Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Uno spazio di probabilità è una terna (Ω, A, P), dove Ω è un insieme qualunque (in genere pensato come l’insieme dei risultati possibili di un esperimento casuale), A è detta σ-algebra, ovvero un insieme di insiemi (gli eventi) per i quali si può calcolare una probabilità,e P() è appunto una misura di probabilità su Ω (P : Ω 7→ [0, 1]). Per la precisione, una σ-algebra è una famiglia di insiemi tali che ∅ ∈ A; se A ∈ A allora anche il suo complementare Ā è in A; unioni numerabili di elementi di A appartengono ancora ad A. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Uno spazio di probabilità è una terna (Ω, A, P), dove Ω è un insieme qualunque (in genere pensato come l’insieme dei risultati possibili di un esperimento casuale), A è detta σ-algebra, ovvero un insieme di insiemi (gli eventi) per i quali si può calcolare una probabilità,e P() è appunto una misura di probabilità su Ω (P : Ω 7→ [0, 1]). Per la precisione, una σ-algebra è una famiglia di insiemi tali che ∅ ∈ A; se A ∈ A allora anche il suo complementare Ā è in A; unioni numerabili di elementi di A appartengono ancora ad A. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Uno spazio di probabilità è una terna (Ω, A, P), dove Ω è un insieme qualunque (in genere pensato come l’insieme dei risultati possibili di un esperimento casuale), A è detta σ-algebra, ovvero un insieme di insiemi (gli eventi) per i quali si può calcolare una probabilità,e P() è appunto una misura di probabilità su Ω (P : Ω 7→ [0, 1]). Per la precisione, una σ-algebra è una famiglia di insiemi tali che ∅ ∈ A; se A ∈ A allora anche il suo complementare Ā è in A; unioni numerabili di elementi di A appartengono ancora ad A. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Uno spazio di probabilità è una terna (Ω, A, P), dove Ω è un insieme qualunque (in genere pensato come l’insieme dei risultati possibili di un esperimento casuale), A è detta σ-algebra, ovvero un insieme di insiemi (gli eventi) per i quali si può calcolare una probabilità,e P() è appunto una misura di probabilità su Ω (P : Ω 7→ [0, 1]). Per la precisione, una σ-algebra è una famiglia di insiemi tali che ∅ ∈ A; se A ∈ A allora anche il suo complementare Ā è in A; unioni numerabili di elementi di A appartengono ancora ad A. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Uno spazio di probabilità è una terna (Ω, A, P), dove Ω è un insieme qualunque (in genere pensato come l’insieme dei risultati possibili di un esperimento casuale), A è detta σ-algebra, ovvero un insieme di insiemi (gli eventi) per i quali si può calcolare una probabilità,e P() è appunto una misura di probabilità su Ω (P : Ω 7→ [0, 1]). Per la precisione, una σ-algebra è una famiglia di insiemi tali che ∅ ∈ A; se A ∈ A allora anche il suo complementare Ā è in A; unioni numerabili di elementi di A appartengono ancora ad A. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Ad esempio: nell’esperimento “lancio di un dado”, Ω = {1, 2, 3, 4, 5, 6}, A è la σ-algebra generata dagli eventi elementari di Ω, cioè di fatto, quelli per i quali è possibile calcolare una probabilità. Ad esempio E = “numero pari” = {2, 4, 6}, F = “numero maggiore di 4” = {5, 6}. G = “numero 7” appartiene a A? Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Ad esempio: nell’esperimento “lancio di un dado”, Ω = {1, 2, 3, 4, 5, 6}, A è la σ-algebra generata dagli eventi elementari di Ω, cioè di fatto, quelli per i quali è possibile calcolare una probabilità. Ad esempio E = “numero pari” = {2, 4, 6}, F = “numero maggiore di 4” = {5, 6}. G = “numero 7” appartiene a A? Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Spazio di probabilità Ad esempio: nell’esperimento “lancio di un dado”, Ω = {1, 2, 3, 4, 5, 6}, A è la σ-algebra generata dagli eventi elementari di Ω, cioè di fatto, quelli per i quali è possibile calcolare una probabilità. Ad esempio E = “numero pari” = {2, 4, 6}, F = “numero maggiore di 4” = {5, 6}. G = “numero 7” appartiene a A? Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Esempio di misura di probabilità Se il dado non è truccato, cioè gli eventi elementari sono equiprobabili, allora P(E) = #casi favorevoli a E #casi possibili di Ω cioè, negli esempi di sopra P(E) = 3 1 #{2, 4, 6} = = #{1, 2, 3, 4, 5, 6} 6 2 P(F ) = #{5, 6} 2 1 = = #{1, 2, 3, 4, 5, 6} 6 3 Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Outline 1 Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali Dato un spazio di probabilità (Ω, A, P), si definisce variabile casuale X una funzione misurabile da Ω in R (X : Ω 7→ R),ovvero ∀A ∈ B(R), ∃B ∈ A : X −1 (A) = B cioè tale per cui è sempre possibile misurare attraverso P l’insieme dei valori che essa assume ricorrendo alla misura di probabilità P sullo spazio di partenza: P(X ∈ A) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 (A)}) = P(B), A ⊂ R, B ∈ A Nella notazione di sopra B(R) è detta σ-algebra di Borel su R. Senza scendere in dettagli, diciamo solo che B è una particolare σ-algebra che lavora sui sottoinsiemi di R. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali Dato un spazio di probabilità (Ω, A, P), si definisce variabile casuale X una funzione misurabile da Ω in R (X : Ω 7→ R),ovvero ∀A ∈ B(R), ∃B ∈ A : X −1 (A) = B cioè tale per cui è sempre possibile misurare attraverso P l’insieme dei valori che essa assume ricorrendo alla misura di probabilità P sullo spazio di partenza: P(X ∈ A) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 (A)}) = P(B), A ⊂ R, B ∈ A Nella notazione di sopra B(R) è detta σ-algebra di Borel su R. Senza scendere in dettagli, diciamo solo che B è una particolare σ-algebra che lavora sui sottoinsiemi di R. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali Dato un spazio di probabilità (Ω, A, P), si definisce variabile casuale X una funzione misurabile da Ω in R (X : Ω 7→ R),ovvero ∀A ∈ B(R), ∃B ∈ A : X −1 (A) = B cioè tale per cui è sempre possibile misurare attraverso P l’insieme dei valori che essa assume ricorrendo alla misura di probabilità P sullo spazio di partenza: P(X ∈ A) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 (A)}) = P(B), A ⊂ R, B ∈ A Nella notazione di sopra B(R) è detta σ-algebra di Borel su R. Senza scendere in dettagli, diciamo solo che B è una particolare σ-algebra che lavora sui sottoinsiemi di R. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali Dato un spazio di probabilità (Ω, A, P), si definisce variabile casuale X una funzione misurabile da Ω in R (X : Ω 7→ R),ovvero ∀A ∈ B(R), ∃B ∈ A : X −1 (A) = B cioè tale per cui è sempre possibile misurare attraverso P l’insieme dei valori che essa assume ricorrendo alla misura di probabilità P sullo spazio di partenza: P(X ∈ A) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 (A)}) = P(B), A ⊂ R, B ∈ A Nella notazione di sopra B(R) è detta σ-algebra di Borel su R. Senza scendere in dettagli, diciamo solo che B è una particolare σ-algebra che lavora sui sottoinsiemi di R. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali Dato un spazio di probabilità (Ω, A, P), si definisce variabile casuale X una funzione misurabile da Ω in R (X : Ω 7→ R),ovvero ∀A ∈ B(R), ∃B ∈ A : X −1 (A) = B cioè tale per cui è sempre possibile misurare attraverso P l’insieme dei valori che essa assume ricorrendo alla misura di probabilità P sullo spazio di partenza: P(X ∈ A) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 (A)}) = P(B), A ⊂ R, B ∈ A Nella notazione di sopra B(R) è detta σ-algebra di Borel su R. Senza scendere in dettagli, diciamo solo che B è una particolare σ-algebra che lavora sui sottoinsiemi di R. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali: misurabilità Ad esempio, sia Ω lo spazio campionario relativo all’esperimento “lancio di un dado”. E sia X la variabile casuale definita come segue: X (ω) = -1, per ω = 1 o 2, X (ω) = 0, per ω = 3, 4, 5 e +1 altrimenti. Per calcolare P(X ≥ 0) si deve ricorrere agli eventi su Ω, ovvero P(X ≥ 0) = P(X ∈ {0, +1}) = P({ω ∈ Ω : X (ω) = 0} ∪ ({ω ∈ Ω : X (ω) = +1}) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 ({0, +1})}) 4 = P({3, 4, 5, 6}) = 6 come si vede, X −1 ({0, +1}) = B deve essere un insieme della σ-algebra A per poterne calcolare la probabilità e quindi ottenere P(X ≥ 0). Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali: misurabilità Ad esempio, sia Ω lo spazio campionario relativo all’esperimento “lancio di un dado”. E sia X la variabile casuale definita come segue: X (ω) = -1, per ω = 1 o 2, X (ω) = 0, per ω = 3, 4, 5 e +1 altrimenti. Per calcolare P(X ≥ 0) si deve ricorrere agli eventi su Ω, ovvero P(X ≥ 0) = P(X ∈ {0, +1}) = P({ω ∈ Ω : X (ω) = 0} ∪ ({ω ∈ Ω : X (ω) = +1}) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 ({0, +1})}) 4 = P({3, 4, 5, 6}) = 6 come si vede, X −1 ({0, +1}) = B deve essere un insieme della σ-algebra A per poterne calcolare la probabilità e quindi ottenere P(X ≥ 0). Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali: misurabilità Ad esempio, sia Ω lo spazio campionario relativo all’esperimento “lancio di un dado”. E sia X la variabile casuale definita come segue: X (ω) = -1, per ω = 1 o 2, X (ω) = 0, per ω = 3, 4, 5 e +1 altrimenti. Per calcolare P(X ≥ 0) si deve ricorrere agli eventi su Ω, ovvero P(X ≥ 0) = P(X ∈ {0, +1}) = P({ω ∈ Ω : X (ω) = 0} ∪ ({ω ∈ Ω : X (ω) = +1}) = P({ω ∈ Ω : ω ∈ X −1 ({0, +1})}) 4 = P({3, 4, 5, 6}) = 6 come si vede, X −1 ({0, +1}) = B deve essere un insieme della σ-algebra A per poterne calcolare la probabilità e quindi ottenere P(X ≥ 0). Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali: distribuzione Nella prassi comune di costruisce una tantum la funzione di ripartizione di X : F (x) = P(X ∈ (−∞, x]), x ∈R e da questa si derivano tutte le altre probabilità di interesse senza dover ricorrere alla misura di probabilità sullo spazio di partenza. La questione della misurabilità delle variabili aleatorie è rilevante, e lo sarà soprattutto nello studio dei processi, poiché alle σ-algebre è legata la nozione di informazione di un esperimento (soprattutto in ambito finanziario). Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Variabili casuali: indipendenza Due variabili casuali X ed Y si dicono indipendenti se P(X ∈ A, Y ∈ B) = P(X ∈ A)P(Y ∈ B) ciò vuol dire che la probabilità con cui X assume i suoi valori non è influenzata da quella con cui Y assume i suoi. Ovviamente A e B sono due sottoinsiemi di R. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Outline 1 Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Processi stocastici Un processo stocastico è una famiglia di variabili casuali {Xγ , γ ∈ Γ} definita su Ω × Γ a valori in R. Quindi le variabili aleatorie (misurabili per ogni γ ∈ Γ) che costituiscono il processo sono funzioni del tipo X (γ, ω) 7→ R. Per un fissato valore di ω, diciamo ω̄, X (γ, ω̄), vista come funzione di γ ∈ Γ rappresenta l’evoluzione del processo e l’insieme dei valori {X (γ, ω̄), γ ∈ Γ} viene chiamato traiettoria del processo. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Processi stocastici Un processo stocastico è una famiglia di variabili casuali {Xγ , γ ∈ Γ} definita su Ω × Γ a valori in R. Quindi le variabili aleatorie (misurabili per ogni γ ∈ Γ) che costituiscono il processo sono funzioni del tipo X (γ, ω) 7→ R. Per un fissato valore di ω, diciamo ω̄, X (γ, ω̄), vista come funzione di γ ∈ Γ rappresenta l’evoluzione del processo e l’insieme dei valori {X (γ, ω̄), γ ∈ Γ} viene chiamato traiettoria del processo. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Traiettorie dei processi Ad esempio, se Γ = N, e le Xn , n ∈ N sono indipendenti e con la stessa legge, siamo di fronte ad una successione di variabili casuali i.i.d. Questa successione, che è un processo in tempo discreto, è a volte chiamato campione bernoulliano ed è alla base delle più utilizzate procedure statistiche. Se invece come Γ prendiamo l’asse dei tempi [0, ∞), allora (Xt , t ≥ 0), viene detto processo in tempo continuo e ogni traiettoria del processo rappresenta l’evoluzione temporale del processo X. Quindi, ogni valore di ω ∈ Ω genera una traiettoria del processo al variare di t. Ciascuna di queste traiettorie è una possibile realizzazione del processo. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Traiettorie dei processi Ad esempio, se Γ = N, e le Xn , n ∈ N sono indipendenti e con la stessa legge, siamo di fronte ad una successione di variabili casuali i.i.d. Questa successione, che è un processo in tempo discreto, è a volte chiamato campione bernoulliano ed è alla base delle più utilizzate procedure statistiche. Se invece come Γ prendiamo l’asse dei tempi [0, ∞), allora (Xt , t ≥ 0), viene detto processo in tempo continuo e ogni traiettoria del processo rappresenta l’evoluzione temporale del processo X. Quindi, ogni valore di ω ∈ Ω genera una traiettoria del processo al variare di t. Ciascuna di queste traiettorie è una possibile realizzazione del processo. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Traiettorie dei processi Ad esempio, se Γ = N, e le Xn , n ∈ N sono indipendenti e con la stessa legge, siamo di fronte ad una successione di variabili casuali i.i.d. Questa successione, che è un processo in tempo discreto, è a volte chiamato campione bernoulliano ed è alla base delle più utilizzate procedure statistiche. Se invece come Γ prendiamo l’asse dei tempi [0, ∞), allora (Xt , t ≥ 0), viene detto processo in tempo continuo e ogni traiettoria del processo rappresenta l’evoluzione temporale del processo X. Quindi, ogni valore di ω ∈ Ω genera una traiettoria del processo al variare di t. Ciascuna di queste traiettorie è una possibile realizzazione del processo. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Processi stocastici e finanza In finanza modelleremo le dinamiche dei prezzi (ad esempio) attraverso processi stocastici. L’osservazione empirica di una successione di quotazioni/prezzi/etc sarà l’osservazione di una (e una sola) particolare traiettoria del processo. Fissato invece un istante t = t̄, se facciamo variare ω ∈ Ω, allora X (t̄, ω) fornisce la distribuzione del processo al tempo t̄. In finanza ha senso chiedersi, per un valore di t + h avanti nel tempo (h > 0), quali saranno i valori più probabili (quotazioni) di un particolare prodotto finanziario alla luce dell’informazione raccolta sul fenomeno sino al tempo t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Processi stocastici e finanza In finanza modelleremo le dinamiche dei prezzi (ad esempio) attraverso processi stocastici. L’osservazione empirica di una successione di quotazioni/prezzi/etc sarà l’osservazione di una (e una sola) particolare traiettoria del processo. Fissato invece un istante t = t̄, se facciamo variare ω ∈ Ω, allora X (t̄, ω) fornisce la distribuzione del processo al tempo t̄. In finanza ha senso chiedersi, per un valore di t + h avanti nel tempo (h > 0), quali saranno i valori più probabili (quotazioni) di un particolare prodotto finanziario alla luce dell’informazione raccolta sul fenomeno sino al tempo t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Filtrazioni Ad ogni processo, ad esempio (X (t), t ≥ 0), si può associare, per ogni t una σ-algebra che indichiamo con Ft = σ(X (s); 0 ≤ s ≤ t) (la σ-algebra generata da X (t)), cioè la più piccola σ-algebra di A che rende X (s, ω) misurabile per ogni 0 ≤ s ≤ t. Questa σ-algebra (che deve contenere anche gli insiemi di misura nulla di A) è l’insieme più piccolo di sottoinsiemi di Ω che ci permette di calcolare tutte le probabilità relative ad eventi che riguardano X (t). La famiglia di σ-algebre (Ft , t ≥ 0) viene chiamata filtrazione naturale del processo ed è tale per cui Fs ⊂ Ft , per s < t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Filtrazioni Ad ogni processo, ad esempio (X (t), t ≥ 0), si può associare, per ogni t una σ-algebra che indichiamo con Ft = σ(X (s); 0 ≤ s ≤ t) (la σ-algebra generata da X (t)), cioè la più piccola σ-algebra di A che rende X (s, ω) misurabile per ogni 0 ≤ s ≤ t. Questa σ-algebra (che deve contenere anche gli insiemi di misura nulla di A) è l’insieme più piccolo di sottoinsiemi di Ω che ci permette di calcolare tutte le probabilità relative ad eventi che riguardano X (t). La famiglia di σ-algebre (Ft , t ≥ 0) viene chiamata filtrazione naturale del processo ed è tale per cui Fs ⊂ Ft , per s < t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Filtrazioni: esempio Le filtrazioni sono dunque successioni di σ-algebre crescenti. Vediamo un esempio. Pensiamo al lancio di una moneta. I risultati sono T o C con uguale probabilità. Possiamo associare a questo esperimento la σ-algebra costruita su [0, 1] nel seguente modo: associamo al risultato T l’intervallo [0, 1/2) e a C l’intervallo [1/2, 1] e le relative probabilità alle lunghezze degli intervalli corrispondenti (mis. Lebesgue), ovvero P(T ) = P([0, 1/2)) = 1/2, P(C) = P([1/2, 1]) = 1/2. quindi F1 = {∅, [0, 1/2), [1/2, 1], [0, 1]} è una σ-algebra. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Filtrazioni: esempio Supponiamo ora che l’esperimento continui con un lancio successivo della moneta. Se è uscita T al primo lancio, può ancora uscire T o C. Associamo [0, 1/4) all’evento = “T al secondo lancio e al primo”, e [1/4, 1/2) all’evento = “C al secondo lancio e T al primo”. Analogamente per [1/2, 3/4) e [3/4, 1]. Quindi F2 ={∅, [0, 1/2), [1/2, 1], [0, 1/4), [1/4, 1/2), [1/2, 3/4), [3/4, 1], [0, 1], . . .} è ancora una σ-algebra (con . . . s intende l’insieme di tutte le possibili unioni degli intervalli elencati) e F1 ⊂ F2 . Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Filtrazioni: esempio Pensando all’n-esimo lancio della moneta si arriverà a suddividere [0, 1] in intervalli di ampiezza 1/2n e alla σ-algebra Fn che include tutte le precedenti. Indichiamo con Xi il risultato del lancio della moneta alla i-esima prova. Allora, X1 è F1 misurabile, X2 è F2 misurabile, ecc. Ovvero (Fi , i ≥ 1) è una filtrazione per il processo {Xi , i ≥ n}. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Filtrazioni: esempio È utile per un processo essere misurabile rispetto ad un filtrazione? Se al secondo lancio abbiamo X2 = T e X2− 1(T ) è l’intervallo [1/4, 1/2), sappiamo esattamente cosa è successo anche nel lancio precedente X1 , ovvero è uscita T . Viceversa, non sappiamo nulla su cosa accadrà per X3 , ecc. Le filtrazioni sono dunque un modo per descrivere l’aumento di informazione che si ha col trascorrere del tempo. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Processi adattati Dato un processo (Xt , t ≥ 0) e una filtrazione (Ft , t ≥ 0), si dice che X è adattato ad (Ft , t ≥ 0) se per ogni t ≥ 0, X (t) è Ft -misurabile. In finanza la filtrazione rappresenta tutta l’informazione raccolta sul processo fino al tempo t. Richiedere che il processo sia adattato ad una filtrazione, vuol dire poterne studiare le caratteristiche. L’idea di σ-algebra minimale (e quindi di filtrazione naturale) è da intendersi in questo senso: visto che per poter lavorare con le variabili casuali (e quindi i processi) serve la misurabilità (altrimenti non posso calcolare alcuna probabilità), la σ-algebra Ft è costruita in modo tale da contenere “tutta l’informazione rilevante” sul processo con il minimo “ingombro”. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Processi adattati Dato un processo (Xt , t ≥ 0) e una filtrazione (Ft , t ≥ 0), si dice che X è adattato ad (Ft , t ≥ 0) se per ogni t ≥ 0, X (t) è Ft -misurabile. In finanza la filtrazione rappresenta tutta l’informazione raccolta sul processo fino al tempo t. Richiedere che il processo sia adattato ad una filtrazione, vuol dire poterne studiare le caratteristiche. L’idea di σ-algebra minimale (e quindi di filtrazione naturale) è da intendersi in questo senso: visto che per poter lavorare con le variabili casuali (e quindi i processi) serve la misurabilità (altrimenti non posso calcolare alcuna probabilità), la σ-algebra Ft è costruita in modo tale da contenere “tutta l’informazione rilevante” sul processo con il minimo “ingombro”. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Outline 1 Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Caratteristiche dei processi In genere l’introduzione dei processi serve a modellare una qualche struttura di dipendenza. Se pensiamo all’andamento di un indice azionario, è impensabile immaginare che la quotazione precedente non influenzi la successiva in una qualche misura, cioè non si può assumere l’indipendenza. I processi di uso corrente nelle applicazioni sono costruiti a partire dalle proprietà che si vogliono modellare. Ci sono quindi diversi approcci, tra questi la modellazione degli incrementi e della funzione di covarianza del processo. Xt − Xs : incremento del processo tra s e t, s < t Cov(Xs , Xt ) : la covarianza del processo Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Si chiama moto Browniano (o processo di Wiener) un processo (B(t), t ≥ 0) che parte da zero, ovvero B(0) = 0, con le seguenti proprietà: (i) è un processo ad incrementi indipendenti: ovvero B(t) − B(s) è indipendente da B(u) − B(v ) per t > s ≥ u > v ≥ 0; (ii) è un processo a incrementi stazionari: cioè la distribuzione di B(t) − B(s) per t > s ≥ 0 dipende solo dalla distanza t − s e non da t e/o s separatamente; (iii) è un processo ad incrementi Gaussiani: cioè B(t) − B(s) ∼ N (0, t − s) Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Si chiama moto Browniano (o processo di Wiener) un processo (B(t), t ≥ 0) che parte da zero, ovvero B(0) = 0, con le seguenti proprietà: (i) è un processo ad incrementi indipendenti: ovvero B(t) − B(s) è indipendente da B(u) − B(v ) per t > s ≥ u > v ≥ 0; (ii) è un processo a incrementi stazionari: cioè la distribuzione di B(t) − B(s) per t > s ≥ 0 dipende solo dalla distanza t − s e non da t e/o s separatamente; (iii) è un processo ad incrementi Gaussiani: cioè B(t) − B(s) ∼ N (0, t − s) Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Si chiama moto Browniano (o processo di Wiener) un processo (B(t), t ≥ 0) che parte da zero, ovvero B(0) = 0, con le seguenti proprietà: (i) è un processo ad incrementi indipendenti: ovvero B(t) − B(s) è indipendente da B(u) − B(v ) per t > s ≥ u > v ≥ 0; (ii) è un processo a incrementi stazionari: cioè la distribuzione di B(t) − B(s) per t > s ≥ 0 dipende solo dalla distanza t − s e non da t e/o s separatamente; (iii) è un processo ad incrementi Gaussiani: cioè B(t) − B(s) ∼ N (0, t − s) Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Si chiama moto Browniano (o processo di Wiener) un processo (B(t), t ≥ 0) che parte da zero, ovvero B(0) = 0, con le seguenti proprietà: (i) è un processo ad incrementi indipendenti: ovvero B(t) − B(s) è indipendente da B(u) − B(v ) per t > s ≥ u > v ≥ 0; (ii) è un processo a incrementi stazionari: cioè la distribuzione di B(t) − B(s) per t > s ≥ 0 dipende solo dalla distanza t − s e non da t e/o s separatamente; (iii) è un processo ad incrementi Gaussiani: cioè B(t) − B(s) ∼ N (0, t − s) Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Altra caratterizzazione: sia X1 , X2 , . . . , Xn una successione i.i.d. di variabili aleatorie che assumono solo i valori -1 e +1 con probabilità 12 . Sia Sn = X1 + X2 + · · · + Xn allora S[nt] √ ,t ≥ 0 n → (B(t), t ≥ 0) dove la convergenza è in distribuzione. Il moto Browniano è il limite di una passeggiata aleatoria [ √ ]. Si noti che il teorema del limite centrale garantisce già che Sn / n → N (0, 1), qui la convergenza, per ogni t > 0 è ad una Gaussiana centrata di varianza t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Altra caratterizzazione: sia X1 , X2 , . . . , Xn una successione i.i.d. di variabili aleatorie che assumono solo i valori -1 e +1 con probabilità 12 . Sia Sn = X1 + X2 + · · · + Xn allora S[nt] √ ,t ≥ 0 n → (B(t), t ≥ 0) dove la convergenza è in distribuzione. Il moto Browniano è il limite di una passeggiata aleatoria [ √ ]. Si noti che il teorema del limite centrale garantisce già che Sn / n → N (0, 1), qui la convergenza, per ogni t > 0 è ad una Gaussiana centrata di varianza t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Moto Browniano Altra caratterizzazione: sia X1 , X2 , . . . , Xn una successione i.i.d. di variabili aleatorie che assumono solo i valori -1 e +1 con probabilità 12 . Sia Sn = X1 + X2 + · · · + Xn allora S[nt] √ ,t ≥ 0 n → (B(t), t ≥ 0) dove la convergenza è in distribuzione. Il moto Browniano è il limite di una passeggiata aleatoria [ √ ]. Si noti che il teorema del limite centrale garantisce già che Sn / n → N (0, 1), qui la convergenza, per ogni t > 0 è ad una Gaussiana centrata di varianza t. Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Richiami di calcolo delle probabilità Variazioni del moto browniano La nozione di variazione semplice di un processo FV (X ) è legata alla differenziabilità delle sue traiettorie ed è definita come segue Z t |X 0 (t)|dt FVt (X ) = 0 e per il moto browniano non esiste in quanto B 0 (t) non esiste. Si indica con [X , X ](t) la variazione quadratica di un processo X calcolata all’istante t e la sua espressione è [X , X ](t) lim |X (si+1 ) − X (si )| n→∞ con 0 < s1 < · · · < si < · · · < sn < t. Per il moto browniano [B, B](t) = t. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Outline 1 Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Dinamiche dei prezzi Si supponga di avere un processo (S(t), t ≥ 0) che rappresenta il valore di un’azione all’istante t. Consideriamo un intervallo di tempo infinitesimale dt dopo il quale il prezzo è variato da S a S + dS (indicando con dS la variazione di S nell’intervallo di tempo dt, cioè dS = S(t + dt) − S(t)). Il rendimento dell’azione viene valutato attraverso il rapporto dS/S. Possiamo pensare di modellare questo rendimento come somma di due contributi: uno deterministico ed uno stocastico. dS = contributo deterministico + contributo stocastico S Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Dinamiche dei prezzi: input deterministico Il contributo della parte deterministica è legato ai tassi di interesse o ai rendimenti costanti legati ad operazioni finanziarie senza rischio (cioè il trend o drift = “deriva”). Indicando con µ il rendimento medio, allora il contributo sarà proporzionale a µ rispetto al tempo intercorso contributo deterministico = µdt In modelli più generali, si può anche assumere che µ sia funzione di S, di t o tutti e due. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Dinamiche dei prezzi: input stocastico Il contributo stocastico è quello dovuto a fattori esogeni come notizie inattese o altri shock esterni al mercato. Si può immaginare che questo contributo sia la realizzazione di una variabile casuale Gaussiana di media nulla (shock gaussiani). Chiamiamo questo contributo dX , e scriviamo contributo stocastico = σdX La costante σ > 0, chiamata volatilità rappresenta la variabilità intrinseca dei rendimenti (anche σ si può assumere funzione di S, di t o tutti e due) e sostanzialmente fa si che la variabilità degli shock sia proporzionale a quella dei rendimenti, cioè σdX ∼ N (0, cσ 2 ) dove c è la varianza di dX . Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Dinamiche dei prezzi equazioni differenziali stocastiche (eds) Mettendo assieme i due contributi arriviamo alla seguente equazione dS = µdt + σdX S chiamata equazione differenziale stocastica che, seppur meramente una rappresentazione matematica formale, ci permette di descrivere un semplice modello per la variazione dei rendimenti. Si noti che dX non è ancora chiaro che cosa rappresenti. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Supponiamo che non vi sia la parte stocastica, ovvero poniamo σ = 0, allora si può scrivere qualche cosa di più preciso dS(t) = µdt S(t) ovvero dS(t) = µS(t) dt passando al limite per dt → 0 otteniamo S 0 (t) = µS(t) meglio S 0 (t) d = ln S(t) = µ S(t) dt Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Risolvendo l’equazione differenziale ordinaria d ln S(t) = µ dt come Zt µds = µ(t − t0 ) ln S(t) − ln S(t0 ) = t0 (ovvero integrando) e passando alla forma esponenziale abbiamo S(t) = S(t0 )eµ(t−t0 ) ovvero, il prezzo al tempo t > t0 è calcolabile deterministicamente a partire dal prezzo di partenza S(t0 ) e dal valore del rendimento medio costante µ. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Il passaggio successivo è quello di scrivere più adeguatamente la parte stocastica. Abbiamo detto che dX è solo una notazione per indicare una particolare variabile gaussiana di media nulla e varianza assegnata. È ragionevole assumere che la varianza di dX non sia costante ma dipendenda anch’essa dall’intervallo di tempo considerato dt. Poniamo dunque dX ∼ N (0, dt) √ il che, come prima, equivale a scrivere che dX = Z dt con Z ∼ N (0, 1). Se pensiamo a due intervalli di tempo distinti dt e du, le rispettive versioni di dX possono considerarsi indipendenti quando gli intervalli non sono sovrapposti, ma allora tutto ciò ci conduce naturalmente ad associare dX agli incrementi di un moto Browniano. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Infatti, gli incrementi del moto Browniano nell’intervallo [t, t + dt) hanno la seguente proprietà B(t + dt) − B(t) ∼ N (0, dt) Perché si riscala la varianza di dX a dt? Uno dei motivi è che noi siamo interessati al limite per dt → 0 dell’equazione differenziale stocastica. Se la varianza di dX non fosse proporzionale a dt allora, la varianza di S sarebbe pari a 0 o a +∞! Un altro motivo è ovviamente la relazione con il moto browniano: cioè si associa la parte di variabilità stocastica alle traiettorie del moto browniano. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche proprietà di dS = σSdX + µSdt Ricordando che per ipotesi EdX = 0 e Var(dX ) = dt, si ottiene EdS = E(σSdX + µSdt) = µSdt e Var(dS) = EdS 2 − (EdS)2 = E(σ 2 S 2 dX 2 + (µSdt)2 + 2(µSdt)(σSdX )) − (µSdt)2 = E(σ 2 S 2 dX 2 ) = σ 2 S 2 dt Si evince che valore atteso e varianza dei rendimenti dipendono direttamente da µ e σ. Quindi, identificato il modello funzionale, per poter prevedere il comportamento di S è necessario stimare µ e σ sui dati di mercato [ ]. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Le due ipotesi su cui stiamo tacitamente lavorando e che useremo anche in futuro sono le seguenti la storia passata viene interamente riflessa nel valore attuale dell’asset e non contiene informazioni sul futuro; i mercati rispondono immediatamente ad ogni nuova informazione si abbia sull’asset. Quindi ciò che andremo a modellare è sempre l’effetto dell’arrivo di nuove informazioni sul prezzo dell’asset, cioè gli incrementi del processo. I processi che descrivono una tale dinamica dei prezzi sono anche detti Markoviani. Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Ricordiamo che la derivazione di dS = σSdX + µSdt è del tutto intuitiva ma molti dettagli tecnici non sono stati affrontati. Inoltre la scrittura in forma differenziale è solo una scrittura che dal punto di vista matematico vuol dire poco. Per dt piccolo, ma positivo, è corretto dire che dX si comporta come gli incrementi di un moto browniano, ma se dt → 0, cioè lo interpretiamo come variazione infinitesima della traiettoria del moto browniano, allora cade l’analogia in quanto tali traiettorie sono ovunque non differenziabili. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, vediamo le cose sotto un altro punto di vista... Richiami di calcolo delle probabilità Variabili casuali Processi stocastici Moto Browniano Equazioni Differenziali Stocastiche Se riscriviamo in modo esplicito l’eds dS = σSdX + µSdt usando il moto browniano per modellare la variazione dX abbiamo dS = σSdB + µSdt S(t + dt) − S(t) = σS(t)(B(t + dt) − B(t)) + µS(t)dt B(t + dt) − B(t) S(t + dt) − S(t) = σS(t) + µS(t) dt dt passando al limite per dt → 0, otterremo la scrittura formale S 0 (t) = σS(t)B 0 (t) + µS(t) dove compare la derivata della funzione B(t), ovvero della traiettoria del moto browniano