L’Italia antica e le origini di Roma Nome: ..................................................................................................................................... I racconti mitici sulla guerra di indipendenza dagli Etruschi A Orazio Coclite Il comandante romano, Publio Orazio Coclite (Coclite significa “orbo”) si trovava sulla sponda destra del Tevere e con alte grida incitò i suoi soldati a tagliare il ponte alle sue spalle. Nel frattempo, da solo, riuscì a bloccare le truppe etrusche e quando il ponte crollò si gettò nel fiume e lo attraversò a nuoto con tanto di corazza, armi e scudo. I suoi concittadini gli erigeranno una statua e gli regaleranno un appezzamento di terreno. Muzio Scevola Per fermare Porsenna, un patrizio romano, Muzio Cordo, elaborò un piano tanto ardito quanto semplice. Decise, infatti, di penetrare di nascosto nell’accampamento degli Etruschi e di uccidere con una pugnalata Porsenna. Nascosto tra le tende, vide Porsenna che distribuiva la paga ai suoi soldati e fulmineamente lo colpì al cuore con un pugnale. Purtroppo Muzio aveva ucciso il segretario di Porsenna e subito venne arrestato. Portato davanti al condottiero etrusco, disse soltanto: “Volevo ucciderti per liberare la mia patria ma ho fallito. Punisco dunque la parte del mio corpo responsabile di questo errore”. Detto questo, immerse la mano destra nelle fiamme di un braciere e, senza un grido, attese che bruciasse completamente. Da allora venne chiamato Muzio Scevola (Scevola significa “mancino”) Lezioni di storia antica e medievale Classe: .............................................. Livio narra che una virtuosa matrona romana, Lucrezia, moglie di Tarquinio Collatino, sedotta e violentata da Sesto Tarquinio, figlio del re Lucio Tarquinio il Superbo, si uccise per l'offesa subita, dopo aver rivelato il misfatto e dopo aver chiesto vendetta al padre e al marito alla presenza di Lucio Giunio Tarquinio furono chiuse le porte in faccia e gli fu intimato l’esilio [...] La monarchia era durata a Roma, dalla fondazione dell’Urbe alla sua liberazione, 244 anni. Furono quindi eletti nei comizi centuriati dal prefetto dell’Urbe, secondo le norme stabilite da Servio, due consoli. Il re Tarquinio, continua Livio, fuggito da Roma con la famiglia, trovò rifugio e protezione presso Porsenna, re di Chiusi, città dell’Etruria. Porsenna mosse guerra contro Roma e assediò la città. Ma il valore e la virtù di alcuni giovani romani, primi fra tutti Orazio Coclite, Caio Muzio Scevola e Clelia, colpirono a tal punto Porsenna, che il re preferì trattare la pace piuttosto che continuare la guerra con un popolo così valoroso. Da Livio apprendiamo alcune storie di eroi. UNITÀ 14 Le origini di Roma e le prime istituzioni Data: .............................................. Bruto, comandante della guardia del re; anche il fratello di Giunio Bruto era stato fatto precedentemente uccidere dal re. Bruto, tornato velocemente a Roma, convocò l'assemblea popolare e incitò il popolo alla rivolta, che ebbe questo esito. Clelia Collegata alla storia di Muzio Scevola è l’eroica vicenda di Clelia. Muzio Scevola, infatti, era stato liberato da Porsenna, colpito dal suo stoicismo, ma prima di andarsene rivelò all’Etrusco che altri 299 giovani aristocratici romani avevano giurato di ucciderlo. Porsenna, a questo punto, decise di trattare la pace con i Romani, e, come si usava, chiese in cambio degli ostaggi per avere la garanzia della serietà delle intenzioni dei Romani. Tra gli ostaggi c’era la giovane Clelia, assieme a numerose sue coetanee. Questa riuscì a organizzare una fuga in grande stile, dal momento che, assieme a tutte le compagne, riuscì a passare a nuoto il Tevere sotto i nugoli di frecce nemiche. Davanti alle rimostranze di Porsenna, i Romani decisero di riportare le giovani nell’accampamento etrusco ma Porsenna, sempre più impressionato dal coraggio e dalla fermezza del nemico, acconsentì alla definitiva liberazione delle giovani e di tutti gli ostaggi. La guerra contro Alba Longa Mentre governava Tullio Ostilio, scoppiò la guerra tra Roma e Alba Longa. Per evitare un grande spargimento di sangue, i contendenti decisero che tre campioni di Alba Longa avrebbero combattuto contro tre campioni di Roma. I Romani scelsero i fratelli Orazi e gli Albani i fratelli Curiazi. All’inizio la sorte parve funesta per i Romani, perché due Orazi vennero subito uccisi mentre due Curiazi riportarono solo leggere ferite. L’Orazio superstite scelse allora una tattica singolare: invece di affrontare i nemici, si diede a una fuga precipitosa, inseguito dal Curiazio illeso. Improvvisamente si voltò, trafisse il nemico del tutto impreparato e poi continuò a fuggire. Un altro Curiazio cadde nel medesimo tranello e finalmente l’eroe romano potè affrontare l’ultimo dei nemici, già ferito, e ucciderlo. Da quel momento la città di Alba Longa, con tutto il suo territorio, cadde sotto il dominio di Roma. Nei momenti di lotta con gli Etruschi o con i popoli vicini Livio tende a dimostrare come i Romani avessero doti superiori a tutti per audacia, amor di patria e severità dei costumi. © 2010 DeAgostini Scuola S.p.A. - Novara 1 L’Italia antica e le origini di Roma Le origini di Roma e le prime istituzioni Ricordiamo due figure: Coriolano, era un patrizio romano che era passato dalla parte dei Volsci per vendicarsi dei torti subiti dalla plebe. Quando la moglie e la madre lo supplicano di non gettare tanto disonore sulla loro famiglia, fa torna- UNITÀ 14 re indietro i nemici e si presenta a Roma per affrontare la morte. Ma il vero esempio di moralità romana è dato da Cincinnato che prima guida l’esercito contro i Volsci e poi ritorna a coltivare un piccolo orticello in campagna, rifiutando sdegnosamente ricompense e onori. ?ESERCIZI DI COMPRENSIONE • In che modo Lucrezia è collegata alla fuga di Tarquinio da Roma? ........................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................ • Dove si rifugiò Tarquinio? 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Lezioni di storia antica e medievale © 2010 DeAgostini Scuola S.p.A. - Novara 2