Il Priapismo, dal dio greco Priapo noto per la sua erezione

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Priapismo
Il Priapismo, dal dio greco Priapo noto per la sua erezione sproporzionatamente grande e
permanente, è una condizione di erezione persistente, dolorosa, nonostante l'assenza di
stimolazione erotica che, se non trattata adeguatamente, comporta come esito una impotenza
definitiva. Ci sono due tipi di priapismo: a basso flusso e ad alto flusso, che richiedono un
trattamento diverso. Il priapismo a basso flusso, in particolare, è considerato un'emergenza
medica, che dovrebbe ricevere cure adeguate da parte di un professionista urologo/andrologo
entro 4-6 ore dalla comparsa dell'erezione, in assenza delle quali i danni al pene sono
permanenti e irrecuperabili.
Cause del priapismo a basso flusso
Il meccanismo del priapismo a basso flusso è innescato dalla ostruzione delle vene che
drenano il sangue dai corpi cavernosi del pene. Se questo meccanismo è particolarmente
potente e persistente, con il passare delle ore, il flusso di sangue arterioso in arrivo al pene si
arresta completamente, il tenore di ossigeno nel pene si azzera e quindi si realizza una
condizione di shock vero e proprio dell'organo, con una erezione che si automantiene, di difficile
trattamento e che, dopo le 6 ore, lascia un certo grado di danno dei tessuti, anche se il
problema è stato risolto dai medici. Il priapismo può colpire in tutte le età e può essere
associato a malattie, traumi, consumo di farmaci e droghe. Nei giovani, specialmente di razza
nera, è frequente causato da disturbi ematologici, in particolare la
anemia mediterranea
o
a cellule falciformi.
Anche la la leucemia, e la malattia di Fabry possono comportare Priapismo. Il priapismo può
essere associato a malattie o disturbi neurologici quali malattie e traumi del midollo spinale.
In alcuni casi - cosiddetti idiopatici - non vi è una causa apparente.
Il priapismo da farmaci è oggi forse il più frequente: I farmaci che più comunemente causano
priapismo sono quelli utilizzati nelle iniezioni intra-cavernose per il trattamento della disfunzione
erettile (
papaverina, alprostadil). Sono stati descritti casi dovuti ad
altri farmaci di varie categorie (antipertensivi, gli antipsicotici - clorpromazina, clozapina,
antidepressivi - in particolare trazodone, anticoagulanti, cantaridina).
Tra gli abusi notoriamente associati a priapismo sono il consumo di
alcol e cocaina
. . Priapismo ad alto flusso Il priapismo ad alto flusso è invece dovuto ad un abnorme flusso di
sangue arterioso all'interno dei corpi cavernosi del pene, anche in tal caso non legato ad una
stimolazione erotica. A differenza del priapismo a basso flusso quindi, in questo caso non c'è un
danno del pene dovuto ad assenza di ossigeno dei tessuti, pertanto la cura del priapismo ad
alto flusso non è una emergenza medica. La causa del priapismo ad alto flusso è quasi sempre
la rottura di una arteria interna del pene (arteria cavernosa) dovuta ad un trauma da
schiacciamento della base del pene o del perineo. Il meccanismo più frequente di rottura di una
arteria cavernosa è un incidente in moto in cui si batte violentemente il perineo o il pene contro
il serbatoio.
Complicazioni del priapismo
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Priapismo
Le potenziali complicanze includono l'ischemia, la coagulazione del sangue nel pene
(trombosi), e danni ai vasi sanguigni del pene che possono provocare una compromissione
definitiva della funzione erettile. Nei casi più gravi, l'ischemia si può complicare con una
gangrena, che potrebbe richiedere l'amputazione del pene.
Diagnosi e Trattamento
La prima cosa da stabilire è se l'erezione prolungata del paziente è da priapismo a basso flusso
o ad alto flusso: un prelievo di sangue dal pene ed una Emo-gas-analisi permettono di chiarire
subito la tipologia del priapismo. L'esame eco-color-doppler del pene permette di osservare la
assenza di flusso arterioso nel priapismo a basso flusso e, viceversa, un flusso esagerato in
caso di rottura di arteria cavernosa. Priapismo a basso flusso: indipendentemente dalla
causa scatenante, che ovviamente deve essere valutata (poichè un priapismo da anemia
falciforme và trattato in maniera diversa rispetto ad uno da farmaci!), la terapia mira a svuotare
il pene dal sangue senza ossigeno e ripristinare una normale circolazione al suo interno, con
somministrazione di farmaci (fenilefrina) che servono per interrompere il meccanismo
dell'erezione. Se la terapia non dà i risultati voluti, si deve ricorrere ad un intervento chirurgico
per effettuare uno scarico artificiale del sangue venoso contenuto nel pene.
Priapismo ad alto flusso
: la cura consiste nel chiudere l'arteria cavernosa rotta. Questa procedura è affidata
normalmente ad un radiologo interventista e viene eseguita attraverso l'inserimento di una
sottilissima sonda che, attraverso l'albero arterioso, si inserisce sino al punto ove si desidera
lasciare una piccola spirale o sostanze molto dense che provocano la chiusura dell'arteria rotta.
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