Mal di schiena, cefalee e insonnia si curano con l`agopuntura

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SABATO 21 NOVEMBRE 2015
INTERVISTA IN CORSIA
Mal di schiena, cefalee e insonnia
si curano con l’agopuntura
Ce lo spiega uno
specialista del
Ctr, il dottor
Fabio Lodo: “Su
svariate
patologie ha una
comprovata
valenza
scientifica,
inoltre agisce
con efficacia
sulla riduzione
del dolore, ma
non è la panacea
di tutti i mali”
“L’agopuntura non
risolve soltanto
problemi ortopedici,
ma cura anche
patologie disfunzionali”
“Già dopo le prime
tre sedute ci sono
risultati tangibili,
a volte anche dopo
la prima, ma se
dopo la terza non
sono emersi
riscontri oggettivi,
allora meglio non
insistere”
LORENZO CHIERICI
L’ AGOPUNTURA, è una branca della
medicina alternativa che fa uso dell’inserzione di aghi in taluni punti del corpo
umano al fine di promuovere la salute e il
benessere dell’individuo attraverso la restituzione dell’equilibrio ai flussi energetici,
almeno secondo la medicina tradizionale
cinese. “E’ una parte di una sistema medico completo che ha origini in Cina oltre
tremila anni fa - ci spiega il dottor Fabio
Lodo del Ctr - L’uomo soffre di mal di
schiena da sempre, così come ha sofferto
di malattie più complesse come colera e
malaria. Tremila anni fa la medicina cinese
prevedeva l’utilizzo di erbe e aghi per
curarle con efficacia, almeno da ciò che c’è
scritto sui testi antichi. Immagino fosse
davvero così perché i cinesi li conosco
piuttosto bene: sono un popolo estremamente pragmatico, quindi, se una cosa funziona la fanno, in caso contrario se ne
dimenticano. Se ancor’oggi stiamo parlando di agopuntura significa che funziona”.
In che cosa consiste tecnicamente una
seduta di agopuntura?
“Nell’infissione e nella manipolazione
di sottili aghi di metallo in particolari zone
del corpo. Su cosa facciano realmente gli
aghi una volta inseriti c’è una viva ricerca
scientifica ed è stata dimostrata un’azione
sul controllo del dolore attraverso la liberazione di alcuni ormoni, come le endorfine,
quindi la morfina endogena. Queste sono
almeno le risposte più moderne”.
E quelle più antiche?
“Cosa succeda esattamente all’interno
del corpo non è ancora chiaro, ma per la
cultura cinese gli aghi sono un ottimo strumenti per manipolare il “Qi”, ossia un’energia che scorre all’interno del corpo, in
una rete di canali o meridiani di agopuntura, che serve a mantenere il corpo in equilibrio e in salute. Se tale rete si blocca
suscita l’insorgenza di patologie”.
Ripristinando questo “circuito”, però,
non si può guarire da ogni malattia...
“Tremila anni fa si trasmetteva
quest’idea, ma purtroppo non è la
panacea di tutti i mali. Ci sono patologie troppo gravi, a volte incurabili,
che però possono essere aiutate nel loro
percorso dall’agopuntura grazie alla sua
capacità di intervenire su molti sintomi. Ci
sono invece altre specifiche patologie per
le quali l’efficacia dell’agopuntura è scientificamente provata”.
Quali?
“Le cefalee, sia quelle di tipo muscolotensivo, sia la classica emicrania, oppure il
mal di schiena. Su queste due patologie
sono stati fatti studi davvero importanti
che hanno confermato l’efficacia dell’agopuntura. La Cochrane Collaboration,
un’associazione internazionale che si
occupa di evidenze scientifiche, consultabile da chiunque via web, conferma i dati
sulle cefalea e sul mal di schiena, mentre
l’OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità) la consiglia addirittura per oltre
Il dottor Fabio Lodo, specializzato in medicina interna e in agopuntura
100 patologie”.
Al Ctr, qui a Reggio, lei si occupa
soprattutto di cefalee e mal di schiena?
Quante visite fa alla settimana?
“Sono qui solo due giorni, lunedì e martedì, ma arrivo a fare anche 250 visite al
mese, a conferma che la gente crede nell’agopuntura e nella sua valenza scientifica.
La medicina cinese la propongo in chiave
moderna e così facendo si possono trattare
le più svariate patologie, dall’epicondilite
all’intestino irritabile, dalla fibromialgia
(controversa malattia caratterizzata da
dolori diffusi ndr), all’insonnia. Con l’agopuntura non si curano quindi solo malattie
ortopediche, ma anche patologie internistiche”.
Ci sarà però una casistica: quali sono le
patologie più frequenti che cura?
“Il mal di schiena, le cefalee e l’insonnia: con l’agopuntura, per ognuna di queste tre patologie, si ottengono risultati
eccellenti e in breve tempo”.
Il Ctr inserisce questa metodica nell’ambito “dell’ambulatorio per la terapia del dolore” in cui operano neurochirurghi, fisiatri e ortopedici. In questo
senso è possibile applicare l’agopuntura
anche all’odontoiatria?
“Sì, è possibile. Infatti può essere utilizzata nei pazienti che sono allergici all’anestesia, inoltre è stato attivato un percorso
per i fumatori che vorrebbero smettere ma
che non riescono a farlo da soli. L’agopuntura, però, non è efficace per tutto e credo
sia corretto dirlo: se una persona viene nel
mio studio e mi chiede di curare l’ipercolesterolemia io le spiego che gli effetti
potrebbero essere nulli o quasi”.
Mediamente, quante sedute servono per
ottenere i primi risultati tangibili?
“Un’agopuntura fatta bene porta risultati
già nelle prime tre sedute: se non funziona
in quelle prime tre volte significa che difficilmente ci saranno risultati e in questo
caso lo comunico al paziente. Ho avuto
però anche casi nei quali, dopo la prima o
la seconda seduta, del dolore non ci fosse
più alcuna traccia. I risultati possono quindi arrivare dopo tre sedute: in questo caso
si continua e si completa il ciclo che può
durare dalle 4 alle 10 sedute. Non fa certamente male ripetere il ciclo dopo qualche
mese o una volta all’anno, se c’è beneficio.
Nello specifico i problemi osteoarticolari
si risolvono più rapidamente mediamente
entro le 4 sedute, mentre i problemi di
medicina interna possono richiedere un
numero superiore”.
Costa molto sottoporsi a sedute di agopuntura?
“Se si passa attraverso l’Usl, con la
richiesta del medico di base, costa veramente poco: 23 euro la prima visita e 9,70
per le successive infissioni di aghi. Grazie
al Servizio sanitario nazionale la gente può
quindi avere un trattamento “di nicchia”
per pochi euro. In seduta privata, invece,
un agopunturista, in media, a livello nazionale, percepisce dai 90 ai 150 euro con
visita e prima seduta e decisamente di
meno in quelle successive. L’agopuntura
non possono farla tutti, ma soltanto medici
altamente specializzati”.
Ci sono controindicazioni?
“Se fatta da un operatore esperto, è una
metodica sicura. Non ci sono controindicazioni neppure nelle persone soggette a
rischio emorragico, anche perché l’ago
non raggiunge i vasi sanguigni. Si utilizzano infatti aghi sottolissimi, sterili e monouso; inoltre, da uno studio condotto nel
Regno Unito, su oltre 30 mila prestazioni,
la comparsa di complicanze, tipo nausea e
piccole ematomi, è stata inferiore all’1%
dei casi”.
Perché l’agopuntura sia davvero efficace la si deve quindi accostare alla medicina occidentale?
“Non necessariamente. L’agopuntura è
indipendente da tutto. E’ ovvio che, nell’interesse del paziente, gli effetti della
medicina occidentale possono essere supportati dall’agopuntura, come dicevo
prima, soprattutto per quanto riguarda il
controllo dei sintomi e la riduzione del
dolore, ecco perché, ad esempio, spesso la
si utilizza come terapia palliativa in
pazienti oncologici, ad esempio per evitare
vomito e dolori”.
Perché i cinesi sono così saggi?
“Non è che siano più saggi di noi, hanno
semplicemente saputo tramandare meglio
il loro sapere. Anch’essi hanno subito
roghi durante i quali sono andati in fumo
migliaia di testi; malgrado questo, il popolo cinese è riuscito a tramandare, con scritti
ricopiati, affiancati dalla tradizione orale, i
risultati ottenuti dai loro predecessori;
infatti, è tradizione che un autore, per
avvalorare i propri scritti, ha puntualmente
aggiunto stralci di testi precedenti, allo
scopo di mantenere una conoscenza che si
è così tramandata nei secoli”.
Dottore... gli aghi fanno male?
“Sono sottilissimi, frazioni di millimetro. Se sono presenti problemi muscolari e
il paziente è contratto, si può forzare il raggiungimento di un obiettivo più rapidamente con un’agopuntura un po’ più dolorosa, che è comunque inferiore al dolore
che si prova durante un banale prelievo di
sangue; se invece il paziente è un po’ più
debole e ha bisogno di un agopuntura di
tipo diverso, gli aghi e la stimolazione
saranno molto dolci e lasceranno nel
paziente sempre un buon ricordo”.
LA SCHEDA
Fabio Lodo, 31 anni, è nato a Finale
Ligure dove ha fatto il liceo, per poi trasferirsi a Pavia dove si è laureato in medicina
e dove si è specializzato in medicina interna nel Policlinico San Matteo. Dopo la laurea, affascinato dalla medicina cinese, ha
approfondito studi sull’agopun- tura a
Milano, frequentando 4 anni di Master
post universitario, per approfondire studi e
tecniche di agopuntura in Cina, in quattro
periodi diversi e successivamente negli
Stati Uniti, dove ha seguito uno specialista
americano che ha vissuto 28 anni proprio
in territorio cinese. Attualmente collabora
con il Ctr (Centro Terapia Riabi- litativa)
di Reggio Emilia, dove lavora sia in privato, ma anche convenzionato con l’ Ausl
locale ogni lunedì e martedì. Il dottor Lodo
lavora anche in altri due studi privati: uno
a Pavia e l’altro a Savona.