Fisiologia riproduttiva nel maschio Prof. Luisa VALENTINI Testicolo e vie seminali Spermatogenesi Spermatogenesi Maturazione spermatozoi Sperma Costituito da una frazione liquida, plasma seminale (PS), secreto dalle ghiandole accessorie del tratto genitale maschile, e da una componente cellulare in sospensione, spermatozoi, rilasciati dall'epididimo Le due componenti differiscono per origine, composizione e funzioni Il PS è importante per diversi eventi, quali funzionalità spermatica, fertilizzazione, prime fasi di sviluppo Rato, L. et al. (2012) Nat. Rev. Urol. doi:10.1038/nrurol.2012.77 Jon M. Oatley, and Ralph L. Brinster Physiol Rev 2012;92:577-595 ©2012 by American Physiological Society Reazione acrosomiale Barroso et al. 2009 Fertility and Sterility 2009 92, 835-848 DOI: (10.1016/j.fertnstert.2009.06.030) Copyright © 2009 American Society for Reproductive Medicine Barroso et al. 2009 Fertility and Sterility 2009 92, 835-848 DOI: (10.1016/j.fertnstert.2009.06.030) Copyright © 2009 American Society for Reproductive Medicine Reazione acrosomiale Costituito da una frazione liquida, plasma seminale (PS), secreto dalle ghiandole accessorie del tratto genitale maschile, e da una componente cellulare in sospensione, spermatozoi, rilasciati dall'epididimo Le due componenti differiscono per origine, composizione e funzioni Plasma seminale Costituisce la frazione liquida dell’eiaculato, secreta da rete testis, epididimo, ghiandole sessuali accessorie (vescichette seminali, prostata, gh. bulbouretrali) Le gh. accessorie forniscono gran parte del plasma seminale e le vescichette seminali l’aliquota maggiore Il pH varia in funzione della specie: leggermente acido nei ruminanti; alcalino nello stallone e nel verro Juyena e Stelletta, 2013, modificato. Journal of Andrology DOI: 10.2164/jandrol.110.012583 Funzioni del plasma seminale Vettore degli spermatozoi Sopravvivenza degli spz nelle vie genitali femminili Juyena e Stelletta, 2013, modificato. Journal of Andrology DOI: 10.2164/jandrol.110.012583 1) Attivazione e incremento della motilità spz 2) Funzione tampone 3) Previene l’attivazione degli spz durante il trasporto e stabilizza la membrane per evitare la prematura capacitazione 4) Previene la fagocitosi degli spz 5) Regola il trasporto e l’eliminazione degli spz 6) Accelera (bovina) e induce l’ovulazione (suino, camelidi) 7) Favorisce l’interazione spz-oocita 8) Induce l’espressione di citochine embriotrofiche e favorisce i cambiamenti immunitari necessari per la gravidanza Plasma seminale Costituisce la frazione liquida dell’eiaculato, secreta da rete testis, epididimo, ghiandole sessuali accessorie (prostata, vescichette seminali, gh. bulbouretrali) Le gh. accessorie forniscono gran parte del plasma seminale e le vescichette seminali l’aliquota maggiore Il pH varia in funzione della specie: leggermente acido nei ruminanti; alcalino nello stallone e nel verro Sperma Caratteristiche Toro Ariete Verro Stallone Volume eiaculato (ml) 5-8 0,8-1ml (0,1-2 ml) 150-200 60-100 Concentrazione (mln/ml) 800-2000 2000-3000 200-300 150-300 Spz/eiaculato (109) 5-15 1,6-3,6 30-60 5-15 pH 6,8 5,0 7,3-7,8 7,2-7,8 Longevità (ore) 30-48 30-48 34-72 72-120 Frazione gelatinosa terminale, prodotta dalle GBU, con funzione di tappo Emessi più getti (5-10) solo i primi contengono spz, la III frazione, viscosa, prodotta dalle VS è emessa con gli ultimi getti Aspetto macroscopico CRITERI OPERATIVI Anamnesi Valutazione capacità riproduttiva Prelievo del seme Valutazione del seme Comportamento sessuale Corteggiamento, atteggiamenti, movimenti e posture finalizzati a favorire la fertilizzazione Il comportamento sessuale è influenzato dagli ormoni circolanti, e viceversa La coordinazione degli schemi motori finalizzati alla fecondazione è la risultante di una serie di risposte indotte da stimoli specifici Comportamento sessuale nel maschio Tre fasi 1. Precopulatoria (ricerca del partner, corteggiamento, eccitazione, erezione e protusione del glande) 2. Copulatoria (monta, penetrazione, eiaculazione) 3. Postcopulatoria (distacco, fase refrattaria, memorizzazione) Comportamento sessuale nel maschio Tre fasi 1. Precopulatoria (ricerca del partner, corteggiamento, eccitazione, erezione e protusione del glande) 2. Copulatoria (monta, penetrazione, eiaculazione) 3. Postcopulatoria (distacco, fase refrattaria, memorizzazione) Comportamento sessuale nel maschio La durata del corteggiamento e dell'accoppiamento varia tra le specie: Accoppiamento breve: ruminanti, gatto Accoppiamento lungo: suino, cane Intermedio: equino Comportamento sessuale Comportamento sessuale Comportamento sessuale Modalità accoppiamento Durata accoppiamento Volume eiaculato Sito di Numero medio di (range) deposizione seme eiaculazioni fino all'appagamento Struttura pene 1-3'' (unica spinta pelvica, stretta con gli arti anteriori) 0,8-1ml (0,1-2 ml) Ostio cervicale esterno 20 Fibroelastico con appendice filiforme 1-2'' (unica spinta pelvica, stretta con gli arti anteriori) 3-5 ml (0,5-12 ml) Fornice vagina 10 Fibroelastico 20-60'' (spinte pelviche multiple, seguite da fase inattiva) 75-120 ml Ostio cervicale esterno ma il seme entra in utero per l'elevata pressione 3 Muscolo-vascolare 5-20' (rapide spinte pelviche fino all'inserimento glande in cervice, poi sonnolenza) 200-250 ml Cervice e utero 3 Fibroelastico con apice a spirale Flehmen Flehmen Flehmen ESAME CLINICO Esteriorizzazione del pene persistenza del frenulo follicoliti del bulbo del glande fratture pregresse osso penieno balanite (infiammazione glande) postite (infiammazione prepuzio) Valutazione della prostata le patologie prostatiche alterano la fertilità la prostatite acuta impedisce una normale eiaculazione ESAME CLINICO Ispezione e palpazione testicolo ed epididimo dimensioni consistenza: ipoplasia, neoplasie, granulomi, ascessi rapporto volume testicolo/epididimo: atrofia Ispezione e palpazione scroto Le infiammazioni croniche alterano la termoregolazione Ernie inguino-scrotali VALUTAZIONE CAPACITÀ RIPRODUTTIVA Importante! Le dimensioni del testicolo sono direttamente proporzionali alla quantità giornaliera di sperma prodotto ed eiaculato (DSO: Daily Sperm Output) VALUTAZIONE CAPACITÀ RIPRODUTTIVA La produzione giornaliera di sperma è correlata al peso dei testicoli Il numero di spz/eiaculato è influenzato da: dimensioni del testicolo, età, frequenza di eiaculazioni Un singolo eiaculato non permette di stimare il DSO, la funzionalità testicolare e quindi la capacità riproduttiva del soggetto L’intervallo tra le eiaculazioni, o i tempi di astinenza, influenzano marcatamente il numero di spz/eiaculato Per una corretta valutazione, eseguire un primo prelievo di seme e un secondo dopo 2-3 settimane di inattività sessuale, e compararli VALUTAZIONE DELL’EIACULATO: PRELIEVO (Fase preparatoria) Ambiente tranquillo e familiare al maschio presenza di femmina in proestro-estro (maschi esperti) Alternativamente uso di feromoni sintetici 1/1000000 ml Camera contaglobuli di Burker: il volume evidenziato dal rettangolo è pari a un milionesimo di ml DEFINIZIONI DELLE VARIABILI SEMINALI Normozoospermia: eiaculato che corrisponde ai parametri seminali di riferimento Oligozoospermia: concentrazione di spermatozoi inferiore ai valori standard di specie Astenozoospermia: motilità inferiore rispetto ai parametri di riferimento Teratozoospermia: % di morfologie anomale superiori a quelle di riferimento Oligo-asteno-teratozoospermia: alterazione di tutti e tre i parametri (possono anche essere presenti solo due profili) Necrozoospermia: alta percentuale di spermatozoi immobili Azoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato Aspermia: assenza di eiaculato (assenza o eiaculazione retrograda) Emospermia: presenza di sangue nell’eiaculato Piospermia: presenza di pus nell’eiaculato EIACULATI PATOLOGICI: AZOOSPERMIA Grave alterazione della funzione riproduttiva maschile che può derivare da incapacità del testicolo a produrre spermatozoi (azoospermia secretoria o non ostruttiva) o da ostruzione delle vie escretrici seminali per cui gli spz, normalmente prodotti dal testicolo, non raggiungono il liquido seminale (azoospermia escretoria o ostruttiva) A volte sono entrambe presenti EIACULATI PATOLOGICI: AZOOSPERMIA Per diagnosticarla con certezza occorre centrifugare il campione spermatico e valutare più vetrini (a 400 x) del sedimento ottenuto, in cui si rileva totale assenza di spz Ciò è molto importante, perché un campione seminale che all’esame a fresco non fa rilevare spz, ma in cui si riscontrano rari spermatozoi dopo centrifugazione, porta a diagnosi di criptozoospermia ed esclude la possibilità di un’azoospermia ostruttiva Nel cane, la ALP è prodotta in concentrazioni molto elevate nella coda dell’epididimo, con concentrazioni >5000 U/l, fino a 40.000 U/l. Concentrazioni nell’eiaculato di ALP≤5000 U/l sono indicative di assenza della seconda frazione, e quindi di azoospermia ostruttiva Eiaculati patologici: azoospermia Pre-testicolari steroidi endogeni - esogeni ipotiroidismo; ipercorticosurrenalismo farmaci Testicolari ipoplasia testicolare intersessualità – anomalie genetiche o cromosomiche criptorchidismo bilaterale traumatismi degenerazione testicolare – orchite cronica - neoplasie Post-testicolari aplasia segmentale dotti deferenti spermatocele granulomi spermatici bilaterali eiaculazione retrograda o dolorosa NB in questi casi si verifica una azoospermia “falsa” solo quando le alterazioni sono bilaterali EIACULATI PATOLOGICI: AZOOSPERMIA Fattori ambientali ed operativi non ottimali possono provocare “falsa” azoospermia Prima di emettere diagnosi, ripetere il prelievo almeno 3 volte e sempre in presenza di femmina in estro EIACULATI PATOLOGICI: OLIGOZOOSPERMIA N° di spermatozoi inferiore ai limiti fisiologici Prima di emettere diagnosi ripetere il prelievo dopo qualche giorno L’eziologia è spesso la stessa dell’azoospermia (specie forme croniche di prostatite ed orchite) Nel tempo può esitare in azoospermia NB Oligozoospermico non significa infertile EIACULATI PATOLOGICI: EMOSPERMIA CAUSE Traumatismi durante il prelievo (più spesso con sistema aperto) iperplasia-ipertrofia prostatica complicata da cisti a contenuto ematico EIACULATI PATOLOGICI: TERATOZOOSPERMIA Si parla generalmente di teratozoospermia quando le morfologie alterate raggiungono il 40% Congenita o acquisita dovuta ad ipertermia testicolare e flogosi Va differenziata dagli artefatti da colorazione (scomparsa della goccia, difetti coda e acrosoma) Microscopia a contrasto di fase: gocce citoplasmatiche con varia localizzazione EIACULATI PATOLOGICI: NECROZOOSPERMIA Uso di materiali non idonei (gli spz sono emessi vivi) Presenza di batteri con valori superiori ai 10.000 batteri/ml Valutare il numero di leucociti Spesso non c’è relazione fra presenza batterica e leucociti (preferibile es. batteriologico) Col. differenziale eosina-nigrosina (1000x) Normozoospermia Necrozoospermia Presenza di goccia prossimale, difetti nell’acrosoma, ripiegamento della coda Normozoospermia. I pochi spermatozoi morti presentano gravi difetti di coda (Per gentile concessione del Prof. S. Belluzzi) Normozoospermia Necrozoospermia, teratozoospermia, rigonfiamento acrosomiale Sdoppiamento della parte intermedia, coda doppia Teratozoospermia: gravi difetti della coda che determinano movimenti alterati Teratozoospermia Testa doppia in spermatozoo morto Coda doppia in spermatozoo vivo Acrosoma rigonfio in spermatozoo morto