Progetto:
“Educazione Posturale dalla
scuola alla famiglia ”
Dott. Gabriele Chiarandini
Laurea in Scienze Motorie
Laurea Specialistica in Scienza dello Sport
Master in Posturologia Clinica
La Posturologia
E’ lo studio del posizionamento del corpo rispetto
all'ambiente circostante nonché la sua capacità di
modificarsi istante per istante, rispetto agli stimoli
che riceve.
Un corpo non simmetrico non significa che non
possa stare in equilibrio ma semplicemente che
a causa di una postura perturbata dovrà faticare
di più per stare in equilibrio!
Problematiche posturali nell'età dello sviluppo
in ambito scolastico
I dati riferiti nella letteratura degli ultimi decenni
dimostrano un preoccupante aumento del mal di schiena
tra i bambini già all’età di 6-7 anni e tra i ragazzi compresi
nella fascia di età tra gli 11 e i 15 anni.
Il mal di schiena appare come un problema sempre più
rilevante nella popolazione giovanile. Diversi studi presenti
in letteratura a partire dagli anni ’80 sulla prevalenza di
tale patologia, presentano dati che variano dal 20 al 50%.
L’età dello sviluppo è il periodo più importante in cui
introdurre delle attività preventive, in particolare:
1)
2)
Una cultura del movimento come momento
fondamentale della prevenzione di tutte le patologie
muscolo-schelettrico in generale e di quelle vertebrali
in particolare.
Una gestione posturale “ergonomica” del proprio
corpo, principalmente rispetto alle esigenze del lavoro
di scolaro, rendendo chiaro di come la prevenzione
parta proprio dalla gestione quotidiana corretta e non
da situazioni esterne estemporanee.
Tra le cause di questa alta incidenza di mal di schiena
nei bambini, sembrerebbero di particolare rilievo:
•
•
•
Le posizioni viziate e fisse che i bambini assumono e
mantengono per molte ore al giorno quando sono
seduti al banco di scuola, al computer, alla scrivania
dove fanno i compiti e davanti alla televisione.
Zainetti troppo pesanti in relazione al soggetto (è
come un vestito, deve essere calibrato sulla persona)
e mal portati.
Mancanza in alcuni soggetti di un’adeguata attività
motoria generale.
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
a) acquisizione di competenze ed abilità che siano fonte
di modificazione dei propri comportamenti inerenti
l’ergonomia scolastica.
b)Effettuare una campagna di prevenzione primaria al
fine di ridurre l’incidenza del mal di schiena e dei
disturbi muscolo-scheletrici nei bambini in età
scolastica.
L’insegnante diventa lo strumento che facilita al bambino
l’individuazione dei problemi e delle soluzioni per
risolverli; il bambino è l’artefice ed il protagonista del
processo di acquisizione e di rielaborazione delle
informazioni.
LOMBALGIA
La lombalgia (o Low back pain per gli anglosassoni), si
definisce come una sintomatologia algica riferita alla
regione posteriore del tronco e rappresenta il disturbo
più comune che affligge la popolazione mondiale.
Il dolore lombare è uno dei principali motivi di visita
nella pratica ambulatoriale. Si stima che circa l ‘80%
della popolazione abbia esperienza almeno una volta
nella vita, di un dolore lombare.
Nonostante la frequenza con la quale questo problema
si presenta, la diagnosi eziologica può essere spesso
difficile e imprecisa, nonostante l’ausilio della
moderna diagnostica.
Nei bambini le cause principali del mal di schiena
sono:
1)
2)
Posizioni viziate mantenute a lungo (seduto troppo
tempo; dormito con la schiena piegata; giocato alla
playstation troppo a lungo).
Movimentazioni di carichi pesanti (spostato la scatola
dei giochi pesante; preso in braccio il fratellino;
portato lo zaino su una spalla sola per tutta la strada).
3)
Traumi (sono caduto e battuto la schiena; fatto la
lotta col mio compagno; caduto dalla sedia).
LO ZAINETTO
Secondo alcuni fisiatri, lo zaino pesante non è un fattore di
rischio per l’insorgenza della scoliosi o del dorso curvo, a
meno che lo zaino sia molto pesante e venga portato in
malomodo per più di 20 minuti.
Uno zaino eccessivamente pesante portato sulle spalle da
un bambino, determina un’attivazione delle masse
muscolari dorso-lombari che essendo non ancora
completamente sviluppati, possono portare a
un’accentuazione delle curve fisiologiche della colonna
vertebrale. Inoltre un eccessivo peso dello zaino può
portare come atteggiamento posturale di compenso ad uno
spostamento in avanti del collo con iper lavoro dei suoi
muscoli.
Uno zainetto ergonomico deve avere:
-Dimensioni adeguate al bambino
-Schienale rigido e imbottito
-Bretelle ampie e imbottite
-Cintura da allacciare all’altezza vita
-Maniglia per sollevarlo o trasportarlo a mano
-leggero (a vuoto)
-Più comparti interni per distribuire meglio il contenuto
Come usare lo zaino:
-Riempire lo zaino partendo dallo schienale e mettendo le
cose più pesanti vicino allo schienale e poi via via le cose
meno pesanti.
-Regolare le bretelle alla stessa lunghezza, per far si che lo
schienale sia ben aderente alla schiena ed in modo che la
parte inferiore dello zainetto messo sulla schiena non
scenda al di sotto della vita.
-Non portare lo zainetto su una spalla sola, ma indossare
sempre ambedue le bretelle.
-Allacciare sempre la cintura in vita (se c’è)
-Quando possibile (es. in bus, quando si è fermi) togliere lo
zaino dalle spalle e poggiarlo.
Non correre con lo zaino in spalla e non tirare i compagni
per lo zaino.
Controllare giornalmente il contenuto dello zaino e
riempirlo solo con le cose strettamente necessarie per quel
giorni di scuola.
Come indossare lo zaino:
Prendere lo zaino per la maniglia e posizionarlo su un
divano (tavolo, banco) stando attenti a non flettere o
ruotare la colonna vertebrale ma se c’è bisogno, piegando
le ginocchia.
Avvicinarsi il più possibile al piano dove è stato poggiato lo
zainetto e girarsi di spalle.
Infilare le bretelle dello zainetto senza flettere la schiena
in dietro, né ruotare il tronco, se il piano è basso flettere
le ginocchia per trovarsi all’altezza giusta.
Quanto deve pesare al massimo quando è pieno lo zaino?
…Basta dividere per 10 il proprio peso!
Con l’ausilio della bilancia invitiamo i bambini a pesarsi
con e senza zainetto sulle spalle ed alla lavagna scriviamo
il peso del bambino, il peso dello zainetto ed il peso
massimo che lo zainetto dovrebbe avere.
Invitiamo i bambini a cercare di far rientrare il peso del
proprio zainetto nei limiti trovati. Chiediamogli di
controllare a casa il contenuto dei propri zainetti e di
togliere le cose di cui possono fare a meno, ed infine di
ricontrollare il peso dello zainetto.
Eventualmente facciamo scrivere ai bambini le
caratteristiche buone e quelle sbagliate dei propri zaini e
cosa hanno tolto dallo zaino per ridurre il peso e se sono
riusciti a rientrare nel peso consigliato.
BANCO DI SCUOLA
Solitamente il modo che abbiamo di sederci porta ad una
esagerata retroversione del bacino con conseguente
appiattimento delle curve fisiologiche del rachide. In
questo modo la pressione sui dischi intervertebrali non è
omogenea andando a caricare la parte anteriore del disco
che porta ad un aumento della pressione sui dischi che nel
tempo possono portare ad erniazione del nucleo polposo
posteriormente.
Una posizione seduta corretta dovrebbe garantire il
mantenimento delle curve fisiologiche.
Quando siamo seduti al banco di scuola…
• I piedi devono poggiare completamente sul pavimento
(non attorno alle gambe della sedia).
• Sotto al banco deve esserci spazio sufficiente per
muovere le gambe.
• Il piano di seduta della sedia non deve comprimere
sulle cosce e deve esserci uno spazio libero tra la
parte posteriore delle ginocchia ed il bordo anteriore
della sedia.
• Gli avambracci devono appoggiare con un angolo di
circa 90°.
• La schiena deve essere ben poggiata allo schienale e
non curva sul banco
• Non poggiamo il gomito sul banco con il mento
poggiato sulla mano
• Non si deve dondolare sulla sedia
Qualsiasi posizione fissa se mantenuta a lungo è
scomoda, quindi cerchiamo di far cambiare spesso
posizione e ogni tanto facciamoli alzare in piedi e
girare attorno al banco.
Chiediamo ai bambini, secondo loro, quali sono le posizioni
più comode quando si trovano al banco di scuola e
scriviamole alla lavagna, quindi confrontiamole con le
posizioni corrette che vogliamo fargli assumere e facciamo
valutare ai ragazzi se quest’ultima è effettivamente la più
comoda.
Successivamente facciamo riscrivere ai ragazzi quali sono
le posizioni corrette che devono adottare.
VIDEOTERMINALE
Il lavoro al videoterminale, soprattutto se prolungato, può
provocare alcuni disturbi per la vista (bruciore,
lacrimazione, secchezza, visione annebbiata/sdoppiata e
stanchezza da lettura, affaticamento mentale ma
soprattutto problemi per l’apparato muscolo-scheletrico
dovuti a una scorretta postura.
Le cause possono essere svariate tra cui errate condizioni
di illuminazione o sbagliata ubicazione del videoterminale
rispetto alle fonti di luce, condizioni ambientali sfavorevoli
(per esempio aria troppo secca, temperatura troppo bassa
o alta), caratteristiche inadeguate al videoterminale (es.
caratteri troppo piccoli, insufficiente contrasto con lo
sfondo), impegno visivo troppo ravvicinato e protratto nel
tempo o difetti della vista non corretti che aumentano lo
sforzo visivo.
I problemi legati alla postura legati alla seduta al
videoterminale sono:
- disturbi alla colonna vertebrale dovuti ad un’errata
posizione del corpo o alla posizione seduta protratta nel
tempo.
- disturbi muscolari dovuti all’affaticamento e
all’indolenzimento dei muscoli nonché allo scarso ritorno
venoso.
- disturbi alla mano e all’avambraccio, dovuti ai movimenti
ripetitivi e rapidi sulla tastiera e sul mouse.
La posizione del monitor, della tastiera e del mouse è di
fondamentale importanza.
• La distanza del monitor varia tra i 50 e gli 80 cm.
• L’altezza del monitor deve essere adeguato al
bambino per ottenere lo sguardo verso il bordo
superiore dello schermo segua una linea leggermente
inclinata verso il basso.
• Lo spazio davanti alla tastiera sufficiente all’appoggio
delle mani e avambracci.
• Sotto il tavolo necessario uno spazio adeguato per i
movimenti delle gambe.
• La schiena deve essere sempre ben appoggiata allo
schienale, se la seduta è troppo profonda, usiamo un
cuscino o un giaccone.
• I piedi devono sempre avere un appoggio, se la sedia è
alta utilizziamo uno scatolone, un elenco del telefono
o altro.
• La testiera deve essere bassa, in maniera tale che la
mano sia in linea con il polso.
•
Il gomito deve trovarsi all’altezza della scrivania
(angolo di 90°).
• Non vi devono essere riflessi sullo schermo, né forti
fonti di luce nel campo visivo
• Evitare di stare troppo a lungo davanti al
videoterminale, interrompendo con pause e
preferibilmente attività fisica.
GINNASTICA IN CLASSE!!!
Uno dei nemici principali della buona salute della colonna
vertebrale sono le posizioni fisse mantenute per lungo
tempo.
Situazioni del genere possono verificarsi anche in ambiente
scolastico. L’insegnante può dare delle indicazioni ai
ragazzi per eseguire dei movimenti semplici da effettuare
sia da seduti che in piedi per pochi minuti, sufficienti però
a sbloccare l’immobilità e la fissità dei muscoli, vertebrali
in particolare.
1) Flettere la testa a destra avvicinando l’orecchio alla
spalla destra, di seguito abbassare la spalla sinistra
fino ad avvertire tensione lateralmente a livello del
collo, mantenere la posizione per alcuni secondi e
ripetere sul lato opposto.
2) Espirando flettere lateralmente il busto allungando il
più possibile il braccio controlaterale verso l’alto e in
dentro, mantenere la posizione per qualche secondo
per poi tornare alla posizione di partenza e ripetere
sul lato opposto.
3) Spingere indietro i gomiti cercando di avvicinarli
dietro alla schiena, mantenendo la posizione per
almeno 5 secondi.
4) Allungarsi in modo alternato con un braccio verso
l’alto, come per afferrare qualcosa.
5) (Se l’insegnante lo ritiene attuabile in quella classe)
- Alzarsi in piedi, far un giro camminando attorno
alla sedia ed eseguire una serie di cinque saltelli
sul posto.
-Girare su se stessi per 360° in senso orario,
seguito dallo stesso movimento in senso antiorario
-Mettersi sulle punte dei piedi e fare la “Ola” sul
posto con le braccia alzate.
La schiena ringrazierà…assieme all’umore
Fonti:
-) www.isico.it
-)
ISPESL (ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA
DEL LAVORO)