BOSCOINCITTÀ 34 IL GIARDINO ACQUA D’ Scrophularia nodosa L. Castagnola Millemorbia Scrofularia maggiore Erbacea perenne ■ Famiglia: Scrophulariaceae ■ Diffusione: 0-1.800 m ■ Fioritura: maggio-settembre ■ Riproduzione: seme, divisione di cespo ■ Utilizzi: proprietà farmacologiche C on fusto rigido, quadrangolare, alta sino a 100-120 cm è pianta abbastanza comune nei luoghi umidi in posizioni semi ombreggiate. Il nome del genere Scrophularia deriva dalla parola latina scrofulae dato che anticamente veniva utilizzata per combattere la scrofolosi, una forma di tubercolosi delle linfoghiandole. Il nome specifico deriva dal fatto che il fusto sotterraneo rizomatoso genera, ogni anno, sia alti fusti fioriferi sia piccoli noduli o tubercoli che fanno derivare l’aggettivo nodosa. A seconda dell’ambiente di crescita modifica il portamento e la forma delle foglie. I fiori ermafroditi sono disposti in una pannocchia terminale, con corolla di colore bruno o rossastro e tendente al verde verso la base. Nonostante l’aspetto insignificante e l’odore sgradevole l’impollinazione avviene tramite api e vespe. I frutti sono capsule ovoidali, appuntite e bivalvi, contenenti innumerevoli e minuscoli semi di facile germinazione. Nel Boscoincittà la si trova abbastanza facilmente lungo la passerella che corre attraverso il ‘campo marcio’, nei pressi delle risaie verso la Cascina Melghera (Trenno). Nel Parco delle Cave la si può osservare nella zona naturalistica (adiacente alla Cava Casati verso Quarto Cagnino), in particolare nei pressi dell’antica chiusa Trii baselloni. Testo a cura dei volontari Fiori del tempo libero Marzo 2009