«Il mio Oscar? Suona il folk» Tim Robbins, musica in famiglia L'attore americano in concerto a Spoleto. Configlioe fratello di ANDREA SPINELLI HOLLYWOOD suona bene, come conferma la presenza di Tim Robbins al Festival dei Due Mondi di Spoleto non solo nei panni di regista, con "Harlequino: on to freedom" (dal 6 al 10 luglio) e dell'orwelliano "1984" (dal 30 giugno al 3 luglio), ma pure in quelli di musicista. Figlio d'arte, volto del cinema Usa più impegnato e militante a sinistra, Premio Oscar 2004 per "Mystic River" di Clint Eastwood ha consolidato, infatti, nel tempo una robusta reputazione di "folksinger" che affida stasera ai clamori del Teatro Romano con The Rogues Gallery Band. Robbins si esibirà affiancato da Roger Eno (fratello del più noto Brian, impegnato in queste stesse ore in una performance a Mantova) e di uno stuolo di "friends" tra cui il trombettista Noel Langley (Radiohead, Massive Attack, Adele) e una leggenda del rock inglese come il chitarrista Chris Sped- NESSUN DIVISMO «Il premio più ambito è vedere il pubblico che canta e balla con te» ding. Fra i tanti divi di celluloide abituati a destreggiarsi tra chitarre e amplificatori l'ex compagno di Susan Sarandon (insieme per 23 anni, due figli, Jack e Miles) si distingue non solo per "questioni di famiglia" ma soprattutto per passione. Tim, per lei la musica è una tradizione di famiglia. «Sì, in scena a Spoleto avrò mio figlio Miles alla chitarra, ma pure mio fratello David è musicista e compositore». Destino segnato per i figli di due musicisti. «Sì, i miei si conobbero in una marchin' band, dove mia madre Mary suonava il flauto e mio padre Gilbert faceva il direttore. Papà ha continuato poi la sua carriera conoscendo la fama negli anni Sessanta grazie alla militanza negli Highwaymen (johnny Cash, Willie Nelson, Waylon Jennings, Kris Kristofferson, ndr), che sono stati importantissimi anche per la mia formazione». Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è avvenuto a 12 anni duettando proprio una canzone con suo padre Gii. «La ricordo bene, s'intitolava "The ink is black but the page is white" ed era un pezzo dai forti contenuti civili». Il direttore musicale dello MEDIA show al Festival dei Due Mondi è Roger Eno. «Roger, come il batterista Martin Barker ed altri musicisti, figurava già nel mio primo album "Tim Robbins & The Rogues Gallery Band", dove erano stati selezionati dal mio grande amico e produttore Hai Willner». C'è un suo collega, attore o regista, che stima pure come musicista? «Sicuramente Tom Waits, che è un musicista ma pure un grande attore. Ho suonato con Kevin Costner, ma non sono troppi ad Hollywood quelli che prediligono la musica folk». Chi sono i suoi amici nel mondo della musica? «Lo stesso Waits, ma pure Eddie Vedder dei Pearl Jam, Bruce Springsteen, Tom Morello e Jackson Browne». Lei è un cultore del teatro italiano e la musica le piace? «Amo l'opera. Incredibile». Sinceramente, preferirebbe vincere un altro Oscar o il suo primo Grammy? (ride) «Per un attore abituato all'isolamento del set, il premio più ambito è il contatto con la gente. Vedere il pubblico che viene a un concerto per cantare e ballare con te. Quello è il vero Oscar». Amici rock Ci troviamo spesso con Tom Waits, ma pure con Eddie Vedder dei Pearl Jam, con Bruce Springsteen, Tom Morello e Jackson Brown I miei si conobbero in una marchin' band, dove mia madre Mary suonava il flauto e mio padre Gilbert faceva il direttore. Papà è diventato famoso nel '60 Tim Robbins, 57 anni, candidato al premio Oscar come miglior regista nel 1996 per "Dead Man Walking" e vincitore dell'Oscar nel 2006 per la sua interpretazione in "Mystic River" di Glint Eastwood MEDIA L'INTERVISTA Aerosmith, nel 2017 tour d'addio Gli Aerosmith potrebbero sciogliersi nel 2017. A comunicare la notizia e il frontman del gruppo Steven Taylor: «Faremo un tour d'addio perché è il momento. Si, credo che potrebbe essere il saluto finale». AL FESTIVAL DEI DUE MONDI Dal set al palco DOMENICA ETTI 26 GIUGNO 2016 D J Il GIORNO £~MkM il Resto del Carlino * C * ™ LA NAZIONE «Il mio Oscar? Suona il folk» Tim Robbins, musica in famiglia L'attore americano in concerto a Spoleto. Configlioe fratello Russell Crowe con i 30 Odd Foot Of Grunts ha inciso tre dischi Johnny Deep con Alice Cooper e Joe Perry ha fondato il supergruppo Hollywood Vampires Ci troviamo spesso con Tom Waits, ma pure con Eddie Vedder dei PearlJam, con Bruce Springsteen, Tom Morello e Jackson Brown Note nelle vene I miei si conobbero in una marchin' band, dove mia madre Mary suonava il flauto e mio padre Gilbert faceva il direttore. Papà è diventato famoso nel 60 di ANDREA SPINELLI Kevin Costner con i si Modem West ha realizzato U album di musica country SPOLETO Keanu Reeves fino al 2002 bassista dei Dogstar HOLLYWOOD suona bene, come conferma la presenza di Tim Robbins al Festival dei Due Mondi di Spoleto non solo nei panni di regista, con "Harlequino: on to freedom" (dal 6 al 10 luglio) e dell'orwelliano "1984" (dal 30 giugno al 3 luglio), ma puNESSUN DIVISMO «IL premio più ambito è vedere il pubblico che canta e balla con te» Steve Martin ama il bluegrass e tra i solchi del suo "Reare bird alert" ha ospitato McCartney Kris Kristofferson è l'autore di "Me and Bobby McGee" di Janis Joplin re in quelli di musicista. Figlio d'arte, volto del cinema Usa più impegnato e militante a sinistra, Premio Oscar 2004 per "Mystic River" di Clini Eastwood ha consolidato, infatti, nel tempo una robusta reputazione di "folksinger" che affida stasera ai clamori del Teatro Romano con The Rogues Gallery Band. Robbins si esibirà affiancato da Roger Eno (fratello del più noto Brian, impegnato in queste stesse ore in una performance a Mantova) e di uno stuolo di "friends" tra cui il trombettista Noel Langley (Radiohead, Massive Attack, Adele) e una leggenda del rock inglese come il chitarrista Chris Sped- Tim Robbins, 57 anni, candidato al premio Oscar come miglior regista nel 1996 per "Dead Man Walking" e vincitore dell'Oscar nel 2004 per La sua interpretazione in "Mystic River" di Clini Eastwood ding. Fra Ì tanti divi di celluloide abituati a destreggiarsi tra chitarre e amplificatori l'ex compagno di Susan Sarandon (insieme per 23 anni, due figli, Jack e Miles) sì distingue non solo per "questioni di famiglia" ma soprattutto per passione. Tim, per lei la musica è una tradizione di famiglia. «Sì, in scena a Spoleto avrò mio figlio Miles alla chitarra, ma pure mio fratello David è musicista e compositore». Destino segnato per i figli di due musicisti. «Si, i miei si conobbero in una marchin' band, dove mia madre Mary suonava il flauto e mio padre Gilbert faceva il direttore. Papà ha continuato poi la sua carriera conoscendo la fama negli anni Sessanta grazie alla militanza negli Highwaymen (Johnny Cash, Willie Nelson, Waylon Jennings, Kris Kristofferson, ndr\ che sono stati importantissimi anche per la mia formazione». Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è avvenuto a 12 anni duettando proprio una C I N E M A MORTO A ROMA A 83 ANNI Moro, i segreti di stato, il banchiere di Dio Addio a Ferrara, regista dell' impegno Gian Maria Volonté è lo statista De nel film di Giuseppe Ferrara "Il caso Moro", 1986 È MORTO ieri a Roma per un arresto cardiorespiratorio il regista Giuseppe Ferrara. Malato da tempo era stato ricoverato al Policlinico Umberto I a Roma, H 15 luglio avrebbe compiuto 84 anni. Da "Brigata partigiana" a "E. sasso ui bocca", da "Cento giorni a Palermo" al "Caso Moro" (1986, con Gian Maria Volonté), da "Segreto di Stato" a "I banchieri di Dio" (sul Banco Ambrosiano e Calvi), tutta la filmografìa del regista nato a Caste [fiorentino è sempre stata orientata al cinema civile di impegno e inchiesta sulla storia d'Italia. MEDIA canzone con suo padre Gii. «La ricordo bene, s'intitolava "The ink is black but the page is white" ed era un pezzo dai forti contenuti civili». Il direttore musicale dello show al Festival dei Due Mondi è Roger Eno. «Roger, come il batterista Martin Barker ed altri musicisti, figurava già nel mio primo album "Tim Robbins & The Rogues Gallery Band", dove erano stati selezionati dal mio grande amico e produttore Hai Wtllnep>. C'è un suo collega, attore o regista, che stima pure come musicista? «Sicuramente Tom Waits, che è un musicista ma pure un grande attore. Ho suonato con Kevin Costner, ma non sono troppi ad Hollywood quelli che prediligono la musica folk». Chi sono i suoi amici nel mondo della musica? «Lo stesso Waits, ma pure Eddie Vedder dei Pearl Jam, Bruce Springsteen, Tom Morello e Jackson Browne». Lei è un cultore del teatro italiano e la musica le piace? «Amo l'opera. Incredibile». Sinceramente, preferirebbe vincere un altro Oscar o il suo primo Grammy? (ride) «Per un attore abituato all'isolamento del set, il premio più ambito è il contatto con la gente. Vedere il pubblico che viene a un concerto per cantare e ballare con te. Quello è il vero Oscar».