DISTURBO SPECIFICO DI
INSEGNAMENTO
DISTURBO SPECIFICO DI
APPRENDIMENTO
DISTURBO SPECIFICO DI
INSEGNAMENTO
Gli studenti con disturbo di
apprendimento ci
mettono in crisi
MA
non manifestano questo disturbo solo per
mettere in difficoltà il nostro metodo
d’insegnamento
LORO NON HANNO SCELTA
CURA PER IL DISTURBO
D
’INSEGNAMENTO
D’INSEGNAMENTO
CURA PER IL DISTURBO
D
’INSEGNAMENTO
D’INSEGNAMENTO
MA
COSA
POSSO FARE ? !!
CI
COSA POSSO FARE?
CONOSCERE COS’E’
sapere
COMPRENDERE LE DIFFICOLTA’
CHE INCONTRANO GLI STUDENTI
capire
TROVARE SOLUZIONI
fare
La dislessia è una disabilità che
comporta una limitazione nella capacità
di leggere in modo corretto e fluente.
L’abilità di leggere e di scrivere risulta
inferiore a quanto ci aspettiamo in
base all’età, al livello di intelligenza e
al grado di istruzione del ragazzo.
DISLESSIA ACQUISITA
E’ un disturbo che può manifestarsi anche
in un soggetto in età evolutiva, ma a causa
di una lesione, di un trauma che interviene
in un sistema che precedentemente era
INDENNE
DISLESSIA EVOLUTIVA
E’ un disturbo che si manifesta quando si
incomincia a leggere e a scrivere, ma è
PREESISTENTE
IL MONDO SCIENTIFICO RICONOSCE
CHE
La dislessia evolutiva è un disordine neurologico di
origine genetica. Il disordine/disabilità
permane nel tempo e può manifestarsi associato
ad altre disabilità: disortografia, disgrafia,
discalculia.
MA……
le cause esatte della Dislessia non sono
ancora completamente chiare
gli studi sul funzionamento delle
differenti strutture anatomiche
del cervello, mostrano delle
specifiche
differenze rispetto ai soggetti
normolettori.
E’ una difficoltà
di
natura genetica
è molto probabile che genitori
dislessici abbiano figli dislessici.
È un disturbo specifico dell’apprendimento
cioè
non è conseguente ad altri deficit neurologici,
sensoriali o a problemi psicologici.
NON COINVOLGE
le altre
FUNZIONI COGNITIVE
Il problema riguarda
l’elaborazione dei rapporti tra
suoni e simboli grafici
FONEMA
GRAFEMA
La
Organizzazione gerarchica
dell’apprendimento della lettoscrittura
Fase logografica
EMMA
riconoscere e leggere alcune parole in modo globale
Fase alfabetica
discriminare le varie lettere
conversione fonema-grafema
cane
Fase ortografica
ghiro / giro
Fase lessicale
luna /l’una
lettura suoni complessi (sillabe)
impara le regolarità proprie della lingua
leggere le parole conosciute senza bisogno di operare la
conversione grafema (simbolo o lettera) - fonema (suono)
LETTURA FONOLOGICA
Lapido munato bacuto miotra
notole ecchiu lapiro quodre
amizio gamapi falaso tigomo
nivaba barloma giagna dagumi
buglia strova defito fromopu
irrole scorpi pilcone tifola
beniro enchea vostia fucido
avelli vicepo chiore digato
LETTURA LESSICALE
Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di
Carbmdgie l’oidrne dlele lertete all’iternno di
una praloa non ha imprtzaona a ptato che la
pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine.
Anhce se le ltteere snoo msese a csao una
peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza
poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro
celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene
in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime.
Icnrebidile he?
Quando leggiamo saltiamo dalle 7 alle 14
lettere per riga
Perché contestualizziamo
Le informazioni contestuali che vengono
sia dalla sintassi che dalla semantica
consentono di economizzare
Il buon lettore è quello che ha buona
capacità di utilizzare il contesto
semantico e sintattico per economizzare
PROVA DI LETTURA CON CLOSE
NELLA FORESTA LA TIGRE
Pare che un estroso pittore……..sia divertito a tracciare
sul……..fulvo mantello larghe , scure pennellate………..
La tigre è un animale …….corpo snello, agilissimo nel
salto…….assai scattante.
E’ molto feroce: …….con facilità animali anche
più……..di lei, azzannandoli alla gola …….abbattendoli
con forza e rapidità …….
Ma come è diversa quando, ……., si tiene accanto i
suoi…….
I tigrotti le tirano la…….., le balzano addosso, le
fanno…….e tanti piccoli scherzi.
MECCANISMI DEL PROCESSO DI
LETTURA
MECCANISMO DI DECIFRAZIONE
lo scritto viene analizzato nelle unità che
lo compongono.
MECCANISMO PERCETTIVO
MECCANISMO DI ANTICIPAZIONE
si basa su indici linguistici ed
extralinguistici.
MECCANISMO COGNITIVO
Solitamente
LA DECODIFICA
AVVIENE
IN
AUTOMATICO
I ragazzi dislessici non riescono ad
automatizzare questa corrispondenza,
per cui il processo di lettura risulta
rallentato, faticoso, con errori frequenti
che persistono a lungo nel tempo
nonostante le frequenti correzioni.
Possibili problemi della decodifica
casa
“c” “a” “s” “a”
Yacht
“boat”
animale
emimale
bagno
bango
lampo
lompa
DECODIFICA
COMPRENSIONE
se la decodifica è
DIFFICOLTOSA
TUTTA
L’ATTENZIONE SI SPOSTA SU
QUESTA
E
LA COMPRENSIONE AVVIENE
IN SECONDO TEMPO
con grande dispendio di energia.
Spesso si accompagna a
DISTURBI SPECIFICI ASSOCIATI
COMORBOSITA’
DISORTOGRAFIA
Difficoltà nel linguaggio
DISGRAFIA
Difficoltà nella motricità fine
DISCALCULIA
possono presentarsi anche da sole
I DISTURBI SPECIFICI
dell’apprendimento vanno tenuti
distinti dai
problemi NON SPECIFICI,
che sono conseguenti a un
generalizzato ritardo mentale o alla
presenza di una malattia neurologica
o di un deficit degli organi di senso
(vista e udito).
CRITERI PER FARE DIAGNOSI DI DISLESSIA
EVOLUTIVA
Intelligenza nella norma
Assenza di disturbi neurologici
Assenza di disturbi sensoriali
Assenza di disturbi psichiatrici
Rapidità e/o correttezza di lettura,
misurata con test standardizzati, < a
2 d.s. dalla media per l’età o la
classe frequentata.
Si è dislessici DSA quando:
C’ è un livello in lettura e/o scrittura e/o calcolo
sostanzialmente al di sotto di quanto previsto
in base :
• all’età cronologica
• alla valutazione psicometrica dell’intelligenza
• all’istruzione adeguata all’età.
Per essere definiti dislessici
bisogna essere intelligenti
“Parole e linguaggi non sembrano
avere alcun ruolo nel mio
meccanismo di pensiero. Il mio
pensiero consiste in immagini”
Un tempo si riteneva che la particolarità della
sua grafia speculare fosse solo l'espediente di
un uomo geniale desideroso di rendere più
riservati i suoi scritti ed in particolare i Codici.
Oggi , invece, recenti studi
propendono per la tesi che Leonardo fosse
affetto da un problema della lettura e scrittura
noto come " dislessia " che, come risaputo,
non ha nulla a che vedere con l'intelligenza.
(vedi Corsera 22/11/98)
Anche soggetti intellettivamente
brillanti possono essere dislessici.
I dislessici coltivano particolari doti
o abilità in ambiti che non richiedono
specifiche capacità linguistiche come
nell’arte, nel disegno, nella tecnologia
informatica, nell’elettronica, nella
recitazione, in matematica, nella
musica e nella fisica, nel commercio e
spesso nello sport.
Le conseguenze e l’impatto che il disturbo
ha nella
vita dei soggetti dislessici
differisce da persona a persona
dipende
dalla severità delle difficoltà
e
dagli interventi riabilitativi intrapresi.
Molti dislessici non hanno evidenti
difficoltà nelle prime fasi di acquisizione
dell’abilità di lettura,
ma queste possono manifestarsi solo in anni
successivi, quando cioè le abilità di
decodifica devono essere utilizzate per
studiare o per comporre testi.
I dislessici possono avere difficoltà anche
espressive:
nell’esprimersi correttamente o nel farsi
comprendere quando parlano.
Queste difficoltà possono determinare
difficoltà scolastiche, difficoltà nell’ambiente
di lavoro o nei rapporti interpersonali.
Gli effetti della dislessia vanno quindi ben
oltre gli anni di scuola e il successo scolastico.
La Dislessia può determinare problemi rispetto
alla percezione di sé stessi e delle proprie
capacità.
I dislessici hanno difficoltà a mostrare le loro
reali competenze e finiscono per sentirsi meno
capaci di quanto non lo siano in realtà.
Dopo aver sperimentato frustrazioni
quotidiane, lo studente dislessico spesso
interrompe il percorso scolastico.
QUANTI SONO I DISLESSICI
EVOLUTIVI?
Sono il 2% ÷ 2,5% della
popolazione italiana.
Sono circa il 4% ÷ 5% della
popolazione scolastica.
circa uno per classe
LA DISLESSIA NON PUO’ ESSERE
CURATA
interventi riabilitativi e strumenti protesici
possono diminuire l’intensità del disturbo o
consentire di compensarlo
MA
si nasce, si vive e si muore dislessici, anche
se con una grande variabilità individuale
nell’evoluzione del disturbo
Sono ragazzi che
•Evocano nell'adulto alte aspettative, ma
sono lenti.
• Sono poco affidabili
(ora imparano, poco dopo dimenticano), deludenti
(continuano a fare gli stessi errori).
•Stanno poco attenti, non vedono l'ora di terminare
i compiti.
• Stare loro a fianco mentre fanno i
compiti è snervante, ci deprime, ci irrita.
• Nelle cose pratiche sono bravi, comprendono
ciò che viene spiegato a voce, ciò che viene
detto dalla televisione
sembrano persino curiosi !
FORTE DISCREPANZA
tra le potenzialità COGNITIVE
che percepite e le PRESTAZIONI
osservate
Evoluzione della dislessia evolutiva in
età adulta
20%
Recupero completo
il disturbo compare soltanto in casi di affaticamento o in
situazioni in cui sono fortemente disturbati o confusi.
45%
Compensano
La lettura di materiale significativo (testi) è abbastanza
fluente (lenta ma non sempre sotto-soglia), mentre la
lettura di non-parole è significativamente lenta e inaccuarata.
Evitano di esporsi in situazioni pubbliche e utilizzano con
successo strategie alternative alla lettoscrittura
35%
Persistono
Tutti i parametri di lettura sono significativamente sottosoglia per rapidità e accuratezza
L’evoluzione del bambino con dislessia
sembra paradossale:
la lettura migliora
ma
i problemi scolastici aumentano.
aumentano
Perché?
• Perch
é con il procedere della
Perché
scolarizzazione la lettura è sempre pi
ù
più
importante per fissare i contenuti delle
varie discipline
• Perch
é la scuola procede con tempi
Perché
troppo
rapidi per i dislessici
• Perch
é le modalit
à di verifica adottate
Perché
modalità
dalla
scuola implicano maggiormente la lettura
VELOCITÀ LETTURA IN TERZA MEDIA
• NORMODOTATO
• DISL. MEDIO LIEVE
• DISL. SEVERO
• DISL. MOLTO SEVERO
5-6 SILLABE/SEC
3 SILLABE/SEC
1/1,5 SILLABE/SEC
0,9 SILLABE/SEC
Velocità necessaria alla comprensione
almeno 3 sillabe/sec
I tempi di lettura migliorano progressivamente
(di norma 0,5 sill. sec. all’anno)
• È più facile correggere gli errori di lettura che
aumentare la velocità di lettura.
• Per poter studiare con successo testi di un
certo livello (medie e superiori) è necessaria
una velocità di lettura di 3 sillabe al secondo (la
media di lettura di un bambino normodotato di
quinta elementare è di circa 3.5 sillabe al
secondo)
• Il sovraccarico della memoria di lavoro crea
interferenza con la soppressione di
informazioni irrilevanti.
LO SCARTO NELLE CAPACITÀ
DECIFRATORIE
tra
LE POTENZIALITÀ / LA RICHIESTA DELLA
SCUOLA
sono
SEMPRE PIÙ RILEVANTE
MAN MANO CHE PASSA IL TEMPO.
GLI ALUNNI sono ANCORA PIU’ PENALIZZATI
SE SI PENSA CHE LE CAPACITÀ DI
COMPRENSIONE SIANO BASSE IN GENERALE
"...Quando leggo nel mio cervello si scatena
una tempesta emisferica, l'ho imparato
guardando la TV. Parlavano di dislessia e
dicevano che quelli che hanno questo
problema quando leggono non vedono bene
quello che c'è scritto perché c'è questa
tempesta fra le due parti del cervello. Io ho
capito che parlavano del problema che ho io.
Quando leggo non riesco a riconoscere bene le
parole e così faccio fatica a capire quello che
c'è scritto. Io lo so che sono dislessico ma gli
altri non ci credono. Gli insegnanti dicono che
io non ho voglia ed è vero che io non ne ho più
voglia, ma io ho provato a imparare a leggere
come gli altri ma non ci sono riuscito e non ci
riesco. Non so bene cosa succede nella mia
testa, la TV l'ha spiegato, ma io non mi ricordo
tutto quello che loro hanno scoperto.“
(da: Storie di dislessia, Giacomo Stella, 2002, Edizioni LibriLiberi)
D.S.A.
DISTRATTO
DISTURBI
STUPIDO
SPECIFICI
ASINO
APPRENDIMENTO
PER AIUTARLI BISOGNA
APPROPRIARSI DEL PROBLEMA
LORO NON HA ALCUNA SCELTA
NON RIGUARDA SOLO LA SCUOLA
COINVOLGE OGNI MOMENTO DELLA
LORO GIORNATA
COMPRENDERE LE DIFFICOLTA’
CHE INCONTRANO GLI STUDENTI
CAPIRE
Leggere, scrivere, contare …
…non è facile come sembra
Processi cognitivi complessi che
coinvolgono attività coordinate
di molte regioni cerebrali
l’ansia altera la prestazione
La reazione naturale all’ansia è di
distogliere lo sguardo dalla fonte che
procura l’ansia
hanno problemi di elaborazione
linguistica
È importante che gli insegnanti capiscano
che i ragazzi con dsa hanno un processo
di elaborazione che è doppio rispetto
agli altri
I ragazzi con dsa sono distraibili
DISTRAIBILITA’
NON METTE BENE A FUOCO LE COSE
PRESTA ATTENZIONE A TUTTO
CONTEMPORANEAMENTE
succede anche per la lingua
non è MANCANZA DI ATTENZIONE
NON PRESTA ATTENZIONE A NULLA
Correre dei rischi
Le persone con dsa non amano le sorprese
Hanno alle spalle anni
di poche gratificazioni
e
molte frustrazioni
se fossimo in classe agiremmo in
questo modo:
Dimmi che cos’è…… guarda meglio!
Promettiamo un premio:
a chi mi dice cos’è metto un 7 sul registro
Togliamo qualcosa:
se non me lo dite vi metto un meno
Incolpiamo la vittima:
non ti sei impegnato abbastanza
“Il ragazzo non è
motivato…”!!!
La Motivazione
fa fare al meglio delle nostre
possibilità quello che
già
sappiamo fare
Di che cosa hanno bisogno gli
studenti con dsa?
Hanno bisogno di insegnanti
che
COMPRENDANO LE LORO
DIFFICOLTÀ
che
CONOSCANO LE STRATEGIE PER
AIUTARLI
nelle DSA la motivazione
conta poco
c’è un problema di
percezione
Una cosa può essere vista ma
non percepita
cioè
DARE SIGNIFICATO
Visione/percezione
DIFFICOLTÀ
INDIPENDENTI DA:
IMPEGNO
VOLONTÀ
MOTIVAZIONE
Gli insegnanti devono fare
attenzione a
NON DEMOTIVARE
ESPERIENZA DI DISTURBO
SPECIFICO
Essere l’unico a non capire!!!
Importanza dell’aspetto emotivo–affettivo
nei processi di apprendimento
Cognizioni, capacità di
apprendere,
emozioni e motivazioni sono
saldamente intrecciate
ci sono collegamenti con le aree cerebrali che
sono deputate ai processi mnemonici
La psicologia insegna che uno
stato
d’animo più disponibile e meno
preoccupato può influenzare
positivamente
il ragionamento,
i processi cognitivi ed il
comportamento
sociale.
Stati animo positivi
influenzano positivamente i processi di
memorizzazione e di discriminazione
percettiva
e le competenze connesse alla propria
professione e agli impegni sociali.
Stati d’animo negativi
rendono meno efficienti il ricorso a strategie
di risoluzione dei problemi
minore la possibilità di utilizzare competenze di
cui si è in possesso.
Le emozioni hanno un peso nella
costruzione della personalità
Il complesso di percezioni,
opinioni e sentimenti che
proviamo nei confronti dei molti
aspetti della
nostra persona
influiscono sulla nostra autostima
L’autostima cresce anche attraverso
il vivere
una serie di relazioni interpersonali
significative, che confermano il
valore
dell’alunno come persona.
Comprensione della lettura
Se riesci a capire tutte le parole,
riesci a capire
tutto il senso del brano…?!?
che
fra
consiste
continuamente
corrispondenti
curva
disegna
variazione
grafico
conosciuta
isolati
riconosciuto
variano
solo
spesso
se
uno
punti
relazione
insieme
tabella
valori
variabili
mostrare
Se la relazione conosciuta fra le
variabili consiste in una tabella
di valori corrispondenti, il
grafico consiste solo dell’insieme
corrispondente di punti isolati.
Se è riconosciuto che le variabili
variano continuamente, spesso, si
disegna una curva per mostrare
la variazione.
La comprensione ha più a che fare con il
background di una persona e meno con
la comprensione delle parole.
Attivazione
Iniziare la lezione dichiarando gli
argomenti che si affronteranno.
Lo scorso Sernio, Flinghedoro e Pribo
stavano nel Nervino, treppando cami
gioppi e clemando grepi borti.
Ecco che uno strezzo ditto bufa nel
tresco di Flinghedoro. Pribo glappa e
glappa: “Oh, Flinghedoro” chita, “lo
strezzo ditto tunna nel tuo grappo!”
I disturbi di percezione possono
influenzare il comportamento?
I disturbi di percezione possono influenzare il comportamento
Molte volte il ragazzo con DSA si mette
nei guai senza capire il perchè
Per come ha percepito lo stimolo,
ha dato un’ottima risposta
Ma sono gli insegnanti che determinano la
risposta.
ESPERIENZA DI DISTURBO
SPECIFICO
Essere l’unico a non capire!!!
Io pensavo di avere fatto una cosa bella!
Perché si arrabbia tanto, cosa ho fatto di
male?
Coordinazione visuo-motoria
Coordinazione visuo-motoria
Il processo di scrittura è
difficilissimo
ESPERIENZA DI DISTURBO
SPECIFICO
Essere l’unico a non capire!!!
Io pensavo di avere fatto una cosa bella!
Perché si arrabbia tanto, cosa ho fatto di
male?
La scrittura è un compito difficilissimo
ESPRESSIONE ORALE
QUELLA SPECIE DI PIGNA, GIALLA, CHE
SERVE PER IL MAIS
LA PANNOCCHIA
DISNOMIA
è il problema di non trovare le parole
È il fenomeno della parola sulla punta della
lingua
Almeno 3-4 volte al giorno capita a tutti
Ai dislessici succede almeno
un centinaio di volte
IR
È un sistema meraviglioso
MA
nei ragazzi con dsa non FUNZIONA
CORRETTAMENTE
Non riescono a recuperare la parola e quando la
recuperano la ripongono nel posto sbagliato
Ogni azione che svolgiamo coinvolge
compito associativo
Più di uno alla volta
O
compito cognitivo
Uno solo alla volta
Per le persone con dislessia parlare non è un
compito associativo,
ma è un compito cognitivo
quindi
possono svolgere solo quello.
Ci sono ragazzi che
NON POTRANNO MAI PRENDERE APPUNTI
perché
per loro ascoltare è un compito cognitivo
Che cosa fare per aiutarli?
Dargli tempo!!!
Il più grande regalo che si possa fare ad
uno studente con dsa è
DARGLI TEMPO
Leggere e decodificare
Difficoltà nella simmetria
p
d
b
q
seBer
bia
“Su” pis
ta, “doq
moracco
gli
top
nno
erepues
odcor
nappi
amou
trasc
n’al
ato
qcorn”.
lapido
biam
gi
qcor
eraat
Doq
oman aredo
nch
Chi
erra?
an.
e seSus
si
loris
Pos
var
amola
eBer
onide
qos
ta. Bu
amola
adis
npossi
varlo.
seSusa
qin
I pam
eroall
isimis
avo
lemol
vol
roeci
racc
totem
ere
ogli
toil
tut
qodcor
dober
npo
noin
taro
cu
i lo
dor
eBer
talolavò.
cina
dinid
I pam
rau
ensa
hee
lai
na
ronoc
mi
Ber
ta
del
ndu
seil
diba
egran
podcorni
qea.
pel
leber
rlonel
mette
rno.
fo
DECODIFICA
≠ COMPRENSIONE
MAGGIORMENTE compromessa è la capacità
di decodifica
MINORE è la comprensione del testo
L’ENERGIA MENTALE CHE
VIENE USATA NELLA
DECODIFICA E’
QUINDI
TOLTA AL PROCESSO DI
COMPRENSIONE DEL TESTO
Canale uditivo
Qua nule roede Dumond rivo culi mille da
Quark Amar sala l’ore compenso di cavu
pinsocae raoradi fermarlo.
A la campa gna dite Ano.
“Oh, beh. Disco” fice lurò e “ca tusi loredeli
talia”.
Mapo carì baldi vide che cami lo penso di cavu
rima seco lo papa e delli Talia niente olio a
fare; e cari baldi se neioala Mary cando
continuò ad ifende reli debbo lidali soprusi deli
forti.
Morale: Lubbi di Enza non sempre con Pensa
La parola è garanzia di pensiero?
Il linguaggio è strumento privilegiato
del pensiero, ma il pensiero senza
linguaggio è possibile.
La capacitàdi usare il linguaggio verbale era
ritenuta la misura dell'intelligenza: gli udenti,
infatti, dovendo usare un linguaggio semplice per
comunicare con i sordi, concludevano che questi
ultimi erano capaci di pensiero astratto
(...) Può in effetti accadere che, in determinati
contesti culturali, la competenza nella lingua
parlata e scritta favorisca il pensiero astratto,
poiché rende possibile la definizione precisa
dei termini, il richiamo di contenuti già
acquisiti e la consapevolezza degli elementi
logici e persuasivi del ragionamento.
Sembra però che, nonostante questi effetti
positivi sullo sviluppo del pensiero astratto,
l'abilità linguistica non produca, di per sé, alcun
incremento delle capacità cognitive. (...)
Ma ….il pensiero non è
necessariamente verbale.
Il pensiero ha bisogno di rappresentazione
e, quindi, di simboli, ma non
necessariamente del sistema di simboli e
di regole nella relazione costituita dal
linguaggio verbale.
Anche se il linguaggio è lo strumento
privilegiato del pensiero, un pensiero
senza linguaggio verbale è possibile.
....Il pensiero, l'attività cognitiva
dell'individuo, dunque non è affatto
compromesso direttamente da una
incompetenza linguistica.
"...Ma io sono diverso o sono diversi gli altri? Mi chiamo
Davide. Al ritorno dal primo giorno di scuola butto via la
cartella e dico che non ne voglio più sapere. Il mio ostacolo
è la lettura: quando leggo, le sillabe che sono dietro le
metto davanti, cambio le parole, ma nonostante tutto
capisco il significato del testo. Ogni scusa è buona per
evitare quell’ingarbugliare che poco somiglia alla lettura. Un
giorno una psichiatra infantile pronuncia la parola dislessia.
Non voglio dire a nessuno che sono dislessico, nessuno sa
che cosa sia la dislessia. Dalla prima elementare alla prima
superiore, ogni mattina, prima di andare a scuola, accuso
dolori e coliche addominali: a nulla valgono le medicine
calmanti e le visite dal gastroenterologo. Rimango bocciato,
ed ecco la svolta.
Trovo una classe di ragazzi che capiscono il problema, mi
aiutano, mi proteggono e mi consolano quando gli insegnanti
di inglese e di francese mi prendono in giro per i ripetuti
errori nello scritto. Per gli insegnanti io sono un diverso,
così quando faccio un compito bene significa che l’ho
copiato o non è farina del mio sacco. Ma sono io diverso, o
gli altri sono diversi da me? Ancora oggi a ripensarci sento
come un dolore a pelle. La dislessia è così grave? No! Si può
affrontare e risolverla. Odio chi la ignora: odio chi non
capisce quale confusione mentale può esservi in un
dislessico nel gestire certi quiz per la patente o un tema
scolastico. Oggi ho 21 anni, frequento il secondo anno della
facoltà di Scienze dell’Educazione, sono stato esonerato
dalle tasse per merito perché ho la media del 29. Ora sono
io a scegliere i miei tempi: poche parole, molto pensiero,
riflessione; e mai e poi mai sentirsi schiacciati..."
Cosa fare
Misure compensative
Misure dispensative
RIFLESSI DELLA DISLESSIA
Errori spazio-temporali (ad esempio
trascrizione sul diario nel giorno sbagliato)
Disordine nella tenuta dei quaderni
Vivacità o agitazione, introversione,
dovuti a pregresso disagio e a perdita di
autostima
Peculiarità tecnico-strumentali nel DSA
•TEMPO
superiore
• IMPEGNO
pressante
•ORGANIZZAZIONE
lavoro, spazio, tempo
deviante e incostante
• PERCEZIONI fonemiche / grafemiche
confuse
/t/d/ /p/b/ /v/f/ [d] [b] [o] [a]
•ORDINE/AUTOMATISMO
(tabelline, calendario)
angosciante o impossibile
•CODICI A STRUTTURA E FUNZIONE RISTRETTI ansiogeni
( lingua straniera, calcoli ecc. )
•ATTENZIONE /CONCENTRAZIONE
scarse e discontinue
•MEMORIA
diversificata
La fatica di leggere e scrivere riduce:
-LA CURIOSITÀ E LA VOGLIA D’IMPARARE
-LE OCCASIONI DI LETTURA E DI SCRITTURA
-LA POSSIBILITÀ DI ACQUISIRE CONOSCENZE
-LA POSSIBILITÀ DI AMPLIARE IL LESSICO
Produce:
•DEMOTIVAZIONE
•DISISTIMA
•DISAGIO
IL METODO D’INSEGNAMENTO NON
ELIMINA LA DISLESSIA, MA LE PROPOSTE
CHE FACCIAMO POSSONO RIDURNE GLI
EFFETTI
SE NON SI INTERVIENE IN
MODO ADEGUATO IL GAP TRA
LE POTENZIALITÀ DEL
RAGAZZO ED IL SUO LIVELLO
SCOLASTICO AUMENTA
PROGRESSIVAMENTE
Strumenti compensativi
a favore dei
processi di
comprensione ed
elaborazione
“Strumento persona”
Familiari e
compagni
•Sostituzione
•Troppo facilitante
•Deterioramento
dei rapporti
•Piacevole l’ascolto
•Aspetto umano del
rapporto
•Forte dipendenza
•Senso di
inadeguatezza
•Disistima
No autonomia
Strumenti informatici
•Fanno leva sui punti di forza del
soggetto dislessico:
• Intelligenza e creatività
•Canale orale
•Utilizzo del pensiero visivo
•E...
•Traducono stimoli scritti in linguaggio orale
•Ambiente di lavoro per l’apprendimento che
facilita ed è motivante
•Personalizzazione dei software in base ai
bisogni
•Autogestione dello studio secondo
TEMPI e modalità personali
•Computer per l’autonomia e riabilitazione
insieme
•Il computer deve essere
INTEGRATO in proposte didattiche
coerenti con gli obiettivi scolastici.
•NO FUORI DALL’AULA
•NO IN MODO OCCASIONALE
APPLICARE UNA DIDATTICA PER LA
CLASSE
DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
•APPRENDIMENTO COOPERATIVO/TUTORING
•APPROCCIO METACOGNITIVO (per l’insegnante e per
l’alunno)
•COSTRUZIONE DI ABILITÀ DI STUDIO
SVILUPPO E MANTENIMENTO DELLA MOTIVAZIONE
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA IN TUTTI GLI ALUNNI
INFORMATICA PER LA
DIDATTICA
INFORMATICA PER
L’AUTONOMIA
DISAGIO DELL’INSEGNANTE
Preconcetti:
• CON IL COMPUTER NON SI IMPARA A SCRIVERE
• SI DISIMPARA A LEGGERE E SCRIVERE
• SE NON SI FATICA NON SI IMPARA
• NON GIUSTO COMPUTER AD UNO SOLO
STRUMENTI COMPENSATIVI E
MISURE DISPENSATIVE:
MEDIATORI DIDATTICI.
NON DIMENTICHIAMO:
IL PRIMO MEDIATORE
DIDATTICO È
L’INSEGNANTE
Informatica
non risolve tutti i problemi
Non è possibile per alcuni crearsi in
autonomia le “mappe” automatiche che
fungono da pensiero guida di
riferimento
Necessità di un percorso che fornisca
una traccia di lavoro come guida
costante a cui
tornare per orientarsi
Uso delle mappe
Se comprendo bene le istruzioni
sembra tutto più facile…
Se ho gli strumenti e le strategie adatti
ad affrontarlo
il compito è …“più facile”.
Se so dove devo dirigere i miei sforzi
… vedo cose che altrimenti non vedo,
tutto preso dalla comprensione delle
consegne
ATTENZIONI
Non far leggere l’allievo in classe a
voce alta, a meno che egli non lo
richieda espressamente
Non costringere a prendere appunti
Non assegnare troppi compiti per
casa
Non pretendere (non sempre è
possibile) uno studio mnemonico, ad
esempio di poesie
QUANDO USIAMO LA LAVAGNA SCRIVERE IN
MODO CHIARO (POSSIBILMENTE IN
STAMPATO) E PARLARE RIVOLTI VERSO I
RAGAZZI
DURANTE LE VERIFICHE, FORMULARE ANCHE
ORALMENTE LE CONSEGNE
CONTROLLO DEL DIARIO (PASSARE UN
FOGLIO CON GLI ESERCIZI)
IN PRESENZA DI UNA SPECIFICA
DISABILITÀ, LA RIPETIZIONE COME
FATTORE DI APPRENDIMENTO È
INEFFICACE.
LA LETTURA NON È L’UNICO CANALE DI
APPRENDIMENTO
PER UN ALUNNO CON DSA ANCHE LA
COPIA È PIÙ DIFFICILE
STRUMENTI COMPENSATIVI
strumenti che permettono di compensare
difficoltà di esecuzione di compiti automatici
derivanti da una disabilità specifica.
Lo strumento compensativo è
una sorta di rinforzo che aiuta a
superare queste difficoltà
mettere il soggetto con disabilità in
condizioni
operare più agevolmente.
STRUMENTI
Far registrare le lezioni
Fare usare il libro parlato
Utilizzare sussidi audiovisivi
CALCOLATRICE
SCHEMI PER I PROBLEMI
Permettere l’uso del computer
E’ IMPORTANTE
LIBERARE
L’IDEAZIONE/PIANIFICAZIONE
DA CIO’ CHE COMPROMETTE LA
SCRITTURA
METODI E STRUMENTI
UTILI A “ LIBERARE” LA SCRITTURA
USO DEL COMPUTER
Utilizzare un word processor (come Microsoft
Word) CON la correzione ortografica è meglio
escludere l’opzione di correzione immediata del
testo e correggere solo al termine del compito: può
essere frustrante vedersi sottolineare gran parte
di quanto si è faticosamente prodotto
la correzione automatica (che consente di
correggere automaticamente gli errori più
frequenti: tale funzione è da utilizzare solo quando
l’obiettivo non è più correggere, ma produrre)
METODI E STRUMENTI
UTILI A “ LIBERARE” LA SCRITTURA
DETTATURA ALL’INSEGNANTE
LAVORI COOPERATIVI
DETTATURA AL REGISTRATORE
(UTILE SOPRATTUTTO PER LA
LINGUA STRANIERA)
VALUTAZIONE CHE NON TENGA
CONTO DI ERRORI DOVUTI AL
DISTURBO DI DSA
La dislessia (e disgrafia) e la
“Brutta” Copia:
Vantaggi:
• Cambiare il testo
• Poter fare
cancellature
• Riordinare le idee
• Correggere errori
• Presentare un lavoro
migliore
Svantaggi:
• tempi più lunghi (per
ricopiare)
• Fatica a copiare con
rischio di aumentare
gli errori
• Disordine con fatica a
rileggere
Sintesi vocale
consente
a) di trasformare la parola scritta in parola udita.
b) di trasformare il parlato continuo in
videoscrittura attraverso l’uso di un microfono
che
riconosce la voce.
In pratica consente di evitare l’uso della tastiera
nella scrittura diretta
richiede
conoscere utilizzo dello scanner e dei programmi
utili
tavole di supporto mnemonico
consente
di recuperare le informazioni in modo più
rapido
richiede
capacità di leggere e organizzare le
informazioni
Calcolatrice
Consente
di recuperare il risultato di qualsiasi
calcolo;
richiede
• capacità di digitare e decodificare i
numeri in modo corretto
• conoscenza dei segni delle operazioni
• conoscenza di alcune regole operative
delle operazioni
(rapporto tra sottraendo e minuendo o
tra dividendo e divisore).
registratore o lettore MP3 (con cuffia)
consente di ascoltare i testi per l’esecuzione di
compiti in classe (ad esempio i testi dei problemi).
In questo modo il soggetto dislessico può
riesaminare il testo di un problema tante volte
quante ritiene necessario, esattamente alla
stregua del buon lettore che rilegge il problema
tutte le volte che vuole.
... richiede : capacità di usare i tasti di un
audioregistratore o i comandi per mandare indietro
il
nastro o ascoltare il brano richiesto.
enciclopedia informatica multimediale su
CD-ROM
consentedi supportare lo studio delle
materie
scolastiche attraverso l’ascolto
di brani registrati su disco, la visione di
video e
di documentari su argomenti specifici;
il recupero di file già digitati.
... richiedepadronanza del computer, in
particolare del mouse e conoscenza dei
modelli
di ricerca informatici (menù, bottoni ecc.).
libro parlato
... consente
di ridurre al minimo lo sforzo di lettura e di
poter sfruttare prevalentemente l'ascolto per
studiare e acquisire informazioni.
Viene attuato attraverso la registrazione su
disco dei libri di studio affidandosi a una
organizzazione che realizza il trasferimento
dalla carta al supporto uditivo;
... Richiede: capacità di usare
l’audioregistratore.
Scanner di varia natura
(ne esistono tipo penna)
consentedi trasferire su video righe o
pagine di libro o di giornale
e successivamente di ascoltarle in voce;
... Richiede
competenza specifica nell’uso degli
strumenti informatici.
collegamento a internet consente:
• Reperimento di molte informazioni con file già
digitati e facilmente leggibili tramite sintetizzatore
vocale
• Programmi gratuiti per esercitazioni e lettura
• Traduttore di lingue (es. google)
• Ricerca mirata di parole all’interno dei testi (barra
di Google con evidenziatore)
... Richiede:
Modem, collegamento alla linea telefonica, eventuale
protezione antivirus, capacità di utilizzo del
computer.
Vocabolario multimediale
(di italiano, dei sinonimi, di lingua straniera)
consente: La ricerca rapida di vocaboli
e la lettura del testo con la sintesi
vocale
... richiede:
La possibilità di avere a disposizione il
computer
C.A.R.LO. II loquendo (Anastasis)
vedi www.anastasis.it è un editor di testi
dotato di sintesi vocale che si propone di
facilitare i processi di scrittura o, più in
generale di text processing, in soggetti affetti
da diversi tipi di disabilità.
E’ concepito anche come uno strumento che
accompagna l’attività nel soggetto che ha già
acquisito il codice scritto, ma che per diversi
motivi, ha degli impedimenti nella lettura e/o
nella scrittura manuale.
Le funzionalità per la facilitazione sono:
- predizione ortografica, con glossario
personale o tematico, facilita e velocizza il
processo di scrittura;
- uso di voce digitalizzata e di sintesi vocale
per lo spelling fonetico e la lettura delle
parole digitate;
- possibilità di modificare la forma e le
dimensioni dei caratteri, il colore del testo e
dello sfondo, di inserire figure all'interno del
testo, e di stampare materiale cartaceo con
caratteri ingranditi;
-il controllo ortografico e il registro degli
errori;
-la possibilità di organizzare i documenti in
quaderni e di salvarli automaticamente, senza
dover inserire il nome del file.
Nel pacchetto è compreso il software di
sintesi vocale TTS di Loquendo
Limiti degli strumenti compensativi:
Non modificano le caratteristiche tipiche
del
soggetto con DSA come ad esempio la
lentezza
(che a volte aumenta nel tempo)
Allora
Misure dispensative
Misure dispensative
No:
- alla lettura a voce alta (a meno che lo
studente lo chieda),
- alla scrittura veloce sotto dettatura,
- alla lettura di consegne,
- all’uso del vocabolario,
- allo studio mnemonico delle tabelline e poesie
- dispensa dallo studio delle lingue
straniere in forma scritta, a causa delle
difficoltà rappresentate dalla differenza tra
scrittura e pronuncia
Sì:
-organizzazione di interrogazioni
programmate e frequenti;
-assegnazione di compiti a casa in misura
ridotta;
- possibilità d'uso di testi ridotti non per
contenuto, ma per quantità di pagine (come
già avviene in vari paesi europei tra i quali la
Gran Bretagna dove esiste lo stesso testo
ampio oppure ridotto per i dislessici)
- tempi più lunghi per prove
scritte e per lo studio, mediante
una adeguata organizzazione
degli spazi ed un flessibile
raccordo tra gli insegnanti;
Utilizzare prevalentemente
verifiche orali programmate
Durante le interrogazioni porre domande precise e
dare tempo per la risposta (il ragazzo con dsa deve
elaborare la domanda prima di dare la risposta).
Domande circoscritte e univoche (es.: Non
domande con doppie negazioni).
Durante le conversazioni, i momenti di discussione, i
brainstorming, … non rivolgersi al ragazzo con dsa
per primo, ma nemmeno per ultimo (per evitare che
un altro alunno dica ciò a cui aveva pensato)
Verifiche scritte
•Utilizzare caratteri in stampatello maiuscolo (o
meglio maiuscoletto), meglio carattere Arail,
Verdana, Comic Sans, se pare utile, corpo grande e
non scritte a mano (eventualmente verificare)
Attenzione alla qualità delle fotocopie
•Evitare affollamento nel foglio
•Dividere le richieste per argomento con un titolo
ed evidenziare la parola-chiave
(Es. INFLAZIONE 1- Quali sono le cause
dell'inflazione?)
•Preferire le verifiche strutturate
•Preferire i test di riconoscimento, a quelli di
produzione
•Temi: giudare con una scaletta
•Formulare le consegne sempre anche a voce (per
es. “sbarrare le risposte giuste”, “non scrivete a
matita”)
•Esplicitare l’indicatore (dato osservativo che dà
informazioni su di un dato fenomeno):
comprensione? Produzione?
• Garantire tempi più lunghi al dislessico o/e
verifiche più brevi
LA MONETA
1. QUALI SONO LE FUNZIONI DELLA MONETA?
2.
DA QUANDO SI PUÒ PARLARE DI “MONETA”?
IL BARATTO INIZIA NEL ……………., QUANDO GLI
ESSERI UMANI DIVENTANO …………….
QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?
E I SUOI SVANTAGGI?
3.
6.
PER SUPERARE ALMENO PARZIALMENTE GLI
SVANTAGGI DEL BARATTO NASCE
LA ……………
……….ESEMPLIFICA:……………………………………
CON L’AUMENTO DEI TRAFFICI SI CERCA UN BENE
APPREZZATO DA TUTTI, QUALE?
QUALE PROBLEMA RIMANE? ……………….COME SI
SUPERA?
QUALI COMPORTAMENTI SCORRETTI SI VERIFICANO?
7.
QUALI VALORI RELATIVI ALLA MONETA CONOSCI?
8.
SCRIVI L’EQUAZIONE DEGLI SCAMBI ILLUSTRANDOLA
4.
5.
INFLAZIONE
9. QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE DELL’INFLAZIONE?
10.QUALI GLI EFFETTI?
SCHEMA SULLA MONETA
FUNZIONI
•INTERMEDIAZIONE NEGLI SCAMBI
•MEZZO DI PAGAMENTO
•CONSERVAZIONE DEL VALORE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO
•MISURAZIONE DEI VALORI
STORIA
NON ESISTE NEL PALEOLITICO OVE VIGE IL COMUNISMO PRIMITIVO
NE’ NEL NEOLITICO OVE VIGE IL BARATTO (IN DIRITTO PERMUTA),
CHE PERMETTE SCAMBI E LA SPECIALIZZAZIONE DEL LAVORO ENTRO IL VILLAGGIO E TRA VILLAGGI.
MA PRESENTA NUMEROSI SVANTAGGI:
- È NECESSARIA LA DOPPIA COINCIDENZA DEI BISOGNI
- SPESSO I BENI SONO INDIVISIBILI
- SPESSO I BENI SONO INTRASPORTABILI
- SPESSO I BENI SONO DEPERIBILI
PER SUPERARE ALMENO PARZIALMENTE GLI SVANTAGGI DEL BARATTO NASCE LA MONETA-MERCE O NATURALE:
SALE (ETIOPIA)
TABACCO (VIRGINIA)
BUOI E BESTIAME IN GENERE (GRECIA, ROMA)
CACAO (MESSICO)
CHIODI (SCOZIA)
CONCHIGLIE (POLINESIA)
CON L’AUMENTO DEI TRAFFICI SI CERCA UN BENE APPREZZATO DA TUTTI:
IL METALLO PREZIOSO (ORO, ARGENTO),
PROBLEMA = NECESSITA’ DI PESATURA
VII SEC. A.C. CONIAZIONE IN LIDIA DI MONETE IN ELETTRO (LEGA NATURALE DI ORO E ARGENTO)
600 A.C. MONETA STATALE A MILETO
IN GRECIA UNA MONETA PER OGNI POLIS,
DRACMA ATENIESE DIVENTA MONETA COMUNE
COMPORTAMENTI SCORRETTI:
•TOSATURA EVITATA CON ORLO SCABRO
•POLVERIZZAZIONE
•AGGIUNTA METALLO VILE DA SOVRANI: DIMINUISCE IL TITOLO= FINO_______
PESO LORDO
1600 MONETA CARTACEA EMESSA DALLA BANCA D’INGHILTERRA (EVOLUZIONE DELLE RICEVUTE DI DEPOSITO PRESSO I
GIOIELLIERI E POI BANCHIERI) PRIMA CONVERTIBILE IN ORO POI A CORSO FORZOSO
ORA MONETA BANCARIA (ASSEGNI, BANCOMAT, CARTA DI CREDITO)
VALORE INTRINSECO / NOMINALE
VALORE ESTERNO O ESTRINSECO O COMM. O DI SCAMBIO O POTERE D’ACQUISTO
(w: 1/P). P.Q=M.V
GRAMMATICA
Nell'analisi grammaticale, logica e del periodo
permettere all'allievo di consultare schemi
con le possibili voci
Es. :
A. aggettivo
1) qualificativo
2) indefinito
3) numerale
…
B. nome
1) comune
2) proprio
…
LINGUA STRANIERA
NORMALMENTE È SCONSIGLIABILE
AFFRONTARNE PIÙ DI UNA
VA PRIVILEGIATO L’ORALE
SFRUTTARE IL NOTO PER APPRENDERE
L’IGNOTO
ABBANDONO DELL’IMPOSTAZIONE
GRAMMATICALE
LE VERIFICHE POSSONO ESSERE SVOLTE SU
CASSETTA
SEPARARE COMPRENSIONE DA
PRODUZIONE
EDUCAZIONE FISICA
NON PRETENDERE:
IL RICONOSCIMENTO DI
DESTRA E SINISTRA
L’ORIENTAMENTO SPAZIALE
LA MEMORIZZAZIONE DI SEQUENZE
TUTTO IL PERCORSO
PRECEDENTE
PERDE VALORE SE LA
VALUTAZIONE
E’ PUNITIVA, AL
RIBASSO,
NON RINFORZANTE.
Lasciar usare liberamente gli
strumenti di compensazione: a
chi
lo richiede, senza evidenziare chi
ha
difficoltà.
…CHIEDERSI: PERCHÉ NO?
Non calcolare gli errori di calcolo
Non calcolare gli errori di trascrizione
Non correggere e non calcolare gli errori
ortografici
Non calcolare il tempo impiegato
Tener conto del punto di partenza e dei
risultati conseguiti
Premiare i progressi e gli sforzi
NORMATIVA
Art. 3 Cost. PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
Art. 34 Cost. DIRITTO AI GRADI PIÙ ALTI
DELL’ISTRUZIONE PER CAPACI E
MERITEVOLI
L. 15 . 3 . 97 n. 59 art. 21 AUTONOMIA
• FLESSIBILITÀ
• DIVERSIFICAZIONE
• INTEGRAZIONE
• TECNOLOGIE INNOVATIVE
Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76
Diritto-dovere all'istruzione e alla formazione
articolo 1:
La Repubblica promuove l'apprendimento in tutto
l'arco della vita e
assicura a tutti tutti pari opportunit pari opportunità di
raggiungere elevati livelli culturali e di
sviluppare le capacità e le competenze,
attraverso conoscenze e abilità, generali e
specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte
personali, adeguate all'inserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro, anche con
riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed
europea.
D.P.R. 8 . 3 . 1999 n. 275 art. 4
VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÀ
PROMOZIONE DELLE POTENZIALITÀ
SUCCESSO FORMATIVO
ATTENZIONE AI RITMI DI APPRENDIMENTO
FLESSIBILITÀ – NDIVIDUALIZZAZIONE
INTEGRAZIONE ANCHE DELL’HANDICAP
RECUPERO E SOSTEGNO
D.P.R. 24 . 6 . 98 n.249 STATUTO DELLE
STUDENTESSE
E DEGLI STUDENTI
POTENZIALITÀ
TECNOLOGIA
ASSISTENZA PSICOLOGICA
Valutare i ragazzi dislessici in rapporto alle loro
capacità e alle loro difficoltà, senza timore di
discostarsi da come valutiamo la classe secondo il
principio dell’individualizzazione dell’offerta formativa.
vedi URS Lombardia
Milano, 3 novembre 2004 -Prot. N. 13987
e circolari MIUR:
5 ottobre 2004 il MIUR
5 gennaio 2005-Prot.n.26/A 4°
Nota Esami di Stato 2004-2005 del 1°marzo 2005:
Nota 27 luglio 2005: DOC – PDF
Prot. N. 13987
Milano, 3 novembre 2004
Ai Dirigenti
degli Istituti scolastici
statali e paritari
della Lombardia
LORO SEDI
Oggetto: Dislessia e DSA: strumenti compensativi e misure dispensative.
Si segnala all’attenzione delle SS.LL. la seguente nota elaborata da A.I.D. – Associazione Italiana Dislessia
e fatta propria da questo Ufficio Scolastico Regionale che, sui temi in oggetto, ha posto in essere una
collaborazione con la suddetta associazione al fine di predisporre interventispecificatamente rivolti agli operatori scolastici.
La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in ragazzi per il resto normali , cioè senza
handicap neurologici o sensorialiocondizioni di svantaggio sociale.
La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo. Lo
sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale,
determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale.
Queste difficoltà permangono dopo la prima fase di acquisizione e si manifestano in un difficile rapporto col testo scritto e
la sua decodifica. E' facile capire come in una cultura come la nostra, così fortemente legata alla scrittura, questo
problema incida pesantemente condizionando la vita scolastica e in seguito la vita professionale.
Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o
adattamento della didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento.
Il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche, determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta
un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che questi ragazzi
manifestano. Inoltre influisce negativamente sullo sviluppo della personalità e compromette un adattamento sociale
equilibrato.
Anche se riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente non godono di nessuna tutela specifica, a differenza di
quanto accade in numerosi paesi europei.
Per riuscire a leggere e scrivere devono impegnare al massimo le loro capacità e le loro energie, si
stancano molto ed impegnano molto tempo, sono lenti, troppo lenti, commettono errori, saltano parole e righe.
Altra caratteristica è la sostituzione in lettura e scrittura di lettere con grafia simile p b d g q- a/o - e/a o suoni simili:t/d - r/l d/b - v/f e altre non prevedibili.
Molti dislessici hanno difficoltà :
- ad impararel'ordine alfabetico, i giorni della settimana, i mesi in ordine.
- nell'espressione anche verbale del pensiero, hanno un lessico povero e non memorizzano i termini difficili.
- a riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana; quasisempre le prestazioni grammaticali sono inadeguate.
Molti dislessici sono anche discalculici, ovvero non riescono a:
- imparare le tabelline
- fare calcoli in automatico
- fare numerazioni regressive
- imparare le procedure delle operazioni aritmetiche.
Praticamente tutti i dislessici hanno grosse difficoltà ad apprendere le lingue straniere, in particolare scritte, e la difficoltà maggiore è
rappresentata dalla lingua inglese a causa delle differenze molto accentuate tra la scrittura e la pronuncia delle lettere e tra la pronuncia e la
scrittura di una stessa lettera in parole diverse.
Per i motivi sopra indicati si invitano i Dirigenti scolastici a sollecitare i docenti ad applicare gli strumenti compensativi e le misure
dispensative nei confronti degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA segnalati dai servizi sanitari).
Strumenti compensativi:
- tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri,
- tavola pitagorica,
- tabella delle misure, tabelle delle formule,
- calcolatrice,
- registratore,
- cartine geografiche estoriche, tabelle della memoria di ogni tipo
- computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale,commisurati al singolo caso
- cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), mediante anche la predisposizione in ogni scuola di una fonoteca scolastica contenente
il testo parlato dei libri in adozione, ed altri testi culturalmente significativi, ( possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)
dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audio- cassette o cd-rom
L’utilizzo di tali misure, che non richiede la segnalazione ex L.104/92, ma soltanto la diagnosi dello specialista, è
fondamentale e conforme alla personalizzazione della didattica, al fine di non inficiare il successo formativo di chi presenti DSA.
In particolare, la L.104/92 è applicabile solo in presenza di una minorazione fisica o psichica o sensoriale, che non si configura quando vi sono DSA,
disturbi rinvenibili solo in soggetti con un‘intelligenza almeno nella norma e senza minorazioni di alcun tipo.
Solo nei casi più gravi, a discrezione dello specialista della struttura sanitaria pubblica (diagnosta), che lo ritenga
indispensabile e lo indichi esplicitamente nella propria diagnosi, sarà utile la segnalazione ex L.104/92.
Parallelamente, in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la dispensa
da alcune prestazioni quali:
lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline;
dispensa dallo studio delle lingue stranierein forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;
tempi più lunghiper prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazied unflessibile raccordo tra gli insegnanti;
organizzazione di Interrogazioni programmate
assegnazione dicompiti a casa in misuraridotta
possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine (come già avviene invari paesi europei tra i quali la Gran
Bretagna dove esiste lo stesso testo ampio oppure ridotto per i dislessici).
Il Direttore Generale
f.to Mario G. Dutto
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente
Ufficio IV
Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004
Ai Direttori degli
Uffici Scolastici Regionali
Loro Sed
Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia
Pervengono a questa Direzione esposti con i quali alcuni genitori lamentano che non sempre
le difficoltà di apprendimento di soggetti dislessici sono tenute nella dovuta
considerazione,con la conseguenza che i soggetti in questione hanno lo stesso percorso
formativo nonché la medesima valutazione degli altri alunni
Come è noto alle SS.LL. la dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda
il leggere e lo scrivere e che può verificarsi in persone per altri aspetti normali. Tali soggetti
non presentano, quindi, handicaps di carattere neurologico o sensoriale o comunque
derivanti da condizioni di svantaggio sociale. Gli studi scientifici sull’argomento hanno
evidenziato che queste difficoltà, che colpiscono circa il 4% della popolazione, nascono da
particolarità di funzionamento delle aree cerebrali deputate al processo di riconoscimento dei
fonemi, ed alla traduzione di questi in grafemi nella forma scritta e, infine, alla lettura della
parola scritta.
Le persone affette da dislessia presentano, quindi, una difficoltà specifica nella lettura, nella scrittura e, talvolta, nel
processo di calcolo, la cui entità può essere valutata con tests appositi, secondo il protocollo diagnostico messo a punto
dall’Associazione Italiana Dislessia (AID), nonché dalla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile (SINPIA).
Dato che tali difficoltà si manifestano in persone dotate di quoziente intellettivo nella norma, spesso vengono attribuite ad
altri fattori: negligenza, scarso impegno o interesse. Questo può comportare ricadute a livello personale, quali
abbassamento dell’autostima, depressione o comportamenti oppositivi, che possono determinare un abbandono
scolastico o una scelta di basso profilo rispetto alle potenzialità. Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti
compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi.
Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:
- Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri.
- Tavola pitagorica.
- Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche.
- Calcolatrice.
- Registratore.
- Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale.
Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener
conto dei seguenti punti:
- Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle
tabelline.
- Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.
- Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.
- Organizzazione di interrogazioni programmate.
- Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.
Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai
risultati acquisiti.
Sulla base di quanto precede si ritiene auspicabile che le SS.LL. pongano in essere iniziative di formazione al fine di
offrire risposte positive al diritto allo studio e all’apprendimento dei dislessici, nel rispetto dell’autonomia scolastica.
Si ringraziano le SS.LL. per la consueta collaborazione.
Il Direttore Generale
M. Moioli
Prot.n.26/A 4°del 5 gennaio 2005
Oggetto :Iniziative relative alla Dislessia.
La circolare prot.4099/P4°, emanata da questa Direz ione in data
5-10-2004, ha fornito indicazioni circa le iniziative da attuare relative alla
dislessia.
A RIGUARDO SI RITIENE DI DOVER PRECISARE CHE PER
L'UTILIZZAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DISPENSATIVI E
COMPENSATIVI POSSA ESSERE SUFFICIENTE LA DIAGNOSI
SPECIALISTICA DI DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (O
DISLESSIA) E CHE TALI STRUMENTI DEBBANO ESSERE APPLICATI
IN TUTTE LE FASI DEL PERCORSO SCOLASTICO, COMPRESI I
MOMENTI DI VALUTAZIONE FINALE.
Si confida nella consueta collaborazione delle SS.LL.
ILDIRETTORE GENERALE
F.to M.MOIOLI
NON ESISTE UNA LEGGE
CHE IMPEDISCE
ALL’INSEGNANTE DI
TROVARE STRATEGIE DI
APPRENDIMENTO CHE
AIUTINO I RAGAZZI A
RAGGIUNGERE GLI
OBIETTIVI