SONNO E VEGLIA Fisiologia Umana AA 2013/2014 MED1-2 Prof. Aram Megighian COSCIENZA • Consapevolezza del mondo esterno ed interno espressa verbalmente o per mezzo di comportamenti non-verbali che prescindono da semplici schemi stimolorisposta VIGILANZA • Capacità di reagire in maniera integrata agli stimoli ambientali • un individuo addormentato NON è vigile, ma è cosciente del contenuto del sogno. ATTENZIONE • attenzione intensiva: funzione che modula la vigilanza aumentando o riducendo la risposta a tutti gli stimoli presenti • attenzione specifica: funzione che aumenta l’attenzione verso una specifica sorgente di stimoli • Coscienza, vigilanza ed attenzione dipendono da: • elaborazione delle informazioni: sistemi specifici • attivazione: sistemi di proiezione diffusa ubicati nel tronco dell’encefalo e nell’ipotalamo che determinano attivamente l’alternanza di stati differenziati di coscienza e vigilanza e il ciclo sonno-veglia Sonno e mitologia Sonno e morte υπνοσ και θαϖατοσ Sonno e e sogni Un po’ di storia • • • • Hans Berger - EEG Moruzzi e Magoun - Sostanza reticolare attivante Kleitman - fase REM del sonno Steriade - registrazione intracellulare Sonno e vertebrati Sonno e invertebrati deprivation Per0 deprivation deprivation Definizione comportamentale del sonno • The universal way to define sleep is by behavioral criteria. These include prolonged periods of quiescence; a reduced responsiveness to external stimuli; rapid reversibility, which distinguishes sleep, for example, from hibernation or coma; and homeostatic regulation – the increased need for sleep that follows sleep deprivation. Another characteristic of sleep is its independent regulation that is not merely tied to the circadian clock. This refers to the fact that sleep is clearly a circadian rhythm, but has more complex regulation. Recently, an additional characteristic has been provided as a result of the systematic screening of gene expression, where it has been shown that the expression of certain genes is higher in waking than in sleep in many brain regions. ! Ralph J. Greenspan et al, Trend in Neurosci., 24, 142, 2001 criteri per la definizione del sonno/veglia • periodi prolungati di riposo • ridotta risposta agli stimoli esterni • rapida REVERSIBILITA’ (vs. COMA) • regolazione omeostatica (risposta da deprivazione) • Tracciato elettroencefalografico (ATTIVITA’ SINCRONIZZATA) EEG Origine dei segnali elettroencefalografici – + – + minimo Rm I – Ra Rex II, III IEPSP + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + IV Rm V + + + + + + + + + + + + VI sorgente assone proveniente dal talamo A assone proveniente dalla corteccia controlaterale B © 2009 POLETTO EDITORE srl Fisiologia e biofisica medica – quarta edizione Figura 31.3 – Neuroni piramidali della corteccia e genesi delle onde EEG. A) Un potenziale postsinaptico eccitatorio (depolarizzante) indotto da un’afferenza sinaptica nel terminale del dendrite apicale genera una corrente lungo il neurone piramidale. La sorgente di questa corrente è a livello del soma e il recettacolo della corrente è a livello del terminale. B) Dipoli generati in neuroni piramidali da potenziali postsinaptici eccitatori indotti da afferenze assosomatiche (a sinistra) o assodendritiche dirette al terminale del dendrite apicale. Nel primo caso sulla superficie corrispondente del cuoio capelluto si registra una positività rispetto a un punto lontano, nel secondo una negatività. Onde di polarità opposta sono generate da afferenze sinaptiche inibitorie. Fasi del sonno ed EEG EEG e fasi del sonno e ritmo alfa RITMO ALFA EEG e fasi del sonno stage 3 - < 50% delta rithm stage 4 - > 50% delta rithm synchronization Alpha Alpha desynchronization o reazione d’arresto RIASSUMENDO • Durante la veglia l’attività EEGrafica è DESINCRONIZZATA • Durante il sonno l’attività EEGrafica diviene SINCRONIZZATA • La sincronizzazione determina ONDE DI UNA DETERMINATA FREQUENZA ED AMPIEZZA • stadio 1: onde theta, ridotta risposta agli stimoli sensoriali; se risvegliato dichiara di non essersi addormentato; improvvise contrazioni muscolari; in individui deprivati dal sonno compaiono brevi fasi di stadio 1 (microsonni) • stadio 2: complessi k e fusi del sonno; se risvegliati dichiarano di aver dormito • stadio 3 e 4: ritmo delta • fase REM: attività desincronizzata + movimenti oculari rapidi + aumento della frequenza cardiaca e respiratoria e della pressione. Riduzione del tono muscolare Klimesch VL: Bio II, WS 03, Page 16 Alpha, 10 Hz REM REM 1 Sec. 50 µV Slow Alpha, 8 Hz fusi EEG samples from two subjects, B.D. and H.J. The classification of EEG- patterns is illustrated. Note spindles in stage 2 and slow Alpha at the occipital lead (O) during stage 1. F = Frontal, P = Parietal leads. From the classical work of Dement & Kleitman (1957) There are two different patterns of EEG during wakefulness as the following two examples demonstrate. Only subject A shows large alpha activity during wakefulness. Subject A: ! Subject B: Awake, synchronized, preattentive Awake, Desynchronized, attentive performance Stage I Stage II Stage III Stage IV REM Note that the EEG during wakefulness differs between subject A and B. Only the desynchronized EEG reflects a state of mental activity. Thus, the EEG stages I - IV show a gradual slowing as compared to wakefulness (cf. the data for subject B). L’ipnogramma Ciclo REM - NREM Un tracciato ipnografico si ottiene analizzando l’EEG registrato ininterrottamente durante il sonno Variazioni del sonno NREM-REM con l’età Durata REM - NREM nella vita '())( Ore di !"#$%& sonno nelle 24 )#**# ore in+,$("#$&)$ vari mammiferi %&-#"'#$'.#/&#$%& 0100&2#"& %# "$ "# $ # !" &'()**+ ,-+./)01 2/)-+ 3)0 4)5660 7)1 8)1 9'60 4)1 Sonno nei mammiferi marini !"#$%#&'(")'*)'"((+%"',&$ Il test di risposta motoria allo stimolo visivo mostra un tempo di reazione fisiologico. Cioè l’emisfero sveglio è funzionalmente attento e vigile Durante il sonno REM: • atonia (vedi EMG) • movimenti oculari (vedi EOG) • aumento del ritmo cardiaco • aumento del ritmo respiratorio Episodio di sonnanbulismo Episodio di “terrore nel sonno” Episodio di “attivo” sonno REM la persona combatte Come si comportano i neuroni corticali durante la veglia e il sonno ? Attività intracellulare da neurone corticale in veglia Fig. 1. Espanso Steriade, M. et al. J Neurophysiol 85: 1969-1985 2001 Copyright ©2001 The American Physiological Society Attività intracellulare da neurone corticale durante il sonno NREM e REM Steriade, M. et al. J Neurophysiol 85: 1969-1985 2001 Fig. 4. Allargato * onda lenta * ** down state up state oscillazione lenta Steriade, M. et al. J Neurophysiol 85: 1969-1985 2001 Copyright ©2001 The American Physiological Society Oscillatore talamico Sistemi neurochimici attivanti • Noradrenergico: facilita l’attenzione selettiva • Serotoninergico: frena la risposta impulsiva • Colinergico: aumenta l’accuratezza del riconoscimento degli stimoli rilevanti • • Istaminergico • Dopaminergico: aumenta la velocità delle risposte motorie Glutammatergico Capacità di rispondere agli stimoli esterni • La soglia di risposta agli stimoli esterni aumenta dallo stadio 1 al 4 del NREM e rimane elevata durante il REM NREM • la diminuzione del rilascio dell’acetilcolina rende i neuroni talamici iperpolarizzati bloccando il flusso di segnali attraverso il talamo • l’oscillazione lenta del potenziale dei neuroni corticali li rende iperpolarizzati per centinaia di millisecondi • quindi anche stimoli che superano il talamo vengono bloccati a livello corticale • le aree prefrontali e parietali (implicate nell’attenzione) sono deattivate REM • nel REM il cancello talamico è aperto, ma l’attenzione agli stimoli esterni è bassa • si rivolge l’attenzione agli stimoli interni • le aree prefrontali e parietali (attenzione a stimoli esterni) rimangono deattivate (studi di imaging) Modifiche del metabolismo (=attività) cerebrale durante il sonno NREM REM sveglio metabolismo elevato metabolismo basso Nature Neuroscience Reviews Quali sono i circuiti funzionali implicati nel passaggio sonnoveglia ? Ancora numerosi lati oscuri Esistono 3 sistemi implicati nel passaggio sonno-veglia; NREMREM • sistema reticolare attivante (RAS) • sistema ipotalamico del sonno (HSS) • regione dorsale del bulbo e del ponte (REM) • orologio circadiano Orologio circadiano Sistema del sonno REM Sistema ipotalamico del sonno HSS Sistema reticolare attivante RAS Circuiti nervosi interessati al ritmo sonno/veglia Sistema reticolare attivante !"#$#"%&'(&)*++*&,-))'.* !"#"$%&'("$% !)*$%*+"$% ,(' -.($/#" -*, *#0 1(- /2' "$%"0/#*+(-*#/!*3+-*$$*41"5#(/ !)( !"#"$%&'("$% !)*$%*+"$% ,('+-.($/#" -*, *#0 1(- /2' !)( %")1"##*+(-*#/!*3+'*),"+-",.)" !"#$%%& '(!)*"$+,(&-(."++"()//&0" !"#"$%&'("$% !)*$%*+"$% ,('+-.($/#" -). 3!(,*#/4(*$"+'"##/+-*-!/$4/+)"!(%*#/)"+ .*$!($/+5-).6+($'2%"+#/+1"7#(/ -*, *#0 1(- /2' !)( !"#"$%&'("$% !)*$%*+"$% 3"4(*$"+'"##"+-*#"+1("+-"$-*)(/#(+$*$+ /#!")/+(#+%(%#*+-*$$*81"7#(/ ,('+-.($/#" -). -*, 1(*#0 !"#"$%&'("$% /2' !)( !)*$%*+"$% #"-(*$"+,"'(*8.*$!($/ /9*#(-%"+(#+-*$$* ,('+-.($/#" -). -*, *#0 1(- /2' !)( !"#$%%"&#'&!"()**' +&!,-"). !"#"$%&'("$% !)*$%*+"$% -)/ !/#/,* -)( ,(' -.($/#" -*, *#0 % %% " ! *) 1(- /2' !)( (/ 6/#/,* ./%",/7") 3454 -)/ -)( Nell’uomo Cerebellum Encephale isole‘ Normal sleep-wake cycle including REM Midpontine pre- trigeminal Sleep-wake cycle without REM Cerveau isole‘ SWS Thalamus Il RAS proietta in modo diffuso RAS • • vengono rilasciati tonicamente numerosi neurotrasmettitori: • • • glutammato acetilcolina istamina l’attivazione dei neuroni corticali e talamici avviene bloccando i canali del potassio che divengono quindi depolarizzati parzialmente e quindi più inclini e pronti a scaricare 2 vie principali di proiezione delle vie colinergiche extratalamica tramite i neuroni colinergici del proencefalo basale talamica Nell’Alzheimer la perdita di queste cellule colinergiche si accompagna ad un rallentamento dell’EEG Proiezione colinergica • Nell’Alzheimer la perdita di queste cellule colinergiche si accompagna ad un rallentamento dell’EEG • Farmaci anticolinergici (antidepressivi triciclici, atropina) possono dare sedazione • Farmaci o sostanze colinergiche (nicotina) danno attivazione Ipotalamo posteriore • I neuroni (colinergici) del proencefalo basale proiettano anche all’ipotalamo posteriore dove si trovano le cellule istaminergiche del nucleo tubero mammillare (TM) che proiettano diffusamente alla corteccia e sono molto attivi durante la veglia • infusione di istamina dà attivazione • lesione del nucleo TM riduce la durata della veglia ed aumenta quella del sonno RAS e noradrenalina • altri sistemi neuromodulatori (adrenergico e serotoninergico) modificano la loro attività durante il ciclo S/V • Locus coeruleus (NorA) proietta diffusamente ed è massimamente attivo durante la veglia, meno durante REM, silente nel NREM • • La lesione non ha grossi effetti sul ritmo S/V E’ importante nell’espressione genica durante il ritmo S/V RAS e serotonina • Nuclei del rafe (Serotonina) proiettnao diffusamente al cervello • max frequenza di scarica durante la veglia, meno durante il NREM, silenti durante il REM (vedi sistema NorA) • farmaci antiserotoninergici Circuiti nervosi interessati al ritmo sonno/veglia I sistemi che promuovono il sonno Encefalite letargica di Von Economo Ipotalamo posteriore neuroni che promuovono la veglia Narcolessia Ipotalamo anteriore neuroni che inibiscono quelli posteriori quindi promuovono il sonno VLPO area preottica ventrolaterale: neuroni GABAergici Il sistema del sonno REM dorso pontomesencefalico neuroni colinergici La lesione elimina il REM sono attivi assieme ai circuiti RAS durante la veglia e anche durante il REM. Nel REM la RAS è fortemente inibita Memoria e sonno REM Riassumendo Strutture coinvolte nel sonno e nella veglia III, oculomotor; IV, trochlear; VI, abducens; AHC, anterior horn cell; BIRF, bulbospinal inhibitory reticular formation (for example, gigantocellular tegmental field, parvocellular tegmental field, magnocellular tegmental field); CT, cortical; LC, locus coeruleus; LDT, laterodorsal tegmental nucleus; mPRF, meso- and mediopontine tegmentum (for example, gigantocellular tegmental field, parvocellular tegmental field); P, peribrachial region; PGO, ponto-geniculo-occipital; PPT, pedunculopontine tegmental nucleus; PT cell, pyramidal cell; RAS, midbrain reticular activating system; RN, raphe nuclei; TC, thalamocortical.