V. - L`uomo adulto in Cristo 20. - Il fine cui tende tutta la

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V. - L'uomo adulto in Cristo
20. - Il fine cui tende tutta la missione catechetica è la formazione dell'uomo adulto in
Cristo.
Ma chi è l'uomo adulto in Cristo?
E' colui che, per dono di grazia e per propria libera corrispondenza, è giunto a possedere
con tale intensità la vita cristiana da arrivare al desiderio e alla capacità di trasmetterla agli
altri.
21. - Il primo tratto distintivo del cristiano adulto è la profonda unità interiore che consegue
al sicuro possesso della verità. Essa scaturisce da una visione di fede, in grado di
accogliere, in una sintesi ordinata e feconda, tutti i valori e i problemi della vita personale e
sociale.
Il secondo tratto, ancora più caratterizzante, è la convinta e generosa oblatività, soprattutto
in ordine alla comunicazione agli altri della vita di fede, di speranza e di carità.
Quest'atteggiamento di donazione è il frutto di un normale superamento di ogni forma di
immaturità spirituale, quali il ripiegamento su se stessi e sulle proprie ansie, l'indulgere alla
pigrizia e al disimpegno, la ricerca sregolata della ricompensa e del successo.
Potremmo infine indicare come terzo tratto che distingue il cristiano adulto la virtù della
fortezza, che vince le multiformi pressioni ideologiche, i condizionamenti culturali e sociali,
le sollecitazioni ai compromessi morali, che provengono dalla società non solo pluralistica,
ma spesso contraddittoria e apertamente ostile, nella quale viviamo.
22. - L'età cristiana adulta, che è il fine della catechesi, non coincide semplicemente e non
si esaurisce necessariamente nella maturità cronologica e psicologica: essa è
essenzialmente una situazione dell'animo, che si radica e si sviluppa nel rapporto con
Cristo. Si è adulti in Cristo quando egli è stato accolto quale principio di unità interiore, di
fortezza e di perseveranza: allora la sua parola diventa il criterio unico e assoluto per i
giudizi e le scelte esistenzialmente significativi, e il suo amore sospinge a fare della
propria vita un servizio generoso e disinteressato ai fratelli.
23. - Da ultimo, dobbiamo ricordare che l'uomo che ha raggiunto la maturità della fede è
colui che ha scoperto e vive fedelmente la propria vocazione particolare, nella sequela di
Cristo e nel servizio della Chiesa e dei fratelli.
La catechesi deve perciò tenere vivo il significato di vocazione e di missione che è iscritto
in ogni persona, creata e redenta come immagine vivente di Dio.
L'attenzione alla formazione della fede adulta stimolerà la comunità ecclesiale, soprattutto
nei presbiteri e nei genitori, perché adempia il suo compito di discernere, promuovere e
accompagnare le diverse vocazioni, e in particolare quelle di speciale consacrazione, così
che, la presenza attiva e feconda di tutte le vocazioni, sia la testimonianza viva
dell'inesauribile ricchezza interiore di Gesù, il primo dei chiamati, e della varietà di carismi
che adorna la sua Chiesa.
Card. Colombo
EVANGELIZZAZIONE E CATECHESI 1977
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