MORFOLOGIA PARTI VARIABILI (“variano” perché possono avere diverse forme: maschile, femminile, singolare, plurale,…) NOME indica cose, persone, animali casa, sedia, fantasia, bambino, Giorgio, gatto ARTICOLO solitamente si trova davanti il quaderno a nomi, pronomi e aggettivi un albero il, lo, la, l’, i gli, le (determinativi) un, uno, una, un’ (indeterminativi) AGGETTIVO di solito accompagna un nome il mio diario una statua antica questa settimana mio, tuo, suo, nostro, quattro passi dolce, alto, veloce, caldo, qualche, molti, questo, quello, due, tre,... PRONOME VERBO sta al posto di un nome questo è il suo zaino , il mio è quello (sottint.:”zaino”) mio, tuo, suo, nostro, qualcuno, nessuno, questo, quello, due, tre, io, tu, lui,… non ho incontrato nessuno (sottint.: “persona”) solitamente indica azioni o modi di essere sto aspettando Mario, devo andare alla stazione con lui (Mario) andare, io gioco, essi direbbero, tu dormirai, il sole splende PARTI INVARIABILI (non “variano”, hanno una sola forma) AVVERBIO accompagna per lo più verbi o aggettivi, di cui modifica o precisa il significato ho letto l’articolo di quel giornale velocemente gli aveva risposto male lentamente, bene, qui, sempre, mai, presto, forse, sì, no, non,... PREPOSIZIONE si mette davanti a nomi, devo tornare a casa pronomi, aggettivi o verbi; serve a mettere in relazione parole o frasi tra mi sono dimenticato di prendere l’ombrello loro di, a, da, in, con, su, per, è uscito con lei tra, fra CONGIUNZIONE unisce (congiunge) due parole o due frasi e, o, ma, però, perché, quindi, se, che, mentre Paolo e Franco abitano a Padova vorrei accompagnarvi, ma non posso non so perché lo abbia fatto ESCLAMAZIONE esprime un’emozione o o INTERIEZIONE uno stato d’animo; è seguita quasi sempre dal punto esclamativo uffa! diamine! caspita! Ahi! mi sono tagliato un dito me ne vado. Addio!