Immigrazione e comunità locali - Centri di Ricerca

Oltre ogni muro
Immigrazione e cittadinanza attiva in provincia di Brescia
Brescia, 15 ottobre 2015
Immigrazione e comunità locali:
per una nuova idea di cittadinanza
Laura Zanfrini
Università Cattolica di Milano
[email protected]
Cittadinanza, Identità, Democrazia
Nella tradizione degli Stati-nazione è la
cittadinanza/nazionalità che, in virtù di un principio
ereditario, definisce l’appartenenza alla comunità politica e
garantisce l’accesso ai diritti civili, politici e sociali
Pur mirando a realizzare un ideale di uguaglianza
universale, l’idea di cittadinanza implica la compresenza di
un principio di inclusione e di un principio di esclusione,
generando inevitabilmente tensioni e contraddizioni
Queste tensioni e contraddizioni diventano particolarmente
manifeste grazie all’immigrazione, che rende evidente la
natura contingente e arbitraria dei confini, esito di un
processo di “invenzione” degli Stati e della loro identità
nazionale
La Cittadinanza
La storia dei processi di democratizzazione delle società
politiche occidentali coincide con la storia della progressiva
affermazione dei diritti di cittadinanza, attraverso un
duplice movimento:
L’aumento del numero e del tipo di diritti riconosciuti e
garantiti ai cittadini
La progressiva estensione della classe dei cittadini, di
coloro cioè che hanno titolo a godere di tali diritti
Nei sistemi politici moderni e contemporanei occidentali
l’ideale di eguaglianza è strettamente connesso alla
nozione di cittadinanza: la cittadinanza è un attributo
giuridico-politico universale, la cui titolarità è indipendente
dalle peculiarità che differenziano i singoli cittadini
Cittadinanza e Democrazia
Questo processo di “democratizzazione” trova il suo
principale limite di fronte agli immigrati stranieri, il cui
accesso ai diritti di cittadinanza è:
Parziale, e in generale circoscritto ai diritti civili e ad
(alcuni) diritti sociali
Modulato sulla base di diversi sistemi di stratificazione
civica
Garantito dai cittadini, “proprietari dello Stato” e in
teoria sempre revocabile
Le democrazie contemporanee possono continuare a
definirsi tali se un’ampia componente dei loro residenti (e
contribuenti) sono (parzialmente) esclusi dai diritti di
cittadinanza?
Cittadinanza, Immigrazione e Democrazia
L’immigrazione sta al cuore dei tre principali “attacchi critici” alla
concezione tradizionale della cittadinanza democratica perché:
In quanto stranieri, “temporaneamente” residenti in un dato
Stato, i migranti sono parzialmente esclusi dai diritti di
cittadinanza, ponendo in questione i confini dello Stato
In quanto appartenenti a differenti tradizioni culturali e
religiose, gli immigrati e i membri delle minoranze etniche
richiedono di essere riconosciuti e rispettati come “diversi”, e
richiedono trattamenti e diritti differenziati, ponendo in
discussione il principio di uguaglianza davanti alla legge
In quanto concentrati nei gradini più bassi della stratificazione
sociale, i migranti sono percepiti come “consumatori di
welfare”, ponendo in questione i sistemi di protezione sociale
e il modello della cittadinanza passiva
Cittadinanza, Società globale, Immigrazione
Nel modo in cui sono stati definiti all’interno della tradizione degli
Stati-nazione, i confini non sono più in grado di:
dare adeguatamente forma all’appartenenza
funzionare da filtro per l’allocazione dei diritti – e dei doveri –
associati alla cittadinanza
legittimare la partecipazione a quei gruppi di solidarietà
rappresentati dai regimi di welfare
Di conseguenza:
appare sempre meno legittima l’ambizione degli Stati di poter
“scegliere” i propri appartenenti, escludendo gli stranieri
e sempre più discutibile l’eticità di regimi di redistribuzione e
protezione basati sulla finzione di società perimetrate dai
recinti nazionali
Nell’attuale società “globale” è praticamente impossibile pensare
al significato e alla pratica della cittadinanza senza prendere in
considerazione la questione dell’immigrazione
Le soluzioni possibili
Ampliare la categoria dei cittadini, facilitando la trasformazione
degli stranieri in cittadini
Disconnettere la nazionalità dalla titolarità dei diritti di
cittadinanza, ampliando il paniere dei diritti garantiti agli
stranieri residenti
Costituire comunità politiche sovra-nazionali
Disconnettere la titolarità dei diritti dall’appartenenza a una
specifica comunità politica, basandola sul mero fatto di essere
una persona
Ma anche:
Riconoscere una situazione di “doppia appartenenza”,
ammettendo la possibilità di godere dei diritti in più di uno
Stato
Riconoscere, a livello legislativo, politico e giuridico, la
“diversità” degli individui con un background migratorio
…e le loro concrete applicazioni
La soluzione “tradizionale”:
Adottare legislazioni basate sullo jus soli; facilitare il
processo di naturalizzazione (dal punto di vista normativo
e procedurale)
tensione tra le istanze inclusive e il rischio di “svalutare” la
cittadinanza
La denizenship:
Introduzione di uno status speciale (privilegiato) per i
migranti lungo residenti, legando la titolarità dei diritti al
principio di residenza
tensione tra la logica delle pari opportunità e le aspettative
di un trattamento differenziale da parte dei “proprietari”
dello Stato fondate sull’esclusiva titolarità dei diritti politici
…e le loro concrete applicazioni
La cittadinanza europea:
Introduzione di una nuova forma di cittadinanza sovranazionale che garantisce diritti supplementari ai cittadini
degli Stati membri; “europeizzazione” della cittadinanza
secondo i principi dettati dalle direttive europee
tensione tra le istanze di democratizzazione delle società
europee e il processo di esclusione “dal di dentro” dei
cittadini di paesi terzi residenti in uno Stato europeo
La cittadinanza post-nazionale:
Arricchimento del paniere dei diritti riconosciuti a tutte le
persone indipendentemente dalla loro nazionalità;
crescente porosità dei confini statuali
tensione tra la logica dei diritti umani universali e le pretese
di sovranità statuale; asimmetria tra il diritto ad emigrare e il
diritto ad immigrare
…e le loro concrete applicazioni
La cittadinanza transnazionale:
Permettere la doppia cittadinanza e la fruibilità dei diritti,
anche politici, in più paesi
tensione tra la dimensione strumentale e quella identitaria-
patriottica
La cittadinanza multiculturale:
Introduzione di diritti e trattamenti “speciali” riservati alle
minoranze; riconoscimento di diritti etnici/comunitari
tensione tra il principio di uguaglianza e la previsione di
trattamenti speciali, tra la logica dei diritti individuali e quella
dei diritti collettivi
La soluzione tradizionale
Quanti saranno i nuovi italiani ogni anno?
Ipotesi di trend costante
2002
12.267
2005
28.659
2010
64.000
2013
100.712
2014
130.000
Ipotesi di trend
in crescita
2015
118.658
137.238
2020
151.567
197.564
2025
172.963
241.606
2030
184.944
265.535
Fino a 4.898.546 nuovi italiani tra oggi e il 2035!
La denizenship
I soggiornanti di lungo periodo in Italia
(1° gennaio 2014)
Europa non UE
732.742
di cui Albania
346.235
Africa
733.671
di cui Nord Africa
526.072
Asia
507.542
di cui Cina
129.585
America
204.835
di cui America
198.580
centro-meridionale
Oceania
727
Apolidi
90
Totale
2.179.607
I denizens sono la maggioranza (56%) del totale
degli stranieri titolari di un permesso di soggiorno
La cittadinanza europea
I cittadini dell’UE residenti in Italia
(1° gennaio 2015)
Romania
1.131.839
Ungheria
7.708
Slovenia
2.574
Polonia
98.694
Grecia
6.585
Danimarca
1.953
Bulgaria
56.576
Austria
6.139
Finlandia
1.586
Germania
36.749
Rep. Ceca
5.776
Estonia
1.125
Francia
27.696
Portogallo
5.614
Malta
664
Regno Unito
25.864
Belgio
5.421
Lussemburgo
240
Spagna
21.286
Lituania
4.875
Cipro
185
Croazia
18.259
Svezia
2.968
Slovacchia
8.351
Lettonia
2.689
Paesi Bassi
7.849
Irlanda
2.598
Totale
1.491.863
La membership transnazionale
In caso di naturalizzazione:
Ammettono la doppia cittadinanza
Impongono la rinuncia alla
cittadinanza d’origine
Belgio
Portogallo
Austria
Repubblica Ceca
Cipro
Romania
Bulgaria
Slovenia
Finlandia
Slovacchia
Croazia
Spagna
Francia
Svezia
Danimarca
Grecia
Regno Unito
Estonia
Ungheria
Germania
Irlanda
Lettonia
Italia
Lituania
Lussemburgo
Paesi Bassi
Malta
Polonia
La membership transnazionale
Cittadini italiani iscritti all’AIRE
(2014)
Argentina
868.265
Spagna
149.074
Germania
721.604
Australia
145.134
Svizzera
594.899
Venezuela
142.636
Brasile
431.847
Canada
135.446
Francia
382.832
Uruguay
110.017
Belgio
268.807
Cile
63.293
Regno Unito
248.262
Paesi Bassi
39.806
Stati Uniti
d’America
241.109
Altri paesi
460.877
Totale
5.003.908
La cittadinanza multiculturale
Una società sempre più “plurale”
In Italia, grazie all’immigrazione:
Si parlano 70 nuove lingue (oltre a quelle parlate dalle minoranze
storiche)
È cresciuto il numero di adepti a tutte le confessioni religiose
minoritarie, in particolare a quella islamica (oltre 655 i luoghi di culto
islamici)
È cresciuta la presenza/visibilità delle minoranze etniche e religiose nei
media e nell’industria della produzione culturale
Si riduce progressivamente la percezione di una distanza sociale nei
confronti dei gruppi minoritari
Le istituzioni della società italiana sono state costrette a confrontarsi
con una serie di questioni “identitarie” e “religiose” (es. burqua,
mutilazioni genitali, crocifisso a scuola, precetti alimentari, ecc.)
I significati della cittadinanza
Complesso dei diritti riconosciuti ai cittadini e
dei doveri cui essi sono tenuti
Dimensione partecipativa, costituita dalle
forme di mobilitazione e di attivismo di cui la
società civile si rende protagonista
Esperienza d’identità e solidarietà che una
persona sperimenta nella vita pubblica o
collettiva
Ripensare la cittadinanza
nella società dell’immigrazione
La cittadinanza non è solo uno strumento attraverso
il quale accedere a determinati diritti e opportunità,
ma è anche una modalità attraverso la quale una
comunità politica:
Riafferma i principi che regolano la vita sociale
Esprime la propria identità culturale e i propri
valori fondamentali
Riafferma il dovere di rispettarli e l’impegno a
trasmetterli alle nuove generazioni
Per una nuova idea
di cittadinanza
Interrogarsi sull’opportunità e sui modi per rendere possibile
l’inclusione di nuovi cittadini è un’occasione privilegiata – profetica
– per ripensare al significato e alla pratica della cittadinanza
Ogni società dovrebbe dedicare una particolare attenzione al
processo che “trasforma” un migrante temporaneamente
soggiornante in cittadino; un processo che invece, nel dibattito
corrente, è troppo spesso ridotto alle sue dimensioni procedurali o
ideologiche
Nel loro rapporto coi diritti di cittadinanza, gli immigrati
costituiscono una risorsa preziosa per:
Misurare lo scarto tra uguaglianza formale e uguaglianza sostanziale
Fare emergere i fenomeni di discriminazione culturale incorporati in
ogni istituzione
Prefigurare i rischi connessi all’applicazione del principio di
condizionalità nell’accesso ai diritti
Mostrare i limiti della cittadinanza nazionale nel tutelare i cittadini
dell’attuale società globale
Per una nuova idea
di cittadinanza
Promuovere la partecipazione dei migranti alla vita culturale,
civile e politica delle comunità di residenza, superando i limiti
dell’attuale modello di integrazione “angusto”
Valorizzare i legami transnazionali dei migranti e le loro identità
diasporiche per promuovere esperienze di welfare
transnazionale
Sostenere una forma di cittadinanza “generativa”, fondata su
processi di partecipazione e innovazione dal basso e su una
logica di reciprocità dei diritti e dei doveri, capace di
intercettare nuovi bisogni e nuove istanze andando oltre il
legame formale tra cittadinanza e appartenenza alla nazione
Incoraggiare la partecipazione dei migranti alle organizzazioni di
volontariato, come strumento di:
Empowerment individuale
Creazione di benessere collettivo
Socializzazione a una delle eredità più significative delle società europee,
“Riscatto” dall’immagine di soggetti bisognosi di assistenza
Per approfondire:
Zanfrini, L., Cittadinanze. Appartenenza e diritti nella
società dell’immigrazione, Laterza, Roma-Bari, 2007
Zanfrini, L., Costruire cittadinanza per promuovere
convivenza, Atti della III edizione della summer school
“Mobilità umana e giustizia globale”,“Studi
Emigrazione/Migration Studies”, L (2013), n. 189
Zanfrini, L., The Diversity Value. How to Reinvent the
European Approach to Immigration, McGraw-Hill
Education, Maidenhead, UK
(scaricabile gratuitamente all’indirizzo:
http://www.ateneonline.it/zanfrini/)