Parte III - Metabolismo delle proteine e degli amminoacidi Risposte e breve discussione 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) b. Gli amminoacidi essenziali per l'uomo sono quelli che non possono essere biosintetizzati nell'organismo. Per questo motivo tali amminoacidi debbono essere introdotti con l'alimentazione. Gli amminoacidi che rispondono a tali caratteristiche sono: treonina, lisina, valina, leucina, isoleucina, metionina, fenilalanina e triptofano. Istidina e arginina sono considerati semiessenziali ovvero amminoacidi la cui biosintesi è insufficiente a supportare adeguatamente la crescita del bambino. Il fabbisogno giornaliero medio degli amminoacidi essenziali è di circa 7-800 mg. Non è vero che gli amminoacidi strutturalmente più semplici siano necessariamente essenziali né che da questi derivino tutti gli altri amminoacidi. a. La prolina, unico imminoacido tra i venti che costituiscono le proteine, può essere sintetizzata in tre passaggi a partire da glutammato. Questa via sintetica è inversa rispetto a quella attiva nel catabolismo della prolina. La prolina può essere prodotta anche da aspartato, serina e metionina ma ciò avviene attraverso un percorso fatto da un numero cospicuo di reazioni. Dalla leucina non si può invece produrre prolina. a. Le L-amminoacido ossidasi sono enzimi che catalizzano specificamente la deaminazione ossidativa degli L-amminoacidi utilizzando FMN come coenzima. Le loro caratteristiche cinetiche sono, tuttavia, inadeguate per un'efficiente deaminazione degli amminoacidi. In particolare, questi enzimi possiedono una scarsa affinità di legame per il substrato (valori di Km molto elevati) con valori di Vmax particolarmente ridotti. Non hanno quindi rilevanza nell'ambito del catabolismo degli amminoacidi. d. La carbammilfosfato sintetasi I è l'enzima che catalizza la biosintesi del carbammilfosfato destinato alla produzione di urea all'interno del mitocondrio degli epatociti. La biosintesi mitocondriale del carbammilfosfato avviene a partire da CO2 , NH3 e ATP ed è stimolata dal N-acetilglutammato, un effettore allosterico positivo dell'enzima. Esiste anche una carbammilfosfato sintetasi II, citosolica, che partecipa alla biosintesi delle basi pirimidiniche. Quest'ultimo enzima utilizza glutammina come donatore di azoto e non è attivato da N-acetilglutammato. La molecola di carbammilfosfato non presenta legami estere. c. I due atomi di azoto presenti nella molecola di urea derivano dal carbammilfosfato e dall'aspartato. Il carbammilfosfato mitocondriale si genera attraverso una reazione che impiega l'ammoniaca formata, per la maggior parte, dalla deaminazione ossidativa del glutammato, catalizzata dalla glutammato deidrogenasi. Il secondo atomo di azoto si aggiunge quando la citrullina, formata per condensazione del carbammilfosfato con l'ornitina, reagisce con l'aspartato generando argininsuccinato. Il passaggio successivo prevede la rottura di quest'ultima molecola con formazione di arginina e fumarato. L'arginina, in una reazione catalizzata dall'arginasi, libera urea rigenerando contemporaneamente ornitina. Questa può dare inizio ad un nuovo ciclo di reazioni mediante condensazione con un'altra molecola di carbammilfosfato. c. La leucina è l'unico amminoacido esclusivamente chetogenetico. Nel suo catabolismo si producono acetacetato e acetil CoA. In tutti gli altri casi si genera almeno un composto da cui è possibile sintetizzare glucosio. Il catabolismo della fenilalanina porta alla formazione di acetacetato e fumarato. Quello dell'istidina ad α-chetoglutarato e imminoformile. La serina può essere convertita in piruvato attraverso reazioni di deaminazione non ossidativa. L'isoleucina, infine, viene catabolizzata a propionil CoA e acetil CoA. a. Il formiato si libera nel catabolismo del triptofano. In particolare, nella reazione catalizzata dalla chinurenina formilasi che porta da N-formil chinurenina a chinurenina. e. La reazione tra i due amminoacidi arginina e glicina catalizzata dalla arginina-glicina transamidinasi, porta alla formazione di ornitina e guanidinacetato. Da quest'ulimo si genera 9) 10) la creatina attraverso una reazione di N-metilazione, dipendente da S-adenosilmetionina. Aspartato e carbammilfosfato sono substrati dell'aspartato transcarbammilasi, enzima implicato nella biosintesi delle basi pirimidiniche. Carbammilfosfato e ornitina si condensano a formare citrullina nel ciclo dell'urea. Succinil CoA e glicina sono implicate nella biosintesi di δ-amminolevulinato, un metabolita della biosintesi dell'eme. a. La tappa limitante nella biosintesi dell'eme è quella catalizzata dalla ALA sintasi. La presenza dello stesso eme determina infatti una diminuzione della sintesi dell'enzima con associato un possibile effetto inibitorio per retroazione. Molti farmaci inducono un aumento della sintesi dell'ALA sintasi a livello epatico. La maggior parte di questi farmaci è metabolizzata nel fegato da un sistema che utilizza il citocromo P450. Durante il metabolismo di questi farmaci si impiegano grandi quantità di eme per sintetizzare il citocromo P450 e ciò determina una diminuzione dei livelli intracellulari dell'eme con conseguente derepressione dell' ALA sintasi. b. La bilirubina diretta è definita tale per il fatto di reagire direttamente con il diazoreagente di Erhlich. Il primo ad osservare questo fenomeno fu Van den Bergh il quale, per errore, dimenticò di aggiungere il metanolo alla miscela di reazione per il dosaggio dei pigmenti biliari. La bilirubina diretta è quella coniugata con acido glicuronico, molecola che rende maggiormente solubile la bilirubina favorendone l'eliminazione con la bile. Gli itteri emolitici sono caratterizzati da un aumento prevalente della bilirubina indiretta che si produce dalla trasformazione della biliverdina. Solo successivamente la bilirubina è coniugata con glicuronato a livello del fegato. I danni epatici sono invece causa, piuttosto che effetto, di un aumento della bilirubina nel siero.