ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 30/09/2011 1. Le funzioni dell’investimento e del consumo sono, rispettivamente: I = 70 – 310 r C = 60 + 0,8 Y Rappresentarle entrambe. Mostrare nello stesso grafico cosa accade se esse mutano nel seguente modo: I = 70 – 200 r C = 60 + 0,7 Y 2. Con riferimento ai dati dell’esercizio precedente: - determinare il reddito di equilibrio nella situazione iniziale, e rappresentarlo graficamente - ricavare l’equilibrio nel mercato dei capitali - indicare il valore del moltiplicatore, sempre nella situazione iniziale, e chiarire quali grandezze ne possono, eventualmente, ridurre il valore 3. Dopo aver definito chi domanda moneta e per quali scopi, chiarire il significato dei parametri che legano la grandezza al reddito ed al tasso d’interesse. 4. Dato l’equilibrio IS-LM, mostrare (non solo graficamente!!) cosa accade se: a. la Banca centrale vende titoli sul mercato secondario b. il Governo decide un aumento dell’aliquota d’imposta 5. In un'economia esistono due imprese: - L'impresa 1 produce arance che vende all'impresa 2, che, a sua volta, produce succhi di frutta. L'impresa 1 paga salari pari a 200, ha profitti di 200 e vende le arance per 400 €. - L'impresa 2 vende i succhi per 800 €, paga salari per 300 e ha profitti pari a 100. Qual è il PIL di questa economia; quali sono i valori aggiunti delle imprese; quali i valori dei beni intermedi e finali; quale il livello del reddito? Dare una giustificazione ai risultati ottenuti. Perché, infine, si parla di grandezze in valore? 6. In quali casi in un’economia si producono shock dell’offerta; quali sono le cause e quali le conseguenze? E’ richiesto il grafico [In alternativa alla 6.] 7. Cosa si intende per trappola della liquidità; da che dipende; quali effetti produce (in particolare, sul meccanismo di trasmissione)? E’ richiesto il grafico N.B. • • • Le risposte devono essere approfondite ed i grafici devono essere completi Per la prova da 6 crediti, rispondere alle domande 1, 2 e 5 Rispondere a tutte le domande previste, ripartendo bene il tempo Risposte [Traccia sintetica] 1. La riduzione dell’elasticità (reattività) degli investimenti al tasso d’interesse fa sì che la curva si irrigidisca (si sposti verso l’alto la sua intercetta verticale). La riduzione della propensione marginale al consumo fa sì che la curva del consumo sia più piatta (meno inclinata): a parità di reddito, le famiglie consumano di meno (risparmiano di più). 2. E = 60 + 0,8 Y + 70 – 310 r Y (1 – 0,8) = 130 – 310 r Y = 650 – 1.550 r espressione della IS r = 0,42 – 0,0000645 Y L’equilibrio nel mercato dei capitali presuppone l’eguaglianza tra risparmio ed investimento: – 60 + 0,2 Y = 70 – 310 r da cui: Y = 650 – 1.550 r r = 0,42 – 0,0000645 Y espressione della IS ∆Y 1 1 = = =5 ∆I 1 − 0,8 0,2 Tale valore si riduce nei seguenti casi: - aumenta la propensione marginale al risparmio (si riduce la propensione al consumo) - si introduce l’aliquota fiscale - si introduce la propensione all’importazione - si introduce l’effetto spiazzamento Il moltiplicatore è dato da: 3. E’ il pubblico (famiglie ed imprese) che domanda moneta, cioè che detiene scorte liquide. E lo fa per tre motivi: per far fronte ad acquisti certi, programmati (movente transattivo), far fronte ad eventuali spese impreviste (movente precauzionale), impiegare la propria ricchezza (movente speculativo, in base al quale si detiene moneta in alternativa ai titoli, o altre attività patrimoniali). I primi due moventi sono legati al reddito, il terzo al tasso d’interesse (implicitamente, al prezzo dei titoli). I parametri relativi esprimono la reattività (elasticità della domanda di moneta, rispettivamente al reddito (d > 0) ed al tasso d’interesse (e < 0, dove e è compreso tra 0 e ∞ ). Tutto ciò vale nell’analisi keynesiana, che insiste molto sul movente speculativo. Nell’analisi neoclassica si domanda moneta solo per il movente transattivo ( M D = kY , dove k, equivalente al parametro d di prima, è la giacenza media di moneta). 4. La vendita di titoli (di vecchia emissione) da parte della BC sul mercato secondario riduce la moneta in circolazione. La LM trasla verso sinistra in riduzione, producendo un rialzo del tasso d’interesse ed una conseguente riduzione degli investimenti (ci si sposta lungo la IS verso l’alto). L’aumento dell’aliquota da parte del governo riduce il reddito disponibile delle famiglie e, quindi, la spesa di consumo. Graficamente la IS diventa più rigida (si sposta verso sinistra la sua intercetta orizzontale), il che produce una riduzione del reddito. 5. Valore aggiunto = (400 – 0) + (800 – 400) = 800 Valore beni finali = 800 Reddito = (200 + 200) + (300 + 100) = 800 PIL Valore beni intermedi = 400 Il V.A. è dato dai ricavi al netto dei costi per l’acquisto di beni intermedi (le arance del nostro esempio), per evitare che questi ultimi siano conteggiati due volte (come output della prima impresa ed input della seconda; in quanto tale, incorporato nel valore dell’output della seconda impresa). Beni finali, nel nostro esempio, sono solo i succhi di frutta. Il reddito è la somma dei redditi da lavoro e da capitale-impresa. Valore del prodotto e del reddito coincidono perché viene distribuito ciò che si è prodotto, e il valore aggiunto si risolve nel pagamento di redditi ai cosiddetti fattori della produzione. Le grandezze citate sono espresse in valore monetario (in euro) nel senso che le quantità dei beni sono moltiplicate per i rispettivi prezzi (in euro) e, come tali, sommate o sottratte. 6. Gli shock dell’offerta coinvolgono la curva AS. In genere sono negativi nel senso che implicano un aumento dei costi di produzione degli input impiegati nei processi di produzione, aumento non dovuto a quello della domanda aggregata. Esempi sono un incremento dei salari superiore a quello della produttività media del lavoro, un rialzo del costo dell’energia (ad es. del petrolio importato, dovuto anche solo ad un apprezzamento della valuta estera). In tali casi si ha una traslazione verso l’alto del tratto iniziale della curva AS, che determina un punto di equilibrio più alto lungo la curva AD: ne segue un rialzo del livello generale dei prezzi accompagnato da una riduzione del reddito (cosiddetta stagflazione). Il rialzo dei prezzi può essere spiegato a partire dalla formula del mark-up secondo la quale i prezzi vengono fissati, in mercati non concorrenziali, a partire dai costi medi variabili, ai quali viene aggiunto un margine percentuale che consente di coprire i costi medi fissi e di assicurare un profitto all’impresa. 7. La trappola della liquidità ha a che fare con la domanda di moneta a scopi speculativi: prevedendo per il futuro un rialzo del tasso d’interesse e, quindi, un ribasso del prezzo dei titoli, il pubblico preferisce mantenersi liquido oggi. Il parametro e, cioè l’elasticità della domanda di moneta al tasso d’interesse assume il valore di infinito e la curva LM un andamento orizzontale, piatto. In tal caso il meccanismo di trasmissione si blocca perché l’aumento dell’offerta di moneta non provoca, come si ha normalmente, un ribasso del tasso d’interesse. ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 12/09/2011 1. Qual è la differenza tra inflazione da domanda e da costi? A quali condizioni un aumento dell’offerta di moneta causa inflazione, e quando ciò non si verifica? 2. Dato il seguente modello: C = 80 + 0,75 YD G = 100 I = 70 T = 0,4 Y Q = 60 M = 0,3 Y Determinare il reddito di equilibrio e rappresentarlo graficamente. X = 40 3. Con riferimento ai dati dell’esercizio precedente, chiarire cosa accade se la funzione dell’investimento diventa: I = 50 – 100 r [La risposta non deve essere necessariamente numerica: è importante che si chiariscano i concetti] 4. Sempre con riferimento ai dati dell’esercizio 3, in quali casi entra in azione il moltiplicatore e quali differenze vi sono a seconda che gli investimenti siano esogeni o endogeni? 5. Qual è la differenza tra deficit e debito pubblico? Quali conseguenze si hanno sulle due grandezze se il Pil si riduce mentre il tasso d’interesse aumenta? 6. Cambi fissi e cambi flessibili: cosa assicura il ritorno all’equilibrio della bilancia dei pagamenti, nell’un caso e nell’altro? [E’ richiesto il grafico del mercato valutario] N.B. • • • Le risposte devono essere approfondite ed i grafici devono essere completi Per la prova da 6 crediti, rispondere alle domande 1, 2 e 5 Rispondere a tutte le domande previste, ripartendo bene il tempo Risposte Traccia sintetica 8. L’inflazione da domanda è causata da un eccesso di domanda di beni (uno spostamento della curva AD verso destra); l’inflazione da costi è causata, invece, da un aumento autonomo dei costi di produzione (uno spostamento della curva AS verso l’alto; in questo caso l’aumento del livello generale dei prezzi tende ad essere associato ad una riduzione del livello del reddito). Si noti che il legame tra prezzi e costi di produzione, in ipotesi di mercati non concorrenziali, è ben spiegato dalla formula del mark-up. Il primo fenomeno può essere associato ad un aumento dell’offerta di moneta se valgono le condizioni previste dalla TQM: il reddito è quello di piena occupazione (si noti che, nel caso in cui lo spostamento della curva AD avvenga nel tratto orizzontale della curva AS, non si ha alcun aumento del livello generale dei prezzi); la giacenza media di moneta (la sua velocità di circolazione) è costante. 9. E = 80 + 0,75(Y − 0,4Y + 60) + 70 + 100 + 40 − 0,3Y E = 80 + 45 +470 +4 40 + (0,75 − 0,3 − 0,3)Y 14 44 2+ 4100 44 3 1442443 335 0 ,15 335 = 394,12 0,85 La linea della spesa (E) ha intercetta verticale pari a 335 ed inclinazione pari a 0,15. L’intersezione con la bisettrice è allorché E = Y = 394,12 E =Y → Y (1 − 0,15) = 335 → Y = 10. La modifica della funzione dell’investimento (non più grandezza esogena, ma endogena) fa sì che si definisca il reddito in funzione del tasso d’interesse, pervenendo all’espressione della curva IS. In pratica: E = 80 + 45 +450 +4 40 + (0,75 − 0,3 − 0,3)Y − 100r 14 44 2+ 4100 44 3 1442443 315 0 ,15 → Y (1 − 0,15) = 315 − 100r → Y = E =Y 315 100 − r = 370,59 − 117,65r 0,85 0,85 r = 3,15 − 0,0085Y 11. Il moltiplicatore indica come varia il reddito al variare della spesa autonoma. Per spesa autonoma si intende: A = C 0 + cQ + I + G + X (se gli investimenti sono esogeni), ovvero A = C 0 + cQ + I 0 + G + X (se gli investimenti sono endogeni). Nei due casi cambia il moltiplicatore: se gli investimenti sono esogeni (modello reddito-spesa), il moltiplicatore è quello semplice; se gli investimenti sono endogeni (modello IS-LM), il moltiplicatore è quello con retroazione monetaria (o tasso d’interesse variabile), che risulta più basso del primo. Se la variazione di spesa autonoma riguarda la spesa pubblica, il fenomeno della retroazione monetaria ha a che fare con il cosiddetto effetto spiazzamento: l’aumento di G provoca un rialzo di r e, di conseguenza, un ribasso di I. 12. Il deficit pubblico (differenza tra entrate ed uscite pubbliche) è una grandezza flusso, mentre il debito pubblico (cumulata dei deficit) è una grandezza stock. Se, come ipotizzato, il reddito si riduce mentre aumenta il tasso d’interesse, le conseguenze sono: • Il deficit pubblico peggiora perché diminuisce la tassazione (correlata al reddito) mentre aumenta la spesa per gli interessi sui titoli pubblici • 13. Il debito pubblico peggiora perché aumenta il servizio del debito Nel caso dei cambi flessibili il rapporto tra due monete dipende semplicemente dalla domanda e offerta dell’una (corrispondentemente, offerta e domanda dell’altra), a loro volta influenzate dai movimenti di merci, servizi e capitali da e verso l’estero. L’eccesso di domanda dell’una (poniamo, l’euro) fa rialzare il livello del tasso di cambio (certo per incerto), che riduce la competitività delle merci prodotte all’interno, correggendo lo squilibrio iniziale. Se i cambi sono fissi, le forze sottostanti sono le stesse, ma, questa volta, ci sono interventi correttivi da parte dell’autorità monetaria tramite variazioni delle riserve ufficiali che contrastano la spinta verso l’alto (il basso) del tasso di cambio (nel caso di eccesso di domanda di euro, si avrebbe – la situazione è, attualmente, puramente teorica perché i cambi dell’euro sono flessibili – un’offerta di euro/domanda di valuta estera da parte della BCE che accrescerebbe in questo modo le proprie riserve ufficiali). ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 13-07-2011 (8 crediti) 1. Siano note le seguenti equazioni: C = 0,6YD I = 900 − 50r G = 100 Q = 40 T = 0,2Y M D = Y − 75r M S = 1.000 P=2 Determinare il reddito di equilibrio e rappresentarlo graficamente. 2. Con riferimento ai dati dell’esercizio precedente, calcolare il saldo del bilancio pubblico e chiarire quali problemi pone sul piano finanziario. Le grandezze in gioco sono flusso o stock? 3. Supponiamo che il livello dell’efficienza marginale del capitale si riduca. Dopo aver definito il concetto (chiarendo in cosa si distingue da quello di produttività marginale del capitale), mostrare l’effetto sulla curva dell’investimento, nel grafico IS-LM e (sotto) AD-AS. 4. Chi offre e chi domanda moneta? Per quali motivi viene domandata moneta? Come si determina l’equilibrio sul mercato della moneta? Nella risposta tener presente il diverso approccio che al riguardo seguono gli autori neoclassici e quelli keynesiani, e fornire una rappresentazione grafica. 5. Sia la curva LM sia la curva AS possono avere la forma di una L rovesciata, ma la spiegazione è diversa, in particolare per quanto riguarda il tratto orizzontale. Chiarire bene la questione e le implicazioni. 6. Rappresentare graficamente le seguenti due condizioni di equilibrio sul mercato del lavoro: w w w N D ( ) = NS ( ) N D ( ) = N S (w ) P P P Cosa comporta nel primo e nel secondo caso una riduzione di P? 6bis. [Rispondere solo se avanza tempo!] Chiarire le differenze rispetto alla seguente condizione di equilibrio (da rappresentare graficamente): w w N D ( ) = NS ( e ) P P N.B. Grafici ben costruiti e risposte non banali. Contano sia le cose corrette sia le risposte sbagliate. Regolarsi col tempo per rispondere a tutte le domande Risposte 1. Ricaviamo l’espressione della IS e della LM Y = 0,6(Y − 0,2Y + 40) + 900 − 50r + 100 → Y[1 − 0,6(1 − 0,2)] = 1.024 − 50r 1.024 50 Y= − r → Y = 1.969,231 − 96,154r 1.024 50 Y= − r → Y = 1.969,231 − 96,154r ⇒ 0,52 0,52 IS 0,52 0,52 r = 20,48 − 0,0104Y Y − 75r = 500 → Y = 500 + 75r Y − 75r = 500 → Y = 500 + 75r ⇒ LM r = −6,6 + 0,01 3 Y Mettendo a sistema, si ha: 2.610 Y = 1.969,231 − 96,154(−6, 6 + 0,01 3Y ) → Y(1 + 1,28) = 1.969,231 + 641 → Y ≅ = 1.144,8 2,28 r ≅ 20,48 − 11,90 = 8,58 Il grafico è il seguente: r 20,48 8,58 -6,6 500 1144 1969 Y 2. Il saldo del bilancio pubblico è dato da: BP = 0,2 ⋅1.144,8 − 100 − 40 = 88,96 . E’ attivo per cui non si pone un problema di finanziamento del deficit. Le grandezze in gioco sono tutte flusso. Se si fosse registrato un deficit ed i deficit si fossero ripetuti nel tempo, si sarebbe avuto una crescita del debito pubblico (grandezza stock). Nel caso specifico, il surplus registrato nel periodo va a riduzione del debito eventualmente accumulato in passato. 3. L’efficienza marginale del capitale (EMK) indica il tasso di profitto atteso da un progetto di investimento, ovvero quel tasso di sconto incognito che, applicato al flusso di profitti attesi, fa sì che la loro somma (il loro valore attuale) sia uguale al costo sostenuto nel periodo presente. Il suo valore è condizionato dalle aspettative imprenditoriali a lungo termine sui rendimenti dei progetti di investimento. La grandezza si differenzia dalla produttività marginale del capitale (PMaK), che indica come varia l’output all’aumentare del fattore capitale (reale): data una funzione di produzione che pone l’output in funzione del lavoro e del capitale (oltre, eventualmente, allo stato delle conoscenze tecnologiche), si ottiene derivando la funzione [PMaK = ∆Y/∆K ≡ Y’(K)]. Una riduzione dell’EMK determina una traslazione verso il basso e l’origine degli assi della curva dell’investimento e, di conseguenza, della curva IS nonché della curva AD. 4. Ad offrire moneta è il sistema bancario, dunque la banca centrale e le aziende di credito: di solito si presuppone che il processo sia sotto il controllo della banca centrale, che ne determina l’entità desiderata. Domanda moneta il pubblico (famiglie ed imprese). Sui motivi per cui si domanda moneta gli economisti si dividono: per i neoclassici il pubblico detiene scorte liquide solo per il movente transattivo (far fronte ad acquisti prevedibili), mentre per Keynes, oltre a questo movente, c’è quello precauzionale (far fronte a spese impreviste) e, soprattutto, quello speculativo (la moneta viene detenuta in quanto fondo di valore, mezzo per detenere ricchezza, attività finanziaria alternativa ai titoli). La domanda di moneta a scopo transattivo (e precauzionale) è funzione diretta del reddito, quella a scopo speculativo funzione inversa del tasso d’interesse (ma è influenzata anche dal tasso d’interesse atteso perché le scelte di composizione del portafoglio risentono degli andamenti futuri delle grandezze finanziarie previsti dagli investitori). L’equilibrio sul mercato della moneta è dato: M* M* - nel caso neoclassico, da: k ⋅ Y = → P = } Equazione di Cambridge P k ⋅Y M* M*1 d → r = − Y } - nel caso keynesiano, da: d ⋅ Y + e ⋅ r = Equazione della LM P P e e La rappresentazione grafica può consistere nella LM, con la precisazione che nel caso neoclassico siamo nel suo tratto verticale perché e = 0 e Y = YPO , mentre nel caso keynesiano siamo di fronte alla sua normale rappresentazione o, come caso estremo, ad una curva orizzontale perché e = ∞ [trappola della liquidità]. 5. Sia la curva LM sia la curva AS possono avere la forma di una L rovesciata, con un tratto iniziale orizzontale ed uno finale verticale. Se quest’ultimo (detto tratto neoclassico) è allorché Y = YPO [si noti, però, che la LM è verticale anche perché e = 0 ], i motivi per cui è orizzontale il tratto iniziale (detto keynesiano) sono: nel caso della LM, il fatto che e = ∞ [trappola della liquidità]; nel caso dell’AS, il fatto che vi è una rigidità verso il basso dei prezzi in mercati che non sono di concorrenza perfetta ed in cui le imprese fissano i prezzi con regole di tipo mark up facendo riferimento, dunque ai costi di produzione. Le implicazioni sono che: a. LM orizzontale: la politica monetaria è inefficace perché il meccanismo di trasmissione keynesiano (indiretto) si blocca (il pubblico rinvia l’acquisto dei titoli perché il sentimento dei mercati è ribassista), mentre la politica fiscale è efficace perché non c’è spiazzamento b. LM verticale: in piena occupazione, aumenti dell’offerta di moneta provocano solo aumenti nel livello generale dei prezzi c. AS orizzontale: se aumentano i costi di produzione, si sposta verso l’alto. E’ il cosiddetto shock dell’offerta, all’origine dei fenomeni di stagflazione d. AS verticale: una volta raggiunta la piena occupazione, si pone il problema di accrescere il reddito potenziale attraverso l’aumento della dotazione dei fattori e miglioramenti tecnologici in senso ampio (compresa una migliore qualità dei fattori stessi) 6. Nel primo caso siamo nella logica neoclassica: i movimenti del salario reale (grandezza in ordinata) riequilibrano domanda ed offerta di lavoro (grandezza in ascissa); il salario reale è, dal lato della domanda, pari alla produttività marginale del lavoro e, dal lato dell’offerta, pari alla disutilità marginale del lavoro. Se il livello generale dei prezzi (P) si riduce, il salario reale aumenta per cui, partendo da una posizione di equilibrio, ci si ritrova in corrispondenza di un eccesso di offerta di lavoro (dunque di disoccupazione). Nel secondo caso siamo in una logica keynesiana con l’ipotesi di illusione monetaria da parte dei lavoratori. Nella rappresentazione grafica in ordinata, questa volta, andrà il salario monetario: una riduzione nel livello generale dei prezzi determinerà una traslazione verso il basso della curva di domanda. L’occupazione è ben lontana dal livello massimo. 6bis. In questo caso la logica è quella di Friedman che suppone che l’offerta di lavoro sia riferita al salario reale atteso. La grandezza è in relazione alle aspettative dei lavoratori sul livello generale dei prezzi che, nella sua interpretazione, si adeguano con ritardo agli andamenti effettivi (aspettative estrapolativo-adattive). La rappresentazione grafica avverrà riportando in ordinata il salario monetario. La riduzione dei prezzi inizialmente comporta una traslazione della curva di domanda di lavoro verso il basso. Quando le aspettative di prezzo vengono corrette, si sposterà la curva di offerta: lo spostamento è verso destra perché la riduzione di Pe produce un aumento di w/Pe, che stimola l’offerta di lavoro. In questa maniera l’occupazione, che inizialmente era diminuita, si riporta al livello iniziale corrispondente all’equilibrio naturale: resta confermato che la disoccupazione viene riassorbita automaticamente. MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 13-07-2011 1. Siano note le seguenti equazioni: C = 0,6YD I = 900 − 50 r G = 100 Q = 40 T = 0,2Y P=2 M D = Y − 75r M S = 1.000 Determinare il reddito di equilibrio e rappresentarlo graficamente. 2. Supponiamo che il livello dell’efficienza marginale del capitale si riduca. Dopo aver definito il concetto (chiarendo in cosa si distingue da quello di produttività marginale del capitale), mostrare l’effetto sulla curva dell’investimento, nel grafico IS-LM e (sotto) AD-AS. 3. Chi offre e chi domanda moneta? Per quali motivi viene domandata moneta? Come si determina l’equilibrio sul mercato della moneta? Nella risposta tener presente il diverso approccio che al riguardo seguono gli autori neoclassici e quelli keynesiani, e fornire una rappresentazione grafica. N.B. Grafici ben costruiti e risposte non banali. Contano sia le cose corrette sia le risposte sbagliate. Regolarsi col tempo per rispondere a tutte le domande ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 22-06-2011 (8 crediti) 1. Dopo aver chiarito cosa si intende per grandezza in valore, spiegare il significato di: Valori nominali Grandezza a prezzi costanti Valori reali Grandezza a prezzi correnti 2. Quali grandezze formano la spesa totale in un sistema economico? Si riferiscono a beni finali e/o intermedi? Quali sono le aggiunte e quali le dispersioni rispetto al circuito reddito-spesa? Si riferiscono a flussi o stock? 3. Dopo aver ricavato la curva AD, mostrare in quali casi si ha: a. un movimento lungo la curva b. una traslazione della stessa 4. Cosa differenzia l’analisi del mercato del lavoro dei neoclassici e di Keynes? Inserire i grafici [per Keynes fare riferimento a quello che si trova a proposito della curva AS] 5. Si consideri il seguente modello: T = 180 G = 200 C = 50 + 0,8 YD I = 400 [*] Q = 80 X = 150 a. Determinare il reddito di equilibrio. b. Costruire il grafico M = 0,2 Y 5bis. [Rispondere solo se avanza tempo!!!] Determinare tutti i moltiplicatori. 6. Con riferimento ai dati dell’esercizio precedente, chiarire come cambiano i moltiplicatori inserendo le seguenti equazioni: MS = 1000 P=2 MD = 4 Y – 1.000 r I = 400 – 200 r [al posto della *] [Attenzione!! Per questa risposta interessa il ragionamento piuttosto che i calcoli, che, pertanto, possono essere del tutto omessi] Risposte 1. Una grandezza in valore è ottenuta moltiplicando la quantità per il rispettivo prezzo. Una grandezza espressa in valori nominali (o monetaria) è quella a prezzi correnti. Una grandezza reale è espressa a prezzi costanti (di un anno base preso come riferimento). Si passa dalle prime alle seconde tramite un processo detto di deflaziona mento, che consiste nel dividere le grandezze nominali per il livello generale dei prezzi e moltiplicando il risultato per 100. Il livello generale dei prezzi, che corrisponde al livello medio dei prezzi di un paniere di beni e servizi è ottenuto con la tecnica dei numeri indice (che hanno base 100). 4. La spesa totale (E) è data da: E = C + I + G + X − M . E’ spesa per l’acquisto di beni finali. Le detrazioni (W) sono date da: W = S + T + M . Le aggiunte J sono date da: J = I + G + X . Sia per W sia per J abbiamo grandezze flusso (come, del resto, anche per quanto riguarda le componenti della spesa totale). 5. La curva AD è ottenuta a partire dalla IS-LM (per il procedimento si veda il testo). Movimenti lungo la curva si hanno a seguito di variazioni del livello generale dei prezzi (grandezze endogena, riportata sull’asse verticale); traslazioni della curva si hanno a seguito di variazioni della spesa autonoma e/o dell’offerta nominale di moneta (entrambe grandezze esogene). 4. Per i neoclassici domanda (da parte delle imprese) ed offerta di lavoro (da parte dei lavoratori) si eguagliano grazie alla flessibilità del salario reale (che, dal punto di vista delle imprese, corrisponde alla produttività marginale del lavoro e, dal punto di vista dei lavoratori, al premio per la rinuncia al tempo libero), sicché si può avere solo disoccupazione volontaria. Per Keynes la domanda di lavoro è una domanda derivata (dipende dalla domanda dei beni prodotti dalle imprese), ma continua a dipendere (in maniera inversa) dal salario reale a motivo dell’ipotesi che le imprese massimizzino il profitto; l’offerta di lavoro, invece, dipende dal salario monetario (ipotesi di illusione monetaria da parte dei lavoratori) e viene rappresentata graficamente tramite una curva che è inizialmente piatta (ipotesi di rigidità del salario nominale verso il basso), poi crescente e, infine, verticale (in corrispondenza della piena occupazione). Nella rappresentazione grafica del caso keynesiano si metterà sull’asse verticale il salario monetario: modifiche nel livello generale dei prezzi determineranno traslazioni della ND, mentre la NS rimarrà ferma. 7. Siamo nell’ottica di un modello reddito-spesa. E = 50 + 0,8(Y − 180 + 80) + 400 + 200 + 150 − 0,2Y E = 720 + 0,6Y 720 Y= = 1800 0,4 La linea della spesa ha intercetta verticale pari a 720 e pendenza pari a 0,6 ∆Y ∆Y ∆Y ∆Y 1 5bis. = = = = 2,5 = ∆C 0 ∆I ∆G ∆X 0,4 ∆Y 0,8 = =2 ∆Q 0,4 ∆Y − 0,8 = = −2 ∆T 0,4 ∆Y 1 1 = = = 0,8 3 . Dal calcolo (non richiesto) rimane confermato che, in − 200 ⋅ 4 ∆A 0,4 + 0,4 + 0,8 − 1000 un’ottica IS-LM, qual è quella del nuovo esercizio, il moltiplicatore è quello con retroazione monetaria, che risulta più basso rispetto a quello visto in precedenza, a motivo dell’effetto prodotto dal rialzo del tasso d’interesse a seguito di un aumento della spesa autonoma (se a variare è la spesa pubblica, l’effetto coinvolto è quello spiazzamento). [Non richiesto, ma utile] Si possono riportare le equazioni IS e LM, che sono, rispettivamente: IS → Y = 1800 − 500r r = 3,6 − 0,002Y 6. LM → Y = 125 + 250r r = −0,5 + 0,004Y IS − LM → Y = 1800 + 250 − 2Y → Y = 683, 3 r = 2,2 3 MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 22-06-2011 1. Quali grandezze formano la spesa totale in un sistema economico? Si riferiscono a beni finali e/o intermedi? Quali sono le aggiunte e quali le dispersioni rispetto al circuito reddito-spesa? Si riferiscono a flussi o stock? 2. Rappresentare graficamente le seguenti quattro funzioni: S = – 20 + 0,4 Y [1] S = 20 + 100 r [3] I = 50 – 200 r [2] I = 50 – 400 r [4] La [2] e la [4] vanno nello stesso grafico. 2bis. [Rispondere solo se avanza tempo!!!] Cosa determiniamo considerando insieme: la [1] e la [2] la [3] e la [4] 3. Cosa differenzia l’analisi del mercato del lavoro dei neoclassici e di Keynes? Inserire i grafici [per Keynes fare riferimento a quello che si trova a proposito della curva AS] Risposte 2. − 20 + 0,4 Y = 50 − 200r → Y = 175 − 500r → IS r = 0,35 − 0,002Y 20 + 100r = 50 − 400r In questo caso si determina S = I = 26 [Siamo in un’ottica neoclassica] r = 0,06 ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 08-06-2011 (8 crediti) 3. Cosa accade al saldo del bilancio pubblico se, ferme rimanendo le altre grandezze, il reddito diminuisce? 4. L’Ocse ha proposto di recente una misura del benessere alternativa al “vecchio” PIL. Dopo aver definito quest’ultimo indicatore (il Pil), spiegare quali limiti esso presenta. 5. Il cambio euro-dollaro passa da: 1 € = 1,48 $ a: 1 € = 1,40 $ c. Come può essere rappresentata graficamente tale variazione e quali le cause? d. Quali effetti si hanno sui flussi commerciali (distinguendo tra cambi flessibili e fissi) 6. Data la funzione: I = I0 + b r [1] con: b < 0 Procedere alla rappresentazione grafica. Chiarire: a. in quali casi si ha: un movimento lungo la curva; una traslazione della curva; un irrigidimento della curva b. cosa distingue la versione neoclassica da quella keynesiana della funzione [1] 7. Il meccanismo di trasmissione nell’analisi keynesiana: illustrarlo anche con il grafico IS-LM, possibilmente anche nel rispettivo caso estremo. 8. Si consideri il seguente modello: C = 50 + 0,8 YD I = 400 – 200 r T = 0,25 Y G = 200 Q = 80 P = 2,5 α[Banche] = 0,15 β[Pubblico] = 0,10 BM = 100 MD = 2 Y – 600 r Determinare l’equilibrio e rappresentarlo graficamente. 6bis. [Rispondere solo se avanza tempo!!!] Indicare chi utilizza la base monetaria ed in quale percentuale. Traccia delle risposte 1. BP = T – G – Q ovvero: BP = t Y – G* - Q* Ne segue che, se Y , diminuendo le entrate, il saldo peggiora. 6. Il Pil indica il flusso dei beni e servizi prodotti, al netto dei beni intermedi, in un’economia in un arco di tempo (di solito un anno). Viene calcolato come somma dei valori aggiunti (VA) o come somma del valore dei beni finali prodotti; coincide con il reddito distribuito (sotto forma di redditi da lavoro + redditi da capitale) e con la spesa totale (E = C + I + G + X – M). Il VA è dato, a sua volta, dal valore dei ricavi meno il valore dei beni intermedi impiegati, acquistati presso altre imprese; nel caso della P.A. il VA è dato dalla somma dei redditi distribuiti perché non ci sono ricavi dalla vendita dei servizi pubblici (che sono “non destinabili alla vendita”). A parte quest’ultimi, nel calcolo del Pil, sono esclusi quei beni o servizi che non sono scambiati su mercati; né si tiene conto dei “mali” che pure vengono prodotti; ci sono, d’altra parte, le difficoltà di tener conto del cosiddetto “sommerso”. Considerare il Pil una misura del benessere di una popolazione è limitativo perché non si dà conto di alcune dimensioni del benessere stesso, come lo stato di salute, il livello di istruzione, etc., che sono colte solo nei riflessi sulla spesa. 7. La quotazione utilizzata è il certo per incerto. I valori riportati mostrano un deprezzamento dell’euro (corrispondente apprezzamento del dollaro). La causa va ricercata in un eccesso di offerta di euro (eccesso di domanda di dollari): in buona sostanza un deficit della bilancia dei pagamenti dell’UE (un surplus della bilancia dei pagamenti USA) Cambio Incerto per certo Cambio Certo per incerto 1,48 1,4 0,71 0,67 Euro Dollaro Il deprezzamento dell’euro, in cambi flessibili, aumenta la competitività delle nostre esportazioni, determinando una maggiore domanda di euro (la curva di domanda trasla verso l’alto) risospingendo verso l’alto il cambio nel grafico di sinistra; in cambi fissi, ci sarà un intervento della banca centrale che riduce le riserve in dollari accrescendo la domanda di euro. 4. Per la rappresentazione grafica della funzione dell’investimento si veda Macro di primo livello, p. 182. Il movimento lungo la curva è causato da una variazione del tasso d’interesse (grandezza endogena). Una traslazione (spostamento parallelo) della curva è dovuto alla variazione di un’esogena (ciò che influenza l’investimento, tolto il tasso d’interesse (nel caso keynesiano, l’efficienza marginale del capitale). Un irrigidimento della curva (spostamento verso l’alto dell’intercetta verticale) indica una minore elasticità/reattività degli investimenti al tasso d’interesse (in valore assoluto, il parametro b tende a zero). La differenza tra la versione neoclassica (p. 113) e quella keynesiana (p. 129) della funzione dell’investimento sta nel fatto che quest’ultima è altamente instabile, per cui può traslare verso sinistra o destra al mutare delle aspettative imprenditoriali, con effetti amplificati sul reddito dato l’operare del meccanismo del moltiplicatore. 8. Il meccanismo di trasmissione keynesiano è indiretto nel senso che la moneta immessa nel sistema e controllata dall’autorità monetaria (banca centrale) si riversa sul mercato dei titoli; la riduzione del tasso d’interesse dovuto all’eccesso di domanda di titoli, stimola la spesa di investimento. L’argomento è affrontato a p. 135 e a p. 193. Da un punto di vista grafico la LM trasla verso destra ed il basso. Per il caso keynesiano estremo si può far riferimento a p. 196: in questo caso, in realtà, il meccanismo di trasmissione si blocca del tutto perché il pubblico, che ha una preferenza illimitata per la liquidità, trattiene tutta la moneta in più messa in circolazione, e non domanda più titoli (è la situazione di trappola della liquidità). 6. Y = 50 + 08(Y − 0,25Y + 80) + 400 − 200r + 200 Y = 714 + 0,6Y − 200r Y = 1785 − 500r → r = 3,57 − 0,002Y → IS Per quanto riguarda la LM, bisogna innanzitutto calcolare l’offerta di moneta, partendo dal relativo moltiplicatore: 1+ β 1 + 0,1 = = 4,4 α + β 0,15 + 0,1 4,4 ⋅100 = 440 → M S Nel segue che: 440 2Y − 600r = 2,5 Y = 88 + 300r → r = −0,29 3 + 0,00 3 Y → LM Mettendo a sistema la IS con la LM: Y = 1785 − 500(−0,293 + 0,003Y ) Y= 1785 + 146, 6 − 1, 6 Y → Y = 1931, 6 = 724,38 2, 6 r = 2,12 Il grafico è quello standard con: - intercette della IS pari, rispettivamente a: orizzontale 1785; verticale 3,57. Pendenza pari a – 0,002 - intercette della LM pari, rispettivamente a: orizzontale 88; verticale – 0,293. Pendenza pari a + 0,003 0,15 = 0,6 → Banche 0,15 + 0,1 0,1 = 0,4 → Pubblico 0,15 + 0,1 La base monetaria (100) è utilizzata per il 60% dalle banche e per il restante 40% dal pubblico: dunque 100 = 60 + 40. 6bis. [Non richiesto, ma utile Su questa base possiamo calcolare i depositi e, successivamente, l’offerta di moneta (che già abbiamo visto essere pari a 440). Infatti: 60 0,15 = → x = 400 x Depositi 40 0,1 = → x = 400 x M S = 40 { + 400 { = 440 c.v.d. ] Circolante Depositi MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 08-06-2011 1. Cosa sostiene la legge degli sbocchi (Say) e quali meccanismi ne garantiscono l’efficacia [Sono richiesti grafici]? Quali conseguenze ne derivano per quanto riguarda la forma della curva AS? 2. Rappresentare graficamente le seguenti quattro funzioni: C = 0,6 Y [1] C = 50 + 0,6 Y [2] C = 50 + 0,6 YD con tassazione “endogena” C = 50 + 0,6 Y D con tassazione “esogena” [3] [3bis] Chiarire valore e andamento rispettivo di Propensione media e marginale al consumo. 3. Cosa differenzia la domanda di moneta nella versione dei teorici quantitativisti di Cambridge e nella versione di Keynes? Quali conseguenze ne derivano per quanto riguarda la curva LM? Traccia delle risposte 1. Secondo la legge di Say, che afferma “l’offerta crea da sé la domanda”, non c’è mai problema di sbocco per quanto è stato prodotto, e l’offerta è quella massima (di piena occupazione). Alla base vi è la flessibilità dei prezzi (relativi) e, in particolare di due: il salario reale ed il tasso d’interesse, che riequilibrano, rispettivamente, mercato del lavoro e mercato dei capitali. Quest’ultimo è essenziale perché vi sia equilibrio anche sul mercato dei beni [Y = C + S ; E = C + I ; E = Y S(r) = I (r) ] L’equilibrio sul mercato del lavoro [ND (w/P) = NS (w/P)] garantisce che non vi sia disoccupazione che non sia “volontaria”. L’AS nel caso neoclassico si presenta verticale, in corrispondenza del reddito potenziale (di piena occupazione). 2. La [1] parte dall’origine; la [2] ha un’intercetta verticale positiva; la [3] ha rispetto alla [2] un’intercetta più alta perché si aggiunge c Q* ed una pendenza minore data da c (1 – t); la [4] ha la stessa pendenza della [2], ma l’intercetta verticale comprende, oltre a 50, c Q* - c T*. Per quanto riguarda Propensione media e marginale al consumo, il loro valore è dato, rispettivamente, dall’angolo della congiungente ciascun punto della curva con l’origine degli assi e dall’angolo della tangente ciascun punto della curva rispetto all’asse delle ascisse. Ne deriva che: Nella [1] Nella [2] Nella [3] Nella [4] Pmec = Pmac = 0,6 (costante) Pmec (decrescente) > Pmac (0,6 costante) Pmec (decrescente) > Pmac ([0,6 (1 – t)] costante) Pmec (decrescente) > Pmac (0,6 costante) 3. Nella versione di Cambridge la domanda di moneta è per il solo movente transattivo ed è legata al reddito dal parametro k (giacenza media di moneta = 1/velocità di circolazione della moneta). E’ una grandezza relativamente stabile. La LM risulta verticale perché è nulla l’elasticità/reattiva di essa al tasso d’interesse. Per Keynes, oltre a questa, vi è la domanda di moneta precauzionale e, soprattutto quella speculativa (si detiene moneta come fondo di valore, attività finanziaria alternativa ai titoli). La domanda di moneta sarà MD = d Y + e r con d > 0 ed e < 0. La LM in questo caso assume il classico andamento crescente; potrebbe, però, averne uno orizzontale nel caso in cui, in valore assoluto, e = ∞, nel senso che il pubblico ha una preferenza illimitata per la liquidità (è la situazione di trappola della liquidità, allorché non opera il meccanismo di trasmissione, indiretto, keynesiano). ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 11-04-2011 1. Nel modello IS-LM un aumento della spesa pubblica provoca un aumento del tasso di interesse. Spiegare in dettaglio il meccanismo che conduce a tale risultato. 2. La funzione I = 50 – 80 r può essere riferita tanto all’analisi neoclassica quanto a quella keynesiana: ma cosa differenzia le due versioni della funzione? Cosa accadrebbe nel caso in cui la funzione diventasse I = 50 – 10 r; con quale dei due approcci quest’ultima sarebbe più coerente? 3. Quali grandezze formano le dispersioni e quali le aggiunte rispetto al circuito? Da cosa dipendono le une e le altre? Mettendole in equilibrio, quale curva si definisce? 4. Cosa comprende l’aggregato M1 (= liquidità primaria); da cosa dipende la sua entità; quali soggetti concorrono a determinarlo? Cosa differenzia tale aggregato da altri? 5. Date le funzioni C = 50 + 0,8 Y I = 100 – 80 r a. Procedere alla rappresentazione grafica dell’una e dell’altra b. Determinare l’equilibrio sul mercato dei beni e su quello dei capitali e rappresentarlo graficamente c. Indicare il valore del moltiplicatore d. Chiarire cosa accadrebbe nel caso si considerasse la presenza del settore pubblico 6. La situazione dei cambi €/$ è la seguente: 4 gennaio 2011 4 aprile 2011 1 € = 1,331 $ 1 € = 1,4163 $ Come leggere la variazione intervenuta; a quali cause attribuirla; quali conseguenze possono discenderne? Cosa sarebbe avvenuto se fossimo stati in regime di cambi fissi? Nella risposta è richiesto il grafico del mercato valutario. MICROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 11-04-2011 1. Si considerino le seguenti due funzioni: Y = Y (N) Y = 2 N0,5 = 2 N Y = Y (N, K) Y = A Na Kb con a < 1 , b < 1 , a + b = 1 [chiarire il significato di queste ipotesi] Procedere alla rappresentazione grafica spiegando l’andamento delle curve ed il significato delle rispettive pendenze, punto per punto. 2. Commentare e rappresentare graficamente le seguenti condizioni: - p = Cma - Rma = Cma - p = Cme - w/P = Pmal 3. Cos’è la curva di indifferenza e qual è il suo andamento nel caso del consumatore e nel caso del lavoratore-consumatore? Qual è il significato della sua pendenza e quale il valore lungo la curva? MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 11-04-2011 1. Chi e come può far aumentare la moneta in circolazione? Quali conseguenze si hanno a seguito di tale aumento? Vi è concordanza di vedute tra gli economisti circa gli effetti di un’espansione monetaria? [Suggerimento: è utile il ricorso a grafici] 2. Nel modello IS-LM un aumento della spesa pubblica provoca un aumento del tasso di interesse. Spiegare in dettaglio il meccanismo che conduce a tale risultato. 3. La funzione I = 50 – 80 r può essere riferita tanto all’analisi neoclassica quanto a quella keynesiana: ma cosa differenzia le due versioni della funzione? Cosa accadrebbe nel caso in cui la funzione diventasse I = 50 – 10 r; con quale dei due approcci quest’ultima sarebbe più coerente? Come si presenterebbe la funzione del risparmio, rispettivamente, nel caso neoclassico ed in quello keynesiano? ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 16-02-2011 1. Se un titolo che viene scambiato oggi al prezzo di 2500 può essere incassato tra un anno al valore nominale di 2700, qual è il tasso di interesse? Cosa succede al prezzo del titolo e al tasso di interesse se la banca centrale decide di seguire una politica monetaria espansiva attraverso operazioni di mercato aperto (chiarire bene la manovra attuata dalla BC)? 2. Nel modello IS-LM un aumento della spesa pubblica ha conseguenze sul tasso di interesse. Spiegare in dettaglio il meccanismo che conduce a tale risultato e indicare in quali circostanze si hanno conseguenze particolarmente accentuate. 3. Date le seguenti funzioni: w ) P N S = N S (w) N D = N D( ND = NS rappresentarle graficamente, inquadrare il modello teorico sottostante e spiegare in quali casi si ha una traslazione delle singole curve. 4. Siano noti i seguenti dati: Circolante = 100 Depositi = 2500 Finanz. B.Centrale alle az. di credito = 160 Riserve = 60 Saldo Bil. dei pagam. = 0 Definire e calcolare il valore di: • la Base monetaria dal punto di vista sia della creazione sia dell’utilizzo • i coefficienti α e β • l’offerta di moneta (= M1) 5. “L'euro sotto quota 1,35”: commentare la notizia, chiarendo anche graficamente cosa si è verificato sul mercato valutario. Spiegare se quanto annunciato dalla notizia è un bene o un male. 6. Definire le seguenti grandezze: a. reddito totale di un’economia b. reddito di equilibrio c. reddito potenziale N.B. Grafici completi con grandezze sugli assi MICROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 16-02-2011 1. Siano noti i seguenti dati: w=2 P=1 x = 8 L – L2 CF = 10 Determinare L e x in equilibrio. Inquadrare il problema da un punto di vista teorico. Costruire il grafico. 2. Costruire la curva di offerta di un prodotto e chiarire il significato di prezzo di chiusura. 3. Supponiamo che una gelata fuori stagione distrugga il raccolto dei limoni. Che cosa accade sul relativo mercato? Quali riflessi si avranno nel mercato delle limonate (che utilizzano il limone come materia prima)? Illustrare le risposte con l’analisi grafica. N.B. Grafici completi con grandezze sugli assi MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 16-02-2011 1. Definire le seguenti grandezze: 2. reddito totale di un’economia reddito di equilibrio reddito disponibile reddito potenziale reddito di piena occupazione Dopo aver tracciato uno sotto l’altro gli schemi IS-LM e AD-AS, chiarire in quali casi si ha una traslazione parallela verso sinistra delle singole curve 3. Siano noti i seguenti dati: T = 200 I = 300 G = 180 C =100 + 0.75Yd Calcolare il livello di equilibrio del reddito, il consumo, il risparmio, il moltiplicatore, il saldo del bilancio pubblico. Costruire il grafico, specificando intercette e pendenza. Chiarire cosa cambia nell’ipotesi che si abbiano trasferimenti e la seconda funzione muti in T = 0,2 Y. N.B. Grafici completi con grandezze sugli assi ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 31-1-2011 1. Definire le seguenti grandezze: a. spesa totale [sistema economico completo] b. reddito disponibile c. dispersioni d. offerta di moneta e. saldo del bilancio pubblico f. saldo della bilancia dei pagamenti [Nella risposta si possono utilizzare i seguenti dati a disposizione: ] C = 400 T = 300 I = 150 G = 390 Q = 100 X = 80 BM = 1000 α = 0,15 KE = 860 Definire β = 0,1 M = 90 KU = 850 Definire 2. Date le funzioni del risparmio S = 50 + 2 r S = − 30 + 0,3 Y a. Rappresentarle graficamente b. Chiarire quale logica economica vi è dietro l’una e l’altra c. Mostrare cosa accade se ciascuna delle due si modifica nel seguente modo S1 = 60 + 2 r S1 = − 30 + 0,4 Y d. Chiarire cosa determiniamo combinando queste ultime con la seguente funzione dell’investimento I1 = 80 − 100 r 3. Spiegare il significato delle seguenti curve: - IS - LM - AD - AS Dopo aver mostrato il loro andamento nel caso generale, segnalare cosa accade se il contesto è tipicamente keynesiano, spiegando la ragione della forma specificamente assunta dalla singola curva 4. Qual è la differenza tra riserve libere, obbligatorie e ufficiali? Quali grandezze concorrono a determinare? Chi li può manovrare e con quali conseguenze? 5. Cos’è e come si calcola il valore aggiunto? [No esempi numerici] 6. Quali funzioni svolge la moneta e quali sono i moventi alla sua detenzione? MICROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 31-1-2011 1. Dopo aver tracciato una curva di domanda (poniamo, p = 10 – 5 x), chiarire in quali casi si ha: - un movimento verso il basso lungo la curva - una traslazione parallela della curva verso destra - una rotazione della curva, che si appiattisce 2. Cosa si intende con l’espressione saggio marginale di sostituzione riferito a: a. le scelte di consumo b. le scelte tra tempo di lavoro e tempo libero c. la scelta tra produrre il bene 1 o il bene 2 3. Nella tabella è evidenziato come muta la domanda di due beni al variare dei rispettivi prezzi: Bene A Bene B tempo 0 tempo 1 tempo 0 tempo 1 p0 = 10 p 1 = 11 p0 = 5 p1 = 5,5 x0 = 200 x1 = 180 x0 = 100 x1 = 80 Quale dei due beni presenta una domanda più elastica? Qual è il significato del termine “elasticità” e quale la sua formula? MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 31-1-2011 1. Noti i seguenti dati: C = 10 + 0,8 YD I = 20 − 50 r G = 100 T = 0,2 Y Q = 40 X = 60 M = 0,14 Y a. chiarire in quali casi si mette in moto il meccanismo del moltiplicatore b. determinare il suo valore nei diversi casi c. calcolare l’equilibrio e rappresentarlo graficamente 2. Con riferimento alla precedente funzione del consumo, procedere alla rappresentazione grafica e spiegare il significato di propensione media e marginale al consumo. 3. Dopo aver disegnato, in sequenza, IS-LM e AD-AS, mostrare, caso per caso, le conseguenze di un aumento di: a. spesa pubblica [quale processo si mette in moto? ] b. offerta di moneta [quale processo si mette in moto? ] c. costi di produzione, a seguito di variazione del tasso di cambio [chiarire se il valore di tale tasso è aumentato o diminuito ] d. la dotazione di capitale umano e/o le spese in R&S ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 13-1-2011 1. Come si determina il tasso d’interesse secondo gli autori neoclassici? 2. Dopo aver chiarito il significato del moltiplicatore keynesiano, chiarire cosa accade al suo valore se, partendo dal caso più semplice, si ipotizza: • presenza del settore pubblico • passaggio da economia chiusa ad economia aperta • retroazione monetaria 3. Cos’è la base monetaria; quando viene creata; da chi e per quali scopi viene utilizzata? 4. Siano noti i seguenti dati: Q=0 MS = 1000 C = 200 + 0,625 YD G = 100 I = 400 − 2000 r T = 0,2 Y MD = 0,5 Y – 2000 r P = 10 • Calcolare reddito e tasso d’interesse di equilibrio • Costruire il grafico specificando intercette e pendenza • Chiarire cosa sarebbe accaduto se P non fosse stata tra i dati del problema 5. Dopo aver illustrato il concetto di tasso di cambio, chiarire in quali casi si parla di apprezzamento della moneta interna, anche con l’aiuto di un grafico. Da ultimo indicare le conseguenze che tale apprezzamento produce sulle esportazioni nette. 6. Cosa si intende per trappola della liquidità? Cosa possono fare i poteri pubblici in tale situazione? In alternativa a 4., 4bis. Sulla base delle funzioni dell’investimento e del consumo I = 400 – 2000 r C = 600 + 0,8 Y quale curva si può determinare? Ricavarla e rappresentarla graficamente. Disegnare, altresì, i grafici delle due funzioni sopra riportate (specificando intercette e pendenze). MICROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 13-1-2011 1. Siano noti i seguenti dati x1 = L0,5 x1 = √L x1 = L0,5 · K0,6 • Procedere alla rappresentazione grafica • Chiarire il significato della pendenza punto per punto di ciascuna curva • Illustrare quali altre grandezze occorre conoscere per determinare L 2. Inquadrare il problema dell’ottima combinazione dei prodotti e mostrare come esso sia la base per la definizione della Pareto-ottimalità in uno schema generale 3. Cosa si intende per effetto prezzi riferito alle scelte del consumatore? In che senso esso è applicabile anche alle scelte del lavoratore? MACROECONOMIA (prof. G.Garofalo) Prova del 13-1-2011 1. Quali sono le aggiunte e le dispersioni in un circuito economico; da cosa sono influenzate? Costruire i grafici corrispondenti. 2. Date le funzioni del consumo C = 0,8 Y C = 600 + 0,8 Y C = 600 + 0,8 YD • costruire i grafici corrispondenti • chiarire le differenze tra la propensione media e marginale al consumo e i rispettivi andamenti lungo le curve 3. Dopo aver illustrato il concetto di tasso di cambio, chiarire in quali casi si parla di deprezzamento della moneta interna, possibilmente con l’aiuto di un grafico. Da ultimo indicare le conseguenze che tale variazione produce sulle esportazioni nette ECONOMIA POLITICA I Prova del 6-10-2010 1. Chiarire il significato dei seguenti concetti: a. Spesa totale b. Reddito disponibile d. Spesa autonoma c. Saldo del bilancio pubblico e. Offerta di moneta (liquidità primaria) 2. Date le seguenti funzioni del consumo: C = 0,7 Y C = 50 + 0,7 Y Costruire i grafici evidenziando bene le differenze, e chiarire cosa accade ai valori delle propensioni media e marginale al consumo (opportunamente definiti) lungo le curve. 3. Nelle precedenti funzioni sostituire i numeri con le lettere (0,7 = c ; 50 = C0). Combinando prima l’una e poi l’altra con la funzione dell’investimento I = I0 + b r (con b < 0), determinare l’equilibrio e costruire il grafico. 4. Dopo aver costruito, uno sotto l’altro, i grafici reddito-spesa, IS-LM, AD-AS, chiarire in quali casi si ha uno spostamento parallelo di ciascuna curva e le conseguenze sulle variabili endogene (E, Y, r, P) [Per indicare le conseguenze sulle variabili endogene, è sufficiente dire la direzione del cambiamento, ↑, ↓, ↔]. 5. Cosa si intende per domanda di lavoro, chi la effettua, per quali motivi, da cosa dipende? Come viene rappresentata graficamente? 6. E’ corretto affermare che un aumento della moneta in circolazione fa aumentare i prezzi; si verifica sempre? (Nella risposta utilizzare grafici) N.B. : Fornire spiegazioni ben argomentate e grafici completi MICROECONOMIA (6 crediti) Prova del 6-10-2010 1. Note le seguenti grandezze P=2 w = 40 Y = 80 L – L2 CF = 100 determinare L, Y nonché i profitti in equilibrio. [In alternativa: La domanda di lavoro: specificare la funzione obiettivo e il vincolo, e da ciò ricavare la condizione di equilibrio; costruire i grafici] 2. Data la funzione x = 10 – 2 p, farne l’inversa, costruire il grafico, riportare la formula dell’elasticità indicando il suo valore lungo la curva. 3. Definire nel dettaglio le seguenti grandezze: a. saggio marginale di sostituzione nel consumo b. saggio marginale di sostituzione tecnico (nella produzione) N.B. : Fornire spiegazioni ben argomentate e grafici completi MACROECONOMIA (6 crediti) Prova del 6-10-2010 1. Il mercato del lavoro secondo i neoclassici e secondo Keynes [fare riferimento in quest’ultimo caso al grafico utilizzato per la costruzione della AS]. 2. Dopo aver costruito, uno sotto l’altro, i grafici reddito-spesa, IS-LM, AD-AS, chiarire le conseguenze di una politica fiscale restrittiva. 3. Siano noti i seguenti dati: Import (M) = 0,24 Y Consumi (C) = 20 + 0,8 Spesa pubblica (G) = 80 YD Investimenti (I) = 60 Prelievo fiscale (T) = 0,2 Y Export (X) = 72 Trasferimenti (Q) = 10 determinare il valore del saldo del bilancio pubblico e del saldo della bilancia delle partite correnti in equilibrio. N.B. : Fornire spiegazioni ben argomentate e grafici completi ECONOMIA POLITICA I [8 crediti] Prova del 20 settembre 2010 1. Quali compiti svolge il settore pubblico in un sistema economico; quali grandezze sono coinvolte; quale saldo si determina; come si finanzia un saldo negativo; quale meccanismo si mette in moto se i deficit si accumulano? 2. Chi domanda moneta; per quali scopi; quali grandezze la determinano? Soffermarsi in particolare sull’analisi di Keynes e su quanto previsto nella costruzione della LM. Disegnare la figura con i quattro grafici. [Basta tracciarli, senza mostrare il processo di costruzione della curva LM] 3. Come si ottiene il valore aggiunto; in cosa si risolve (chi lo percepisce); in che relazione è con il valore dei beni finali? C’è un valore aggiunto della pubblica amministrazione; come si calcola? 4. Dato il seguente modello: S = - 50 + 0,2 Y MD = 2 Y – 300 r I = 300 – 100 r MS = 1.000 P=2 a. determinare l’equilibrio [Attenzione: non partire dalle formule, ma ricavarsele con i dati a disposizione]; b. fornire la rappresentazione grafica 5. Dalla precedente funzione del risparmio ricavare quella del consumo e rappresentarla graficamente. Chiarire cosa si intende per propensione media e marginale al consumo e come se ne determinino i valori, da un punto di vista grafico, in un punto lungo la curva. 6. Cos’è il moltiplicatore della spesa autonoma; quali grandezze concorrono a definirne il valore? Chiarire la differenza tra il moltiplicatore “semplice” e quello “con retroazione monetaria”. [Non è necessario per forza il grafico] N.B. Grafici completi!! MACROECONOMIA [Vecchio ordinamento] Prova del 20 settembre 2010 1. Cosa intendiamo per meccanismi di trasmissione; come operano; con quali conseguenze; in quale caso potrebbero bloccarsi? 2. Disegnare le curve IS-LM e, sotto, AD-AS. Chiarire in quali casi si hanno traslazioni della AD e in quali casi della AS. Dopo aver presentato il caso generale, ipotizzare di essere in una situazione tipicamente neoclassica e mostrare cosa accade nel caso di politica fiscale espansiva. 3. Siano noti i seguenti dati: C = 20 + 0,8 YD G = 80 I = 60 T = 0,2 Y KE = 70 Q = 10 a) determinare il reddito di equilibrio b) costruire il grafico c) determinare i saldi dei conti pubblici e con l’estero N.B. Grafici completi e spiegazioni non banali!! M = 0,24 Y X = 72 KU = 40 Microeconomia [Vecchio ordinamento] Prova del 20 settembre 2010 1. Data una classica curva di costo medio variabile (CmeV), mostrare come si presenta la corrispondente curva di costo variabile (CV), motivandone l’andamento. Mostrare in quali casi il CmeV è orizzontale ed il corrispondente andamento del costo marginale (CM). 2. Dalla curva di domanda che l’impresa fronteggia si ottengono quelle di ricavo medio e marginale. Come si presentano tali curve a seconda che l’impresa operi o meno in un mercato di concorrenza perfetta? Qual è l’influenza del valore dell’elasticità della domanda? 3. A partire dai seguenti dati: Capitale Lavoro Prodotto 2 1 4 1 1,6 4 4,2 2,1 8 2,1 3,36 8 8,82 4,41 12 4,41 7,056 12 quale grafico possiamo costruire? Cosa mostrano i dati a disposizione? Ipotizzando che il prezzo del lavoro sia 5 e il prezzo del capitale 2, qual è il valore del costo medio (stadio per stadio)? N.B. Grafici completi e spiegazioni non banali!! ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) - A Prova del 12-7-2010 1. Definire nella maniera più completa possibile i seguenti concetti Moneta bancaria Spesa totale Reddito nazionale Saldo del bilancio pubblico 2. Noti i seguenti dati: C = 50 + 0,8 YD I = 100 Q = 20 G = 150 T = 0,2 Y P=1 M = 0,3 Y X = 80 KE – KU = 80 BM = 100 R C α = = 0,1 β = = 0,2 D D Determinare le seguenti grandezze: - reddito reale - reddito nominale - saldo del bilancio - saldo della bilancia dei pubblico pagamenti Costruire il grafico di determinazione del reddito. 3. La domanda di moneta: chi l’effettua e per quali motivi? Chiarire le differenze tra l’analisi neoclassica e keynesiana al riguardo. 4. Dispersioni e aggiunte: dopo averle definite, chiarire da cosa dipende ciascuna componente. 5. Il tratto iniziale sia della LM sia della AS è orizzontale: come si spiega l’uno e come l’altro? 6. Cosa si intende per moltiplicatore della spesa autonoma? Da cosa dipende il suo valore (in un modello completo)? In genere che valore presenta (>, =, < di ….?). Come possiamo vedere i suoi effetti da un punto di vista grafico? N.B. Grafici completi e spiegazioni non banali!! Occhio all’orologio (tempo a disposizione: 2 ore)!! ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) - B Prova del 12-7-2010 1. Definire nella maniera più completa possibile i seguenti concetti Reddito disponibile Pil Saldo delle partite correnti Saldo della bilancia dei pagamenti 2. Note le seguenti equazioni: S = 10 + 3 r I = 50 – 10 r e, in alternativa: S = – 10 + 0,3 Y I = 50 – 20 r chiarire il diverso contesto teorico, determinare l’equilibrio nell’uno e nell’altro caso, costruendo i grafici corrispondenti. 3. Cos’è la trappola della liquidità e quando si verifica; cosa conviene fare ai poteri pubblici in tale circostanza? 4. Chiarire come incide l’inflazione su ciascuna delle seguenti grandezze: Valore della moneta Saldo delle partite correnti Tasso di cambio reale [quotazione certo per incerto] Tasso d’interesse nominale 5. Il tratto finale sia della LM sia della AS è verticale: come mai? In quale caso si sposta verso destra? 6. Dopo aver chiarito la differenza tra deficit e debito pubblico, mostrare come tra le due grandezze possa crearsi un circolo vizioso. N.B. Grafici completi e spiegazioni non banali!! Occhio all’orologio (tempo a disposizione: 2 ore)!! (prof. G.Garofalo) – 3 domande MACRO per V. O. Prova del 12-7-2010 1. Dopo aver riportato, uno sotto l’altro, i grafici reddito-spesa, IS-LM e AD-AS , spiegare in quali casi ciascuna curva subisce una traslazione verso il basso/origine degli assi [E’ sufficiente costruire una tabella per ogni grafico, indicando come varia ciascuna grandezza ]. 2. Siano note le seguenti funzioni: Y = 850 – 2500 r M* r = – 0,0025 + 0,001 Y P Dopo averne fornito un’interpretazione, determinare l’equilibrio in corrispondenza di M* = 200 e P = 1. M* Calcolare il valore che deve assumere affinché YPO = 650. P 3. La funzione dell’investimento nell’approccio neoclassico ed in quello keynesiano. Dopo aver inquadrato il problema da un punto di vista teorico, costruire il grafico e mostrare in quale caso la curva trasla ed in quale caso subisce una rotazione. N.B. Grafici completi e spiegazioni non banali!! Occhio all’orologio (tempo a disposizione: 1 ora)!! (prof. G.Garofalo) – 3 domande MICRO per V. O. Prova del 12-7-2010 1. Date le funzioni xD = 100 – 2 p xS = 50 + p a. costruire il grafico b. trovare la soluzione di equilibrio c. chiarire la natura del prezzo di equilibrio dal punto di vista dei consumatori, e da quello delle imprese presenti sul mercato 2. Anche utilizzando la funzione precedente, chiarire il concetto di elasticità della domanda al prezzo mostrando come si calcola da un punto di vista grafico e quale valore assume lungo la curva. Chiarire cosa accadrebbe nel caso in cui la funzione si presentasse in ciascuna delle seguenti forme: p=6 x = 4,8 3. Con riferimento a: a. funzione di produzione di breve periodo b. funzione di produzione di lungo periodo c. funzione di isoricavo chiarire quale significato assume la pendenza delle curve rappresentative e da cosa dipende il rispettivo valore. N.B. Grafici completi e spiegazioni non banali!! Occhio all’orologio (tempo a disposizione: 1 ora)!! ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) Prova del 23-6-2010 1. Illustrare il concetto di base monetaria e, in particolare, chi la crea e in quali occasioni, chi la detiene/utilizza e sotto quale forma. Siano noti i seguenti dati: Import (M) = 0,24 Y Consumi (C) = 20 + 0,8 Spesa pubblica (G) = 80 YD Prelievo fiscale (T) = 0,2 Y Export (X) = 72 Investimenti (I) = 60 Trasferimenti (Q) = 10 Dopo aver determinato il reddito di equilibrio (anche da un punto di vista grafico), specificare il corrispondente valore del saldo del bilancio pubblico. 3. Con riferimento alla precedente funzione del consumo, procedere alla rappresentazione grafica e mostrare cosa accadrebbe qualora il settore pubblico “sparisse”. 2. 4. Ricavare graficamente la curva AS e specificare in quali casi essa trasla. 5. Cos’è e come si calcola il livello generale dei prezzi? Sue modifiche influenzano le grandezze nominali o quelle reali? 6. Da cos’è dato il saldo della bilancia dei pagamenti; da quali grandezze dipende? Con riferimento ad esso, quale curva possiamo costruire? (prof. G.Garofalo) – 3 domande MICRO per V. O. Prova del 23-6-2010 1. Cosa sono le economie di scala: quali le cause, quali gli effetti, come sfruttarle in pieno? 2. A partire dai seguenti dati: Prezzo del bene 1 (p1) = 12 Prezzo del fattore lavoro (w) = 10 Prezzo del bene 2 (p2) = 27 Prezzo del fattore capitale (v) = 20 costruire e rappresentare graficamente le funzioni de: a. l’isoricavo; b. l’isocosto indicando quale delle due rappresenta un vincolo e quale la funzione obiettivo nelle scelte dell’impresa, nonché il significato delle rispettive pendenze. Specificare - senza soffermarsi troppo con quale curva si combina ciascuna. 3. Cosa si intende per surplus del consumatore? Cosa accade se il prezzo di mercato aumenta? (prof. G.Garofalo) – 3 domande MACRO per V. O. Prova del 23-6-2010 1. La domanda di moneta secondo gli economisti quantitativisti di Cambridge e secondo Keynes. 2. Dopo aver ricavato la curva AD, chiarire in quali casi essa subisce traslazioni verso destra o verso sinistra. 3. Date le seguenti equazioni di comportamento: C = 20 + 0,8 YD Q = 40 I = 100 YPO = 500 T = 0,25 Y Determinare il valore di G necessario per conseguire la piena occupazione e costruire il grafico corrispondente. Economia politica I (prof. G.Garofalo) Prova del 9-6-2010 1. Siano date le seguenti funzioni: C = 20 + 0,75 Y P=2 MD = 3 Y – 800 r I = 60 – 100 r MS = 500 Determinare l’equilibrio: a. sul mercato dei beni, b. sul mercato dei capitali, c. sul mercato della moneta, d. del sistema economico. 2. Il rapporto €/$ è passato da: 1 € = 1,35 $ a: 1 € = 1,2 $ a. Che significato attribuire a tale variazione? b. Come rappresentare graficamente il cambiamento avvenuto? 3. Dopo aver spiegato nel dettaglio l’effetto spiazzamento, chiarire in quale caso esso è massimo. 4. Chiarire la differenza tra grandezze stock e flusso usando come esempi i seguenti concetti: Deficit e debito pubblico Reddito e spesa Scorte e Variazione delle scorte Capitale e Spesa di investimento 5. Partendo dai dati dell’esercizio 1. chiarire cosa accade al moltiplicatore della spesa autonoma allorché si considera a. la presenza del settore pubblico, b. una diversa funzione di domanda di moneta (con MD = 3 Y). Trattare ogni caso a sé. 6. Cos’è la legge degli sbocchi (di Say)? Nella risposta utilizzare grafici. (prof. G.Garofalo) – 3 domande Micro per V. O. Prova del 9-6-2010 1. Ricavare la curva di domanda di un bene e mostrare come può essere scomposto il complessivo effetto prezzi. 2. Noti i seguenti dati p1 = 3 p2 = 2 I = 100 a. disegnare il vincolo di bilancio (specificando intercette e pendenza); b. chiarire qual è il significato della pendenza; c. chiarire come viene modificata la domanda dei due beni allorché SMS>SMT. 3. Mostrare la relazione tra le funzioni (e le curve) del costo (medio e marginale) e del prodotto (medio e marginale). (prof. G.Garofalo) – 3 domande Macro per V. O. Prova del 9-6-2010 1. Definire la base monetaria e collegarla al concetto di offerta di moneta. 2. Cosa si intende per meccanismo di trasmissione; come opera; in quali casi si blocca? 3. Date le seguenti funzioni: C = 20 + 0,75 YD I = 60 – 100 r M = 0,2 Y T = 0,3 Y X = 700 G = 1000 r = 0,25 Q = 50 a. disegnare la linea della spesa (specificando intercetta e pendenza); b. determinare l’equilibrio; c. indicare cosa accade allorché cambia un valore: r = 0,3 e mostrare quale curva si può costruire. ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [8 crediti] Prova del 15-4-2010 1. A partire dai seguenti dati C = 120 G = 100 I = 80 X = 60 Q = 50 MS = 200 determinare: - il reddito del paese - il saldo del bilancio pubblico - il saldo della bilancia delle partite correnti - la velocità di circolazione della moneta M = 60 T = 90 P=2 2. Da cosa è data l’offerta di moneta (aggregato M1) e da cosa dipende il suo valore? Definire nel dettaglio le grandezze coinvolte. 3. Riportare uno sotto l’altro i grafici reddito-spesa, IS-LM e AD-AS. Mostrare cosa accade nel caso di una politica fiscale restrittiva, chiarendo, di volta in volta, lo strumento usato e gli effetti grafici. 4. Tasso di cambio nominale e reale. 5. Chiarire la differenza tra reddito di equilibrio, reddito potenziale e reddito disponibile. 6. Le conseguenze di un aumento della spesa pubblica sono diverse in un modello reddito-spesa e in uno IS-LM: da cosa dipendono tali differenze? ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [6 crediti] Prova del 15-4-2010 1. A partire dai seguenti dati C = 120 G = 100 I = 80 X = 60 Q = 50 MS = 200 determinare: - il reddito del paese - il saldo del bilancio pubblico - il saldo della bilancia delle partite correnti - la velocità di circolazione della moneta M = 60 T = 90 P=2 2. Da cosa è data l’offerta di moneta (aggregato M1) e da cosa dipende il suo valore? Definire nel dettaglio le grandezze coinvolte. 3. Riportare uno sotto l’altro i grafici reddito-spesa, IS-LM e AD-AS. Mostrare cosa accade nel caso di una politica fiscale restrittiva, chiarendo, di volta in volta, lo strumento usato e gli effetti grafici. 4. Noti i seguenti dati I = 1.000 U = x10,6 ⋅ x 20, 4 p1 = 2 p2 = 4 Determinare la soluzione di equilibrio. [In alternativa: l’equilibrio del consumatore nel caso standard e nei casi speciali] 5. Tracciare le curve di produttività media e marginale del lavoro, nonché di costo medio e marginale, mostrando il legame tra di loro. 6. Chiarire le caratteristiche della frontiera delle possibilità produttive fornendo: a. l’espressione della funzione b. la sua rappresentazione grafica, spiegando nel dettaglio l’andamento c. il significato della pendenza e il suo andamento muovendosi verso destra lungo la curva ---› Indicare: d. cosa può determinare uno spostamento della curva verso sinistra ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [8 crediti] Prova del 24-2-2010 7. Quali funzioni svolgono le pubbliche amministrazioni all’interno di un sistema economico? Quali grandezze riflettono la sua presenza e quale saldo determinano? 8. Le funzioni del risparmio e dell’investimento e, quindi, l’equilibrio sul mercato dei capitali sono trattati diversamente dagli autori neoclassici e da Keynes [Sono richiesti i grafici] 9. Cosa si intende per domanda di moneta; quali sono le sue determinanti, nella versione di Cambridge della TQM e in Keynes? [Spiegare bene il significato dei parametri] 10. Qual è la differenza tra disoccupazione volontaria e involontaria? Come si combattono? [Sono richiesti i corrispondenti grafici del mercato del lavoro] 11. Noti i seguenti dati: X = 100 S = Y – [0,8 (1 – 0,2)Y + 0,8 · 20] G = 300 M = 0,1 Y I = 200 – 36,8 r P=2 MD = 0,3 Y – 2000 r BM = 300 α = 0,2 β = 0,1 determinare l’espressione della IS [Attenzione: solo IS] a partire da: a. lo schema dispersioni e aggiunte b. la condizione di equilibrio sul mercato dei beni 6. Data la precedente funzione del consumo, chiarire, graficamente, cosa accade se: a. C0 = 5 b. c = 0,75 c. Q = 30 Mostrare, anche graficamente, le differenze tra propensione media e marginale al consumo. ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [6 crediti] Prova del 24-2-2010 1. Dato il seguente modello: C = 50 + 0,8 Y MD = 2 Y – 300 r I = 300 – 100 r MS = 1.000 P=2 c. determinare l’equilibrio [Attenzione: non partire dalle formule, ma ricavarsele con i dati a disposizione]; d. fornire la rappresentazione grafica 2. Ricavare i moltiplicatori della spesa pubblica, dei trasferimenti e della tassazione (grandezza esogena) partendo da un modello a tre settori (economia chiusa) con investimenti, anch’essi, esogeni. 3. La determinazione del tasso di cambio nominale sul mercato valutario [Chiarire bene cosa c’è dietro le domande/offerte di ciascuna valuta]. Quali conseguenze producono le sue variazioni sul tasso di cambio reale? 4. Un monopolista suddivide il mercato in due segmenti sfruttando le diverse elasticità della domanda. Come determinerà l’equilibrio nell’uno e nell’altro segmento? Come risulterà il prezzo? 5. Data una classica curva di costo medio variabile (CmeV) ad U, mostrare come si presenta la corrispondente curva di costo variabile, motivandone l’andamento. Mostrare in quali casi il CmeV è orizzontale ed il corrispondente andamento del costo marginale. 6. Indicare in quali casi e per quali cause assumono un andamento orizzontale: - la curva di domanda - la curva di offerta Quali conseguenze ciò comporta per quanto riguarda la determinazione del prezzo di equilibrio? ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [8 crediti] Prova del 3-2-2010 12. La base monetaria: chi la crea e chi la utilizza? Partendo da BM quali grandezze possiamo determinare? 13. Moltiplicatore della spesa autonoma semplice e con retroazione monetaria: qual è la differenza? Con riferimento ad un modello completo, chiarire quali influenze esercita ciascuna grandezza coinvolta. 14. Cambi fissi e cambi flessibili: cosa assicura il ritorno all’equilibrio della bilancia dei pagamenti, nell’un caso e nell’altro? [E’ richiesto il grafico del mercato valutario] 15. Qual è la differenza tra inflazione da domanda e da costi? A quali condizioni un aumento dell’offerta di moneta causa inflazione, e quando ciò non si verifica? 16. Noti i seguenti dati: C = 20 + 0,6 YD X = 60 I = 151 – 3.000 r M = 0,05 Y G = 90 MD = 0,6 Y – 6.000 r T = 0,25 Y MS = 156 P=2 a. Determinare Y e r in equilibrio [Attenzione: non partire dalle formule, ma ricavarsele con i dati a disposizione] b. Costruire il grafico specificando le intercette delle due curve. 6. Dopo aver disegnato la curva (linea) di domanda di un bene (la benzina), chiarire in quali casi si ha: a. un movimento in alto lungo la curva b. una traslazione verso sinistra della curva c. una rotazione della curva che diventa più inclinata (si sposta verso l’alto l’intercetta verticale) ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [6 crediti] Prova del 3-2-2010 5. Dato il seguente modello: I = 20 – 72 r C = 10 + 0,8 YD G = 52 Q = 10 T = 0,2 Y MD = 0,4 Y – 200 r MS = 100 P =2 e. ricavare l’espressione della IS e quella della LM [Attenzione: non partire dalle formule, ma ricavarsele con i dati a disposizione]; f. determinare Y e r in equilibrio 6. La base monetaria: chi la crea e chi la utilizza? Partendo da BM quali grandezze possiamo determinare? 7. Moltiplicatore della spesa autonoma semplice e con retroazione monetaria: qual è la differenza? Con riferimento ad un modello completo, chiarire quali influenze esercita ciascuna grandezza coinvolta. 8. Isoquanto e isoricavo: scrivere le funzioni, costruire i grafici spiegando il significato delle curve, con particolare riferimento alle rispettive pendenze/inclinazioni 5. Il ricavo marginale è in relazione alla curva di domanda dell’impresa e al valore della rispettiva elasticità. Chiarire il legame tra le tre grandezze nella concorrenza perfetta e nelle altre forme di mercato. [E’ richiesta la formula completa dell’elasticità della domanda al prezzo] 6. Data la funzione di domanda: x = 5.000 – 10 p ricavare la funzione di domanda inversa e costruire il grafico. Calcolare il valore dell’elasticità della domanda al prezzo (ε) in corrispondenza della seguente coppia di valori: p = 150, x = 3.500. ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [Macro 6 domande] Prova del 13-1-2010 1. Produzione, reddito, spesa: come viene misurata ciascuna grandezza; quali relazioni vi sono tra loro? 2. Noti i seguenti dati: C = 20 + 0,6 YD X = 60 M = 0,05 Y G = 90 T = 0,25 Y MS = 156 Determinare: - l’espressione della IS - l’espressione della LM Costruire il grafico nella maniera più completa possibile. I = 151 – 3.000 r MD = 0,6 Y – 6.000 r P=2 3. Con riferimento ai dati dell’esercizio precedente, è corretto affermare che un incremento della spesa pubblica di 10 provoca un effetto spiazzamento? Come si può quantificare? Sarebbe maggiore o minore tale effetto se avessimo: MD = 0,6 Y – 60 r [Motivare la risposta!] ? 4. Cos’è la curva AD e come si costruisce? Quand’è che la curva trasla verso sinistra? 5. La funzione del risparmio nella versione neoclassica e in quella di Keynes: qual è la determinante principale in un caso e nell’altro; rappresentazione grafica. Con riferimento alla versione keynesiana, chiarire il significato e l’utilizzo del parametro che collega S alla sua principale determinante. 6. Cosa intendiamo per livello generale dei prezzi e come viene calcolato? Cosa accade alle grandezze reali se le grandezze nominali crescono nella stessa percentuale in cui varia il livello generale dei prezzi? N.B. Le risposte non devono essere banali. I grafici devono essere completi ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo) [Macro + Micro] Prova del 13-1-2010 1. Produzione, reddito, spesa: come viene misurata ciascuna grandezza; quali relazioni vi sono tra loro? 2. Siano noti i seguenti dati MD = 10 Y – 150 r MS = 2.000 P=2 Dopo aver definito l’espressione della …. ed averla rappresentata graficamente, chiarire che situazione si verifica sul mercato della moneta e dei titoli in corrispondenza dei seguenti valori: Y = 110 e r = 0,5 e quali processi tende a mettere in moto. 3. Costruire la curva AS e illustrare il suo andamento nel tratto neoclassico e in quello keynesiano. Mostrare in quali casi si verifica uno spostamento della curva. 4. Siano noti i seguenti dati: p = 12 CT = 2 + 4 x + 3 x 2 ---› Determinare: a. la funzione dei costi medi b. la funzione dei costi marginali ---› Calcolare: c. i ricavi medi d. i ricavi marginali e. la quantità prodotta in equilibrio f. i profitti corrispondenti ---› Indicare il valore dell’elasticità della domanda al prezzo [fornirne l’espressione] per l’impresa in questione. 5. Dopo aver ottenuto la curva di Engel a partire dall’equilibrio del consumatore, chiarire il suo andamento a seconda della natura dei beni, introducendo anche l’appropriato indicatore di elasticità. 6. Ricavare la curva di domanda di lavoro chiarendo bene la funzione obiettivo e il vincolo del soggetto e mostrando con cosa sia correlato il salario pagato al lavoratore. N.B. Le risposte non devono essere banali. I grafici devono essere completi