(Microsoft PowerPoint - Mercurio [modalit\340 compatibilit\340])

APPROFONDIMENTO SCIENZE
IL PIANETA
MERCURIO
Alessia Castellano
Francesca Marsili
1° BL A.S. 2012/13
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MERCURIO
Mercurio è il primo pianeta del sistema
solare in ordine di distanza dal Sole e il più
piccolo in dimensioni. La distanza media tra i
due astri è pari a circa 58 milioni di Km. Si
tratta di un pianeta terrestre di piccole
dimensioni, con un diametro inferiore alla
metà di quello della Terra. Appare
pesantemente craterizzato anche a causa
della mancanza di un'atmosfera
apprezzabile, che possa attutire gli impatti
meteorici; per questo il suo aspetto ricorda
da vicino quello della Luna. Mercurio è
dunque il più piccolo dei pianeti rocciosi del
sistema solare interno.
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Il suo nome deriva da quello
dell'omonima veloce divinità
romana del commercio e il suo
simbolo astronomico consiste di
una rappresentazione stilizzata
del caduceo del Dio. Forse il
nome è stato scelto per la velocità
con cui l’astro si muove nel cielo.
Il pianeta è conosciuto fin
dall’antichità; i Greci lo
chiamavano con due nomi,
all’alba Apollo, al tramonto
Hermes.
STORIA
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POSIZIONE E VISIBILITA’
Trattandosi di un pianeta interno rispetto
alla Terra, Mercurio appare sempre molto
vicino al Sole al punto che i telescopi
terrestri possono osservarlo solo di rado.
Durante il giorno la luminosità solare
impedisce ogni osservazione, e
l'osservazione diretta è possibile
solamente subito dopo il tramonto,
sull'orizzonte a ovest, oppure poco prima
dell'alba verso est. Inoltre l'estrema
brevità del suo moto di rivoluzione
(solamente 88 giorni) ne permette
l'osservazione solamente per pochi giorni
consecutivi, dopo di che il pianeta si
rende inosservabile dalla Terra.
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ORBITA
Mercurio possiede l’orbita più eccentrica
fra tutti i pianeti.
Al perielio si trova a soli 46 milioni di Km
dal Sole ma all’afelio si trova a 69,8
milioni di Km.
Il piano equatoriale di Mercurio coincide
con il piano della sua orbita (in altre
parole, l’asse di rotazione è praticamente
verticale);
Per questo non ci sono stagioni e alcuni
crateri vicino ai poli non ricevono mai la
luce solare, risultando permanentemente
al gelo.
Poiché la sua orbita è interna a quella
terrestre, Mercurio mostra le fasi, proprio
come la Luna.
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ORBITA
Passaggio di
Mercurio sul Sole
La ridotta distanza di Mercurio dal Sole e
l'assenza di atmosfera lo rendono un
pianeta con una grande escursione termica,
con temperature superiori a 470 °C nella
zona esposta al sole, mentre nella parte in
ombra arrivano a −180 °C
Mercurio ruota, come tutti i corpi celesti,
intorno al proprio asse in un periodo di 59
giorni circa, contro le 24 ore della Terra.
Ogni tre rotazioni, Mercurio compie due giri
intorno al Sole con la conseguenza che a
ogni perielio, Mercurio mostra sempre le
stesse due facce, alternandole.
Se vivessimo su Mercurio, vedremmo che il
Sole impiega ben 44 giorni per arrivare nel
punto più alto del cielo ed altri 44 giorni per
tramontare. Un giorno completo, su
Mercurio, dura ben 176 giorni terrestri.
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STRUTTURA INTERNA
La densità di Mercurio è molto elevata e
ciò sta ad indicare che il pianeta è
ricco di ferro. Questo lascia pensare
che, nonostante le somiglianze con la
Luna la struttura interna del pianeta
sia più vicina a quella della Terra. Si
suppone che il nucleo3 sia circondato
da un mantello2e da una crosta1 .Il
ferro si accumulò nel centro del
pianeta circa 4 miliardi di anni fa,
formando questo grosso nucleo. Il
mantello roccioso è spesso circa 550
km e costituisce il restante 25 % del
pianeta. Il mantello e la sottile crosta
sono costituiti principalmente da
anortosite, un minerale del gruppo dei
silicati .
anortosite
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LA SUPERFICIE
Le prime fotografie della superficie si
devono all'astronomo greco-francese
Eugène M. Antoniadi che all'inizio del
ventesimo secolo disegnò delle mappe
di questo pianeta. Similmente alla
Luna, il suolo mercuriano è
ampiamente craterizzato a causa dei
numerosi impatti di asteroidi che hanno
contrassegnato il suo passato e
presenta bacini riempiti da vecchie
colate laviche.
In verità, non soltanto Mercurio e la Luna
hanno subito urti con meteoriti; è tuttavia
normale che i pianeti in possesso di
un'atmosfera consistente risentano in
misura assai minore dell'effetto degli
impatti, poiché i corpi incidenti vengono
fortemente erosi dall'attrito atmosferico.
Inoltre l'atmosfera stessa erode lentamente
la superficie del pianeta, cancellando le
tracce dell'urto. Oltre all'atmosfera ci sono
diversi elementi che cancellano i crateri
causati da asteroidi che non sono infatti
presenti su mercurio, come il vento e
l'acqua. Inoltre un così ampio numero di
crateri induce molti studiosi a supporre che
il pianeta, come la Luna, manchi da
numerosi secoli di attività interna.
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LA SUPERFICIE
Mare Caloris
I crateri più piccoli di Mercurio hanno diametro
minore di 10 km, quelli più grandi superano i 200
km e prendono il nome di bacini. Al centro di
molti crateri, spesso riempiti da antiche colate
laviche ancora evidenti, s'innalzano piccole
formazioni montuose. Il bacino più grande e più
noto è il Mare Caloris, dal diametro di circa 1400
km: si tratta di una grande pianura circolare
circondata da anelli di monti. Questo bacino deve
il suo nome al fatto che si trova sempre esposto
alla luce del sole durante il passaggio di Mercurio
al perielio e pertanto è uno dei punti più caldi del
pianeta.
La superficie di Mercurio presenta infine dei
corrugamenti e delle faglie che attraversano il
bordo dei crateri: queste ultime sono state
probabilmente provocate dalla contrazione della
crosta.
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SPEDIZIONI STORICHE
Mercurio è stato visitato per la prima volta nel 1974
dalla sonda statunitense Mariner 10, che ha
teletrasmesso a terra fotografie registrate nel corso di
tre successivi sorvoli.
Il Mariner 10 venne lanciato il 3 novembre 1973 e
raggiunse il pianeta nel 1974. La sonda statunitense si
avvicinò fino ad alcune centinaia di chilometri dal
pianeta, trasmettendo circa 6.000 fotografie e
mappando il 40% della superficie mercuriana. La
traiettoria del Mariner 10 ha permesso di rilevare solo
uno dei due emisferi, ma gli astronomi
ritengono che l’altro lato sia simile. Il meridiano dei 20
gradi di longitudine passa esattamente per il centro di
un piccolo cratere, Hun Kal , che significa 20 nel
linguaggio dei Maya. Altri crateri portano il nome di
artisti, scrittori e musicisti famosi, quali Michelangelo,
Dickens, Beethoven. La maggior parte delle pianure
trae nome dalla traduzione di Mercurio in varie lingue.
SONDA MARINER
IL CRATERE ZOLA
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SPEDIZIONI STORICHE
Successivamente La NASA ha lanciato
nel 2004 la sonda MESSENGER, il cui
primo passaggio ravvicinato di Mercurio,
avvenuto il 14 gennaio , è stato seguito
dal fly-by (sorvolo ravvicinato) di ottobre
2008 ed è stato replicato il 29 settembre
2009 prima dell'ingresso in orbita attorno
al pianeta. Gli obiettivi scientifici della
missione consistono nello studiare la
composizione chimica della superficie, la
sua storia geologica, la natura del suo
campo magnetico, la dimensione e le
caratteristiche del nucleo, la natura
dell'esosfera e della magnetosfera.
SONDA MESSENGER
Immagine dell'emisfero
"sconosciuto" di
Mercurio inviata da
MESSENGER
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