Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del 12.11.10 1 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 12 Novembre 2010 Si comunica che a seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. ______________________________________________________________________________________ A livello mondiale, la circolazione virale rimane a bassi livelli, ad eccezione di alcune zone dei tropici, del sudest asiatico e in misura minore, nelle zone tropicali delle Americhe. Un recente incremento di casi pandemici è stato notato in alcune zone dell'Africa meridionale e in India. Mentre diversi focolai sono stati registrati in tutto il mondo sostenuti dal virus dell’influenza A/H3N2. In alcuni Paesi è stata registrata una cocircolazione virale con il virus dell’influenza di tipo B. . Paesi del sud dell’emisfero, zone temperate In Cile durante un inverno insolitamente tardivo e stata registrata una predominanza di circolazione dell'influenza stagionale A/H3N2 e in misura minore, quella di tipo B e pandemica. Una epidemia di influenza è stata osservata anche in Paraguay e Uruguay. In Argentina e in sud-Africa sono stati registrati casi di influenza sostenuti dal virus di tipo B e in misura minore dal virus A/H3N2. Nella vicina Namibia, ci sono state segnalazioni di focolai di virus pandemico nelle comunità scolastiche nel mese di ottobre 2010. Durante lo stesso mese, è stata registrata una diminuzione di circolazione del virus dell’influenza in Australia e Nuova Zelanda. In entrambi i paesi, la stagione è stata caratterizzata da una predominanza di influenza pandemica A/H1N1p associata al virus A/H3N2 e quello di tipo B rilevati solo in Australia. Paesi appartenenti alle zona tropicali In Asia la circolazione virale più attiva è stata sostenuta dal virus pandemico. In particolare questo è stato accertato in Thailandia dalla fine di luglio 2010, mentre il virus dell’influenza tipo A/H3N2 e quello di tipo B sono stati isolati dal mese di ottobre 2010 in co-circolazione virale. Nel sud della Cina e a Hong Kong la circolazione virale del virus A/H3N2 accertata nella tarda estate ed autunno sembra essere scomparsa. A Hong Kong, ma non nel sud della Cina, la circolazione dell'influenza stagionale A/H3N2 è stata associata ad un aumento significativo di malattie respiratorie. In India l'epidemia di influenza A/H1N1p che è iniziata nel mese di giugno 2010 ed è perdurata fino al mese di settembre 2010, è stata in gran parte mitigata, ma un piccolo numero di nuovi casi sono stati segnalati durante la settimana scorsa. Nel vicino Bangladesh è stata registrata una persistenza di trasmissione del virus dell'influenza pandemica nel primo semestre del 2010. Tuttavia solo negli ultimi mesi è stata registrata una circolazione dell'influenza di tipo A/H3N2. Nelle zone tropicali delle Americhe, tra fine luglio ed i primi giorni di ottobre, molti paesi o loro parti, hanno evidenziato la circolazione attiva di virus influenzali, compreso il Messico, Costa Rica, Nicaragua, El Salvador, Honduras, Giamaica, Cuba, Perù, Colombia e Bolivia. Nella maggior parte di questi paesi, la circolazione virale del virus A/H3N2 è stata prevalente. In particolare, in Nicaragua è stata osservata la circolazione del virus di tipo B, mentre in Colombia e Bolivia è stata osservata prevalentemente l’influenza di pandemica. Dati limitati delle aree tropicali dell'Africa sub-sahariana suggeriscono che l'attività influenzale globale è a livelli basali. È stata registrata una persistenza di circolazione virale dell’influenza A/H3N2 in Kenya, Madagascar e Tanzania. Recentemente in Camerun è stata osservata la stessa infezione virale di cui sopra. 2 Paesi appartenenti alle zone temperate dell’emisfero settentrionale In Canada e negli Stati Uniti, i tassi di malattie respiratorie sono leggermente aumentati. I virus principalmente rilevati sono stati: A/H3N2, e quello di tipo B. Molti paesi delle regioni europee continuano a riportare bassi livelli di malattie respiratorie con sporadici isolamenti di influenza A/H3N2, A/H1N1p e quello di tipo B. L’attività dell’influenza rimane sporadica nel nord della Cina, Giappone e Sud Corea. Sorveglianza Virologica Il network di sorveglianza virologica dell’OMS continua a monitorare costantemente l’evoluzione dei virus influenzali. Quello pandemico A/H1N1p è in fase di evoluzione genetica. Sono state accertate variazioni del gene codificante per la proteina emoagglutinina a livello dei residui 125/142, 222 e 374/391. Recentemente altre mutazioni genetiche sono state osservate. Tuttavia, le caratterizzazioni genomiche ad oggi eseguite hanno dimostrato che tutti i virus isolati non sono antigenicamente distinguibili dal virus contenuto nel vaccino A/California/7/2009. Relazioni FluNet Durante la 41° e 42°settimana, il National Influenz a Centre (NIC) ha trasmesso dati proveniente da 31 paesi riguardanti la diffusione dei virus influenzali. Un totale di 1.749 campioni sono stati considerati positivi per il virus dell'influenza. Tra questi 1.512 (86,4%) sono stati accertati come influenza A e 237 (13,6%) come virus dell'influenza di tipo B. La tipizzazione dei virus di tipo A ha evidenziato il 15,6% di campioni appartenenti al virus A/H1N1p e 84,0% al virus A/(H3N2) (Vedi sotto per i dati specifici del paese). • • • • Influenza A/H1N1: Argentina, Australia, Bangladesh, Bolivia, Cambogia, Cameroon, Canada, Cina, Cina Hong Kong, Repubblica centro africana, Cile, Colombia, India, Giappone, Kenya, Mali, Nigeria, Oman, Paraguay, Korea, Senegal, Singapore, Sud Africa, Tailandia e USA. Influenza A/H3N2: Argentina, Australia, Bangladesh, Bolivia, Cambogia, Cameroon, Canada, Cile, Cina, Cina Hong Kong, Colombia, Costa Rica, Cuba, Grecia, Jamaica, Giappone, Kenya, Madagascar, Messico, Nigeria, Paraguay, Korea, Ruanda, Senegal, Singapore, South Africa, Thailandia, Tanzania e USA. Influenza tipo B: Algeria, Argentina, Australia, Bolivia, Cambogia, Cameroon, Canada, Cile, Cina, Cina Hong Kong, Colombia, Costa Rica, Cuba, Germania, Guatemala, Honduras, India, Israel, Jamaica, Giappone, Kenya, Nicaragua, Nigeria, Paraguay, Korea, Senegal, Singapore, Slovacchia, Sud Africa, Svizzera, Thailandia e USA. Zone non colpite da influenza : Angola, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bulgaria, Costa Rica, Ceca, Denimarca, Repubblica Domenicana, El Salvador, Estonia, Etiopia, Finlandia, Francia, Georgia, Ghana, Ungaria, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Latvia, Lussemburgo, Mozambico, Olanda, Norvegia, Panama, Polonia, Moldavia, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Tunisia, Turchia e Uzbekistan. 3 Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (19-25 Settembre 2010), la presenza del virus influenza e nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 42° settimana (Figu ra 3). Figura 1 4 Figura 2 5 Figura 3 6 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali http://www.ministerosalute.it/ 2) Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) http://www.who.int/en/ 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) http://www.cdc.gov/ 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) http://www.ecdc.eu.int/ 6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) http://www.oie.int/ 7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp 8) Sito internet Influnet http://www.iss.it/if A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected] . Tel. 075-3431 Fax. 075-35047 www.izsum.it 7