Periodo Kamakura

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Corso di Cultura Giapponese I
Periodo Kamakura
(kamakura jidai 鎌倉時代 , 1185-1333)
Periodo Kamakura
Caratteristiche principali
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Tutto ha inizio con un colpo di stato da parte dell'imperatore in ritiro
Goshirakawa per riprendere il potere dai Fujiwara
I capi militari del paese tentano di soppiantare i Fujiwara
I Taira ( 平 ) vengono definitivamente sconfitti dai Minamoto ( 源 ) nel
1185 nella battaglia di Dannoura (guerre di genpei 源 平 ): coinvolte
migliaia di persone, vi prendono parte le casate militari di provincia. I loro
capi non sono aristocratici bensì MILITARI.
Trionfa Minamoto no Yoritomo e fonda il “governo tenda” (bakufu ), un
nuovo regime
Nuove leggi basate sul codice samuraico: fine del potere dell'aristocrazia
La fine di questo periodo sarà segnata dai due tentativi di invasione
mongola del 1274 e del 1281
Periodo Kamakura
Caratteristiche principali
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L'aristocrazia risponde ai cambiamenti sociali con elegie che rimpiangevano
il potere perduto: Shinkokinwakashû ( 新古今和歌集 , 1205).
Dal punto di vista della narrativa, invece, tale condizione viene riflessa dalla
“letteratura del romitaggio”, e in particolare da Ricordi di un eremo (Hôjôki
方丈記 , 1212) di Kamo no Chômei ( 鴨長明 , 1155-1216) e dall'attività
poetica di Saigyô ( 西行 , 1118-1190)
Il rinnovato interesse per la storia: la storia interpretata in termini di
causalità. Il Gukanshô (ca. 1220) di Jien (1155-1225) ripercorre la storia del
paese dalle origini al 1219.
Anche letteratura per coloro che erano al di fuori del mondo dell'aristocrazia:
il successo dell'aneddotica (setsuwa 説 話 ) per estendere la visione del
mondo buddhista
I katarimono (“storie narrate” 語り物 ) accompagnati da strumenti musicali,
presentano un quadro ampio e vivo della società dell'epoca: la Storia degli
Heike (Heike Monogatari 平家物語 , prima del 1221)
Periodo Kamakura
Caratteristiche
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Governo DUALE: il bakufu necessita l'imperatore e viceversa
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Continui tentativi per rovesciare il governo di Kamakura
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Il “crollo” dell'aristocrazia si avverte anche a livello filosofico: la perdita degli
antichi valori viene espressa dal concetto di mappô ( 末 法 ), la “fase di
degenerazione della Legge”
Nuove teorie buddhiste per la “salvezza individuale”: enfasi sul jiriki ( 自 力 ), il
“potere del sè”. Rispetto al “profitto in questo mondo” e le “pratiche magiche” del
periodo Heian, troviamo l' “aldilà” di Kamakura: il nenbutsu ( 念 仏 ) e
odorinenbutsu (“nenbutsu danzato” 踊り念仏 )
Si passa dal realismo che connota la visione indigena del mondo, al trascendere la
realtà del mondo: il ceto guerriero ha un nuovo strumento ideologico
Con la Jôdo Shinshû (La Vera Scuola della Terra Pura 浄土新宗 ) si diffonde una
fede rivolta all'aldilà
Diffusione dello Zen ( 禅 ): portato in Giappone da Dôgen (1200-1253) dalla Cina
dei Song. La famiglia Ashikaga lo abbraccia e ne farà il proprio riferimento
filosofico nel successivo periodo Muromachi
Periodo Kamakura
Caratteristiche
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I karon ( 歌論 ), i “trattati sulla poesia”: tentativi di stabilire parametri per
la valutazione del waka.
Si affermano due nuovi principi estetici: yûgen ( 幽 玄 ) e ushin ( 有 心 ).
L'aristocrazia risponde con l'uso di nuovi valori estetici all'esclusione dalla
società guerriera
Si diffonde la pratica dello honkadori ( 本歌取り )
Nasce il Shinkokinwakashû ( 新古今和歌集 , 1205): in 20 maki;
letteratura imperiale; segue lo schema del Kokinshû; ultime tendenze di
poesia (honkadori); stretta connessione tra autore e poesia; espressione
individuale; molte donne;
Periodo Kamakura
Lo zen
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Massima enfasi sulla pratica della meditazione (meisô 瞑 想 ): già diffusa
in India col buddhismo mahayana, vi viene posto l'accento dalla scuola
chan (in giapponese “zen” ) in Cina.
Inizialmente è solo una componente aggiuntiva della scuola tendai
Si afferma in Giappone con Eisai (1141-1215) e trova la protezione degli
alti strati della società guerriera e dello shogunato.
Trova una struttura indipendente e si sviluppa per una sua via autonoma
La massima originalità rispetto alla Cina viene trovata in Dôgen (12001253): trova l'illuminazione in Cina sotto Ru Jing, rinuncia a tutti i suoi
possedimenti terreni per farsi monaco (ramo cadetto imperiale)
Caratteristiche comuni a Nichiren ma lui è interessato solo al satori ( 悟
り ), l' “illuminazione”: lui scrive in giapponese per mostrare il “bene
della via” in maniera più concreta
Con lo zen è la salvezza dell'individuo a trionfare al posto della
“protezione del paese”, la collettività
Periodo Kamakura
Lo Hôjôki (Ricordi della mia capanna, 1212)
di Kamo no Chômei (1153-1216)
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Figlio di un sacerdote shinto. Entra a corte come poeta e suonatore di
biwa. Allo sgretolamento della corte, si rifugia in un eremo sui monti di
Kyoto. Non si integra con l'ambiente cortese e, da eremita, inizia a
osservarla con occhio critico.
L'opera è scritta in giapponese, e inizia con la descrizione della
desolazione delle rovine della capitale. Esalta le gioie della vita in
solitudine. Segue la traccia di un'opera cinese, il Chiteiki, ma rispetto a
questa si dimostra più accurata nelle descrizioni e dotata di un sentimento
religioso legato all'esperienza personale del nenbutsu.
L'opera di Kamo no Chômei rappresenta la “nipponizzazione” della
cultura straniera avvenuta nel tardo XII secolo e all'inizio del XIII. Ovvero
rappresenta la sfida alla natura trascendentale del buddhismo di Kamakura
da parte della visione del mondo del pensiero autoctono.
Periodo Kamakura
La letteratura dell'aristocrazia e lo Shinkokinwakashû
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L'aristocrazia è conscia della propria superiorità culturale rispetto alla
classe militare di Kamakura
I karon ( 歌論 ), i “trattati sulla poesia”: tentativi di stabilire parametri per
la valutazione del waka. La rivendicazione di nuovi ideali estetic: yûgen
( 幽玄 ) e ushin ( 有心 ) in risposta all'esclusione dalla società guerriera.
Si diffonde la pratica dello honkadori ( 本歌取り )
Nasce il Shinkokinwakashû ( 新 古 今 和 歌 集 , 1205): in 20 maki;
letteratura imperiale; segue lo schema del Kokinshû; ultime tendenze di
poesia (honkadori); stretta connessione tra autore e poesia; espressione
individuale; molte donne;
l'espressione individuale: una volta spezzato il legame tra poeta e società,
la letteratura non fa più parte di un'attività sociale ma espressione
individuale.
Molte le elegie: si parla del defunto e del sentimento di chi rimane ma mai
dell' “aldilà”
Periodo Kamakura
Lo Heike Monogatari
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La cultura aristocratica inizia verso la fine del periodo Heian a
raggiungere strati più ampi con i setsuwa e i katarimono. Scissione tra
autore e lettore a favore di una situazione in cui il lettore (o l'ascoltatore)
era diverso dallo scrittore.
Uno dei migliori esempi di katarimono è costituito dagli heikyoku ( 平
曲 ), ballate cantate dai maestri di biwa (biwa hôshi 琵琶法師 ) e tratti
dallo Heike Monogatari.
L' “autore” dell'opera, secondo Yoshida Kenkô l'ex-governatore
Yukinaga, insegnò a recitarla a un cieco delle province orientali e in
seguito la appresero anche i biwa hôshi. È un lavoro di collaborazione tra
aristocrazia e mondo samuraico.
È il racconto dell'ascesa e della caduta della casata dei Taira. I
protagonisti sono tutti guerrieri ma molto diversi da quelli dei
monogatari di Heian. Il protagonista, Taira no Kiyomori ( 平 清 盛 ), è
visto come un rozzo despota, criticato sia da un punto di vista morale sia
religioso. Non corrisponde all'eroe convenzionale di un racconto.
Periodo Kamakura
Lo Heike Monogatari
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L'opera si apre con una riflessione sull'idea di “impermanenza” (mujô 無
常 ) propria di un mondo caratterizzato dal mappô ( 末法 ) e termina con
la ricerca della “terra pura” (jôdo 浄土 ).
Il personaggio più positivo, in termini confuciani, è Taira no Shigemori –
figlio di Kiyomori -, modello di “pietà filiale” ed è anche quello
maggiormente accostabile all'idea di “eroe” del racconto. Tuttavia, viene
posto in secondo piano dalla figura del padre, la cui furia omicida si
scatena contro Yoritomo
Nell'opera si delinea una ripartizione in “guerrieri delle province
orientali” e “guerrieri delle province occidentali”: i primi popolo
belligerante – anche per quanto riguarda il “gentil sesso” -, mentre i
secondi riflettono i valori della corte imperiale in cui la ritualità
buddhista occupa posizione di spicco
La caratteristica centrale dell'opera risiede nel fatto che indaga sotto più
aspetti la figura del guerriero donandogli così una centralità mai
conosciuta prima
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