BOSCOINCITTÀ
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IL GIARDINO
ACQUA
D’
Artemisia absinthium L.
Assenzio
Erbacea perenne
■ Famiglia:
Asteraceae
■ Diffusione:
0-1.500 m
■ Fioritura:
luglio-settembre
■ Riproduzione:
seme, talea, divisione
di cespo
■ Utilizzi:
proprietà farmacologiche
I
l nome del genere deriva da Artemide dea greca della caccia,
adorata come dea dei parti e della fertilità perché, secondo la
leggenda, dopo essere stata data alla luce aiutò sua madre a
mettere al mondo il fratello Apollo. Il nome specifico sembra derivare dal greco absinthion: a e psinthos = che non porta diletto.
Al genere Artemisia appartengono diverse specie erbacee o arbustive perenni generalmente molto rustiche, dotate di radici rizomatose che colonizzano velocemente ampi territori spesso ruderali.
Dalle radici si sviluppa una rosetta di foglie; da qui si innalzano i fusti
alti tra 30-100cm. Le foglie sono dentellate, di colore grigio verde o
verde biancastro; devono il loro colore alla fine peluria setosa che
conferisce loro un tocco vellutato. I fiori sono capolini di colore giallastro, disposti in pannocchia fogliosa allungata. Ama posizioni soleggiate e resiste bene sia al freddo che al caldo. In agricoltura biologica è utilizzata come deterrente contro gli insetti parassiti delle
piante. Considerata una panacea contro tutti i mali (contiene molte
molecole e principi attivi) deve essere utilizzata sotto stretto controllo medico: gli estratti della pianta se assunti a lungo e in dosi
massicce provocano assuefazione e gravi alterazioni al sistema
nervoso centrale. Responsabile principale delle controindicazioni
è il Thujone, alcaloide tossico. È presente lungo il sentiero tra la cava Casati e la Cascina Lintemo (Parco delle Cave); nei pressi del
campo militare lungo la via Forze Armate.
Testo a cura dei volontari Fiori del tempo libero
Marzo 2009