Tim Robbins: Suonando ho il contatto con la gente, nei film no

Cantattori
«Suonando ho il contatto
con la gente, nei film no»
Tim Robbins applaudito con il suo folk al Festival di Spoleto
Dove firma anche due regie: «Ho la musica nel sangue»
Andrea Spinelli
nche se la sua playlist
personale spazia dai
Clash di «Sandinista»
aiPogues di «Rum sodomy and the lash»,
dall'Elton John di
«Tumbleweed connection» al Lou
Reed di «Street hassle», Tim Robbins rimane l'ultimo «folker» di Hollywood. Lo sa bene il pubblico del
Festival dei Due Mondi di Spoleto,
che ieri sera ha applaudito l'ex compagno di Susan Sarandon in concerto tra le pietre millenarie del Teatro
Romano con un plotone di «friends»
nobilitato dalle presenze del trombettista Noel Langley (Radiohead,
Massive Attack, Adele) e di Rory Mcfarland (basso di Damon Albarn,
Marianne Faithfull, Tom Waits).
«In buona parte gli stessi selezionati dal mio grande amico e produttore Hai Willner per le registrazioni
del nostro primo album "Tim Robbins & The Rogues Gallery Band", a
cominciare da Roger Eno, il fratello
di Brian, dal batterista Martin Barker». Robbins, che a Spoleto firma
anche la resia dell'orwelliano
«1984» (in scena dal
giovedì prossimo al
3 luglio) e del suo
«Harlequino: on to
freedom» (dal 6 al
10 luglio), è il prototipo della star in bilico tra la Notte degli
Oscar (che ha vinto
nel 2004 grazie a
Gli amici
«Mystic river» di
Clint Eastwood) e
«Frequento
quella dei Grammy.
Vedder
Tra la tragica elegia
Springsteen
di «Dead man waleJackson
king» e quella di «At
Browne»
Folsom
prison»
dell'idolo assoluto
A
(gbJ
Johnny Cash.
La schiera dei cantattori, dei divi
dello schermo prestati alla musica,
peraltro, si allunga sempre di più:
Johnny Deep, slide guitar in «Fade
in-out» degli Oasis e fondatore con
Alice Cooper e Joe Perry del supergruppo Hollywood Vampires; Steve
Martin, appassionato di bluegrass
che in «Reare bird alert» ha ospitato
Paul McCartney e le Dixie Chicks ed
ha inciso due album con Edie Brickell; Kevin Costner con il country
dei Modem West; e, ancora, Jeff
Bridges, Andy Garda, Bruce Willis
con gli Accelerators, il Jack Black di
«School of rock», che tre anni fa assieme ai Tenacious D ha strappato
addirittura una nomination al Grammy per «Rize of the Fenix», Russell
Crowe con i 30 Odd Foot Of Grunts,
John Carpenter appena tornato di recente sul mercato con l'album «Lost
themes II». E non è finita: il clarinettista Woody Alien, il chitarrista Steven Seagal, il pianista Hugh «Dr.
House» Laurie, il bassista a riposo
Keanu Reeves, il «blues brother»
Dan Aykroyd, Ryan Gosling, Macaulay Culkin, Billy Bob Thorton, Jamie
Foxx, Eddie Murphy, Will Smith, Julienne Lewis, Vincent Gallo, Scarlett
Johansson, Lindsay Lohan (sentita
anche nell'ultimo album dei Duran
Duran).
La musica, però, per lei, Robbins, è una questione di famiglia.
«Sì, erano musicisti i miei genitori, è musicista e compositore mio fratello David ed è musicista pure mio
figlio Miles che suona la chitarra
con me sul palco».
Un destino segnato.
«I miei si conobbero in una marchin' band, dove mia madre Mary
suonava il flauto e mio padre Gilbert
faceva il direttore. Papà ha continuato poi la sua carriera conoscendo la
fama negli anni Sessanta grazie alla
MEDIA
militanza negli Highwaymen - la leggendaria band di Johnny Cash, Willie Nelson, Waylon Jennings, Kris
Kristofferson, altro cantante ma anche attore - che sono stati importantissimi anche per la mia formazione».
Tant'è che ha debuttato nello
spettacolo a 12 anni duettando
una canzone proprio con suo padre Gii.
«La ricordo bene, s'intitolava
"The ink is black but the page is white" ed eraunpezzo dai forti contenuti civili».
Lei è un cultore del teatro italiano. E la nostra musica le piace?
«Amo l'opera. Incredibile».
Le sue frequentazioni nel mondo del cinema sono note. E quelle
nel mondo della musica?
«Direi Eddie Vedder dei Pearl
Jam, Bruce Springsteen, Tom Morello e Tackson Browne».
Fra i colleghi del grande schermo ce n'è qualcuno che stima anche come musicista?
«Non vorrei barare, così dico
Tom Waits, che oltre ad essere un
musicista ma anche un grande attore. Ho suonato con Kevin Costner,
ma ad Hollywood non sono troppi
quelli che prediligono la musica
folk».
Cosa le dà il palco che non può
darle il set?
«Il contatto con la gente. Vedere il
pubblico che si viene ad un concerto per cantare e ballare la tua musica. È bello vincere un Oscar, è bello
sbancare il botteghino, ma con i
film non puoi vedere la gente che
hai reso felice».
Premio OscarTim Robbins, premiato con PAcademyAward nel 2004 per «Mysticriver». A sinistra, Bruce Springsteen
MEDIA
Lunedì 27 giugno 2016
Il M a t t i n o
spett acolify-'ilmattino. it
15
fax 0 8 1 7 9 4 7 3 5 8
Spettacoli
Il Social Award
dell'Ischia Global
Festival a Rosi
per il suo
«Fuocammare»
MACRO
R e g i s t a dell'anno
(Tirila M-n. l'Bi.ilrirf"ìiilsnt)
Andrea Spinelli
Ritorno in sala
uche se la sua playlist
personale spazia dai
Claslidi«SnnclinisUi»
aiPoguesdi<iRun) sodomy and the lash»,
h dall'Elian Tohn di
«Tumbleweed connection» al Lou
Reed di "Street bassi»;, Tini RobbiiiSTwiane Tallitilo «follcer»diHol
lywood. Lo sa bene il pubblico del
Festival dei Due Mondi di Spoleto,
che ieri sera ha applaudito l'ex coni
pugno di Susan Salandoli in concerto ira le pietre millenarie del Teatro
Romano con un plotone dì "friends"
nobilitato dalle presenze del troni
bettisla Noel Langley [Radìofaead,
Massive Aitarle, Adele) e di Rory Mcfailand (basso di Damon Albani,
Mariaune Failhfull, Tom Waits).
«La Grande
bellezza»
mai vista
A
Diego D e l Pozzo
T
Da Benevento
Cataldo
vince
Musicultura
«In buona parte gli stessi selezionati dal mio grande amico e produttore Hai Wìlliier per le registrazioni
del nostro primo album "Tim Robbins & The RogucsGaUcrvBand", a
cominciare da Roger Eno, il fratello
di Brian, dal batterista Martin Barker». Robbins, che a Spoleto firma
anche la regia dell'ome Ulano
«1984» (in scena dal
giovedì prossimo al
M/È**
3 luglio) e del suo
^^^
J l
«Harlequìno: on lo
freedom» (dal 6 al
101uglio),éilproto
tipo della star in bilico tra la Notte degli
Oscar (che ha vinto
nel 2004 grazie a
«Mystic ri ver» di
Clini Easrwood) e
«Frequento
quella dei Grammy.
Vedder
Tra la tragica elegia
Springsteen
di «Dead man wale Jackson
king»e quella di «Al
Folsom
prison»
Browne»
dell'idolo assoluto
lohiiny Cash.
La schiera dei cantattori, dei divi
dello schermo preslati alla musica,
peraltro, si allunga sempre di più:
Johnny Deep, slide guitar in «Fade
in-OLII» degli Oasis e fondatore con
Alice Cooper e Joe Perry del supergruppo Hollywood Vampircs; Steve
Manin, appassionato di bluegrass
che in «Reare bird alerU ha ospitato
Paul McCaruiey e le Dixie Chicks ed
ha inciso due albiuu con Edie Bric
kelì; Kevin Costner con il country
dei Modem West; e, ancora, Jeff
Bridges, Andy Garda, Bruce Willis
con gli Acceleralors, il Jack Black di
«School of rock», che ire armi fa assieme ai Tenacious D ha strappavo
ndriirinura una nomination al Grammy per «Rize of the Fenix», Russell
Crowe con i 30 Odd Foot Of Grunts,
John Carpenler appena tornate di re
cente sul mercato con l'albinn «Losi
themesIJ».Enonéfinita: il clarinettista Woodv Alien, il chilnrrisln Sle
ven Seagal, il pianista Hugh «Dr.
House» Laurie, il bassista a riposo
Keanu Reeves, il ((blues brother»
Dan Aykroyd, Ryan Gosling, MacauInvutlkiu, BillvBobTborton, Jarnie
Foxx, Eddie Murphy, Will Smith, fa lielie Lewis, Vincent Gallo, Scarleil
Joliausson, Liiidsay Lobati (sentita
li diciannovenne
cantautore
beneventano
Gianfrancesco
Cataldo è il vincitore
_
•
Premio OscarTim Robbins, premiato con l'Academy Award nel 2004 per «Mysticriver». A sinistra, Bruce Springsteen
Cantattori
«Suonando ho il contatto
con la gente, nei film no»
Tim Robbins applaudito con il suo folk al Festival di Spoleto
Dove firma anche due regie: «Ho la musica nel sangue»
anche nell'ultimo album dei Duran
Duran).
La musica, però, per lei, Robbins, è una questione di famìglia.
«Si, erano musicisti i miei genito
ri, è musicista e compositore mio fratello David ed è musicista pure mio
figlio Miles che suona la chitarra
con me sul palco».
Un destino segnalo.
«il miei si cono bbero in una marchiù' band, dove mia madre Man'
suouava il flauto e mio padre Gilbert
faceva il direttore. Papà ha continuato poi la sua carriera conoscendo la
faina negli anni Sessanta grazie alla
militanza negli Highwayinen -la leggendaria band di Johnny Cash, Wil
tic Nelson, Waylon Jeiiniugs, Kris
Krisiofferson, altro cantante ma an-
<9
che attore - che sono stati importantissimi anche per la mia formazio
ne».
Tant'è che ha debuttato nello
spettacolo a 12 anni duettando
una canzone proprio con suo padre Gli.
«La ricordo bene, s'intitolava
"The inkìs biade bui ihepageiswhi
te" ed era un pezzo dai forti contenuti civili».
Lei è un cultore del tea Irò italiano. E La nostra musica le piace?
«Amo l'opera. Incredibile-.
! e sue frequentazioni nel mondo del cinema sono note. E quelle
nel mondo della musica?
«Direi Eddie Vedder dei Pearl
Jam, Bruce Springsteen, Tom Morello e Jackson Browne»,
Umbria Jazz 16
Perugia, 8 - 1 7 luglio
scopri tutto il programma su
www.umbriajazz.com
Fra i colleglli del grande schermo ce n ' è qualcuno che stima anche come musicista?
«Non vorrei barare, così dico
Tom Waits, che oltre ad essere un
musicista ma anche un grande atlore. Ho suonato con Kevin CosUier,
ma ad Hollywood non sono troppi
quelli che prediligono la musica
folk».
Cosa le dà il palco che non può
darle il set?
«n contatto con la gente. Vedere il
pubblico che si viene ad un concerto per cantare e ballare la tua musi
ca. È bello vincere un Oscar, è bello
sbancare il botteghino, ma con i
film non puoi vedere la gente che
hai reso felice».
edizionedi
Musicuttura, festival
ìm peg nato nell 'opera
di ricambio
generazionale sul
fronte della canzone
d'autore.Cosi ha
decretato il pubblico
degli oltreZ500
allettatori del lo
sferisterio ci
Macerata: Cataldo, il
più giovane degli otto
finalisti, ha vinto con
«Marta», mekxfa
dolce sultema amaro
della violenza sulle
dorme. «È un
emozione
indescrivibile, torse
mi e salita la lebbre, è
bellissimo però
sapere che voi avete
capito il messaggio
del mio brano,
l'amore none
violenzae la violenza
non è amore! », ha
momento della
premiazione il
ragazzo, tomatoieri
di corsa a casa per
continuare le prove
dell'esame d
maturità, con intasca
il premio fi naie di
20.000 euro.
o r n e r à n e i c i n e m a italiani per tre giorni, d a oggi
a mercoledì, in ima versione eslesa di b e n 173 minuti,
conLe n e n i e u n a mezz'orti di
i m m a g i n i inedite che caricano eli ulteriore disincanto Io
sguardo del giornalista e scrittore ]ep G a m b a r d e l l a sidla s o cietà che lo circonda, sili suoi
eccessi e sulle sue miserie. Sì
imita, n a t u r a l m e n t e , dì «La
g r a n d e bellezza»,
il culi movie del
regista napoletano Paolo So n e ritino p r e m i a t o con
l'Oscar2014perll
miglior film si ramerò .
La n u o v a versione aiuta a scavare tra le pieghe
del Gì m di allora e
I n t e g r a l e i n t e g r a l a visione
Nei c i n e m a c o n n u o v e s e q u e n z e d i e , ìn alper tre
cuni casi, arricgiorni con
chiscono i bizzarri incontri del permezz'ora
sonaggio-icona
in più
interpretato
da
Toni Servillo. Come, p e r e s e m p i o , q u a n d o Icp
intervista u n a n z i a n o « m a e stro del cinema», che h a il volto di Giulio Brogi, rievocando
con lui mi episodio di gioventù, l'accensione del p r i m o semaforo di Milano: «Mi pare»,
racconta l'anziano m a e s t r o
nella n u o v a scena, «che fosse
il 12 aprile 1925. Mio p a d r e m i
mise sulle spalle p e r c h é c'era
i m a gran folla. M a capisce?
U n a lolla, r a d u n a t a p e r vedere
un semaforo. C h e bellezza!
C h e g r a n d e bellezza!». Tra le
altre s e q u e n z e di u n certo interesse, poi, spicca quella del
confronto tra Servillo-Jep e
F i a m m e t t a Baralla, nel ruolo
della i n a n i m a di R a m o n a , il
personaggio interpretato da
Sabrina Fenili.
La versione allegrale del
film a c c o m p a g n a t a dalThashtag
fflagraiidissùnabellezza.
Nel cast, a c c a n t o a Servillo, recitano tra gli altri a n c h e Carlo
V e r d o n e , Sabrina Fenili, Carlo Buccirosso, laia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi,
Roberto Herlitzka, Isabella
Ferrari.
!-HIW«DUZiaNEF#SEFVATA
"i/enered 8 luglio
SAMMY MILLER & THE C0NGREGATI0N
MASSIMO RANIERI "MALÌA"
con ENRICO RAVA, STEFANO DI BATTISTA
RITA MARC0TULLI, RICCARDO FIORAVANTI
STEFANO BAGNOLI
MEDIA