POLITICA ESTERA DELLA GERMANIA DAL 1937 AL 1939
Sintesi di M. A. Besa Bevilacqua
Nel 1935 la zona della Saar ritorna alla Germania con plebiscito; ripudio di Hitler delle clausole di
Versailles sul disarmo. Nel frattempo Mussolini inizia la guerra contro l’Etiopia, che conquista
l’anno successivo. Opposizione della Società delle Nazioni. Comincia il legame tra Italia e Germania
Nel 1936 Hitler firma il Patto anti-Comitern (anti-sovietico) tra GERMANIA, GIAPPONE.
Hitler, come già scritto nel Mein Kampf, intende conquistare lo spazio vitale verso Est, cioè verso
l’URSS, per creare l’egemonia del Terzo Reich in Europa, in netta opposizione alle disposizioni
territoriali decise alla pace di Versailles. Questo impero deve costituire il corrispettivo del grande
impero coloniale inglese. Francia e G. Bretagna non sono d’accordo, ma non si oppongono con
fermezza. (Appeasement)
Nel marzo 1938 avviene l’annessione dell’Austria (malgrado la precedente opposizione italiana)
Nel settembre 1938, con l’accettazione di G.B. Italia e Francia, la Germania annette la regione dei
Sudeti in Cecoslovacchia, perché abitata da popolazione tedesca. Poi Hitler ingloba anche la
Boemia e la Moravia
G. Bretagna e Francia sono in trappola si rendono conto che Hitler mette in atto il suo piano di
occupazione dell’Europa dell’est; dichiarano di voler difendere la Polonia.
Hitler prosegue nell’alleanza con l’Italia e firma il Patto d’Acciaio con Mussolini nel maggio 1939
(reciproco appoggio militare)
(G.B. e Francia chiedono a Stalin di allearsi con loro, ma il dittatore rifiuta)
Il 23 ago 1939 Hitler riesce a far accettare a Stalin il Patto di non aggressione –von
Ribbentrop/Molotov- con eventuale spartizione della Polonia. In caso di guerra, la Germania non
deve sostenere due fronti.
L’inizio della seconda guerra mondiale
L’esercito tedesco invade la Polonia il 1° sett. 1939
G. Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania
In un mese la Polonia è occupata dall’esercito tedesco
Germania e URSS si spartiscono l’Europa nord-orientale (Lituania,Estonia,Lettonia e Finlandia)
In Europa occidentale la Germania nella primavera 1940 occupa Danimarca e Norvegia, quindi
Olanda, Belgio e Francia. La Francia è divisa in 2 zone: Parigi e il Nord occupate dai Tedeschi, il Sud
presidiato dal governo filonazista del maresciallo Petain, a Vichy.
Ora la G. Bretagna è rimasta sola. Il primo ministro è Wiston Churchill che si oppone alla resa.
La Germania attacca l’Inghilterra per via aerea e bombarda Londra e altre città. La monarchia
inglese resta nella capitale. Churchill guida la difesa.
La battaglia d’Inghilterra vede vincitori gli Spitfire della RAF contro il bombardamento tedesco,
grazie anche all’uso della nuova scoperta segreta il RADAR.
Nel sett. 1940 è firmato il Patto tripartito tra Germania, Italia, Giappone.
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Quindi la Germania occupa Romania, Ungheria e Slovacchia che aderiscono al patto tripartito.
Nel frattempo l’Italia sceglie di la “non belligeranza”fino alla sconfitta della Francia.
In verità l’Italia è del tutto impreparata sia in campo tecnologico che militare e non ha materie
prime.
Ma Mussolini è convinto che Hitler abbia già vinto e teme di essere tagliato fuori dalla spartizione.
Il 10 giugno 1940 Mussolini decide di attaccare la Francia, quindi, di portare la “guerra parallela” in
Grecia -dove subisce una clamorosa sconfitta-, in Africa settentrionale –dove gli Italiani sono
sconfitti dagli Inglesi-. In entrambi i fronti interviene l’esercito tedesco.
Nel giugno 1941 Hitler decide di attaccare il suo vero obiettivo: l’URSS.
Così inizia l’Operazione Barbarossa, cioè l’invasione tedesca della Russia per la conquista dello
spazio vitale e per le risorse del territorio (contro gli ebrei, gli slavi e i bolscevichi).
In realtà, dopo un’avanzata vittoriosa nei primi mesi, l’esercito tedesco poi inizia a fermarsi e
quindi a perdere terreno, per 4 principali motivi: la radicale resistenza russa (terra bruciata),
l’inverno gelido, la resistenza delle città Leningrado e Stalingrado e il mancato attacco del
Giappone nella Russia siberiana.(il doppio fronte)
Il Giappone, che ha già invaso la Manciuria cinese, invade anche l’Indocina francese; infatti
l’impero nipponico vuole avere il controllo dell’Asia orientale.
Il 7 dic. 1941 il Giappone bombarda la base militare statunitense a Pearl Harbor (Hawaii) e così
anche gli USA sono direttamente dentro il conflitto. Il Giappone occupa Hong Kong, Singapore,
Filippine e Birmania, fino alla sconfitta subita dagli aerei Usa alle isole Midway nel giugno 1942.
Il 1942 è caratterizzato dal proseguimento delle ostilità; in particolare si rilevano: l’attacco inglese
ad El Alamein (Egitto) in autunno (controllo del canale di Suez), controffensiva russa a Stalingrado
(sconfitto l’esercito tedesco)
La Germania è costretta ad uno sforzo disperato per preparare gli attacchi successivi e
l’accerchiamento.
Intanto gli Anglo-Americani controllano il Mediterraneo.
L’Italia
Nel luglio 1943 gli Alleati (USA e GB) sbarcano in Sicilia.
In Italia ormai il consenso verso il regime fascista è molto diminuito per la guerra e per le gravi
condizioni di vita. Il Gran Consiglio del Fascismo dichiara decaduto Mussolini e il re Vittorio
Emanuele III lo fa arrestare (25 luglio 1943) e nomina capo del governo il generale Badoglio.
Badoglio decide di firmare l’armistizio con gli alleati (a Cassabile, Sicilia) il 3 sett. E l’8 settembre la
notizia viene resa pubblica: così l’Italia in breve è invasa dall’esercito tedesco, mentre i soldati
italiani sono allo sbando e tutti tentano di tornare a casa. Il re e il governo si rifugiano a Brindisi
(!!!) e lasciano Roma in mano ai Tedeschi
Mussolini, nel frattempo liberato da paracadutisti tedeschi, giunge al Nord e fonda la repubblica di
Salò, RSI (Repubblica Sociale Italiana) ma senza avere reale potere e autonomia (Trento, Bolzano e
Trieste dominati dalla Germania); egli tenta di arruolare un esercito che combatta a fianco della
Germania, ma molti, invece, preferiscono nascondersi o partecipare alla resistenza contro
l’invasione tedesca nelle file dei gruppi partigiani.
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La fine della guerra
Nel nov. 1943 a Casablanca (Marocco) Churchill, Stalin e Roosvelt decidono di proseguire la guerra
fino alla resa incondizionata della Germania e di fare uno sbarco in Francia (con diffidenza di
Churchill nei cfr di Stalin)
Il 6 giugno 1944 gli Alleati sbarcano in Normandia (regione nel nord della Francia) e inizia la
liberazione della Francia e l’invasione della Germania.
Il 23 giugno 1944 inizia la controffensiva sovietica dal fronte orientale, ma solo nell’aprile 1945 i 2
eserciti riescono ad incontrarsi sul fiume Elba in Germania.
Il 30 aprile Hitler 1945 si suicida, il 2 maggio la Germania si arrende. Fine della guerra in Europa
In Oriente il Giappone, ridotto allo stremo, non vuole arrendersi. Ma il presidente americano
Truman decide di far sganciare la prima bomba atomica a Hiroschima, poi a Nagasaki, con terribili
conseguenze sulla popolazione e sull’ecosistema di quei territori. La resa del Giappone avviene il 2
sett. 1945
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