CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura RESOCONTO INTEGRALE N. 64 DELLA SEDUTA DI AUDIZIONE V COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE DEL 02 MARZO 2017 Argomento dell’audizione: P.d.L. “IInterventi regionali per il recupero e reimpiego della donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità”. reg.gen.n.308 Elenco degli intervenuti: Vincenzo Santagata (Presidente Ordine Farmacisti della Provincia di Napoli) Tiziana Donnianni (Delegata territoriale per il Banco farmaceutico) Maurizio Manna (Presidente Ordine dei Farmacisti della Provincia di Benevento e Delegato regionale FOFI) Ferdinando Maria De Francesco (Presidente Ordine dei Farmacisti di Salerno) Annamaria Fucile (Farmacista A.S.L. Caserta) Vincenzo D’Agostino (Direttore del Dipartimento Farmaceutico ASL na 2 nord) Adriano Vercellone (Segretario Regionale SIFO ASL na 3 sud) Eduardo Nava (Direttore Dipartimento Farmaceutico A.S.L. na 3 sud) Ugo Trama (Dirigente Giunta regionale): Pasquale Sommese (gruppo misto NCD) Armando Cesaro (gruppo F.I.) Vincenzo Viglione (gruppo M.5.S.) Presidenza Raffaele Topo Inizio lavori ore 10.45 PRESIDENTE: Buongiorno. Diamo inizio ai lavori della V Commissione convocata in audizione sul progetto di legge “Interventi regionali per il recupero e reimpiego della donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità”. Proposta di legge ad iniziativa del consigliere Viglione. Se non ci sono interventi preliminari partirei con l’ascolto che è necessario per commentare, eventualmente emendare il testo, possiamo farlo in questa sede, ma è preferibile che a conclusione degli interventi o anche a distanza di una decina di giorni, potete far pervenire alla Commissione scritti, memorie, note integrative, perché vogliamo emanare un testo il più possibile condiviso. Avevo invitato anche il 02 marzo 2017 responsabile dei farmaci della Regione che spero riesca a venire. In ogni caso convocherò una Commissione a conclusione di questo lavoro, una istruttoria la faremmo anche con la struttura commissariale per farne un provvedimento condiviso anche con gli uffici della Regione. Se non ci sono interventi preliminari passerei all’esame. La parola al consigliere Sommese. Pasquale Sommese (gruppo misto NCD): In qualunque sede ho registrato che gli ordini professionali, soprattutto il Presidente dei Farmacisti, il professor Santagata, già da tempo – in assenza di una cornice su questo settore – prosegue su tutte quelle che sono le farmacie della Provincia di Napoli con un’organizzazione che si è regolamentata come ordine professionale. Bene mettere all’interno di quest’iniziativa una cornice per delineare bene le attività. Visto che parliamo di due o tre articoli unici potevamo – anche ai fini dell’economicità dei tempi – riportarlo direttamente in finanziaria, oggi in Commissione facevamo un emendamento e lo rendevamo subito operativo se all’interno di questo lavoro, di questa giornata, arriviamo a degli articolati dove avete idee chiare, si opera già con l’esperienza vissuta, procediamo e vediamo se lo possiamo portare direttamente in Aula e facciamo una legge già dalla prossima settimana, diversamente Commissione, valutazione, passeranno mesi e forse non arriveremo al risultato. PRESIDENTE: La sorprenderemo consigliere Sommese perché il prossimo mese approveremo tre o quattro leggi molto importanti che si occupano di materie nelle quali gli attori di settore sono già operativi, costruiremo un quadro, una cornice. Penso che sia preferibile fare una legge che tra l’altro prevede degli adempimenti anche in termini di informazione, di campagna di sensibilizzazione, anche di report di controlli che forse con un emendamento non ci sarebbe la stessa attenzione. Dedichiamo un’audizione, ascoltiamo il dirigente e poi, a mio avviso, del testo se va bene o deve essere corretto, si può andare tranquillamente in Aula. Questo anche per qualificare l’attività del Consiglio, perché ieri abbiamo tenuto un’audizione, lo dico a proposito della tutela della sicurezza lavoratori, anche lì c’è un testo che riusciremo a formare velocemente. Stessa cosa sul tabagismo, abbiamo fatto un’audizione molto importante – 1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura alla presenza di TV Radicale – sulla PMA. Dedicheremo questo mese a formare dei testi condivisi, visti dalle strutture, facendo un lavoro di supplenza, perché non abbiamo una struttura che ci aiuti in queste cose, stiamo facendo molto da noi, però dobbiamo dare una prova e questo Consiglio regionale, a partire da questa Commissione, riesce a riprendersi il potere legislativo e a svolgerlo – in modo comunitario – perché ci occupiamo di problemi della comunità e quindi anche una sfida a noi. Ho fatto un emendamento sull’utilizzo dei beni delle A.S.L. ai fini delle attività di prevenzione, quindi, corsa, sport, eccetera, potevo fare un progetto di legge d’immagine, per le ragioni che diceva il consigliere Sommese, ho fatto un emendamento, quindi passerà nel collegato alla legge di stabilità, una scelta mia, per velocità, però, anche per rispettare il lavoro fatto dai colleghi ritengo preferibile – in questo caso – arrivare alla formazione di una legge ad hoc. Inizierei con il Presidente Santagata. Vincenzo Santagata (Presidente Ordine Farmacisti della Provincia di Napoli): Buongiorno, ringrazio il Presidente Topo, l’onorevole Sommese e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle i quali sono stati molto sensibili a proporre questa proposta di legge. Vorrei brevemente fare lo stato dell’arte di quanto esiste già e quanto ha riportato l’onorevole Sommese. Nel momento in cui ho ricevuto la convocazione di partecipazione, proprio due giorni fa sono stato invitato alla trasmissione “Tutta Salute” a RAI 3, in diretta a Roma, ci hanno chiamato e abbiamo presentato questo progetto “Farmaco per tutti”. Precedentemente era già stato presentato a Ballarò, trasmissione di ampio respiro nazionale, la prima apparizione è stata alla trasmissione Quinta Colonna lo scorso anno. Il protocollo d’intesa è stato firmato tra l’ordine dei farmacisti e la Provincia di Napoli, sua eminenza il cardinale Crescezio Sepe, la dottoressa Menicucci direttrice dell’azienda ospedaliera Santobono Pausilipon e Federfarma Napoli. La finalità è quella di raccogliere i farmaci non scaduti, con almeno 8 mesi di scadenza, chiaramente la raccolta non è limitata solo ai farmaci senza obbligo di ricetta, ma raccoglie qualsiasi tipologia di farmaci tranne farmaci che rientrano nella tabella degli stupefacenti, farmaci che appartengono alla catena del freddo e farmaci di tipo ospedaliero. Ad oggi, al progetto, hanno aderito cento farmacie disseminate sia 02 marzo 2017 nella città di Napoli sia nella Provincia, abbiamo raccolto cinquantamila confezioni di farmaci che sono stati donati, attraverso gli enti assistenziali indicati anche da sua eminenza il cardinale Crescenzio Sepe, a: La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Unitalsi, Croce Rossa, Suore di Madre Teresa di Calcutta, Ordine di Malta e abbiamo dato farmaci anche all’Ordine dei camilliani che gestisce un ospedale in Benin, per un valore di circa 700 mila euro nel giro di pochi mesi. Come ho detto avanti ieri nella partecipazione a questa trasmissione – ne ho parlato anche con la Federazione Nazionale dei Farmacisti e qui abbiamo il collega Presidente Manna che è il delegato e anche il collega Presidente di Salerno Di Francesco – vogliamo fare farmaci senza frontiere, nel senso che una volta governata quella che è la richiesta che purtroppo esiste oggi, legata alla povertà sanitaria territoriale, andare oltre i nostri confini e portare fuori una voce nuova della nostra Regione che spesso – in questi ultimi mesi – a causa della cosiddetta clicca dei furbetti, ci ha portato sulle prime pagine non in modo corretto. Un messaggio nuovo, un messaggio di solidarietà. I cittadini possono recarsi presso le farmacie che hanno aderito al progetto, farmacie identificate attraverso una locandina dove dice: “Questa farmacia aderisce al progetto, dona un farmaco per contrastare la povertà sanitaria”, dopodiché il farmacista assiste il donatore, va a valutare se il farmaco presenta i requisiti idonei, quali sono questi requisiti? Almeno otto mesi di scadenza, confezione integra. Integra significa che non deve avere dei danneggiamenti la confezione, deve essere chiaro e leggibile il nome del principio attivo, ma soprattutto il lotto e la scadenza, dopodiché il farmacista appone un timbro sulla confezione “Un farmaco per tutti, è vietata la vendita” e laddove sono presenti delle fustelle vengono sottoposte ad un timbro in modo tale da evitare la possibilità di poter essere utilizzato in modo difforme. Mensilmente una ditta autorizzata – in questo caso Federfarma e Farvima – che ha risposto a questo appello in modo volontario e gratuito, sotto il controllo dell’ordine dei farmacisti di Napoli, passa attraverso queste farmacie e ritira il contenuto di questa busta, il contenitore è riportato lì nella locandina. Ogni farmacia ha un suo numero, quindi la tracciabilità è totale, ritira questa busta e consegna due note di trasmissione, una la tiene il farmacista e due le consegne al vettore, queste due note di trasmissione vengono poi consegnate alla direttrice pro tempore, che è una farmicista cattolica, 2 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura 02 marzo 2017 indicata dall’ordine, che opera all’interno di questa struttura che abbiamo preso in comodato d’uso presso il presidio dell’Annunziata, inizialmente era sotto la giurisdizione del Santobono Pausilipon, adesso è sotto la giurisdizione della Napoli 1 – quindi ringrazio anche la Napoli 1 – e riceve tutte le buste contrassegnate con un numero, dopodiché intervengono tutti i farmacisti volontari, vengono di nuovi ricatalogati e riclassificati i farmaci e vengono conservate – come se fosse una farmacia – sottoforma di aree terapeutiche. La direttrice pro tempore invia a tutti gli enti assistenziali una nota dei farmaci che abbiamo nella nostra farmacia solidale, arriva la richiesta da parte degli enti assistenziali, i farmacisti volontari preparano la cosiddetta nota e poi c’è un delegato dell’ente assistenziale che si reca presso la farmacia, prende il contenuto, noi consegniamo una distinta analitica di tutte le confezioni che consegniamo per singolo ente assistenziale, a questo punto è l’ente assistenziale, che è il terminale, come se fosse un utente, che consegna, attraverso la loro struttura, i farmaci ai bisognosi. donare i farmaci? Soggetti che a seguito di cessata terapia, a seguito della scomparsa di un congiunto, oppure, così come fa il banco farmaceutico – un’altra realtà importante su scala nazionale – il cittadino può recarsi presso queste farmacie, acquistare un farmaco e donarlo. In questi casi, sulla base delle indicazioni che pervengono dagli enti assistenziali, diciamo ai colleghi farmacisti titolari che hanno aderito al progetto di indirizzare il cittadino verso l’acquisto di particolari farmaci. Non raccogliamo solo farmaci, raccogliamo, oltre ai farmaci non scaduti, anche presidi medico chirurgici, dispositivi medici e alimenti, spesso perviene del latte, subito giriamo questi stock di alimenti e li diamo direttamente attraverso gli enti assistenziali, quindi è un percorso già abbastanza rodato che a noi fa piacere, come preparazione di ordine, se possiamo integrarci e possiamo dare uno slancio ancora più forte a quella che è un’attività già in corso. Pasquale Sommese (gruppo misto NCD): Ci sono idee chiare che partono dal basso, di un vissuto di un’esperienza. Se noi oggi creiamo una cornice con un articolo, due articoli, dopodiché, rinviamo tutta la regolamentazione, perché larga parte dell’intervento è quella di regolamentare le modalità per poter agire, ma dobbiamo fare il Regolamento all’interno di una legge che riconosce questo lavoro, allora, se si trova la sintesi di poterla inserire all’interno del collegato, abbiamo la legge, poi lavoriamo al Regolamento. Al Regolamento si può dedicare il tempo per sapere le modalità, i controlli, le procedure, eccetera. Tiziana Donnianni (Delegata territoriale per il Banco farmaceutico): Ringrazio la Commissione, il Presidente, volevo portare la nostra esperienza in merito all’argomento in discussione oggi. Solo un breve accenno al fatto che il banco farmaceutico si occupa dal 2000 di recuperare i farmaci per le persone in condizioni di indigenza e lo fa attraverso varie strade, quella più conosciuta è sicuramente la giornata di raccolta del farmaco, ma non è l’unica, perché comunque ci avvaliamo anche di donazioni aziendali, ultimamente c’è un’applicazione doline attraverso la quale è possibile donare i farmaci tutto l’anno, che interviene prevalentemente quando ci sono problemi particolarmente tipo catastrofi, terremoti o cose del genere, comunque siamo stati i primi in Italia a far leva su questa legge del 2008 che prevedeva la possibilità di recuperare – secondo un circuito virtuoso – i farmaci ancora validi, non scaduti che normalmente scadono nei nostri armadietti domestici, ma che potrebbero essere riconvertiti in un circuito virtuoso sotto vari aspetti, quindi non solo ai fini del beneficio arrecato alle persone indigenti, ma anche dal punto di vista strettamente economico regionale, oltre che di risparmio anche dal punto di vista dello smaltimento dei rifiuti speciali che comunque sappiamo avere un costo superiore rispetto Vincenzo Santagata (Presidente Ordine Farmacisti della Provincia di Napoli): La proposta di legge che hanno presentato gli onorevoli del Movimento 5 Stelle, se non erro, è datata 30 giugno 2016, noi siamo partiti nel 2015, successivamente è intervenuta – per fortuna – una legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 agosto 2016 contro sia gli sprechi alimentari sia gli sprechi dei farmaci. Il protocollo d’intesa e le indicazioni riportate nella legge, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, sono uguali a quello che è il protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto un anno e mezzo prima. Chi può PRESIDENTE: Continuiamo secondo le vostre richieste d’intervento. Prego. 3 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura ai rifiuti normali. Di conseguenza, tutto questo è già un’esperienza in molte città italiane come: Milano, Torino, Verona, Roma, Macerata. Abbiamo tentato di realizzarlo anche a Napoli con delle difficoltà ma siamo disponibili comunque a partecipare a questo progetto che noi normalmente prevediamo articolato come segue: le farmacie che aderiscono all’iniziativa possiedono un bidone all’interno della loro farmacia per la raccolta di questi farmaci, i farmaci vengono prima vidimati dal farmacista responsabile, quindi viene valutata l’integrità della confezione, quindi eventuale blister, se presentano segni di foratura o meno, chiaramente non vengono raccolti e successivamente, una volta avuto l’okay da parte del farmacista il cliente può posizionare questo farmaco all’interno di questo contenitore, dopodiché, in questo caso preferiamo abbinare al contenitore l’ente assistenziale, cioè ad ogni farmacia è abbinato un ente, questo ente ha il compito di andare a ritirare periodicamente i farmaci contenuti, di caricare i farmaci che sono stati trovati all’interno di questo bidone, sul nostro portale, che è BF Online e sostanzialmente, questo portale è anche uno strumento utile per noi per avere dei dati sulla povertà sanitaria in Italia, cioè siamo i primi ad avere dei dati certi sull’andamento della povertà sanitaria. Dopo che questi farmaci sono stati caricati, tutti gli enti convenzionati hanno la possibilità di vedere quali sono i farmaci disponibili, perché hanno una password di accesso a questo portale, quindi, di conseguenza, possono semplicemente fare la loro prelazione, richiedere i farmaci di cui hanno bisogno e così parte lo smistamento di questi farmaci. Maurizio Manna (Presidente Ordine dei Farmacisti della Provincia di Benevento e Delegato regionale FOFI): Ringrazio gli interlocutori istituzionali anche per l’impegno profuso a risolvere una materia di grande impatto sociale e sanitario. L’intervento del mio collega Santagata è stato esauriente sull’argomento, mi allineo alle informazioni e alla disponibilità da lui dichiarata per integrare e migliorare il progetto. Mi permetterei di suggerire una previsione più esplicita nel ricorso al personale laureato in farmacia, almeno nelle fasi di competenza professionale, conservazione, dispensazione, eccetera. La nostra categoria spesso è dimenticata, si pensa alla corporazione e non si pensa alla base che invece ha bisogno di esercitare la sua professione sul territorio. Provvidenziale l’intervento 02 marzo 2017 legislativo perché si concilia con un intervento normativo di cui abbiamo parlato, nazionale, mi riferisco alla legge 166 che però è rimasta monca nella fase applicativa, perché prevedeva un decreto ministeriale entro 90 giorni dalla sua pubblicazione, che avrebbe dovuto normare gli aspetti operativi, disciplinare gli aspetti operativi di quest’assistenza e quindi benvenga un disegno di legge locale che in qualche modo inquadri la fase applicativa e a questo proposito mi sentirei di proporre, siccome è previsto – nell’articolo 3 del disegno di legge – che la Giunta, entro novanta giorni, provvederà, con un provvedimento esecutivo, proporrei di creare un tavolo apposito per utilizzare le esperienze utili, già espresse nella Provincia di Napoli per il Farmaco Più, grazie all’esperienza che da più di un anno si realizza grazie al Farmaco Più nella Provincia di Napoli. PRESIDENTE: La parola al Presidente di Salerno. Ferdinando Maria De Francesco (Presidente Ordine dei Farmacisti di Salerno): Grazie onorevole, grazie Presidente, aggiungerò pochissimo. L’esperienza che il collega Santagata ha fatto su Napoli descrive bene qual è la disponibilità della categoria professionale alla quale apparteniamo e qual è la disponibilità della popolazione a fare operazioni di questo tipo. Si è accennato prima la legge 166 del 2016, che è già una cornice quadro su tutto il campo nazionale, quello che chiederei – se è possibile – sulla scorta delle indicazioni del protocollo d’intesa, di poter integrare direttamente la regolamentazione per evitare che si possano, in qualche modo, disperdere a fasi future quello che invece potremmo fare in questo momento nella sede normativa. Direi di non accelerare tanto al pomeriggio, ma accelerare a qualche settimana e fare la regolamentazione, altrimenti facciamo sempre cornici e non dipingiamo i quadri. PRESIDENTE: Per la legge sull’autismo sono trascorsi 6 mesi senza che il provvedimento del Ministero è stato attuato, proverei a perdere un po’ di tempo in più e cercare di farla noi una disciplina, avvalendoci delle esperienze che sono già in atto, magari adeguiamo il testo, o meglio, ne riscriviamo un altro che mettiamo insieme, per dare il giusto riconoscimento ai proponenti e tiriamo una sintesi. È meglio perdere qualche 4 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura giorno in più – come suggeriva il Presidente dell’Ordine di Salerno – e fare una disciplina compiuta, se le esperienze che ho ascoltato funzionano, abbiamo un’autonomia in questo, sono d’accordo. Annamaria Fucile (Farmacista A.S.L. Caserta): Solo ieri ho saputo che sarei intervenuta ad ascoltare, quindi ho avuto poco tempo per prepararmi. Ho letto attentamente la proposta di legge di cui condivido le finalità, non solo quelle riprese dalle proposte altre, ma soprattutto quelle al capo c), e) e d) del secondo comma. Siccome è prevista tutta una parte che coinvolge fortemente le aziende sanitarie locali, pregherei di indicare chiaramente che devono essere dedicate forze di farmacisti ad hoc. Noi che viviamo sul campo il problema del lavoro quotidiano, ho letto che questa cosa è ad oneri e a costo zero per la Regione, però consideriamo che ci deve essere un’integrazione e un supporto a livello delle varie aziende sanitarie locali, questo è importante perché immagino che ci sarà un grande sviluppo, una cooperazione tra quello che poi faranno i nostri colleghi nelle farmacie convenzionate e quello che faremo noi. Da un punto di vista tecnico mi permetto di suggerire, laddove spesso si parla di nota di farmacovigilanza, che ho visto, c’è anche negli altri testi di legge, la farmacovigilanza è un’attività ben chiara, normata, non è quello che la legge vorrebbe si facesse, quindi troviamo un nome che non vada a configgere con quella che è un’attività che è normata a livello nazionale ed internazionale che non è quello che volete voi. PRESIDENTE: Prego. Vincenzo D’Agostino (Direttore del Dipartimento Farmaceutico ASL na 2 nord): Due brevissime considerazioni sulle premesse dalle quali muove il progetto. Giustamente viene indicata la Regione Campania come una delle Regioni a più alto impatto di spesa farmaceutica convenzionata, nazionale e anche ospedaliera. In realtà il problema maggiore che le aziende sanitarie locali si trovano ad affrontare – in termini non tanto di sprechi, ma di in appropriatezza – è un dato che compare raramente nella discussione politica e tecnica della Regione Campania, cioè l’aderenza alle terapie. Se c’è un problema nell’appropriatezza della spesa farmaceutica è il fatto che il paziente – soprattutto quello cronico – non 02 marzo 2017 aderisce, in maniera continuativa, alla terapia. Questa è la fonte di maggiore spreco, cioè se il paziente cronico fa una terapia farmacologica sporadica, quei soldi sono buttati per il sistema sanitario nazionale e che producono ulteriori costi in termini di ricoveri e quanto altro. Se c’è un problema c’è anche un problema di spreco, ma c’è soprattutto un problema di aderenza alla terapia, alla quale bisognerebbe dare un minimo di attenzione. Abbiamo fatto uno studio sulla Napoli 2 Nord, sui pazienti diabetici, per esempio, e abbiamo riscontrato un indice di aderenza alla Napoli 2 Nord di poco superiore al 50 per cento, tradotto in altri termini significa che il 50 per cento dei pazienti diabetici, quindi un paziente cronico ad alto rischio sanitario, pratica la terapia, in maniera continuativa – oltre l’80 per cento del periodo – per il 50 per cento. Lo spreco fondamentale è rispetto a quei pazienti diabetici che fanno terapie di tipo sporadico, sono soldi buttati. Se c’è un problema sulla farmaceutica è essenzialmente questo. Non è che debba dirlo io a voi: sul tema dell’aderenza alla terapia ci sono implicazioni di carattere socio economico, cioè il paziente molto spesso rinuncia alla terapia perché non ha la possibilità di pagare il ticket, ma soprattutto rinuncia alla terapia anche per scarsa continuità nel seguire il paziente da parte dei medici di medicina generale, per esempio, quindi questo è un problema serio che abbiamo in Campania e rispetto al quale – se mi posso permettere di completare questa parte del ragionamento – solo recentemente la Regione Campania ha introdotto questo tema: decreto 66, 67, eccetera, cioè ha introdotto finalmente il tema dell’aderenza alle terapie come obiettivo per l’appropriatezza della spesa farmaceutica regionale, perché fino all’anno scorso questo tema non compariva. Compaiono sempre tutti i temi di carattere economico. Se fisso un obiettivo economico ad un’azienda sanitaria locale, di spesa e non mi preoccupo se i pazienti di quell’azienda fanno la terapia, ho dato un obiettivo completamente sbagliato. Questo è un problema vero che abbiamo. Il mio plauso va a quest’iniziativa e dovremmo, secondo me, agganciarlo a quest’esperienza che ha già fatto l’ordine dei farmacisti, non in termini di competizione, ma in termini di corretta cooperazione, perché hanno un meccanismo già avviato e per quanto è possibile, le aziende sanitarie locali possono contribuire, ma non in maniera eclatante, perché se facciamo riferimento alle strutture di RSA, gli ospedali togliamoli da mezzo perché nell’ospedale, in genere, non c’è 5 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura 02 marzo 2017 lo spreco della confezione, sarebbe grave. Nelle strutture di ricovero e di cura questo difficilmente può essere utilizzato come criterio. D’accordo sulle RSA e soprattutto in relazione ai presidi medico chirurgici, prima ancora che sui farmaci, perché l’impatto di quella voce di spesa, se vogliamo parlare di razionalizzare anche la spesa farmaceutica, l’impatto di quella voce è notevole, soprattutto in relazione allo spreco. Dovremmo regolarci, un po’ come molte aziende si stanno giustamente regolando, per i presidi per i portatori di handicap, per riabilitazione eccetera, dove le aziende più attente, una volta che il paziente non ha più bisogno del presidio, se la fanno restituire, rifanno il collaudo e lo re immettono al riutilizzo. Per il presidio la vedo una cosa molto interessante, per i farmaci, in misura di incidenza percentuale molto inferiore perché rispetto ai volumi che possono fare le farmacie convenzionate, non immaginatevi grossi volumi che possono fare le RSA, anche le cure palliative. è la ratio della legge, siamo pienamente consapevoli della necessità di recuperare le risorse e di utilizzare il farmaco nel modo migliore. L’unica cosa che mi permetto di consigliare agli estensori della legge, ho visto che non è mai citata la parola di “farmacista”. Stiamo parlando di farmaco, di presidi, di alimenti, per impianto normativo il farmacista è l’esperto del farmaco, è vero che viene indicata che le operazioni di verifica e vigilanza, su tutto il processo, sono assegnate alle A.S.L., però ci farebbe piacere, e penso di raccogliere il pensiero di tutti quanti, che fosse menzionata la figura professionale del farmacista. PRESIDENTE: Mi permetto di dire che il compito è di coinvolgere, rispetto al tema, la comunità e non solo le strutture, per cui credo che una famiglia che utilizza parzialmente un farmaco, se ha una sensibilità restituisce e quel farmaco viene riutilizzato. Eduardo Nava (Direttore Dipartimento Farmaceutico A.S.L. na 3 sud): Quello che poteva essere di interesse ai lavori della giornata è stato detto da più parti, esperienze già operative e operanti all’interno della Regione Campania e anche i margini che possono derivare da una legge di questo tipo che comunque auspichiamo perché va nella direzione nella quale quotidianamente i vari servizi farmaceutici delle A.S.L. sono impegnati su questi temi che sono stati evidenziati di appropriatezza e soprattutto quello che si sta imponendo, dai dati che noi registriamo, di aderenza alla terapia. Dai recenti convegni che abbiamo fatto anche sul tramite dell’apparato respiratorio, abbiamo un’aderenza che supera di poco il 10 per cento, dati ufficiali nostri, ma non solo della nostra A.S.L.. È un tema veramente forte sul quale i margini di recupero, di efficacia terapeutica e di risorse economiche sono evidentemente molto alti, su questo stiamo cercando di fare delle iniziative con i medici di medicina generale, parliamoci chiaro, il rapporto è con la medicina generale. Vincenzo D’Agostino (Direttore del Dipartimento Farmaceutico ASL na 2 nord): Il problema sono le risorse che rimangono inutilizzate all’interno delle strutture, quelle sono abbastanza marginali. PRESIDENTE: Parliamoci chiaro, se restano anche là mi comincio a preoccupare. Se la facciamo diventare regola, cioè che le aziende si devono far restituire i presidi, cosa che non fanno tutti, non si è mai fatto, diventa una possibilità di non sprecare risorse. Adriano Vercellone (Segretario Regionale SIFO ASL na 3 sud): La SIFO è la Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri dei servizi territoriali, come sapete è una società scientifica a livello nazionale, dagli anni 1950 opera e raccoglie in Italia più di 3 mila farmacisti di servizio sanitari nazionali. Chiaramente i farmacisti sono in piena linea con quella che PRESIDENTE: Ho detto all’inizio che possiamo proporre emendamenti e modifiche, anzi, alla luce di quello che stiamo dicendo proverei a fare un testo in cui ci allineiamo alla finalità della legge 166 che è stata approvata dopo, affiderei questo compito al Presidente dell’ordine dei farmacisti. (Intervento fuori microfono) Eduardo Nava (Direttore Dipartimento Farmaceutico A.S.L. na 3 sud): Saniarp sta aiutando, ma ha creato anche molta confusione, qualche medico ha capito che in Saniarp può fare tutto. I medici hanno capito che si mettono in Saniarp e non stanno 6 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura più nei prontuari regionali e aziendali. Si è creata molta confusione anche perché è nata in modo forse troppo accelerato. Forse questa è la giusta impressione che stiamo vivendo noi, stiamo cercando di mettere qualche paletto e di recuperare qualche errore o qualche situazione che è stata compresa male, quindi ci stiamo lavorando proprio con il dottor Vercellone che ha parlato prima di me. È un passo avanti rispetto ad un modello, però non è stato capito fino in fondo che Saniarp è uno strumento che deve essere applicato nel contesto delle norme regionali e delle regole aziendali che riguarda la prescrivibilità dei farmaci. Questo come aspetto più in generale. Voglio cogliere quest’occasione per lasciare questo segnale alla Commissione rispetto alla sofferenza che vive anche la categoria dei farmacisti pubblici in un contesto di forti appesantimenti e di carichi di lavoro che è la poco rappresentanza che c’è oggi. In effetti oggi, anche alla luce del decreto 67 che definisce le ragioni organiche delle A.S.L., per dire che della nostra A.S.L. abbiamo una carenza di circa 15 o 20 farmacisti. Ben vengano anche queste attività di monitoraggio e anche di vigilanza che prevede l’articolato, però arrvano su un contesto già di per sé fragile, quindi è bene che si sappia che la farmaceutica regionale vive un momento di grande sofferenza anche con riferimento alle dotazioni organiche. Concordo con quello che diceva il Presidente, se lo facciamo non lasciamo molti mesi per fare altri provvedimenti che alla fine, molto spesso, restano sulla carta e di fatto non si va a concretizzare niente. PRESIDENTE: Grazie dottor Eduardo. Se non ci sono altri interventi farei concludere il Presidente. Vincenzo Santagata (Presidente Ordine Farmacisti della Provincia di Napoli): Chiaramente non mi sono soffermato sugli aspetti che hanno motivato il nostro percorso di raccolta farmaci legato alla povertà sanitaria. Sono dati che sono noti, appaiono quotidianamente attraverso i mass media. Non ho portato nemmeno una documentazione, se lei mi autorizza, gliela fornirò a breve sia per quanto riguarda tutti gli aspetti legati al protocollo d’intesa, ma anche i dati che abbiamo raccolto da circa due anni. Nella mia presentazione non ho citato il fatto che abbiamo ricevuto anche donazioni da parte delle aziende, oltre ai cittadini anche le aziende, e richiamo un po’ il concetto che ha rappresentato la rappresentante del 02 marzo 2017 banco farmaceutico. Volevo integrarmi sul discorso del collega D’Agostino, ho avuto già un contatto con il direttore della Napoli 2 Nord, il quale lui ha dato già la disponibilità ad accogliere presso le farmacie pubbliche, i contenitori del farmaco per tutti. Questo passaggio che auspicava il collega Enzo è stato già fatto, quindi ho avuto già la disponibilità da parte del direttore. Andremmo a colmare un'altra area, un'altra fetta penso anche importante che sfugge a quelli che sono gli strumenti intercettori che abbiamo messo in atto. Abbiamo raccolto molte buste per stomia, sono molti i dispositivi medici che provengono a seguito di scomparsa di assistiti e sono anche strumenti che hanno un certo valore economico e puntualmente abbiamo dato. Penso che la nostra esperienza è un’esperienza che non voglio tenere per me, la pongo alla completa disponibilità degli altri operatori, degli altri colleghi, in modo tale da integrarci e creare una rete ancora più forte che vada a rappresentare e che dia un segnale che sia un segnale che non venga dall’ordine di Napoli, ma che venga dalla Regione. Se la mission è quella di prendersi cura delle persone bisognose, non ho bisogno della paternità, ho necessità assieme ai colleghi di portare avanti questo progetto, lo sto facendo da solo con 100 volontari, che è un numero elevato soprattutto in questo momento in cui i giovani sono distratti e c’è una crisi di valori, quindi 100 farmacisti volontari in questo momento è un numero elevato, aumenteranno sempre di più e quindi vorrei mettere a disposizione il mio know how a tutti i colleghi, a tutte le rappresentanze in modo tale che esca un segnale che non venga dall’ordine dei farmacisti di Napoli o dalla federazione rappresentata dal Presidente Manna, ma che venga dalla Regione Campania. PRESIDENTE: Sono un esperto in queste informazioni, come potete immaginare nella funzione che rivesto ho quotidianamente informazioni su come stanno le cose. Abbiamo visto che c’è una legge sopraggiunta per quanto non abbiamo un legislativo che in questa cosa ci supporta perché facciamo da noi. (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: Sto dando un’informazione sulle norme sopraggiunte che ci obbligano a fare una valutazione puntuale sulle novità. 7 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura Armando Cesaro (gruppo F.I.): Chiudo scusa per il ritardo, purtroppo ero impegnato in un'altra Commissione anche se, come si dice, chi fa tardi ha sempre torto. Non ho potuto ascoltare il primo intervento del Presidente dell’Ordine, sicuramente ho dato un’occhiata alla legge, faccio i complimenti per l’iniziativa ai colleghi del Movimento 5 Stelle anche se, me ne sono andato per un’idea ed ho capito che non c’è una legge, ma già lo si fa con “Un farmaco per tutti”. L’altro giorno, girando la tv, ho visto il Presidente che spiegava l’iniziativa, faccio i complimenti al Presidente che magari è stato precursore anche prima della politica, purtroppo a volte la politica si perde in altro, magari c’è stato l’ordine che – come dicevo – è stato precursore di un’iniziativa che è un’iniziativa ottima oggettivamente, è un’iniziativa che va supportata, quindi magari con la proposta di legge dei colleghi, con quest’iniziativa che è già in campo, sentivo anche i numeri che sono comunque elevati, a quest’oggi, trovare 100 persone che siano ragazzi o anche non ragazzi, penso non sia una cosa semplice, ma penso sia una cosa molto complicata. Magari si può trovare una sintesi tra “Un farmaco per tutti”, il Presidente in questo ha anche detto di non volere la paternità, quindi fatela voi come Regione Campania e ovviamente non come gruppi politici, l’importante è che si porti avanti quest’iniziativa, se affiancata da una legge è ancora meglio, magari se c’è qualcosa che va aggiustato l’organo legislativo lo può fare. Prima sentivo il Presidente che diceva che anche se dobbiamo prendere qualche giorno in più, magari per fare una Sottocommissione, al di là dell’audizione, in cui insieme all’ordine e a tutte le persone che sono intervenute oggi, per stilare meglio la legge ritengo che sia una cosa giusta, in modo che perdiamo un mese in più, ma magari la portiamo in Aula anche con la firma di tutti i gruppi politici perché ritengo che quando un gruppo politico trova un’iniziativa giusta e legittima, abbiamo il dovere di firmare e soprattutto di supportare anche in quelle che sono le precisazioni, la legge. Vincenzo Viglione (gruppo M.5.S.): Grazie Presidente. Grazie a chi è intervenuto, soprattutto perché era lo spirito con cui ci siamo approcciati a questa legge i contributi che ci aspettavamo. Quando abbiamo cominciato a lavorare a questa proposta di legge, in realtà, abbiamo intercettato quello che oggi è stato esposto a 02 marzo 2017 questo tavolo. Siamo partiti dal territorio, ci siamo imbattuti, è stato quasi casuale, chiaramente girando per i territori si cerca di intercettare quelle che sono le esigenze della popolazione e dei cittadini che manifestano delle osservazioni che spesso possono sembrare banali, come i dati che forniti, sono dati importanti, parliamo di 50 mila confezioni, 700 mila euro di valore economico, quindi andiamo nella direzione giusta se pensiamo in questo senso. Siamo andati sul territorio, abbiamo incontrato dei cittadini che ci hanno manifestato la difficoltà di riuscire a riportare indietro dei farmaci, nello specifico il caso che vado ad illustrare è quello di un signore anziano che aveva perso la moglie in seguito al trattamento della patologia tumorale, si era ritrovato con questi farmaci a non poter più utilizzare, li voleva riportare indietro. Non è riuscito ad intercettare il canale attraverso il quale riportare indietro il farmaco. Siccome parliamo di farmaci per il trattamento di patologie tumorali, voi mi insegnate, hanno un valore economico di un certo peso. Abbiamo fatto un’indagine da questo punto di vista, abbiamo rintracciato altri casi analoghi. Lo spirito da cui è partita la legge non è tanto il fatto di voler in qualche modo disciplinare un’azione, ma è quello di creare una rete più diffusa raccogliendo quella che è l’esperienza dei farmacisti attraverso un progetto che chiaramente rispecchia quelle che sono le finalità della legge. Dicevo di realizzare questa rete più diffusa, quindi coinvolgendo le farmacie, le A.S.L. e tutte le strutture che in qualche modo possono avere un ruolo da questo punto di vista, quindi garantire un servizio quanto più diffuso ed efficiente possibile.Benissimo, l’esperienza che il dottor Santagata ci ha illustrato è quella che va presa a modello, chiaramente, riuscire a capire come replicarla all’interno delle A.S.L. e all’interno di altre strutture che possono svolgere e integrare questo sistema di raccolta dei farmaci è quello che la Regione Campania si impegna a regolamentare in qualche modo, attraverso una proposta di legge. Dopodiché, tutte quelle che sono le esperienze che possono essere messe a fattore comune per migliorare il quadro normativo vanno raccolte e noi siamo qui proprio per fare questo lavoro, altrimenti nessuno di noi si sarebbe sognato da fare le audizioni, le audizioni servono a noi per poter sviluppare, integrare e migliorare un qualcosa che noi proponiamo come strumento legislativo. Tutto quella che è la parte di applicazione e modalità di organizzazione del servizio l’abbiamo rinviata ad un Regolamento perché si deve creare 8 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura una disciplina e chiaramente, in questa disciplina, può rappresentare uno strumento assolutamente da prendere in considerazione, come quello illustrato, che è “Un farmaco per tutti”. Sono questi i due binari su cui ci stiamo muovendo, chiaramente se ci siamo dati una scadenza che dice che entro 90 giorni dall’approvazione della legge si deve produrre un Regolamento che serve a disciplinare le modalità di attuazione del servizio, va da sé che se la Giunta riesce a dare una spinta, anche attraverso quelle che sono le sollecitazioni del Consiglio a creare un tavolo attorno al quale mettere tutti i soggetti che hanno partecipato ed hanno valorizzato questo servizio, in primis l’ordine dei farmacisti. Più velocemente si riesce a fare una cosa del genere e più velocemente riusciamo a dotare la Campania di un servizio che, almeno da quello che abbiamo potuto appurare, è necessario. Sono d’accordissimo sul discorso di inserire, magari anche attraverso delle proposte emendative che ci possono pervenire, il discorso dei presidi, probabilmente c’era sfuggito nella prima stesura della legge perché era un qualcosa molto puntuale per quanto riguarda i farmaci anche perché avevamo ragionato, se avete letto un po’ quelle che sono le premesse, gli obiettivi principali erano 3: quello di ridurre la spesa farmaceutica anche attraverso il recupero di medicinali non utilizzati; l’altro, si diceva prima, è il problema che riguarda lo smaltimento, perché se facciamo andare a scadenza i farmaci poi li dobbiamo smaltire come rifiuti speciali e ci rendiamo conto che la spesa è molto più alta rispetto al normale ciclo di smaltimento dei rifiuti urbani; l’altro, purtroppo non viene riportato nelle cronache, che però in qualche modo c’è stato mutuato attraverso alcuni rapporti degli organi di Polizia, è quello che comunque i farmaci rientrano in un circuito parallelo che è quello della distribuzione in nero piuttosto che una filiera illegale di distribuzione dei farmaci. È un aspetto apparentemente minore che però abbiamo deciso comunque di disciplinare attraverso un recupero, quindi sottrarre materiale a questi circuiti. Sono questi i binari attraverso cui si muove la cosa, chiaramente auspico che il percorso possa essere il più rapido possibile, se è possibile attraverso le proposte emendative, chiaramente non precludiamo la possibilità di integrare anche attraverso altri tipi di ragionamento, quindi in questo caso siamo a disposizione vostra e ci mettiamo a quella che è la volontà popolare, soprattutto nelle fase di sensibilizzazione siamo d’accordissimo perché se abbiamo trovato dei cittadini che 02 marzo 2017 ci hanno manifestato questa necessità vuol dire che c’è una sensibilità da questo punto di vista. Raccogliere ed allargare, attraverso anche campagne informative, rende un servizio a noi, a voi che dovete fare questo servizio e alla cittadinanza che ne può guadagnare sia in termini di benefici economici sia in termini di elevazione di una qualità sociale di quella che è la Regione Campania. PRESIDENTE: Penso che dalla discussione di oggi emerga un quadro, che poi diventa primo punto che ci deve spingere a costruire una soluzione che contrasta la povertà sanitaria. Sicuramente c’è l’esigenza di risparmiare, parliamo sicuramente di cifre importanti, c’è quello di sottrarre questi farmaci allo smaltimento, ma il punto cruciale che ho raccolto anche dall’esperienza dell’ordine, è di contrastare la povertà sanitaria, il punto vero è che molti farmaci e le famiglie per esigenze economiche non possono acquistarli, quindi c’è un problema di cura.Se non ci sono altri interventi concedo la parola a Trama e poi chiudiamo. Chiedo di fare un punto su questo testo, eventualmente di proporre delle cose, poi ci fermiamo per fare un punto di 5 minuti sull’attuazione della legge sulla cannabis. Ugo Trama (Dirigente Giunta regionale): Sono molto contento che la legge vada incontro ad un qualcosa di grande rilevanza. Secondo me il punto più importante è proprio quello che è stato affrontato sulla povertà sanitaria, ce ne accorgiamo sempre di più, forse in questo realmente il Presidente Santagata con il progetto che ha portato avanti come ordine, è stato antisignano di tutto questo percorso assistenziale. Convengo con quanto ho sentito nelle ultime battute relativamente al fatto di allargare, dall’esperienza anche fatta in questi anni proprio con l’ordine di Napoli, sull’uso dei dispositivi, sui presidi, logicamente questi sono una parte più integrante, insieme ai farmaci, di quello che è il bisogno di salute di molti assistiti che realmente non riescono ad acquistare i farmaci. Dal punto di vista nostro regionale, e comunque di tutti quelli che operano nelle aziende sanitarie, ma anche nelle aziende private, ci accorgiamo che questo può portare anche un notevole vantaggio, sicuramente c’è una ricollocazione di risorse, in questo caso parliamo di bene salute, di bene farmaco, sia dal punto di vista dello smaltimento, ma molto di più ritengo sia importante per 9 CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA V Commissione Consiliare Permanente (Sanità e Sicurezza Sociale) Resoconto Integrale n.64 X Legislatura 02 marzo 2017 l’uso improprio che viene fatto di questi farmaci quando vengono abbandonati. Questo trova un grande risvolto in merito. Ho letto la legge, è strutturata molto bene, bisogna calare nella realtà perché logicamente vengono investite le aziende pubbliche e le aziende sanitarie per la riacquisizione di questi farmaci. Sicuramente ci sarà, com’è stato detto dal Presidente, qualcosa di tecnico che porta comunque anche sull’esperienza già fatta, sono sicuro che in tempi molto brevi possiamo calarla nella realtà delle aziende sanitarie. Provenendo anche io da un’azienda sanitaria, conosco bene le tematiche dell’uso della riacquisizione di questi farmaci, già lo facevamo un po’ tra aziende sanitarie, un po’ il prestarci i farmaci tra di noi affinché non scadessero perché logicamente è importante non sprecare i soldi pubblici. Quest’attività può essere fortemente correlata in queste azioni. Complimenti per la proposta di legge. cose, questo è un effetto a latere, ma la finalità dell’intervento sono le prime tre. Proverei ad essere preciso, quindi scriviamo le A.S.L. cosa devono fare, scriviamo come utilizziamo il volontariato, se c’è qualcosa in più che si può fare penso che non è uno scandalo se ci occupiamo di farmacisti, anzi, è una cosa utile, soprattutto di quelli che non lavorano, anche questa è una delle funzioni che la politica che riflette, agisce ed usa la testa dovrebbe avere. Poi approviamo un testo in Aula e in Commissione, gli emendamenti veloci credo che non servano in questo caso, ritengo che si debba riflettere qualche giorno in più, e magari ci facciamo un confronto a distanza, in un tempo non molto lungo, in cui mettiamo insieme tutte queste cose e tiriamo fuori una soluzione che va bene a tutti. Diamo un termine di 10 giorni per gli emendamenti, poi valutiamo il da farsi. PRESIDENTE: Assegniamoci un termine per far pervenire eventuali osservazioni che riprendano i rilievi mossi in sede di audizione sul tema professionale, dov’è necessario richiamare l’impegno dei farmacisti, ritengo che sia una cosa sacrosanta, eventualmente come possiamo emendare su altri punti del testo, in particolare sulla vigilanza. Pare corretto, mettiamo una clausola valutativa del testo, la vigilanza ha una specifica funzione definita per legge. Mi permetto anche, se è possibile, assegnando un compito al Presidente, solo per economia di ragionamento, di preparare un testo che in qualche modo si occupi anche di presidi, che riprenda i temi della nuova legge affrontata, magari lo firmo io e lo mettiamo insieme. Dedicherei qualche altro giorno ad un tema, in occasione dell’approvazione della legge sulla cannabis, abbiamo provato a fare un testo auto esecutivo, significa che non c’è bisogno di fare altri provvedimenti che non si fanno mai, ti devi mettere appresso ai dirigenti o alla Giunta per farli approvare. Proverei a prendere qualche giorno in più per stabilire le missioni precise, alla fine mettiamo una clausola nella quale tutto ciò che non è previsto è delegato al provvedimento attuativo della Giunta regionale. Non si tratta di una cosa complicata, ci sono esperienze già in atto, se stabiliamo che quest’attività vuole contrastare la povertà sanitaria perché esiste, vuole agire sulla spesa, vuole agire sullo smaltimento, ha anche – non è compito nostro – un effetto sui circuiti illegali che possono intercettare queste Vi ringrazio. La seduta è tolta. I lavori terminano alle ore 12,15. 10