CORRETTA ALIMENTAZIONE PER L’AUTOTRASPORTATORE INTRODUZIONE I principi generali alla base di una buona alimentazione per chi guida per lavoro sono quelli che dovrebbe seguire ogni individuo per mantenere una corretta forma fisica, riducendo quindi i rischi da sovraccarico alimentare (obesità, ipercolesterolemia, iperglicemia, ecc.) e da squilibrato apporto (danni epatici, disturbi gastrici, danni cardiocircolatori, ecc.). Vi sono inoltre alcuni accorgimenti specifici che vanno seguiti per tenere in piena efficienza le capacità di attenzione, di risposta a tempi il più rapidi possibili. CENNI IN MATERIA NUTRIZIONALE L'alimentazione può avere diversi ruoli o significati nella vita umana: ¨ un ruolo sociale, in quanto permette di comunicare, di stare con gli amici o con i propri cari, e costituisce un segno di ospitalità; ¨ un ruolo psicologico, poiché può costituire una valvola di sfogo per tensioni, ansie o stati depressivi, oppure può costituire semplicemente un piacere; ¨ un ruolo nutrizionale, poiché attraverso gli alimenti vengono assunte delle sostanze particolari, denominate principi nutritivi. Occorre comunque considerare che spesso le scelte alimentari sono fortemente condizionate da fattori culturali o tradizionali, per cui è normale in una certa regione o località o famiglia, consumare degli alimenti perché sono frutto delle abitudini o dei valori consolidati o tramandati nel tempo. Va inoltre osservato che talvolta vengono ingerite sostanze non aventi un’importanza nutrizionale, ma che al contrario possono rappresentare una potenziale pericolosità se assunte in quantità elevata e costantemente nel tempo (residui di pesticidi, additivi, metalli pesanti, alcool, ecc.) I PRINCIPI NUTRITIVI possono essere raggruppati come segue: Carboidrati (o glucidi): si trovano soprattutto negli alimenti di origine vegetale e comprendono sostanze chimicamente semplici come zuccheri (contenuti nei prodotti dolciari, frutta, miele, latte, confetture, bibite analcoliche) e sostanze più complesse come l'amido (contenuto nei cereali, nei legumi, nelle patate e nelle castagne); Grassi o lipidi si trovano negli alimenti di origine animale ad esempio il burro, lo strutto, il lardo, le uova, i lattiero caseari, alcuni prodotti ittici e certe carni, ma anche in alimenti di origine vegetale come gli oli di oliva o di semi, come la frutta secca. Generalizzando, i grassi di origine animale sono costituiti prevalentemente da particolari sostanze denominate acidi grassi saturi mentre i grassi provenienti dal mondo vegetale sono costituiti prevalentemente da acidi grassi insaturi. Al gruppo dei lipidi o grassi appartiene anche il colesterolo, presente soprattutto in frattaglie, uova, latte e derivati, carni, prodotti ittici (quindi esclusivamente in prodotti di origine animale), sostanza chiamata in causa soprattutto per le patologie cardiovascolari, ma che è anche un costituente necessario delle cellule. Proteine o protidi si trovano sia in alimenti di origine animale (carni, pesci, uova, latte e derivati) che in alimenti di origine vegetale (cereali e legumi). La qualità delle proteine (valore biologico) di origine animale è superiore a quella delle proteine di origine vegetale, in quanto queste ultime sono carenti di uno o più costituenti di base delle proteine (i cosiddetti amminoacidi essenziali). Al fine di migliorare la qualità di queste proteine, i nutrizionisti consigliano di assumere assieme legumi e cereali (pasta e ceci, riso e piselli, pasta e fagioli, polenta e lenticchie); Fibre alimentari pur non essendo un vero e proprio principio nutritivo, in quanto non sono né digerite né assorbite e quindi non possono essere utilizzate dal nostro organismo, rappresentano delle sostanze importanti nel regolare l’attività gastrointestinale, nel controllare la velocità di assorbimento di altri principi nutritivi (glucosio, colesterolo). Si trovano esclusivamente in alimenti di origine vegetale quali: cereali integrali, frutta, ortaggi e legumi. Vitamine sono generalmente indicate con lettere dell'alfabeto o con termini più tecnici, ad esempio vitamina A o retinolo, C o acido ascorbico, E o tocoferolo ecc., sono distribuite variamente sia in alimenti di origine animale che vegetale a seconda della singola vitamina e sono necessarie all'organismo in quantità molto limitate. Sali minerali alcuni sali, come ad esempio calcio, fosforo, sodio, potassio, cloro, magnesio, zolfo, sono presenti in quantità elevata nel nostro organismo, il quale ha verso questi minerali un fabbisogno maggiore rispetto ad altri come ferro, iodio, zinco, rame. Sono anch'essi contenuti sia negli alimenti di origine animale che in quelli di origine vegetale, in quantità differenziate a seconda del tipo di minerale. Acqua rappresenta il principale costituente del nostro organismo (nell'adulto circa il 60%) ed è il nutriente la cui mancata introduzione può essere meno tollerata dall'organismo. Le fonti alimentari non sono rappresentate unicamente da bevande (acqua potabile e/o minerale, latte, succhi di frutta, bibite analcoliche) ma anche da alimenti solidi (soprattutto frutta e ortaggi ma anche legumi, carni, formaggi, ecc.). FUNZIONE DEI PRINCIPI NUTRITIVI I principi nutritivi, dopo che l'alimento è stato assunto e che gli stessi principi nutritivi sono stati digeriti e assorbiti, soddisfano i fabbisogni dell'organismo svolgendo una funzione plastica, energetica, regolatrice. Funzione energetica Tale funzione è svolta dai carboidrati, che forniscono 4 Kcal per ogni grammo assorbito, dalle proteine, che forniscono anch’esse 4 Kcal per ogni grammo assorbito e dai grassi, che forniscono invece 9 Kcal per ogni grammo assorbito. L’introduzione di queste sostanze con gli alimenti permette di apportare all’organismo la quantità di energia necessaria a svolgere sia le attività di riposo (metabolismo basale) che le attività lavorative, sportive, hobbistiche ecc. (metabolismo energetico di attività). Funzione plastica Tale funzione è svolta soprattutto dalle proteine, ma anche da alcuni minerali come il calcio e, in misura minore, da grassi e carboidrati. L’introduzione di queste sostanze con gli alimenti permette di soddisfare il fabbisogno plastico dell’organismo, contribuendo alla costruzione, al mantenimento e al rinnovo dei tessuti. Funzione regolatrice Le vitamine, i minerali e l'acqua hanno il compito di condizionare e regolare sia le reazioni chimiche di costruzione e demolizione dei principi nutritivi ("reazioni metaboliche"), sia il contenuto di acqua e sali minerali dentro e fuori le cellule (equilibrio idro-salino). DIETA Senza addentrarsi troppo nel particolare, si può dire che la dieta dovrebbe essere equilibrata (o bilanciata) e variata. ¨ Equilibrata in quantità: gli alimenti che vengono assunti durante la giornata devono apportare l'energia necessaria al fabbisogno energetico (che varia da persona a persona in funzione di fattori come il sesso, l'età, la struttura corporea, il peso, l'attività fisica e lavorativa ecc.) ¨ Equilibrata in qualità: gli alimenti introdotti con la dieta devono apportare i diversi principi nutritivi in maniera da soddisfare tutte le esigenze dell’organismo e senza creare problemi da sovraccarico. Una dieta equilibrata deve essere composta, oltre che da vitamine, sali minerali, acqua e fibra alimentare, da tutti i principi nutritivi nelle percentuali seguenti: - 55-65 % carboidrati; - 25-30 % grassi; - 10-12 % proteine. ¨ Variata: poichè non esistono alimenti completi in grado di soddisfare singolarmente le esigenze nutrizionali, un’alimentazione razionale richiede l'assunzione di una notevole varietà di alimenti allo scopo di compensare le carenze di ogni singolo alimento . Relativamente alla necessità di distribuire i pasti nell’arco della giornata, gli esperti sono unanimemente d’accordo sul seguente schema ottimale, costruito su cinque pasti giornalieri. - prima colazione, nella quale concentrare circa il 20% dell’apporto calorico; - spuntino mattutino,con circa il 5% dell’apporto calorico; - pranzo, da considerare come pasto principale con il 30-40 %; - spuntino pomeridiano,con circa il 5% dell’apporto calorico - cena, con il 30%. Per avere uno strumento facilmente utilizzabile per scegliere correttamente la composizione della dieta, gli alimenti sono stati riuniti e classificati in 7 gruppi omogenei , caratterizzati da apporti nutritivi specifici e prevalenti . GRUPPI DI ALIMENTI PRINCIPALI APPORTI NUTRITIVI Gruppo 1: carni, pesci, uova . Carni, frattaglie fresche, prosciutti, salumi, Proteine di elevato valore biologico, ferro, insaccati vari, pesci e prodotti della pesca, uova alcune vitamine del gruppo B ecc. Gruppo 2 : latte e derivati. Latte intero, scremato, yogurt, latticini, formaggi Proteine di elevato valore biologico, calcio, freschi e stagionati ecc.. alcune vitamine del gruppo B Gruppo 3: cereali, patate Carboidrati, proteine di medio valore Pane, pasta, farine, riso, patate, fecola ecc.. biologico, alcune vitamine del gruppo B. Gruppo 4 : legumi secchi Carboidrati, Fagioli, lenticchie, ceci, piselli ecc. biologico, ferro, alcune vitamine del gruppo B Gruppo 5 : grassi di condimento Grassi, acidi grassi anche essenziali (acido Oli di oliva, oli di semi, burro, margarina, lardo, strutto ecc.. proteine di medio linoleico e linolenico), vitamine liposolubili (A,E). Gruppo 6 : ortaggi e frutta Di colore giallo arancione o verde scuro quali : carote,albicocche, cachi, melone giallo,zucca gialla, peperoni gialli e verdi, spinaci, biete, broccoletti, cicoria, broccoli siciliani, invidia,lattuga, radicchio verde ecc valore Acqua, vitamina A, minerali, fibra Gruppo 7 : ortaggi e frutta Ortaggi a gemma, frutta acidula, quali: broccoletti Acqua, vitamina C, minerali, fibra di rapa, broccoli, cavolfiore, cavolo, cavoli di Bruxelles, cavolo cappuccio, patate novelle, peperoni, radicchio, spinaci, arance,limoni, mandarini, pompelmi, fragole, lamponi, more, ananas, kiwi, ecc. Il corretto utilizzo di questa “mini guida” si basa sul concetto che almeno un alimento di ogni gruppo sia presente ogni giorno nella dieta, avendo cura di variare frequentemente la scelta all'interno dei gruppi stessi . E' importante sapere infatti che all'interno di ogni gruppo gli alimenti sono intercambiabili, vale a dire che, dal punto di vista nutrizionale, un alimento vale l'altro. ESEMPIO: per assicurare un buon apporto di proteine e ferro occorre scegliere fra gli alimenti elencati nel gruppo 1; se a pranzo si scelgono le uova, a cena non si mangeranno nuovamente uova, ma un alimento diverso scelto nello stesso gruppo, come ad esempio carne o pesce . Uno strumento molto utile per indirizzare scelte alimentari corrette è costituito dalle “linee guida per una sana alimentazione italiana", elaborate dall'Istituto Nazionale della Nutrizione sulla base delle abitudini a tavola degli Italiani.(vedi allegato 1). ESEMPI DI PASTI INDICATI PER CHI GUIDA Quanto esposto in precedenza fa comprendere come una corretta alimentazione si possa conseguire attraverso scelte variate e razionali che devono diventare prassi costante nel tempo. La dieta equilibrata risulta essere perciò l’insieme dei pasti di una giornata, o meglio di un periodo decisamente più lungo e non può essere giudicata secondo l’esame di un singolo pasto. Ciò per far capire come anche le scelte alimentari di un autotrasportatore, o comunque di una persona costretta professionalmente a guidare per molte ore al giorno, non possono essere giudicate attraverso l’esame di un singolo pasto. Risulta altresì difficile proporre una dieta tipo per un autotrasportatore, poiché vanno considerati numerosi fattori (sesso, intensità-frequenza-continuità dell’attività lavorativa, struttura corporea: altezza, peso, dimensione scheletrica, ecc.) estremamente variabili da soggetto a soggetto, che possono modificare sostanzialmente le quantità e la distribuzione alimentare proposta. Si possono comunque fornire, oltre a quanto già indicato, alcuni consigli pratici: q Suddividere la razione alimentare giornaliera in più pasti intervallati; sarebbe ottimale poter frazionare l’introito quotidiano in quattro-cinque pasti. Il carico alimentare eccessivo mette infatti l’organismo in condizioni di lavorare con difficoltà perché le sue capacità digestive e di utilizzazione possono risultare insufficienti di fronte alla quantità di cibo che riceve in una volta sola. A titolo esemplificativo si riporta una tabella con i tempi di svuotamento dello stomaco per vari generi alimentari, ai quali andrebbero aggiunti quelli necessari per il completamento del processo digestivo a livello intestinale. Tabella: TEMPO DI SVUOTAMENTO DELLO STOMACO PER VARI GENERI ALIMENTARI Tempi indicativi di svuotamento (ore e minuti) Generi alimentari (per g. 100 di porzione) Carne di bue Carne di agnello Carne di vitello Carne di maiale Carne di pollo Carne di tacchino Pesci Latte bovino ml. 75 Latte bovino ml. 400 Latte umano ml. 150 Latte umano ml. 225 Gelatina Uova e combinazioni Verdure Frutta Pane e cerali Zuccheri e canditi Gelati Noci gr. 25 Noci gr. 500 (da Hawk, Rehfuss, Bergheim) q Minimo 2.35 2.30 2.45 2.45 3.00 2.15 2.00 1.35 - Massimo 3.25 3.25 3.40 3.45 3.35 3.15 2.30 2.20 - Medio 3.00 3.00 2.50 3.15 3.15 3.30 2.50 1.15 2.30 1.40 2.25 2.00 2.40 2.50 2.00 2.40 2.05 3.15 3.00 4.00 Dedicare un tempo sufficiente ad ogni pasto, consumandolo possibilmente seduti, in ambiente igienicamente idoneo, facendo in modo che il pasto diventi un momento di distensione e piacere e non di stress; q Garantire frequenti e soddisfacenti introduzioni di liquidi (acqua potabile, minerale, succhi di frutta) durante l’attività e il consumo dei pasti, in particolare nella stagione estiva, per riequilibrare le perdite idro-saline; q Evitare l’assunzione di bevande alcoliche sia durante lo svolgimento della guida che in corrispondenza delle pause pranzo, comprese eventuali correzioni nel caffè, o peggio ancora a digiuno. Il problema dell’assunzione di bevande alcoliche verrà trattato in un capitolo apposito. Un’esemplificazione indicativa ma pratica di come potrebbe essere composta l’alimentazione di una giornata tipo è la seguente. Si comincia da una buona prima colazione, indispensabile sia perchè si proviene da un digiuno notturno di parecchie ore, sia per affrontare al meglio un intensa mattinata lavorativa. Orientativamente si può consigliare di iniziare la giornata con latte o yogurt, accompagnati da prodotti da forno (pane, fette biscottate anche integrali) con confetture o miele o prodotti dolciari (torte secche), non tralasciando l’immancabile caffè. Almeno la prima colazione è auspicabile che venga consumata comodamente seduti dedicandogli tutto il tempo necessario, preferibilmente a casa propria. E’ altrettanto importante poi ,sempre compatibilmente con le possibilità offerte dall’organizzazione lavorativa, trovare degli ulteriori momenti di consumo tra la prima colazione ed il pranzo e tra il pranzo e la cena, quindi degli spuntini o merende, in cui abbinare un momento di pausa o riposo al consumo di frutta fresca di stagione ad esempio, in modo da non giungere particolarmente affamati in prossimità dei pasti principali. Per quanto concerne il pranzo, le indicazioni suggeribili sono in funzione soprattutto del tempo a disposizione: 1 - tempi limitati di sosta (trenta-quarantacinque minuti) non consentono di effettuare pranzi completi ed abbondanti, per le difficoltà digestive e di concentrazione lavorativa che potrebbero presentarsi nella fase post-pranzo; In tal caso è perciò suggeribile consumare un panino con formaggio (fresco o stagionato) o affettati (prosciutto crudo o bresaola) e ortaggi (lattuga, pomodoro, rucola) e della frutta fresca di stagione; 2 -a) nel caso di maggiore disponibilità di tempo prima della ripresa lavorativa (circa un ora e mezzo), una minestra di cereali e legumi o un primo piatto di pasta o riso con pomodoro, formaggio grattugiato ed erbe aromatiche (origano, basilico, prezzemolo, maggiorana) o spezie (pepe, peperoncini, da usarsi nelle quantità sufficienti a garantire il miglioraramento organolettico degli alimenti e secondo la tolleranza individuale) oppure con olio extra vergine di oliva e formaggio grattugiato, a cui far seguire della verdura fresca, condita con olio extra vergine di oliva, limone o aceto e sale in modica quantità oppure 2 -b) la stessa verdura come contorno a del pesce magro di lago o mare (al cartoccio, al vapore) o a della carne (pollo, tacchino, coniglio, cavallo ad esempio) alla griglia, evitando in questo secondo caso il primo piatto, ma consumando del pane , anche integrale. In entrambi i casi (1 e 2) si può concludere il pasto con del caffè (non corretto !). La cena, dovrebbe avere il compito di integrare e completare quanto mangiato nella parte precedente della giornata, senza però abbuffarsi in modo spropositato , poiché vi è meno tempo a disposizione rispetto al pranzo per attività fisica e per la digestione e la utilizzazione dei principi nutritivi, dopo il consumo del pasto. Nel caso del pranzo indicato al punto 1), è proponibile una cena strutturata come indicato al punto 2), comprensiva di primo piatto, secondo piatto ( in cui inserire eventualmente delle uova o del formaggio ), della verdura fresca di stagione e della frutta.. Nel caso invece del pranzo indicato al punto 2), le lettere a) e b) sono complementari, nel senso che il pranzo di cui alla lettera 2 a) può essere integrato da una cena composta come al punto 2b) e viceversa. ________________________________________________________________________ Bibliografia: Ø Teoria e pratica della sana alimentazione. Min. della Sanità; Ø Tutti a tavola. Istituto Scotti Bassani; Ø Linee guida per una sana alimentazione italiana. Istituto Nazionale della Nutrizione; Ø Alimentazione e nutrizione. Rosita Falcolini (Signorelli editore);