PARASSITOSI ALIMENTARI
Sono dovute alla presenza negli alimenti di organismi unicellulari (protozoi) o pluricellulari
(metazoi) che conducono gran parte del loro ciclo vitale a spese di altri esseri viventi.
Gli alimenti rappresentano un veicolo attraverso cui il parassita passa da un ospite all'altro.
Molte parassitosi sono diffuse soprattutto nelle zone tropicali a causa dell'elevata densità di
popolazione, la scarsa igiene e il clima caldo. La maggior parte sono a trasmissione oro-fecale.
Parassitosi da protozoi (parassiti unicellulari)
Toxoplasmosi
E' causata dal toxoplama gondii, un parassita intracellulare di mammiferi (gatti, uomo) e uccelli.
L'uomo si infetta attraverso l'ingestione accidentale di feci di gatto o il consumo di alimenti crudi o
poco cotti contaminati, soprattutto carne suina. Questa parassitosi è generalmente asintomatica ma
se viene contratta da una donna in gravidanza può essere trasmessa per via placentare al feto ed
avere gravi conseguenze.
Parassitosi da metazoi
Le parassitosi da metazoi sono dovute a parassiti pluricellulari che si distinguono in platelminti (o
vermi piatti) e nematodi (o vermi cilindrici)
Teniasi
Parassitosi dell'intestino umano da parte di tenie. Le tenie sono vermi piatti di circa un cm di
larghezza che possono raggiungere vari metri di lunghezza. Hanno una testa detta scolice, che
presenta ventose od uncini con cui si attaccano alla parete intestinale dell'ospite, ed un lungo corpo
diviso in segmenti. Esistono due specie di tenie: la tenia solium che parassita il maiale e la tenia
saginata che parassita i bovini.
Il ciclo vitale della tenia si svolge tra l'uomo e l'animale (bovino o suino): l'uomo infestato elimina
con le feci le uova – le uova sono ingerite dagli animali che divengono gli ospiti intermedi del
parassita – le uova si schiudono nell'intestino dell'animale liberando le larve – le larve giungono ai
muscoli e si incistano – l'uomo si contamina mangiando carne infestata dalle cisti e diventa l'ospite
definitivo perchè le larve si sviluppano in vermi che, a loro volta, produrrano altre uova.
I sintomi, che si manifestano dopo alcuni mesi, sono problemi gastrointestinali, nausea, malessere
generale, perdita di peso.
La prevenzione si fa con l'ispezione degli animali macellati e con la cottura delle carni e dei
derivati.
Anisakidosi
Parassitosi causata dall'ingestione di larve di Anisakis simplex, un verme cilindrico, che vive in una
fase della sua vita larvale in diverse specie ittiche di piccole dimensioni consumate comunemente
(acciughe, sardine, sgombri, triglie). L'uomo può infestarsi consumando pesce crudo o poco cotto
contenente larve vive. I sintomi sono nausea, vomito, dolori addominali, manifestazioni allergiche.
La prevenzione si attua grazie ad una rapida eviscerazione del pesce e alla cottura o alla
surgelazione del pesce.