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La Logopedia si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi della comunicazione e del linguaggio, orale e scritto, in età evolutiva, adulta e geriatrica.
La Logopedista collabora con l’Ortodontista qualora vi siano problemi di respirarazione orale,
abitudini viziate, deglutizione atipica.
Cosa si intende per respirazione orale e perché è importante rieducarla?
La funzione respiratoria corretta è prevalentemente nasale; attraverso questo meccanismo si
ha un processo di detersione, umidificazione e riscaldamento dell’aria inspirata.
Nella respirazione orale tutto ciò non avviene con conseguente diminuita pervietà delle fosse
nasali, restringimento dell’arco palatino, disidratazione delle mucose orali.
Tali condizioni, associate al mancato passaggio dell’aria attraverso i vari filtri nasali, predispongono a sviluppare più frequentemente patologie delle vie respiratorie quali riniti, sinusiti e otiti
e, nondimeno, ingrossamento ed infiammazione a livello tonsillare ed adenoide. Ne consegue
un vero e proprio ostacolo “fisico” al passaggio dell’aria che perpetua la respirazione a bocca
aperta.
Sarà compito, in diversa misura da caso a caso, dell’Otorininolaringoiatra, dell’Ortodontista e
del Logopedista interrompere questo circolo vizioso al fine di ripristinare una corretta funzione,
presupposto fondamentale per un armonico sviluppo d’organo.
Cosa si intende per abitudini viziate e quali conseguenze possono portare?
Si definiscono abitudini viziate tutti quei gesti “non finalizzati” che si compiono coinvolgendo la
zona della bocca: succhiare il dito, mordicchiare le labbra o le nocche, rosicchiare le unghie,
tenere in bocca penne o altri oggetti.
Con il tempo tali abitudini, soprattutto se presenti nel periodo della crescita, possono modificare
la struttura della bocca.
Il succhiamento del pollice, ad esempio, può causare un restringimento del palato e una eccessiva sporgenza degli incisivi superiori; l’onicofagia (ossia “mangiarsi le unghie”) può causare spostamento di singoli denti, usura dei margini dentali e/o sovraccarico dell’articolazione
temporo-mandibolare.
Cosa si intende per deglutizione atipica e come si corregge?
La deglutizione atipica viene definita come la persistenza della deglutizione infantile (interposizione della lingua tra gli incisivi inferiori e superiori durante l’atto della deglutizione) oltre il
limite di età fisiologico.
Questa condizione, risulta del tutto normale durante il periodo dello svezzamento e a seguito
dell’eruzione dei denti da latte, diventando dopo alcuni anni una alterata funzione che può
sviluppare delle anomalie a carico dell’osso, dei muscoli e del posizionamento dei denti (visivamente si nota uno spazio tra i denti anteriori quando il bambino porta le arcate a contatto).
Queste alterazioni sono da imputarsi al fatto cha
la lingua è un muscolo molto potente ingaggiato
nel processo della deglutizione da 700 a 1000
volte nelle 24 ore.
Le cause più comuni di deglutizione atipica sono
riconducibili ad abitudini viziate (uso del ciuccio
o del biberon protratto troppo a lungo), allattamento artificiale (palato alto e stretto, il palato
del bambino si adatta alla forma della tettarella
mentre nell’allattamento a seno è quest’ultimo a
plasmarsi sulla forma della bocca del neonato), succhiamento del dito, onicofagia (smangiucchiamento delle unghie), respirazione orale (per alterato funzionamento delle vie aeree superiori, ingrossamento delle tonsille e/o delle adenoidi).
La risoluzione della deglutizione infantile avviene attraverso un approccio multi professionale:
in principio, un valido miglioramento della situazione si ottiene eliminando eventuali abitudini
viziate quanto prima.
In seguito si ricorre all’uso di apparecchi funzionali in associazione alla rieducazione logopedica che consiste nella personalizzazione di esercizi da parte di una logopedista con la collaborazione del bambino e della famiglia.
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