lesione e coinvolge differenti tipi di cellule. Gli assoni sono danneggiati, gli oligodendrociti, le cellule nervose che formano uno strato isolante intorno agli assoni, cominciano anch’essi a morire. L’assone così esposto all’esterno degenera, la connessione tra i neuroni è quindi interrotta e il flusso d’informazioni tra il cervello e il midollo spinale risulta bloccato. Studi clinici su animali hanno mostrato che il trapianto di cellule staminali o cellule derivate da staminali può contribuire a riparare il midollo spinale attraverso: - La sostituzione di cellule nervose morte a seguito della lesione. - La formazione di nuove cellule di supporto in grado di riformare lo strato isolante attorno ai nervi (mielina) e la stimolazione della ricrescita degli assoni danneggiati. - La protezione da ulteriori danni delle cellule al sito di lesione, attraverso il rilascio sostanze protettive come fattori di crescita e l’assorbimento sostanze tossiche come i radicali liberi - La soppressione dell’infiammazione, prevenendo così la diffusione della lesione. Diversi tipi di cellule staminali, isolate da differenti tessuti, come cervello, rivestimento delle cavità nasali, polpa dentaria, e cellule staminali embrionali, sono state utilizzate in questi studi, la maggior parte dei quali condotti su modelli di ratto con lesione al midollo spinale. Tutte queste cellule hanno permesso di ottenere solamente un parziale recupero della funzionalità, si tratta però di un’area di ricerca molto attiva e differenti popolazioni di cellule staminali vengono continuamente testate. Le staminali possono trattare il diabete Mellito di tipo I? Recenti studi hanno dimostrato come una terapia con cellule staminali possa essere efficace sia a livello della rigenerazione delle Isolette del Langerhans sia per la possibilità di non essere sottoposti ad una terapia immunosoppressiva a seguito del trapianto. Oltre a ciò, studi recenti sono tutti basati sull'indirizzamento delle cellule staminali in cellule pancreatiche, permettendo quindi una più rapida ripresa funzionale dell'impianto cellulare e quindi una risposta alla terapia con tempistiche minori. Inoltre, sempre recentemente, è stato osservato dal gruppo di Camillo Ricordi che il cotrapianto di midollo osseo ed Isolette del Langerhans del donatore induce effetti di tolleranza nei confronti del tessuto trapiantato.