ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G.B. FERRARI”
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CON SEZIONI ASS.: LICEO CLASSICO-SCIENTIFICO-LINGUISTICO “G.B.Ferrari” - LICEO ARTISTICO “A. Corradini”
PIANO DI LAVORO
AS 2016-17
CLASSE 3AA
MATERIA: MATEMATICA E FISICA
LIBRI DI TESTO :
INSEGNANTE: MARTELLO FRANCESCO
1. “ MATEMATICA.Azzurro” (Vol.2-3)
Bergamini,Trifone,Barozzi; – Ed. Zanichelli
2.
“ L’AMALDI . verde “ U.Amaldi - Ed.Zanichelli
BREVE PROFILO DELLA CLASSE
La classe , composta da 26 studenti ( 7 maschi e 19 femmine) è suddivisa in due indirizzi di studi :
Architettura e Arredo (11 alunni) e Arti figurative (15 alunni). La classe dimostra un
comportamento tranquillo e appare abbastanza partecipe ed interessata alle lezioni di entrambe le
discipline. In Matematica la preparazione di base risulta mediamente sufficiente dal punto di vista
operativo , sebbene si evidenzi qualche studente con notevoli difficoltà, ma alquanto carente
relativamente agli aspetti teorici e linguistici. Un discreto numero di studenti dimostra un
atteggiamento positivo nei confronti dell’apprendimento e del dovere scolastico sia in classe che a
casa:
prendono diligentemente appunti e si dimostrano alquanto ordinati e puntuali nello
svolgimento dei loro compiti. Si evidenzia tuttavia anche una frangia della classe un po’ svogliata,
demotivata e con tendenza ad eludere i propri doveri. Qualche alunno invece spicca per una
preparazione molto solida, per un serio impegno, buona volontà e sistematicità nell’affrontare
l’attività scolastica .
Sulla base di questa sintetica analisi della classe, ritengo utile , per Matematica, fare un generale e
rapido ripasso , almeno nei primi tempi, dei contenuti svolti nei due precedenti anni scolastici in
modo da uniformare la preparazione pregressa. Nell’insegnamento di entrambe le discipline si
cercherà di guidare gli studenti verso un corretto approccio allo studio delle materie scientifiche,
sviluppare l’abitudine ad apprendere dando un significato ai concetti studiati, evitando quindi
un’acquisizione esclusivamente mnemonica, favorire l’organizzazione degli argomenti assimilati in
una struttura logica più ampia, articolata e funzionale ai successivi apprendimenti ed infine
consolidare e migliorare la padronanza del linguaggio specifico delle discipline , favorendone un
uso sempre più appropriato e rigoroso.
MATEMATICA
OBIETTIVI GENERALI (COMPETENZE)
Il corso di Matematica si articola in due ore settimanali curricolari. Il lavoro didattico verrà svolto in modo
da conseguire i seguenti obiettivi didattici :
1. Saper rappresentare enti geometrici in forma algebrica e viceversa
2. Utilizzo corretto e rigoroso del formalismo matematico relativo ai contenuti proposti
3. Capacità di riconoscere procedimenti logicamente equivalenti in contesti diversi
4. Capacità di riflettere sulle proprie tecniche di ragionamento in generale e di calcolo in particolare
5. Capacità di attenzione e di concentrazione in fase operativa
6. Capacità di organizzare e rielaborare i concetti studiati.
7. Sviluppare la capacità di utilizzare e comprendere il linguaggio scientifico in contesti e situazioni
differenti da quelli strettamente inerenti allo studio
PROGRAMMA DI MATEMATICA
Il programma di matematica nella classe terza del liceo artistico prevede lo svolgimento degli argomenti
riportati negli schemi seguenti articolati per contenuti , conoscenze e abilità:
CONTENUTI
PRIMO PERIODO
SETTEMBRE-OTTOBRE E DICEMBRE
UNITA’ DIDATTICA 1
ALGEBRA
CONOSCENZE BASILARI
Concetto di scomposizione di un Conoscere le essenziali proprietà
polinomio (ripasso)
dei radicali e principali tecniche
operative
Tecniche di scomposizione
(ripasso)
Concetto di fattorizzazione di un
polinomio
Divisione tra polinomi
Significato
di
polinomio
La regola di Ruffini
riducibile e irriducubile
Il teorema di Ruffini
I radicali numerici
Saper
riconoscere se
polinomio
è
riducibile
irriducibile
di
divisibilità
un
o
Saper applicare le varie tecniche
di scomposizione
Saper
applicare l’algoritmo
generale di divisione tra polinomi
Conoscenza delle quattro tecniche Saper applicare l’algoritmo
di scomposizione
divisione di Ruffini
Scomposizione di un polinomio
con la regola di Ruffini
Concetto
polinomi
Numeri razionali e irrazionali
ABILITA’ BASILARI
di
tra Saper utilizzare il teorema del
resto e quello di Ruffini
Algoritmo di divisione tra Saper applicare la tecnica di
polinomi
scomposizione con la regola di
Conoscere la differenza tra Ruffini
numero razionale ed irrazionale
Saper distinguere tra numeri
Enunciato teorema di Ruffini
razionali e irrazionali
Saper eseguire le principali
operazioni con i radicali numerici
PRIMO PERIODO
OTTOBRE-NOVEMBRE
CONTENUTI
Il piano cartesiano (ripasso)
UNITA’ DIDATTICA 2
GEOMETRIA ANALITICA
CONOSCENZE BASILARI
ABILITA’ BASILARI
Concetti introduttivi relativi al Saper disegnare il grafico di una
piano cartesiano
retta nota l’equazione cartesiana
Conoscenza
dell’equazione Saper risolvere
problemi di
cartesiana della retta e dei media difficoltà sull’equazione
principali concetti ad essa cartesiana di una retta
Equazione cartesiana di una retta. associati
(ripasso)
Condizione di parallelismo e Saper utilizzare l’equazione di un
ortogonalità tra rette
fascio di rette nella risoluzione di
alcuni problemi
Conoscenze dell’equazione di un
fascio di rette proprio e improprio
SECONDO PERIODO
GENNAIO-FEBBRAIO
CONTENUTI
Equazioni di 2° grado
UNITA’ DIDATTICA 3
ALGEBRA
CONOSCENZE BASILARI
Caratteristiche generali di
un’equazione, discriminante,
formula risolutiva
Scomposizione di un trinomio Relazioni
tra
di 2° grado
coefficienti
radici
e
Principio di annullamento del
Equazioni di grado superiore al prodotto e tecniche risolutive
secondo scomponibili
dei principali tipi di equazioni
di grado superiore al secondo.
Problemi di 2° grado
Tecniche risolutive dei vari tipi
di disequazioni: 1° e 2° grado,
grado
superiore
al
2°,
Disequazioni di secondo grado: disequazioni fratte, sistemi di
intere, fratte, sistemi
disequazioni
Conoscere il significato di
condizioni di esistenza
ABILITA’ BASILARI
Saper risolvere equazioni di
secondo grado di vario grado
di difficoltà
Saper
risolvere
semplici
problemi
utilizzando
le
relazioni
tra
radici
e
coefficienti
Saper risolvere
problemi
mediante equazioni di secondo
grado
Saper applicare le principali
tecniche risolutive di equazioni
di grado superiore al secondo
Saper risolvere disequazioni di
2° grado intere, fratte e sistemi
di disequazioni
Saper risolvere disequazioni di
grado superiore al secondo
fattorizzabili
SECONDO PERIODO
FEBBRAIO
CONTENUTI
Relazione di ortogonalità e
parallelismo tra rette nel piano
(ripasso)
Quadrilateri particolari
(ripasso)
Punti notevoli di un triangolo
Aree di figure piane
Teoremi
(ripasso)
di Pitagora e di Euclide
UNITA’ DIDATTICA 4
GEOMETRIA
CONOSCENZE BASILARI
Definizioni di rette perpendicolari e
rette parallele.
Conoscere proprietà degli angoli
formati da due rette parallele tagliate
da una trasversale.
Definizioni di quadrilateri particolari
e relative proprietà.
Conoscere la definizione di incentro,
baricentro, ortocentro e circocentro di
un triangolo
Condizioni sufficienti perché un
parallelogrammo sia di un particolare
tipo.
Concetto di fascio di rette parallele e
i teoremi ad esso relativi.
Formule delle aree delle principali
figure geometriche piane
Enunciati dei teoremi di Pitagora e di
Euclide
ABILITA’ BASILARI
Saper applicare assiomi e teoremi
relativi alla perpendicolarità e al
parallelismo tra rette
Saper applicare le proprietà di
quadrilateri particolari in problemi di
media difficoltà
(soprattutto problemi algebrici)
Saper applicare le condizioni
sufficienti per verificare che un
quadrilatero è un parallelogrammo in
generale o di tipo particolare
(rombo,rettangolo,quadrato)
Saper applicare i teoremi relativi al
fascio di rette parallele .
Saper applicare i teoremi di Euclide e
Pitagora nella risoluzione di problemi
algebrici
SECONDO PERIODO
MARZO-GIUGNO
CONTENUTI
Le coniche : equazione cartesiana di
una parabola, circonferenza, ellisse ed
iperbole
UNITA’ DIDATTICA 4
GEOMETRIA ANALITICA
CONOSCENZE BASILARI
ABILITA’ BASILARI
Conoscenza dell’equazione cartesiana
della retta e dei principali concetti ad
essa associati
Saper risolvere problemi di media
difficoltà sull’equazione cartesiana di
una retta
Conoscenza delle definizioni dei vari
tipi di coniche come luoghi
geometrici e relative proprietà
Saper disegnare il grafico delle
principali coniche a partire dalla loro
equazione.
Conoscenza dell’equazione cartesiana
di una circonferenza e parabola e
relative proprietà
Saper ricavare l’equazione di una
parabola e di una circonferenza noti
certi punti particolari.
Conoscenza dell’equazione cartesiana
di una ellisse ed iperbole
Saper determinare le intersezioni tra
retta e conica
Concetto di retta secante, tangente ed
esterna ad una conica
Saper determinare le equazioni di
rette tangenti ad una conica condotte
da un punto esterno o appartenente
alla conica.
Concetto di condizione di tangenza
INTERVENTI DI RECUPERO PREVISTI
Nel secondo periodo dell’anno scolastico (solitamente nel mese di Febbraio) è previsto un corso di
recupero per gli alunni il cui profitto è risultato insufficiente nel primo periodo.
METODOLOGIA NELL’INSEGNAMENTO DI MATEMATICA
Nello svolgimento del programma, tenuto conto anche del numero estremamente ridotto di ore
settimanali, ritengo opportuno applicare i seguenti criteri didattici:

Presentazione teorica degli argomenti molto schematica (per certi argomenti solo gli aspetti
essenziali) mediante lezione frontale

Svolgimento in classe di un numero adeguato di esercizi applicativi (dal manuale o da altri testi)

Rapido e sintetico ripasso ad ogni lezione degli argomenti svolti nelle lezioni precedenti
coinvolgendo la classe e favorendo un uso corretto dei termini specifici

Concessione, all’inizio di ogni lezione, di un breve periodo per richieste di chiarimenti relativi
a concetti ed esercizi risultati particolarmente difficili nello studio domestico

Continua interazione e coinvolgimento della classe nella spiegazione di nuovi argomenti
(chiedere di completare frasi o definizioni, di formulare ipotesi o soluzioni, di individuare
procedimenti più rapidi, di venire alla lavagna a risolvere esercizi ecc..)
FISICA
Il corso di Fisica si articola in due ore curricolari settimanali. Il lavoro didattico in Fisica sarà svolto
in modo da conseguire le seguenti mete educative:
OBIETTIVI GENERALI
1. Capacità di analisi dei fenomeni fisici studiati
2. Capacità di categorizzare fenomeni
simili
3. Capacità di matematizzare certi aspetti
della realtà (es. misurare)
4. Capacità di formulare ipotesi
5. Capacità di esporre i concetti con un linguaggio adeguato, rigoroso e preciso
6. Capacità di argomentare in modo coerente
7. Capacità di tradurre fenomeni fisici in modelli matematici
8. Capacità di organizzare e rielaborare i concetti
PROGRAMMA DI FISICA
Il programma di fisica nella classe terza del liceo artistico prevede lo svolgimento del programma
riportato negli schemi seguenti articolati per contenuti , conoscenze e abilità:
PRIMO PERIODO
(SETTEMBRE-DICEMBRE)
UNITA’ DIDATTICA 1
CONCETTI INTRODUTTIVI
CONTENUTI
ABILITA’ DI BASE
CONOSCENZE DI BASE
Grandezze fisiche
Significato di metodo sperimentale
Operazione di misura
Significato di fenomeno e di grandezza
fisica
Saper utilizzare
numerico
con
esponenziale
il
calcolo
notazione
Strumenti di misura
Conoscenza delle grandezze fisiche
fondamentali e relative unità di misura
Unità di misura e sistemi di misura
Il metodo sperimentale
Significato di legge fisica
Notazione numerica scientifica
Leggi di proporzionalità
Leggi fisiche e loro rappresentazione grafica
Concetto
vettoriali
di
grandezze
scalari
e
Grandezze scalari e vettoriali
Concetto di somma e sottrazione di due
vettori
Calcolo con vettori
Cenni sul concetto di errore di misura
Concetto
vettoriale
Cenni sul concetto di cifre significative di una
misura
di
prodotto
scalare
Saper utilizzare il calcolo con
vettori
Saper
rappresentare
graficamente le leggi di
proporzionalità
e
saper
riconoscere dal grafico il tipo di
relazione tra grandezze
e
Concetto di errore assoluto e relativo
Saper scrivere una misura con il
corretto numero di cifre
significative
Concetto di cifre significative di una
misura
UNITA’ DIDATTICA 2
STATICA DEL PUNTO MATERIALE
CONOSCENZE DI BASE
ABILITA’ DI BASE
Concetto di forza e relativa unità di misura
Concetto di forza e sua unità di misura
Esempi di forze particolari : peso, forza
elastica, forza di attrito
Concetto di forza peso : Differenze tra
il concetto di peso e quello di massa
Saper analizzare l’effetto di una
o più forze agenti su un sistema
fisico puntiforme
CONTENUTI
Sistema fisico puntiforme ed esteso
Concetto di forza elastica e relativa
formula
Saper
rappresentare
il
diagramma delle forze agenti su
un punto materiale
Equilibrio di un sistema fisico puntiforme
Equilibrio di un punto materiale su un piano
inclinato
Condizioni di equilibrio per un punto
materiale
Concetto di momento di una forza
L’equilibrio
essenziali)
di
un
corpo
rigido
Concetto di forza di attrito e relative
formule
(aspetti
Concetto di reazione vincolare
Concetto di diagramma di corpo libero
Il baricentro
Concetto di momento di una forza
Concetto di baricentro di un sistema
fisico
Saper utilizzare adeguatamente
le formule della forza peso,
elastica e di attrito radente nella
risoluzione di semplici problemi
di equilibrio di un punto
materiale.
SECONDO PERIODO
(GENNAIO-GIUGNO)
CONTENUTI
UNITA’ DIDATTICA 3
(GENNAIO-MARZO)
CINEMATICA
CONOSCENZE DI BASE
ABILITA’ DI BASE
Concetti introduttivi del Concetto di velocità ed accelerazione media ed Saper utilizzare concetti e leggi
moto
istantanea
nell’interpretazione
di
certi
fenomeni fisici
Grandezze cinematiche
Leggi e formule relative ai principali tipi di
moti rettilinei
Saper calcolare le grandezze
Vari tipi di moti rettilinei
cinematiche e usare le relative unità
Conoscenza delle grandezze cinematiche di misura
Introduzione ai moti piani relative ai moti piani (vettore posizione,
spostamento , velocità e accelerazione)
Saper applicare formule e leggi dei
Il moto circolare e
moti studiati in semplici problemi
parabolico
Conoscenza delle principali caratteristiche del
moto circolare uniforme e del moto parabolico
CONTENUTI
I principi della dinamica
UNITA’ DIDATTICA 4
(APRILE-GIUGNO)
DINAMICA
CONOSCENZE DI BASE
ABILITA’ DIBASE
Saper utilizzare i principi della
Enunciato e significato delle tre leggi della dinamica per interpretare alcuni
dinamica
fenomeni fisici
La forza peso e il moto di
caduta libera
Concetto di sistema di riferimento inerziale
Saper attribuire un significato fisico
alle relazioni matematiche tra
La forza centripeta e il Saper interpretare i principali moti da un punto grandezze
moto curvilineo
di vista dinamico
Saper utilizzare le unità di misura
La forza d’attrito
Differenza tra concetto di peso e di massa
delle grandezze fisiche studiate
La forza elastica
Concetto di massa inerziale e gravitazionale
La forza gravitazionale e Formula e significato
relative considerazioni
gravitazione universale
della
legge
Saper applicare i principi della
dinamica e le formule relative alle
di principali forze per la risoluzione di
semplici problemi.
Concetto di lavoro
Conoscere la definizione di lavoro e la formula Saper utilizzare il concetto di
per il calcolo del lavoro di una forza
energia
meccanica
nell’
Concetto
di
energia
interpretazione di alcuni fenomeni
meccanica: definizione di Conoscere il concetto di energia cinetica e fisici
energia
cinetica
e relativa formula
potenziale
Saper applicare i concetti di energia
Conoscere il concetto di energia potenziale cinetica
e
potenziale
nella
gravitazionale e relativa formula
risoluzione di semplici problemi
INTERVENTI DI RECUPERO PREVISTI
Nel secondo periodo dell’anno scolastico (solitamente nel mese di Febbraio) sono previste una o
due settimane di recupero in itinere per gli alunni il cui profitto è risultato insufficiente nel primo
periodo.
METODOLOGIA NELL’INSEGNAMENTO DI FISICA
Nella presentazione dei contenuti, tenuto conto dell’esiguo numero di ore e delle caratteristiche
della classe ci si atterrà ai seguenti criteri didattici :






Presentazione degli argomenti mediante lezione frontale, in modo principalmente discorsivo,
utilizzando formule matematiche solo per alcuni concetti fondamentali
Risoluzione in classe di un certo numero di semplici problemi fisici (dal manuale o da altri
testi), onde abituare gli alunni ad utilizzare le formule studiate e a tradurre la realtà fisica in
modelli matematici
Rapido e sintetico ripasso ad ogni lezione degli argomenti svolti nelle lezioni precedenti onde
facilitare un’organizzazione schematica dei contenuti, coinvolgendo la classe e favorendo un
uso corretto dei termini specifici
Concessione, all’inizio di ogni lezione, di un breve intervallo di tempo per richieste di
chiarimenti relativi a concetti risultati particolarmente complessi nello studio domestico
Continua interazione e coinvolgimento della classe nella spiegazione di nuovi argomenti
(chiedere di formulare ipotesi, di interpretare certi fenomeni fisici, favorire la discussione su
questioni di carattere fisico ecc..)
Si farà uso del libro di testo, lezioni frontali e dialogate, esercizi individuali o in gruppo,
eventuali proiezioni commentate di filmati.
CRITERI DI VALUTAZIONE E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE PER MATEMATICA
E FISICA
In fase di valutazione, sia di matematica che di fisica, si terrà conto dei seguenti elementi: grado di
raggiungimento degli obiettivi prefissati, impegno e costanza nello studio, grado di partecipazione
alle lezioni, acquisizione dei contenuti del programma, capacità di rielaborazione personale dei
contenuti proposti in classe, ampliamento ed approfondimento personale.
A tale scopo si farà uso dei valutatori seguenti (nelle tabelle sono indicati giudizio sintetico,
descrittore, voto in scala decimale corrispondente).
Conoscenze disciplinari
Ottime
Buone
Discrete
Sufficienti
Moderatamente insufficienti
Insufficienti
Nettamente insufficienti
Nulle
preparazione completa ed approfondita
preparazione ampia ed approfondita
preparazione con qualche incertezza
preparazione essenziale, limitata agli argomenti fondamentali
preparazione non uniforme e con qualche lacuna
preparazione lacunosa
preparazione frammentaria
preparazione praticamente inesistente
10
8-9
7
6
5
4
3
1-2
Capacità espositive (proprietà di linguaggio ed efficacia comunicativa)
Ottime
Buone
Discrete
Sufficienti
Moderatamente insufficienti
Insufficienti
Nettamente insufficienti
vocabolario ricco, uso disinvolto del registro linguistico scientifico
vocabolario ampio, efficace uso del registro scientifico
non sono presenti improprietà di linguaggio
vocabolario essenziale, qualche improprietà di linguaggio
vocabolario limitato, comunicazione a tratti poco efficace
vocabolario ridotto, scorrettezze evidenti, poco comprensibile
scorrettezze diffuse e gravi improprietà di linguaggio
10
8-9
7
6
5
4
3
Nulle
inefficace, incomprensibile
1-2
Il voto sarà quantificato tenendo conto dei valutatori precedentemente elencati ed applicando, a
seconda del tipo di prova , le seguenti modalità di calcolo:
A) Nelle prove scritte , generalmente articolate in più esercizi, si attribuisce un punteggio ad ogni
esercizio (precedentemente fissato e graduato in base alle difficoltà) . Il punteggio complessivo
P della prova si ottiene dalla somma dei singoli punteggi parziali per cui varia da un minimo di
0 punti ( se nessun esercizio viene svolto correttamente) ad un punteggio massimo Pmax (se tutti
gli esercizi sono svolti correttamente). Tale punteggio P viene poi tradotto in voto secondo la
seguente procedura:
P

Si calcola il valore x  7 

tra il voto massimo e quello minimo della scala di valutazione).
Si somma il valore x precedentemente determinato al valore minimo della scala cioè 3, il
risultato fornisce il voto da attribuire alla prova: voto finale = 3+x
Pmax
( ottenuto dalla proporzione Pmax:7=P : x , essendo 7 la differenza
B) Nel caso di test del tipo vero o falso , si attribuisce punteggio +1 per ogni risposta esatta , 0 per
ogni risposta non data e –1 per ogni risposta errata. Si sommano algebricamente i punteggi e si
ottiene un punteggio totale P. Tale punteggio viene tradotto in voto seguendo il procedimento
descritto nel punto A).
C) Nel caso di test a risposta multipla si attribuisce punteggio +2 per ogni risposta esatta,
punteggio –1 per ogni risposta sbagliata e punteggio 0 per ogni risposta non data. Si sommano
algebricamente i punteggi e si ottiene un punteggio totale P. Tale punteggio viene tradotto in
voto seguendo il procedimento descritto nel punto A).
D) Nel caso di verifiche orali o scritte con domande aperte la valutazione viene fatta tenendo
conto della seguente griglia :
CONOSCENZA DEI CONCETTI
LINGUAGGIO
NUMERO
DOMAND
A
1
ESPOSIZIONE DEI
CONCETTI
Molto insufficiente/frammentaria
Confuso
Frammentata e incoerente
Incompleta
Superficiale e/o con imprecisioni
Impreciso e vago
Fluido
ma
con
imprecisioni
Fluido ma poco
specifico
Corretto e preciso
Disorganica
Approssimativa
e/o
incerta
Essenziale ma organica
Completa
Approfondita
Ben strutturata
OSSERVAZIONI
PUNTEGGIO
Si attribuisce un punteggio (da 0 a 3) a ciascuna domanda tenendo conto dei descrittori relativi a
conoscenze e competenze. Si sommano i punteggi di ciascun quesito ottenendo così un punteggio
totale P e infine per determinare il voto finale si segue la regola descritta nel punto A.
Strumenti di valutazione sommativa per Matematica (controllo periodico del profitto scolastico ai
fini della valutazione finale):
• prove scritte (almeno due nel primo quadrimestre e almeno tre nel secondo): soluzione di
esercizi di applicazione dei contenuti studiati, test a risposta chiusa , quesiti a scelta multipla,
esercizi di completamento, domande aperte, risoluzione di problemi applicativi di tipo semplice
(applicazione di leggi e/o principi a situazioni note) o complesso (situazioni inedite, ma affrontabili
in base alle conoscenze ed abilità acquisite);
• prove orali (almeno una in entrambi i periodi): correzione di esercizi per casa, discussione di
situazioni problematiche, verifica dell’acquisizione di un adeguato registro linguistico. Tuttavia,
dato il ridotto numero di ore a disposizione della disciplina, la preparazione teorica (di solito
analizzata mediante prova orale) verrà valutata attraverso test scritti del tipo vero o falso, a risposta
multipla oppure verifiche scritte con domande aperte.
Come strumenti di valutazione sommativa per Fisica si utilizzeranno, a causa dell’esiguo numero
di ore a disposizione , prevalentemente prove scritte (almeno due per periodo), tuttavia si cercherà
di effettuare , quando possibile, anche qualche prova orale. Le prove scritte possono assumere varie
tipologie: domande aperte, test vero/falso, domande a risposta multipla.
Come strumenti per la verifica formativa in entrambe le discipline (controllo in itinere del processo
di apprendimento) si utilizzeranno inoltre la discussione in classe, l’assegnazione e correzione di
esercizi ed eventuali esercitazioni di gruppo.
Il voto finale scaturirà dalle prove scritte (organizzate in modo tale da permettere un equilibrato e
completo sondaggio su tutto il programma), completato dalle prestazioni nelle prove orali. Si terrà
conto, inoltre, dell’interesse dimostrato e del progresso compiuto.
La valutazione avverrà su scala decimale (da 1 a 10).
A questo piano di lavoro si aggiungono in allegato gli obiettivi disciplinari previsti dal dipartimento
di matematica e fisica per le attività di alternanza scuola-lavoro.
DATA : 14 NOVEMBRE 2016
L’INSEGNANTE
Francesco Martello
ALLEGATO 1
OBIETTIVI DISCIPLINARI ASL
In accordo con la legge 107/15 (da comma 33 a 43 dell’ art.1) sull’alternanza
scuola-lavoro, il dipartimento di matematica e fisica di questo Istituto, riunitosi
il 14/11/2016, ha individuato i seguenti obiettivi, relativi alle discipline fisicomatematiche, che lo studente dovrebbe sviluppare, a vari livelli, nelle
esperienze lavorative svolte.
a) Capacità di scegliere strumenti operativi e procedurali , funzionali ai
compiti specifici da svolgere.
b) Capacità di formulare ipotesi coerenti con gli scopi dell’attività di ricerca.
c) Capacità di applicare procedure necessarie per condurre un’indagine
scientifica secondo scopi assegnati.
d) Abilità di riconoscere nodi problematici e di formulare e verificare varie
ipotesi di soluzione.
e) Capacità di leggere, comprendere e interpretare testi anche al di fuori dei
consueti manuali scolastici.
f) Capacità di comprendere e utilizzare in modo consapevole il lessico
specifico delle discipline.
g) Capacità di utilizzare software specifici nei vari contesti di lavoro.
h) Capacità di lavorare in gruppo condividendo regole e rispettando i diversi
punti di vista.