BOSCOINCITTÀ 12 IL GIARDINO ACQUA D’ Artemisia absinthium L. Assenzio Erbacea perenne ■ Famiglia: Asteraceae ■ Diffusione: 0-1.500 m ■ Fioritura: luglio-settembre ■ Riproduzione: seme, talea, divisione di cespo ■ Utilizzi: proprietà farmacologiche I l nome del genere deriva da Artemide dea greca della caccia, adorata come dea dei parti e della fertilità perché, secondo la leggenda, dopo essere stata data alla luce aiutò sua madre a mettere al mondo il fratello Apollo. Il nome specifico sembra derivare dal greco absinthion: a e psinthos = che non porta diletto. Al genere Artemisia appartengono diverse specie erbacee o arbustive perenni generalmente molto rustiche, dotate di radici rizomatose che colonizzano velocemente ampi territori spesso ruderali. Dalle radici si sviluppa una rosetta di foglie; da qui si innalzano i fusti alti tra 30-100cm. Le foglie sono dentellate, di colore grigio verde o verde biancastro; devono il loro colore alla fine peluria setosa che conferisce loro un tocco vellutato. I fiori sono capolini di colore giallastro, disposti in pannocchia fogliosa allungata. Ama posizioni soleggiate e resiste bene sia al freddo che al caldo. In agricoltura biologica è utilizzata come deterrente contro gli insetti parassiti delle piante. Considerata una panacea contro tutti i mali (contiene molte molecole e principi attivi) deve essere utilizzata sotto stretto controllo medico: gli estratti della pianta se assunti a lungo e in dosi massicce provocano assuefazione e gravi alterazioni al sistema nervoso centrale. Responsabile principale delle controindicazioni è il Thujone, alcaloide tossico. È presente lungo il sentiero tra la cava Casati e la Cascina Lintemo (Parco delle Cave); nei pressi del campo militare lungo la via Forze Armate. Testo a cura dei volontari Fiori del tempo libero Marzo 2009