guida alla preparazione 2014-2015

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GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL’ESAME DI ANTROPOLOGIA FILOSOFICA per l’A.A. 2014‐2015 Le domande che seguono vanno intese come una guida alla preparazione dell’esame, nel senso che forniscono una traccia dei punti qualificanti del programma, cioè dei punti su cui è consigliabile soffermarsi nella fase di preparazione. Non si garantisce con ciò che le domande all’esame riproporranno strettamente una scelta delle presenti. Tuttavia la capacità di rispondere articolatamente alle questioni qui elencate rappresenta un affidabile criterio per giudicare se la propria preparazione abbia raggiunto uno standard adeguato. • Unità concettuali: Saper spiegare le seguenti nozioni: I) individualismo metodologico; II) surplus del consumatore; III) assiomi della teoria del comportamento del consumatore (completezza, transitività, non sazietà, utilità marginale decrescente); IV) superiorità paretiana e ottimo paretiano; V) condizioni della concorrenza perfetta (massimizzazione, mutua indipendenza delle decisioni, negazione monopoli/oligopoli, informazione perfetta); VI) analisi costi‐benefici; VII) mercato dei capitali (primario e secondario); VIII) esternalità (negative e positive); IX) free rider; • Argomentazioni: 1) Spiegare la teoria sulla genesi del denaro di Carl Menger. 2) Spiegare la teoria sulla genesi dello stato di Robert Nozick. 3) Ragioni e limiti del diritto di proprietà: Cosa ne legittima l’esistenza? Quali argomenti si possono usare per spiegarne la nascita (anche usando il modello della tragedy of the commons)? Quali ne sono i limiti di validità? 4) Quali sono gli estremi dell’idea di ‘ordine spontaneo’ del mercato, ad esempio come sostenuta da Friedrich von Hayek? 5) Cosa intende Marx per ‘ideologia’ e qual è il rapporto tra coscienza umana e realtà storica? 6) In cosa il materialismo storico marxiano si distingue da quello di Feuerbach ed in generale dal materialismo tradizionale (= riduzione dell’umano al ‘meramente materiale’)? Spiegare alla luce delle ‘Tesi su Feuerbach’. 7) Qual è la peculiare collocazione storica della borghesia per Marx? 8) In che senso per Marx il capitale (la produzione capitalistica) è un potere non solo personale, ma sociale? 9) Cosa intende Marx per ‘proletariato’ e qual è la sua funzione storica? 10) Perché l’orizzonte rivoluzionario appare a Marx come necessario? 11) Perché per Marx la dimensione naturale del comunismo è non nazionale, ma internazionale? 12) Cosa intende Marx dicendo che “il comunismo è il movimento reale (effettivo) che abolisce lo stato di cose presenti”? 13) Come si configura la razionalità economica? In che senso una faida o l’obbligo morale a rispettare una promessa sarebbero economicamente irrazionali? 14) Perché la dimensione famigliare è il primo modello delle relazioni di dono? 15) Quali sono le caratteristiche generali dei rapporti di dono? In particolare, perché i ‘guadagni’ delle transazioni di dono hanno carattere personale, mentre i guadagni delle transazioni economiche hanno carattere impersonale? 16) In Mesopotamia compare la prima ‘moneta scritturale’. Spiegarne per sommi capi il funzionamento. 17) Quali sono le principali funzioni e le correlate caratteristiche del denaro? 18) Cosa furono le ‘enclosures’ e come si colloca tale fenomeno di recinzione delle terre comuni nella cornice della Rivoluzione Industriale inglese? 19) Cosa sono i ‘beni posizionali’? E i ‘beni difensivi’? Spiegare perché l’esistenza di beni posizionali e difensivi confligge con l’idea che le valutazioni di mercato possano rispecchiare fedelmente valutazioni in termini di benessere. 20) Come si configura nelle pagine di Stiglitz il processo della ‘globalizzazione’? E perché la globalizzazione economica (finanziaria in particolare) produce un indebolimento del potere contrattuale degli stati e della forza lavoro? 21) Cosa intende Stiglitz per ‘regulatory capture’ (cattura normativa) e quali argomenti usa per spiegare il crescente peso dell’economia monetaria nei processi decisionali politici? 22) In che senso per Stiglitz la produzione economica ha una natura sociale e non meramente individuale? Qual è il ruolo del cosiddetto ‘capitale sociale’ (social capital)? 23) Come si presenta in Piketty il contrasto storico tra la prospettiva ‘apocalittica’ di Marx e l’ottimismo rappresentato esemplarmente dalla cosiddetta ‘curva di Kuznets’? 24) Quale lettura dà Piketty dei processi di crescita economica a partire dalla Rivoluzione Industriale? In che senso il trentennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale si presenta come un episodio eccezionale? 25) Come si presenta nel testo di Piketty la divaricazione reddituale contemporanea se vista in una prospettiva storica di lungo periodo? Quale ruolo vi giocano i redditi da capitale? 26) Quale ruolo economico gioca, per Piketty, la capacità dei grandi capitali di eludere le fiscalità nazionali? Qual è il ruolo in questo contesto dei ‘paradisi fiscali’? 27) Per quali ragioni le tendenze spontanee di sviluppo delle dinamiche di mercato rappresentano una costante minaccia all’equilibrio ecologico? 
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