protocollo eco-stress con dobutamina - Digilander

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PROTOCOLLO ECO-TRANS ESOFAGEO
INDICAZIONI ALL’ESECUZIONE DELL’ESAME:
L’ETE è un esame semi-invasivo che viene effettuato solo dopo un’accurata valutazione
ecocardiografica trans-toracica quando:
 La diagnosi non è accurata (es. pz obesi, cardiopatici o con finestra toracica difficile)
 Si vogliono valutare strutture posteriori come l’auricola cardiaca
 Il paziente deve essere sottoposto a procedure specifiche (es. cardioversione in caso
di fibrillazione atriale)
 In previsione di interventi cardiochirurgici, per una valutazione degli apparati
valvolari più precisa
E’ un esame specifico che integra l’esame tradizionale.
Viene utilizzata una sonda di piccole dimensioni, introdotta nell’esofago dal cavo orofaringeo.
Si introduce fino allo stomaco e viene manipolata dall’esterno per ottenere orientamenti
differenti.
L’esofago, essendo posteriore al cuore e molto vicino ad esso, favorisce una visione precisa
e chiara delle strutture cardiache.
L’esame viene effettuato in sedazione locale con dei puff di lidocaina nel cavo oro-faringeo,
integrata a seconda dei casi con somministrazione endovenosa di piccole quantità di midazolam.
Per tali motivi si raccomanda il digiuno da almeno 3 ore prima e che va mantenuto per le
due ore successive all’esame in caso di sedazione con midazolam.
Il paziente dovrà portare la documentazione precedente (elettrocardiogramma,
ecocardiogramma ed esami della coagulazione se in terapia con anticoagulanti orali).
Il paziente dovrà firmare il consenso e sarà informato sulle possibili complicanze: aritmie,
generalmente a regressione spontanea o lesioni all’esofago.
I casi in cui è controindicata l’esecuzione di questo esame sono:
 Stenosi esofagee
 Precedenti irradiazioni del mediastino
 Gastriti
 Malattie polmonari severe
MATERIALE OCCORRENTE:
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Consenso informato
Diffusore per lidocaina spray
Sonda (da ritirare in centrale di sterilizzazione)
Boccaglio per introduzione della sonda
Garze sterili 1 confezione
Elettrodi per ECG
Ago cannula del calibro minimo di 20 AG
Siringhe da 5 ml (2 - 3)
Siringhe da 10 ml (2 -3)
FARMACI OCCORRENTI:
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Ipnovel (midazolam) 5mg/ml 1 fl
Anexate 0.5 mg / 5 ml
Luan 1 confezione
Soluzione fisiologica 10 ml (2-3 fl)
Cefazolina o amplital E.V.
PREPARAZIONE DEI FARMACI:
Si diluisce la fiala di ipnovel in 5 cc di soluzione fisiologica, ottenendo così il rapporto 1
mg/ 1ml; l’Anexate viene preparato in bolo con siringa da 5 ml.
Si preparano lavaggi di soluzione fisiologica per la cannula.
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ED ESECUZIONE DELL’ESAME:
Il paziente viene informato sulla procedura e viene invitato a firmare il consenso; dovrà
rimuovere occhiali e protesi dentarie.
Se il paziente proviene dal reparto è possibile che sia già stata effettuata una premedicazione
con antibiotico per la prevenzione dell’endocardite batterica; nel caso in cui sia un paziente
ambulatoriale e non stia seguendo già terapia antibiotica, si esegue la premedicazione una
mezzoretta prima dell’esame.
L’infermiera posizionerà un ago cannula al braccio destro del paziente (per il tipo di
posizione che assume il paziente è preferibile, altrimenti si può posizionare anche al braccio sx) e
procederà con la eventuale premedicazione o direttamente con la sedazione locale somministrando
al paziente due puff di lidocaina spray all’interno del cavo orale facendo attenzione che il farmaco
arrivi nel cavo faringeo, tenendo ferma la lingua con delle garze.
Il paziente dovrà quindi distendersi sul lettino posizionandosi sul fianco sinistro con la testa
piegata in avanti verso il torace; è consigliabile posizionare in corrispondenza della bocca una
traversa per assorbire la saliva del paziente.
Il paziente verrà collegato all’ecocardiogramma per il monitoraggio del ritmo cardiaco e per
la valutazione morfologica e verranno rilevati i parametri vitali.
L’infermiera posizionerà al paziente il boccaglio attraverso il quale verrà introdotta la sonda;
si tratta di un dispositivo monouso che tiene ferma la lingua del paziente e gli impedisce di mordere
e danneggiare la sonda, garantendo un’adeguata apertura del cavo orale.
Nella maggior parte dei casi si procede con la somministrazione di 1 o 2 mg di ipnovel
endovena per avere un’ ulteriore sedazione, in questo caso generale, del paziente; il dosaggio viene
stabilito in base al peso del paziente.
In quest’ultimo caso, il paziente, non dovrà guidare nei 30 minuti successivi all’esame
durante i quali dovrà trattenersi nella sala d’attesa; dovrà mantenere un ulteriore digiuno post
procedura di almeno 2 ore.
La sonda viene solitamente ritirata pochi minuti prima dalla centrale di sterilizzazione e
viene lubrificata con del luan; a questo punto verrà introdotta dal personale medico all’interno della
bocca del paziente che verrà invitato a collaborare tenendo la testa in avanti e immaginando di
deglutire un boccone di cibo; l’infermiera terrà la testa del paziente nella giusta posizione e
monitorizzerà eventuali disagi o segni di malessere del paziente.
Nella fase di introduzione è importante che i movimenti siano delicati ma decisi per cercare
di ridurre il riflesso del vomito da parte del paziente.
Una volta introdotta la sonda, il medico/specializzando la orienterà dall’esterno in base alla
sezione che si vorrà valutare.
L’infermiera, durante l’esame, valuterà periodicamente i parametri vitali del paziente e lo
aiuterà a tenere ferma la testa.
Al termine dell’esame la sonda viene rimossa gradualmente informando il paziente su ciò
che si sta facendo.
La sonda, al termine dell’esame, verrà lavata con acqua e riportata in centrale di
sterilizzazione.
Nel caso in cui il paziente non riesca subito a smaltire l’effetto del midazolam si può
procedere somministrando l’anexate, come da indicazione medica..
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