L’Agopuntura supera l’esame in medicina Gli scienziati italiani promuovono l’antica terapia cinese: paralizza le vie del dolore e in certi casi potrebbe anche curare Luglio: tempo di esami. Anche per l'agopuntura che è stata promossa dalla medicina ufficiale. Proprio quella che l' ha sempre osteggiata. Ha superato la durissima prova a cui è stata sottoposta da un gruppo di ricercatori milanesi del CNR, dell'ospedale San Raffaele e dell'università Bicocca Hanno scoperto che l'antichissima pratica cinese non suggestiona il paziente, ma lo cura utilizzando meccanismi cerebrali: Una notizia che accontenterà soprattutto quei due milioni di italiani che ricorrono alla terapia degli aghi per farsi passare mal di testa,.dolori muscolari e di varia natura Il suo potere analgesico è stato constatato con la Pet (sigla inglese per «tomografia a emissione di positroni»), un apparecchio che utilizza «marcatori» per fotografare le funzioni cerebrali. «In questo caso ci siamo serviti di acqua radioattiva» spiega Ferruccio Fazio, di-rettore del centro di Tomografia del S. Raffaele; la cui indagine viene pubblicata sulla rivista scientifica Neuroimage. L'indagine vincerà le riserve dei medici tradizionali? L'agopuntura aveva ottenuto un primo riconoscimento, neI 1997, da parte del National Institutes of Health. Da allora anche il nostro Servizio sanitario nazionale consente di curarsi con questa tempia pagando solo il ticket. Ma la diffidenza generale verso l’agopuntura è rimasta. Adesso però c'è la cosiddetta «prova provata» dei suoi benefici. «Abbiamo sottoposto tredici soggetti sani a due sedute di agopuntura - precisa Fazio -una terapeutica e una falsa. Quindi abbiamo osservato con la Pet che cosa accadeva nei loro cervelli. Nel primo caso gi aghi sono stati posizionati nei punti previsti da questa tecnica: abbiamo notato che le zone frontali stimolate sono, se non proprio le stesse, simili a quelle che reagiscono a un forte dolore». In questo modo gli aghi ingannano il cervello, influendo sulla trasmissione del dolore. «Come avvenga questa “truffa” non sappiamo. Cercheremo di scoprirlo con la seconda parte di questo studio - continua Fazio con una sostanza del gruppo delle morfine, il carfentanil». Accertato l’effetto analgesico dell’agopuntura, i ricercatori milanesi dovranno ora scoprire come riesce a curarci beffando il nostro cervello. Un passaggio successivo potrebbero muoverlo magari anche altri studiosi, ed esaminare in dettaglio nuovi effetti terapeutici. Marisa De Moliner