Il Papa incontra 100mila scout «Costruite ponti, non muri» La replica dei ragazzi dell'Agesci: «Guidaci in una Chiesa pura» In piazza San Pietro tanti giovani: in 18mila tra gli otto e i dieci anni Papa Francesco durante l'incontro con gli scout in Piazza San Pietro Aumenta Diminuisci Stampa Invia Commenta Tweet Follow Tutto Schermo CITTÀ DEL VATICANO Le istituzioni, e in particolare la magistratura, hanno un ruolo contro la «espansione della criminalità, nelle sue espressioni economiche e finanziarie e contro la piaga delle corruzione». E hanno un ruolo da svolgere quando la «globalizzazione, introducendo norme estranee al tessuto sociale, porta confusione, fino a forme di colonizzazione ideologica» di un popolo. Lo ha detto ieri il Papa, ricevendo nella Sala Clementina i componenti del Consiglio superiore della magistratura, guidati dal vicepresidente Giovanni Legnini. Se la globalizzazione può minare l'identità di un popolo, alle «scosse profonde delle radici culturali che essa produce», ragiona il Pontefice, «si può rispondere dando solidità alle basi e ai valori della convivenza». In particolare ai giovani, ha commentato il Papa, le istituzioni devono offrire una «antropologia in grado di rispondere alle aspirazioni dell'animo umano. Devono cioè recuperare una strategia di lungo respiro». Si consideri ad esempio la repressione di una violazione: «La riaffermazione della regola non è solo un atto rivolto alla singola persona, ma supera sempre il caso individuale per interessare la comunità nel suo insieme». «In questo senso», ha rimarcato il Papa, «ogni pronunciamento giudiziario varca il confine del singolo processo, per aprirsi e diventare l'occasione in cui tutta la comunità si ritrova intorno a quella regola, ne riafferma il valore e in tal modo, cosa ancora più importante, si identifica in essa». RICORDANDO BACHELET. Significativa anche l'evocazione da parte di Bergoglio del vicepresidente del Csm, Vittorio Bachelet, ucciso dalle Brigate rosse 35 anni fa sulle scalinate della facoltà di Giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma: «La giustizia non si fa in astratto, ma considerando sempre l'uomo nel suo valore reale e tra coloro che sono stati affascinati da tale compito, che per esso hanno dato la vita, voglio ricordare Vittorio Bachelet, la sua testimonianza di uomo, di cristiano e di giurista continui ad animare il vostro impegno al servizio della giustizia e del bene comune». Ma ieri è stata anche la giornata in cui il Papa ha incontrato 100mila scout dell'Agesci, ai quali ha detto: «Non accontentatevi di una presenza decorativa». E tutt'altro che decorativa è stata già dalle prime ore del mattino la presenza dei ragazzi, tra cui 22.500 tra gli 11 e i 15 anni, e 18mila dagli 8 ai 10 anni, che hanno pacificamente invaso piazza San Pietro e dintorni, sfilando in camicia azzurra e i fazzolettone colorato. E quando il Papa ha fatto il suo ampio giro in papamobile, l'entusiasmo della folla è stato incontenibile. «Capacità di dialogo con la società, fare ponti in questa società dove c'è l'abitudine di far muri, voi fate ponti, per favore», ha detto il Papa. «Sono certo», ha detto Francesco, «che l'Agesci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società. E questo può avvenire solo a una condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché, pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone». Al Papa l'Agesci ha dedicato una preghiera in cui si chiede che «possa mantenere sempre l'entusiasmo per guidarci a fare una chiesa semplice e pura». L'ATTESA A TORINO. Intanto Torino si prepara ad accogliere, il 21 e 22 giugno, Papa Francesco. Una visita pastorale, in occasione dell'ostensione della Sindone e del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, che promette grandi emozioni (e un'invasione di pellegrini) tra appuntamenti pubblici, come la Messa e l'Angelus in piazza Vittorio e l'abbraccio ai 50mila ragazzi della mini Giornata Mondiale della Gioventù, e privati, il pranzo del lunedì con i parenti piemontesi del Pontefice. L'arrivo sotto la Mole di Bergoglio sarà domenica prossima. Tredici gli appuntamenti in programma in 33 ore.