MASTER IN GESTAL T COUNSELING INTEGRATO
SEMEIOTICA
SCIENZA CHE STUDIA LE PROPRIETA’ DELLA COMUNICAZIONE
• SINTASSI Comprende le regole grammaticali che
servono per organizzare le parole, riguarda la
codificazione dalle parole al suono, alla sillaba, alla
formazione del discorso.
• SEMANTICA Studia il significato,presuppone una
convenzione sul significato e la su attribuzione deve
essere condivisa.
• PRAGMATICA Studia l’effetto della comunicazione e
presuppone una relazione tra due o più comunicanti; la
pragmatica permette di analizzare lo scambio
comunicativo.
INTRODUZIONE
La qualità della relazione interpersonale gioca
un ruolo fondamentale in qualsiasi rapporto
educativo, ancor di più della preparazione
tecnica.
Ma anche la gestione degli aspetti relazionali, in
un’ottica educativa, richiede competenza e non
ci si può semplicemente basare sulle doti
personali (che rimangono comunque un buon
punto di partenza).
LA RELAZIONE E’ COMUNICAZIONE
La relazione o il sistema relazionale è:
” l’insieme costituito da una o più unità collegate fra di loro in modo che un
cambiamento nello stato di una unità sarà seguito da un cambiamento nello stato
nelle altre unità; tale cambiamento sarà seguito di nuovo da un cambiamento di
stato nell’unità primitivamente modificata; e così via.”
E’ all’interno di questi sistemi che si sentono gli effetti della comunicazione al punto
che la relazione avviene per opera di essa.
Studiare una relazione significa, allora, studiare le dinamiche della comunicazione.
MA CHE COS’E’ LA
COMUNICAZIONE ?
Un qualsiasi passaggio di
informazioni che si verifica
all’interno di un sistema
relazionale e che è in grado di
modificarlo.
PRIMO ASSIOMA
Non si può non comunicare
LA COMUNICAZIONE
INTERPERSONALE
Ogni comportamento
• ha valore di messaggio
• Anche il silenzio o il rifiuto di mettersi in relazione
con un’altra persona influenzano il comportamento
degli altri
Due persone inserite nello stesso contesto non
possono non comunicare
QUANTI MESSAGGI IN OGNI
COMUNICAZIONE
“POTETE ANDARE IN PAUSA DOPO
AVER COMPLETATO LA RELAZIONE”
SECONDO ASSIOMA
Riguarda i modi della comunicazione
e della
relazione.
“Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un
aspetto di relazione di modo che il secondo
classifica il primo ed è quindi metacomunicazione.”
COME RISPONDERE
•
•
•
•
•
Accettazione
Rifiuto
Discussione
Disconferma
Una scelta consapevole della risposta puo’
rendere la comunicazione efficace
TERZO ASSIOMA
Riguarda lo scambio comunicativo e la natura della
relazione interpersonale e si occupa di come avviene
tale scambio
“La natura di una relazione dipende dalla
punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i
comunicanti.”
CIRCOLARITA’ DELLA
COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE
• è una serie di mosse giocate da due o più
interlocutori all’interno di un contesto
• Ogni mossa tiene conto della precedente, influenza
la successiva
A
B
A
QUARTO ASSIOMA
Riguarda i mezzi e i canali della comunicazione
“Gli esseri umani comunicano sia con modulo
numerico che con quello analogico. Il
linguaggio numerico ha una sintassi logica
assai complessa e di estrema efficacia, ma
manca di una semantica adeguata nel settore
della relazione, mentre il linguaggio
analogico ha una semantica, ma non ha alcuna
sintassi adeguata per definire, in un modo che
non sia ambiguo, la natura delle relazioni.”
I CANALI DELLACOMUNICAZIONE
• VERBALE
parole, cifre
• PARAVERBALE
tono, volume, pause, esitazioni
• NON VERBALE
mimica, gestualità, postura, distanza interpersonale
Possono nascere dei problemi quando
non c’è congruenze tra i diversi livelli
SI PUO’ ESSERE SOLO IN DUE?
• La comunicazione è sempre
influenzata da “terzi” anche se non sono presenti
I terzi presenti
I terzi assenti
I terzi “non-persone”
IL PROBLEMA DELLA
TRIANGOLAZIONE
Si triangola quando c’è e/o utilizziamo un terzo.
• Perdita dell’informazione
• Aggiunte di informazioni (interpretzione)
• Manipolazione dell’informazione
QUINTO ASSIOMA
Riguarda le modalità con cui si possono connotare le
interazioni fra soggetti.
“Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o
complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza
o sulla differenza.” Un sistema relazionale mantiene la sua
omeostasi
(equilibrio)
quando
simmetria
e
complementarietà si miscelano
Simmetrico= essere uguali
•
•
•
•
-amici
-colleghi
-soci
-rivali
•
•
•
•
•
Complementare= essere diversi
-madre/figlia
-medico/paziente
-esperto/inesperto
-capo/collaboratore
-insegnante/alunni
LA COMUNICAZIONE SIMMETRICA
Gli interlocutori:
• si considerano uguali
• si scambiano molte informazioni
• sono soddisfatti entrambi
• Si crea o si rinforza il senso di appartenenza al
gruppo
RICONOSCERE
LA COMUNICAZIONE SIMMETRICA
•
•
•
•
•
•
•
•
Le facce sono distese
I corpi sono rilassati
Spesso si sta fianco a fianco
Non si evita il contatto visivo
Si è informali
Non si danno ordini
Ci si dice spesso di sì
Ognuno propone il suo argomento
I RISCHI DELLA
COMUNICAZIONE SIMMETRICA
• Eccessiva familiarità (si dimenticano le competenze)
• Difficoltà nel prendere decisioni (si soprassiede sui
contrasti)
• Grande dispersività(si salta di palo in frasca)
LA COMUNICAZIONE
COMPLEMENTARE
• UP guida
• DOWN guidato
E’ utile per prendere decisioni
E’ la forma più frequente di comunicazione tra:
• persone con età o esperienze diverse
• diversi ruoli o livelli gerarchici
• diverse culture
RICONOSCERE LA
COMUNICAZIONE COMPLEMENTARE
Fra due persone:
Chi guida (posizione UP):
• -decide gli argomenti e la successione
• -può interrompere
• -si muove liberamente
• -imposta ritmo e tono
• -chiede informazioni per sapere
• -dà informazioni di servizio
RICONOSCERE LA
COMUNICAZIONE COMPLEMENTARE
Chi è guidato (posizione DOWN):
•
•
•
•
-è più fermo e più teso
-risponde a domanda
-chiede per capire
-chiede per essere autorizzato
Il rapporto è formale
I RISCHI DELLA
COMUNICAZIONE COMPLEMENTARE
• Scarsa informazione
• Frustrazione del ruolo DOWN
In un equilibrato gioco comunicativo simmetria e
complementarietà si alternano
PENTAGRAMMA DELLA
COMPLEMENTARIETA’
1Spiegazione -Ascolto
2 Guida -Emulazione
3 Comando -Obbedienza
4 Oppressione -Rassegnazione
Chi è UP deve avere la capacità di agire nei
primi tre
Grazie per l’ascolto e…
…buon lavoro!