Sviluppi della Chimica dei Metalli di Transizione Radioemittenti per la diagnosi e la terapia nella Medicina Nucleare Parma 20 Maggio 2004 Dr. Asti Mattia Servizio di Medicina Nucleare Arcispedale Santa Maria Nuova RE LA MEDICINA NUCLEARE • CHE COS’E’: branca specialistica che si avvale dell’uso di radionuclidi artificiali in forma non sigillata a scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica. • Da soli o legati a molecole vettrici i radionuclidi vengono introdotti nell’organismo sotto forma di soluzioni, sospensioni, aerosol; si comportano come traccianti funzionali (permettendo studi diagnostici in “vivo”) oppure si concentrano in tessuti patologici permettendone il riconoscimento. • Le immagini medico-nucleari vengono ottenute tramite la rilevazione di fotoni emessi dai radiofarmaci metabolizzati dall’organismo e accumulati nei punti di interesse. • E’ quindi il paziente che emette raggi gamma: tale emissione viene registrata da apposite apparecchiature i tomografi SPECT e PET in grado poi di ricostruire la corrispondente immagine. LA TERAPIA RADIOMETABOLICA • CHE COS’E’: è la branca della Medicina Nucleare che si occupa della cura dei tessuti tumorali . • Ancora una volta il ruolo terapeutico viene svolto dalle radiazioni prodotte da radionuclidi che grazie a specifiche molecole trasportatrici si accumulano selettivamente nelle zone di interesse. • Grazie a questi radiofarmaci è possibile irradiare selettivamente (a livello molecolare) solo i tessuti realmente interessati per danneggiare le cellule malate. • I radionuclidi utilizzati per la terapia sono in genere degli emettitori di elettroni (metalli di transizione) in quanto queste particelle hanno una energia sufficiente per causare la morte cellulare. • Se oltre ad emettere elettroni, questi radionuclidi emettono anche positroni o raggi , diagnostica e terapia possono essere combinate. IL RADIOFARMACO Un radiofarmaco è in genere formato da un atomo radioattivo e da una molecole trasportatrice che è responsabile della sua farmacocinetica. Se però ci focalizziamo nell’ambito della terapia, i radionuclidi maggiormente utilizzati sono metalli, per questo motivo, la chimica preponderante è quella di coordinazione. Un radiofarmaco per la terapia può essere pertanto formato dall’utilizzo di fino a 3 componenti . • Il radionuclide (metallo) • Il legante (a cui può essere associato un connettore) • La parte biologicamente attiva A seconda del radiometallo e del legante si possono presentare diverse tipologie di Radiofarmaci • Se il legante è già una specie biologicamente attiva (es. Tecneziati, marcatori di ipossia…) • Legame diretto metallo – molecola bioattiva • Tutte e tre le componenti con la presenza di un connettore tra la molecola bioattiva e il legante MOLECOLE BIOLOGICAMENTE ATTIVE La tendenza attuale è di utilizzare petdidi che grazie al loro basso peso molecolare e la possibilità di legarsi a recettori specifici delle cellule hanno superato le applicazioni degli anticorpi monoclonali in medicina nucleare. In particolare la somatostatina ha dimostrato avere alta affinità per alcuni recettori espressi sulla membrana di alcune cellule tumorali (ss1-sst5) Somatostatin-14 Ala-Gly-Cys-Lys-Asn-Phe-Phe-Trp-Lys-Thr-Phe-Thr-Ser-Cys Purtroppo la somatostatina ha dimostrato avere un tempo di emivita biologica molto breve (16 min.) ed è stato quindi necessario sintetizzare degli analoghi contenenti i residui AA dal 7 – 11 che sembrano essere quelli essenziali per il legame. Questi derivati sono in genere sequenze di 8 amminoacidi (Octreotide) con un Nterminale D-Phe e un ammino alcohol Thr(ol) al C-terminale per proteggerlo dalla degradazione ad opera delle proteasi. Somatostatin-14 Ala-Gly-Cys-Lys-Asn-Phe-Phe-Trp-Lys-Thr-Phe-Thr-Ser-Cys Octreotide Lanreotide D-Phe-Cys-Phe-D-Trp-Lys-Thr-Cys-Thr(ol) b-D-NaI-Cys-Tyr-D-Trp-Lys-Val-Cys-Thr-NH2 Tyr3-octreotide (TOC) D-Phe-Cys-Tyr-D-Trp-Lys-Thr-Cys-Thr(ol) RC-160 D-Phe-Cys-Tyr-D-Trp-Lys-Val-Cys-Trp-NH2 Tyr3-octreotate (TATE) D-Phe-Cys-Tyr-D-Trp-Lys-Thr-Cys-Thr Mentre la somatostatina si lega a tutti e 5 i recettori con alta affinità gli analoghi stabilizzati hanno diverse affinità per ognuno di essi. Inoltre per esplicare la loro funzione questi derivati devono essere collegati ad un legante per il radiometallo. In genere questo collegamento viene ottenuto formando un legame peptidico tra l’ N-AA terminale e un gruppo carbossilico del legante (connettore) . Legante-------COOH H2N-----peptide Legante------C(O)-HN----Peptide La affinità con i recettori non dipende solo dal derivato ma anche e notevolmente dal radiometallo e dal legante stesso. Le strategie con cui vengono collegate le varie parti (peptide-legante –metallo) o (peptide-metallo) o (legante- metallo) verranno discusse in seguito. I LEGANTI Sono stati messi a punto una vasta serie di leganti ognuno presenta diverse affinità con i radiometalli (alcuni sono specifici), alcuni hanno essi stessi una attività biologica, alcuni hanno un utilizzo in campo specifico (ipossia). Leganti Monodentati: O NH2 Idrazinonicotinammide e un legante monodentato bifunzionale, in combinazione con leganti ancillari è in grado di formare complessi stabili con il Tc. H 2N N N H HYNIC Leganti polidentati: Oltre ai leganti tetradentati contenenti azoto e zolfo come atomi coordinati N N SH N HS N NH2 HS NH N H NH2 H2N Esistono due famiglie principali di leganti polidentati : ¾ La prima è quella dei leganti derivati dagli acidi Policarbossilici ¾ La seconda è quella dei leganti derivati dai composti tetrazamacrociclici N N COOH COOH N COOH DTPA COOH HOOC N N N N COOH COOH HOOC DOTA COOH La struttura del DTPA permette di avvolgere il radiometallo all’interno di una gabbia generata dalla coordinazione degli atomi di ossigeno. Ma prima della complessazione e necessaria la reazione di uno dei gruppi carbossilici con un gruppo amminico della molecola biologicamente attiva. Entrambe le molecole, avendo più di un sito reattivo devono essere protette nelle posizioni desiderate. COOH O O N N N O DTPA Dianhydride O O O COOtBu HOOC Tetra-t-butyl-DTPA N BuOtOC N COOtBu N COOtBu Nei leganti della seconda famiglia il radiometallo viene complessato da 4 atomi di azoto e bloccato nella cavità del macrociclo. La stabilità del complesso dipende fortemente dal raggio dello ione metallico per questo motivo sono stati sintetizzati diversi macrocicli. HOOC DOTA HOOC N N HOOC COOH N N N N COOH COOH TETA HOOC N N COOH Cyclam methylbenzoic acid NH N NH NH COOH Leganti per l’ipossia: Molti tessuti tumorali presentano cellule ipossiche che sono almeno 3 volte più resistenti alla terapia delle cellule tumorali normali. Mediante opportuni radiofarmaci e possibile individuare queste zone e irradiarle selettivamente. Questi leganti sono divisi in due categorie: ¾ Leganti derivati dai tiosemicarbazoni ¾ Leganti contenenti il gruppo azomicinico NO2 H3C N NHCH3 CH3 N N SH HS ATMS N NHCH3 N N (CH2)3 NH N N NH (CH2)3N NO2 FC - 327 N IL RADIONUCLIDE Molti fattori influenzano la scelta del radionuclide per la terapia: tra questi ci sono le proprietà fisiche (tipo di decadimento, energia delle particelle/fotoni emessi, T ½), la forma e la reattività chimica, la purezza e la disponibilità. Radionuclide 64 Cu 90 Y Half life 12.8 h Type of Decay + EC Particles Energies (Mev) Gamma Energies (KeV) 0.57 (40%) 0.65 (19%) (41%) 64.8 h - 2.3 (100%) 99m Tc 6 h - (87%) (13%) 111 In 67.2 h EC 177 Lu 6.7 d 188 Re 16.7 h 511 1346 140 142 100% 171 - 0.176 (7%) 0.384 (3%) 0.498 (90%) 110 210 - 1.96 (20%) 2.12 (80%) 155 RADIOFARMACI MARCATI 90Y 111In 177Lu L’ 90Y è il radionuclide più comunemente usato nella moderna terapia basata sui recettori della somatostatina. Mentre i suoi complessi con il DTPA non sono sufficientemente stabili in vivo, quelli con i macrocicli ed in particolare il DOTA formano molecole ottimali per la terapia. Il DOTA viene preventivamente legato al peptide (TOC, TATE) via fase solida facendo reagire DOTA (tBu)3 e il TOC(TATE) protetto. BuOtC N N COOH + BuOtC N N COtBu HN - Tyr3 – Octreotide ( TOC) DOTATOC HN - Tyr3 - Octreotate (TATE) DOTATATE Siccome l’ 90Y è un emettitore - puro, normalmente si associano i complessi di 90Y agli analoghi di 111In in modo da studiare la distribuzione del radiofarmaco attraverso una scintigrafia La marcatura avviene partendo dai cloruri dei radiometalli quando il legame DOTA (legante) – TOC(peptide) è gia formato. Si utilizza un ambiente tamponato a pH 5 scaldando a 90-100°C per ca.30min (resa 98-100 %) HOOC N N CONH - TOC + HOOC N N 90YCl 3 Acido gentisico (pH 5) 90 °C 2 h COOH HOOC N N 90 90Y DOTATOC HOOC N CONH - TOC Y N COOH Sebbene l’ 111In venga accoppiato all’ 90Y nella terapia e legato al DOTATOC, presenta la maggiore stabilità e affinità ai recettori della somatostatina con leganti tipo DTPA. Il 177Lu presenta un notevole interesse in quanto è un emettitore beta/gamma ed è stato dimostrato che l’affinità del complesso 177Lu DOTATATE con il recettore sst2 aumenta di 6-7 volte rispetto a quella del analogo marcato 90Y. 90-Y Half life Emission E max Range Chemical form Main Emission 64 h (2.6 d) pure - emitter 2.27 MeV 11 mm 90YCl 3 177-Lu 6.64 d -, emitter 0.5 MeV 2 mm 177LuCl 3 160 e 120 KeV Il problema con 177Lu è che i prodotti commerciali attualmente disponibili presentano ancora una notevole quantità di impurezze che va ad influire sulla marcatura. RADIOFARMACI MARCATI 99mTc 188Re Nonostante il 99mTc sia il nuclide maggiormente usato nella medicina nucleare tradizionale, c’è molto interesse a livello di ricerca nella marcatura dei peptidi con questo radiometallo. Strategie di legame: Metodo indiretto con complesso post-formato: s s NH2 s NH s s Bifunctional Chelating Agent (BFC) NH s Con questo metodo il legante per il Tecnezio maggiormente studiato è l’HYNIC in grado di formare con leganti ancillari un Nitruro complesso molto stabile. O H N H2N Peptide N N H H O N H O N Peptide N N O O H HO N O N O O O COOH Tc Peptide H N N Tc X O O N H Metodo indiretto con complesso preformato: s s NH2 s NH s Metodo Diretto: s Hs NH2 s s NH2 Hs NH2 s Legame Diretto con metodo del frammento metallico: L L NH2 NH2 L L La formazione del frammento stabilizza i bassi numeri di ox. del Tecnezio, inoltre due o tre posizioni di coordinazione sono occupati da leganti labili che possono essere sostituiti da opportune molecole. H2O OC + OH2 Tc CO OH2 CO R R N P Cl Tc P Cl X R R CO In particolare il frammento tricarbonilico presenta particolare affinità per il leganti tri o bidentati con atomi di N legante. Ad esempio l’AA istidina. O N CO OC Peptide N Tc CO N O O Mentre il frammento nitrurico data la sua alta elettrofilicità si lega fortemente a leganti bidentati contenenti atomi di zolfo e di Ossigeno/azoto R R N P S Tc P O CO X R R NR O Il 188Re è stato recentemente portato all’attenzione della comunità di medicina nucleare per le sue interessanti caratteristiche. Half life Emission E max Chemical form Main Emission 99m-Tc 188-Re 6h pure emitter 16.7 h -, emitter 2.1 MeV 188ReO 4 155 KeV 99mTcO 4 142 Kev Ma sebbene esistano molte somiglianze dal punto di vista chimico è impossibile marcare con il Re i farmaci utilizzati con il Tc, con il metodo tradizionale in quanto la riduzione del perennato è molto più difficile di quella del pertecnectato. 2 TcO42 ReO4- + 3 Sn2+ + 3 Sn2+ 2 TcO2+ (IV) + 3 SnO2 X E’ stata provata perciò una nuova strategia per risolvere questo problema che si basa sul principio della “espansione della sfera di coordinazione”. O O Ossalate Re O O O O O O Re HO O OH O L Sn 2+ L L Re Reduction L L L Questo metodo ha dato buoni risultati aumentando notevolmente la resa di marcatura RADIOFARMACI MARCATI 64Cu Il 64Cu ha dimostrato avere la maggiore stabilità nei complessi con il TETA e i Cyclams ma sebbena la marcatura dei peptidi con questo radiometallo sia in via di studio l’ interesse maggiore è nello sviluppo di farmaci marcatori di ipossia. Esistono due metodi per creare radiofarmaci marcatori di ipossia. Il primo si basa sulle proprietà ossidoriduttive del radiometallo con leganti tiosemicarbazonici CH3 H3C N NHCH3 N N Cu S N S Cu (ATMS) NHCH3 2) Il secondo si basa sulla attività biologica del gruppo azomicinico. NO2 N NO2 - * L N L + e- N NO + e- L N N L Nitroreductase Enzymes L N L + 4e- + O2 NH2 O2-* H2O2 N L N L OH- Sono stati preparati ciclams particolari contenenti questo gruppo e in seguito marcati con 64Cu. Coovalent binding to macromolecules NO2 N N Cu N N (CH2)3 NO2 N N (CH2)3N N I primi studi su animali di questi nuovi marcatori dell’ipossia sta dando risultati incoraggianti.