Arte Cretese e Micenea Le culture di Creta e Micene, per molti aspetti, strettamente legate tra di loro, rappresentano due antiche civiltà, in parte contemporanee, che fiorirono l’una nell’isola di Creta e l’altra nella Grecia preellenica. Le leggende di Minosse, del Minotauro, di Dedalo, di Zeus che nasce sul monte Ida, indicavano Creta come un antichissimo centro di splendida civiltà la cui origine risale ai secoli 19°-15° a.C.. Prof. Antonio Fosca Docente di Arte e Immagine Scuola Secondaria di I° Grado a.s. 2009-2010 Le origini Intorno al 3000° 3000°a.C,l’ a.C,l’area del mar Egeo,nel Mediterraneo Orientale,fu sede di una splendida fioritura artistica. Nelle isole Cicladi,si sviluppò un’ un’arte statuaria originale,ma non solo:anche i rapporti commerciali e culturali con le zone vicino erano molto intensi e numerosi. Sull’ Sull’isola di Creta,intorno al 2000 a.C., si sviluppò la civiltà civiltà Minoica,il cui nome deriva dal mitico re Minosse.Dal 1400 a.C.,questa entrerà entrerà nella sfera dell’ dell’influenza della civiltà civiltà Micenea. La civiltà à Micenea prende il nome dalla sua civilt città città più più importante,Micene,ed era guidata dal popolo degli Achei,stanziatisi in Grecia nel Peloponneso (parte della Grecia occidentale).Le due civiltà civiltà si caratterizzarono per la mescolanza di culture diverse,per lo scambio di linguaggi,tecniche artistiche e ingegneristiche con le quali hanno prodotto una varietà varietà di forme d’ d’arte giunte fino a noi come testimonianza. 2 I caratteri dell’arte Cretese e Micenea • • La civiltà civiltà cretese si sviluppa intorno alle Corti fastose dei Re; dopo le primitive capanne e la successive casette con zoccolo in pietra e muri di mattoni crudi, la casa del periodo medio -minoico si fa più più ampia, con più più locali intorno ad un cortile per trasformarsi, successivamente, in grandi edifici con ampie stanze decorate di stucchi, di pitture di vivacissimi colori e di netti contrasti, di colonne. Vasti ed intricati corridoi e locali (e, infatti, qui nasce il mito del Labirinto e di Teseo che deve affidarsi al filo d’ d’Arianna per trovare la via d’ d’uscita) senza l’l’intento dell’ dell’imponenza e del fasto badano più più alla comodità comodità e alla difesa contro il caldo che alla bellezza esterna. 3 Il Palazzo Cretese • Sull’ Sull’isola di Creta a partire dal 2000 a.C.,vennero eretti grandi palazzi,che palazzi,che fungevano da residenza dei sovrani e delle loro corti e anche per le attivit à commerciali e attività produttive. Prima di parlare del palazzo più più famoso dell’ dell’isola,cioè isola,cioè il Palazzo di Cnosso, dobbiamo soffermarci sui vari periodi storici trascorsi,secolo dopo dopo secolo,sull’ secolo,sull’isola di Creta. I grandi palazzi cretesi non hanno presidi militari ed hanno hanno più più l’aspetto di ville che di fortilizi. Questo perché perché,essendo un’ un’isola, da Creta si poteva controllare il Mar Mediterraneo e l’l’Egeo. Forse Creta avrebbe avuto anche una flotta di navi sempre pronte a difendere il sovrano e il resto dell’ dell’isola. • • • • • Dobbiamo suddividere la storia di Creta in quattro periodi ben distinti: distinti: Periodo Prepalaziale - prima della costruzione dei grandi palazzi(2500palazzi(2500-2000 a.C) a.C) Periodo Protopalaziale – o periodo dei primi palazzi (2000(2000-1700 a.C) a.C) Periodo Neopalaziale – o periodo dei nuovi palazzi (1700(1700-1400 a.C.) Periodo PostPost-palaziale - dopo i grandi palazzi ( 14001400-1100 a.C) a.C) 4 Cosa significano questi periodi? • Periodo Prepalaziale - prima della costruzione dei grandi palazzi(2500palazzi(2500-2000 a.C) a.C) • Non ci sono tante testimonianze in questo periodo, uniche fonti riportano che i cretesi costruivano edifici con mattoni crudi e dipingevano intonaci all’ all’interno di essi.Si sviluppa l’l’arte della ceramica in stile detto Kamaré Kamarés. • Brocchetta di Gurnià Gurnià Se paragoniamo questa brocchetta al vaso miceneo con polipo, riprodotto in alto a sinistra, possiamo capire tutta la differenza di concezione che passa tra arte cretese e micenea, ma possiamo anche meglio apprezzare la grande qualità della brocchetta di Gurnià. Il suo naturalismo, opposto al freddo schematismo geometrico del vaso miceneo, ne fanno un’opera sicuramente più affascinante. 5 Periodo Protopalaziale – o periodo dei primi palazzi (20001700 a.C) • Il periodo protopalaziale o periodo dei • primi palazzi. Vengono costruiti i palazzi di Cnosso, Mallia e Festo. Anche questo periodo è caratterizzato da una vasta produzione artigianale di ceramiche in stile Kamaré Kamarés.Lo stile di alcune ceramiche Kamaré Kamarés era così così raffinato che venivano dette a “guscio d’uovo” uovo”,con involucro molto sottile e delicatissimo. I colori usati per le ceramiche erano il giallo,rosso e il bianco su fondo nero,invece le decorazioni e gli ornamenti sono costituiti da linee curve,spirali e cerchi,formando disegni geometrici. Altre ceramiche avevano decorazioni in stile naturalistico terrestre e marino:polipi,delfini,pesci,alghe,fiori,fo glie..ecc..Come ad esempio la brocchetta di Gurnià Gurnià o il Pithos… Pithos…(vedi libro di Arte e Immagine) 6 Periodo Neopalaziale – o periodo dei nuovi palazzi (17001400 a.C.) Il Palazzo di Cnosso viene ricostruito e ampliato più più volte. Le sue dimensioni sono talmente esagerate che verrà verrà definito città cittàpalazzo. Il palazzo aveva una loggia con colonne rosse con rastrematura verso il basso,un unico ambiente ricavato da stanze attugue e la sala del trono che si affacciava su una corte colonnata dove vi si svolgevano le cerimonie religiose. L’edificio fu realizzato su più più livelli,attorno ad un cortile centrale mentre,tutt’ mentre,tutt’intorno si dislocavano altri edifici per gli artigiani,mercati e i magazzini per le scorte alimentari. Agli spazi interni abitativi corrispondevano sempre spazi esterni naturali (giardini).E’ (giardini).E’proprio qui che nasce il mito del Minotauro, mostro metà metà uomo e metà metà toro (di cui parleremo dopo).Forse proprio perché perché così così grande e vasto,il palazzo di Cnosso è stato leggendariamente collegato alla storia del labirinto dove re Minosse aveva rinchiuso il Minotauro. 7 Gli affreschi del Palazzo di Cnosso 8 La Tauromachia o Gioco con il Toro 9 La Mitologia:il Labirinto e il Minotauro Cosa vuol dire Mito? La parola deriva da MYTHOLOGHIA,cioè racconto favoloso.Dalla lingua greca Mythos=Favola e Loghia=racconto….Conosciamo le origini della civiltà greca attraverso il mito di Teseo,tramandato per secoli. Dopo l’uccisione di un suo figlio da parte degli ateniesi,Minosse re di Creta organizzò una spedizione contro la città di Atene (nella Grecia continentale regione dell’Attica) per vendicarne la morte.Vinse la battaglia e come ricompensa volle che ogni anno la città di Atene inviasse sull’isola di Creta sette fanciulle e sette ragazzi per sacrificare al Minotauro. Il Minotauro era nato da Pasifae,moglie di Minosse e da un toro. Il Toro era stato donato da Poseidone al Re per essere sacrificato alle divinità,ma il re non lo fece e nascose il toro fra le sue greggi e mandrie di altri animali,Poseidone per vendicarsi fece innamorare Pasifae del toro dalla quale unione nacque il minotauro. 10 Cosa successe dopo? • Il Palazzo di Cnosso e il labirinto furono costruiti,secondo la mitologia, da Dedalo che aveva anche un figlio di nome Icaro. La storia ci narra che Teseo,giovane ateniese,si unì ai ragazzi che dovevano essere portati in sacrificio a Creta e,una volta giunto sull’isola avrebbe ucciso il mostro. Sull’isola conobbe Arianna figlia di Minosse e Dedalo. Con l’aiuto di ambedue riuscì ad uccidere il Minotauro scendendo nel labirinto (dal quale nessuno trovava via di uscita) con un filo che Arianna gli aveva legato in vita e con il quale avrebbe ritrovato la strada per uscirne. Uccidendo il mostro,Teseo liberò Atene dal pesante fardello dei sacrifici e,con Arianna,abbandonò l’isola per ritornare in Grecia. 11 Periodo Post-palaziale - dopo i grandi palazzi ( 1400-1100 a.C) • Alla fine della civiltà civiltà minoica contribuirono,forse,più contribuirono,forse,più fattori come ad esempio la tremenda eruzione del vulcano di Santorini (nelle isole Cicladi) e con i terremoti che n seguirono. Successivamente con le conquiste degli Achei e delle loro influenze artistico - culturali (che già già si erano stabiliti nel Peloponneso, a Micene) termina l’l’era minoica ed inizia quella Micenea. Anche l’l’arte subisce ora una trasformazione nelle creazioni artigianali,simili alla prima e non del tutto originale nelle decorazioni e nelle forme prodotte. L’ L’arte si trasformò in raffinato artigianato per effetto dei commerci con le popolazioni continentali: zone del bacino mediterraneo come la Fenicia,l’ Fenicia,l’Egitto,la Magna Grecia Italia del Sud,Asia minore ecc.. 12 ARTE - MICENEA • Proprio nel momento in cui la civiltà • • cretese comincia a rivelare i suoi fatali declini intorno al 1500 a. C., un’altra civiltà, pur largamente permeata da quella cretese, prende piede è la civiltà micenea benché non riguardi la sola Micene ma anche la prossima Tirinto. E’ altra civiltà perché, a differenza di Creta, è terrestre, militare e guerriera e originata da popolazioni ariane penetrate dal nord attraverso i Balcani. E’ una civiltà su cui veramente profonda resterà, anche se derivante da conquista e da spoglio, l’impronta di Creta, sino al punto da costituirne quasi una diversa visione. 13 Un po’ di storia micenea • Intorno al 2200 a.C. gli Achei,un popolo originario dell’Asia centrale,si • • • • stanziò in Grecia dando vita a piccoli regni governati da sovrani assoluti (Wanax-re guerriero).I centri più importanti furono Argo, Tebe, Pilo, Tirinto, Corinto e Micene. La civiltà micenea, come quella cretese, viene suddivisa in tre periodi principali: miceneo antico: dal 1.500 al 1.100 a.C. miceneo medio: dal 1.500 al 1.400 a.C. miceneo tardo: dal 1.400 al 1.100 a.C. • Il centro più importante dalla quale si dirama la cultura micenea è la città di • Micene. La civiltà micenea fu la prima ad affermarsi in Grecia,assorbendo le precedenti civiltà come quella cretese. 14 Cosa ci ha lasciato la civiltà micenea • La cultura artistica micenea subì grandi influenze da quella cretese, ma • • • notevoli sono anche le differenze. Nell’architettura, il carattere aperto e disordinato dei palazzi cretesi, a Micene, non si ritrova. I centri continentali non hanno le naturali difese che ha un’isola, così che le città devono avere strutture più solide e adatte alla difesa. Le costruzioni micenee sono improntate ad un severo senso di robustezza e gravità. Gli edifici, realizzati con conci di pietra a vista di grosse dimensioni, denunciano già nel loro aspetto il carattere di forza e inaccessibilità. I palazzi micenei, posti in posizione dominante su alture circondate da mura, hanno quindi un aspetto più regolare ed ordinato rispetto a quelli cretesi. Al loro interno sorgeva un ambiente, chiamato megaron, che aveva una conformazione singolare. Al centro sorgeva un grande camino circondato da un quadrato di quattro colonne. L’ambiente era preceduto da due vestiboli, il primo dei quali era aperto sul lato anteriore presentando due colonne in facciata. Dalla forma del megaron miceneo deriva probabilmente la tipologia del tempio greco classico. 15 La Città di Micene • Le grandi fortezze-palazzo vengono • • costruite,tutte,su delle alture molto ripide per difendersi da attacchi nemici e per controllare il territorio circostante. Le alture sopra le quali vengono costruite le città come Micene, Tirinto e Argo sono dette acropoli ( città rialzata). La città di Micene è circondata da possenti mura realizzate con blocchi di pietra calcarea molto grandi,inespugnabile in caso di attacco nemico. 16 Micene è un’agguerrita acropoli posta in posizione strategica e fortificata da mura ciclopiche formate da irregolari, enormi blocchi di pietra. • Tra i reperti archeologici di quel periodo possiamo ricordare il Tesoro di Atreo. Con questo nome si indica la tomba a cupola (thòlos) ritrovata nella parte bassa della città città di Micene e risalente al 1400 a. C.; essa é composta di un lungo corridoio, di una sala circolare coperta da una falsa volta di 14,20 m. di diametro e di 13,60 m. di altezza, formata da filari di blocchi sovrapposti a linee concentriche, e infine di un piccolo ambiente quadrato, la vera stanza mortuaria. Sulla porta, alta 5,40 m., vi è il triangolo di scarico che doveva essere chiuso da una lastra con funzione ornamentale, come quella della Porta dei Leoni. Anche quest'ultima è uno dei reperti dell'arte micenea. Sulla lastra che riempie il triangolo vuoto sono scolpite simmetricamente due leonesse che alleggeriscono il peso del muro. 17 Le Fortificazioni sull’acropoli di Micene • La porta dei leoni L’elemento di massima differenziazione sta nell’architettura: Micene è un’agguerrita acropoli posta in posizione strategica e fortificata da mura ciclopiche formate da irregolari, enormi blocchi di pietra. Ancora più possenti sono le mura ciclopiche di Tirinto anche qui a protezione del palazzo reale impostato essenzialmente sul megaron (consiste in un ambiente più interno in cui vi era un vestibolo, sulla cui fronte sono due colonne di legno su basi di pietra; un’antisala o propileo cui si accede per tre porte a doppio battente, tra due ante; e una grande sala nel cui centro era un focolare attorniato da quattro colonne disposte in quadrato e sostenenti il tetto; di fianco al focolare era il trono) nel quale si svolgevano le udienze reali, si banchettava, si riuniva la famiglia del Principe e si ricevevano gli ospiti. Dal megaron deriverebbe, secondo alcuni archeologi, il tempio greco. 18 • • • L’arte micenea eccelle nell’ nell’oreficeria in particolare molto espressive sono le maschere funerarie funerarie d’oro lavorate magistralmente. Altro campo fecondo è quello della ceramica che, come a Creta, presenta una serie innumerevole innumerevole di statuine e idoli di terracotta ma in particolare i vasi con eleganti eleganti decorazioni dipinte a motivi naturalistici; è frequente il motivo della piovra dai lunghi e sinuosi tentacoli. tentacoli. Le popolazioni di Creta e del Peloponneso conobbero la scrittura già già dal 2° 2° millennio a. C.; al periodo della scrittura in geroglifici (2000 – 1600 a.C.) succede quello di una scrittura a segni sillabici incisa su tavolette di argilla che costituivano gli archivi archivi 19 • Intorno al 1100 a. C. la potenza micenea declina, sopraffatta probabilmente dalle popolazioni provenienti dal Nord; la civiltà micenea e quella precedente di Creta, hanno ormai chiuso il loro ciclo quando Omero nella sua grande epopea ne esalta, a distanza di secoli, gli ultimi fasti ma, esse, continueranno a costituire un prototipo di civiltà e di creatività artistica che aprirà la strada alla grande civiltà greca e al mondo della classicità. 20