Cognome ............................................................... Nome .............................................................................. L’ATMOSFERA: COMPOSIZIONE, STRUTTURA E RELAZIONE CON IL MONDO VIVENTE La superficie terrestre è lambita da un “oceano” gassoso, che la avvolge in un involucro impalmpabile: l’atmosfera. Questa, per la maggior parte addensata nei primi 10-12 km di altezza, si estende in forma sempre più rarefatta fino a oltre 2000 km dalla superficie. Composizione dell’aria COMPONENTE GASSOSO % IN VOLUME Azoto (N2) Ossigeno (O2) 78,08 20,95 Nell’immagine a sinistra (Nasa) l’atmosfera appare come un anello sfumato intorno alla terra. Altri gas Argo (Ar) Diossido di carbonio (CO2) Neon (Ne), Elio (He), Kripto (Kr), Xeno (Xe), Idrogeno (H2), Metano (CH4), Ozono (O3) Vapore acqueo 0,93 0,038 0,002 0-4 LA COMPOSIZIONE DELL’ATMOSFERA La parte più bassa dell’atmosfera comprende l’aria che respiriamo, un miscuglio di gas formati per poco meno di quattro quinti in volume (circa il 78%) da azoto, per poco più di un quinto (circa 21%) da ossigeno e per una piccola frazione residua da argo, anidride carbonica o diossido di carbonio e altri gas presenti in tracce; questi dati si riferiscono all’aria secca, cioè priva di umidità: l’aria, infatti, contiene sempre quantità variabili di vapore acqueo (umidità atmosferica) in percentuali variabili tra lo 0% e il 4%. Di Alessia Cesana LA STRUTTURA DELL’ATMOSFERA Studiando come variano le caratteristiche dell’atmosfera alle varie quote, in particolare la temperatura, oltre che la densità e la composizione, si è potuto osservare che l’involucro gassoso complessivo può essere considerato formato da una serie di strati o “sfere” che si distinguono specialmente per il differente andamento della temperatura: se in uno strato la temperatura aumenta, in quello successivo diminuisce o viceversa; i vari strati sono separati da sottili fasce, dove si verifica l’inversione dell’andamento della temperatura: queste superfici di discontinuità, dove ogni strato sfuma nel successivo, sono chiamate pause. Procedendo dal basso verso l’alto si incontrano i seguenti strati: la troposfera, la stratosfera, la mesosfera, la termosfera e l’esosfera. Rappresentazione schematica degli strati in cui viene suddivisa l’atmosfera in base all’andamento della temperatura LA TROPOSFERA è lo strato a diretto contatto con la superficie terrestre, in cui è presente l’aria che respiriamo. Si estende ad altezze variabili con la latitudine: da valori di 8-10 km sopra i Poli a valori di 16-18 km sopra l’Equatore (come valore medio si considerano 12 km). È lo strato più denso dell’atmosfera, dove si concentra circa il 90% della sua massa gassosa e gran parte del vapore acqueo (umidità atmosferica) ed è pertanto sede delle perturbazioni meterologiche (venti, precipitazioni), cioè di fenomeni continuamente “mutevoli”. Nella troposfera si trovano disperse anche fini particelle solide formate da sabbie e polveri sollevate dai venti, ceneri di origine vulcanica, minuscoli cristalli di sale che derivano dagli spruzzi del mare, pollini e microrganismi quali funghi e batteri: nel loro insieme costituiscono il pulviscolo atmosferico, che comprende anche le emissioni inquinanti (fumi e gas) originate dall’attività umana; queste particelle in sospensione nell’aria svolgono un compito importante, in quanto su di esse avviene la condensazione del vapore acqueo, e ciò favorisce la formazione delle nubi e delle precipitazioni. Salendo in quota, l’aria diventa sempre più rarefatta (cioè meno densa): già a 5000-6000 m l’ossigeno diventa talmente scarso da rendere molto difficile la respirazione. La troposfera viene riscaldata soprattutto dalla superficie terrestre, per cui la sua temperatura, che mediamente è di 15° C a livello del mare, tende a diminuire con una certa regolarità salendo verso l’alto. All’altezza della tropopausa, il confine superiore della troposfera, la temperatura raggiunge i valori più bassi (intorno a -70° C) per poi risalire. La STRATOSFERA si estende al di sopra della tropopausa mediamente fino a circa 50 km di altezza. In essa i gas sono molto rarefatti (circa 1/1000 della densità rispetto al livello del mare) e tendono via via a disporsi secondo il loro peso molecolare, cioè a “stratificarsi”. Per la quasi totale assenza di umidità, non si formano nubi e quindi sono assenti le perturbazioni. La temperatura, molto bassa alla base della stratosfera, tende ad aumentare fino a valori compresi tra 15 e 20° C nella parte superiore, al confine con la stratopausa. Questo riscaldamento è connesso alla presenza di ozono, un gas formato da tre atomi di ossigeno (O3), particolarmente concentrato in una zona compresa all’incirca tra 25 e 40 km di altezza detta ozonosfera o fascia di ozono. L’ozono, che si forma continuamente a partire dall’ossigeno (O2), assorbe gran parte dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole in grado di danneggiare gli organismi viventi e nel corso di questo processo si libera calore che fa aumentare la temperatura della stratosfera. Nel corso degli ultimi decenni si osservata una preoccupante diminuzione della concentrazione di ozono causata da sostanze inquinanti immesse dall’uomo nell’atmosfera. La MESOSFERA si estende oltre la stratopausa fino a circa 90 km di altezza. In questo strato la temperatura diminuisce rapidamente con l’altezza fino a circa -80° C in corrispondenza della mesopausa e i gas presenti sono molto rarefatti e in parte presenti, anziché come molecole, come particelle elettricamente cariche (ioni): sono la parte inferiore di una fascia ionizzata presente nello strato successivo. In questo strato si verifica il fenomeno delle stelle cadenti: sono piccoli frammenti rocciosi in arrivo dallo spazio che incontrando l’atmosfera bruciano per attrito lasciando scie luminose; sulle polveri residue possono formarsi cristalli di ghiaccio che formano le cosiddette nubi nottilucenti, spesso visibili nelle notti d’estate, perché brillano riflettendo la luce del Sole. La TERMOSFERA si estende oltre la mesopausa fino a circa 500 km di altezza e i gas sono ancora più rarefatti che nella mesosfera; la temperatura aumenta fino a toccare valori che in corrispondenza della termopausa superano anche 2000° C. Queste temperature non vanno intese nel senso comune: si tratta infatti di temperature “cinetiche”: per l’estrema rarefazione dei gas, le loro poche molecole hanno molto spazio a disposizione e si muovono mediamente a velocità altissime che, per prodursi in condizioni normali, al suolo, richiederebbero quelle elevate temperature; in realtà, l’energia termica che le molecole della termosfera sarebbero in grado di trasferire ad altri corpi è piccolissima: un comune termometro misurerebbe temperature bassissime di molte decine di gradi sottozero. Nella termosfera le particelle gassose sono presenti prevalentemente in forma di ioni, in seguito agli urti che subiscono da parte delle radiazioni solari più energetiche (raggi cosmici, costituiti soprattutto da protoni, che formano il vento solare) che “strappano” elettroni dai loro atomi: in questo modo formano un’estesa fascia ionizzata chiamata ionosfera (che sconfina nella mesosfera), i cui strati riflettono i segnali radio a onde medie, corte e cortissime e permettono le comunicazioni radio a grandi distanze, superando il limite posto dalla curvatura della Terra. Nella termosfera si incendiano disintegrandosi piccoli meteoriti e sciami di polveri solide che danno origine al fenomeno delle stelle cadenti; inoltre, la presenza della fascia ionizzata è anche all’origine di spettacolari fenomeni luminosi noti come aurore polari. L’ESOSFERA, lo strato più esterno dell’atmosfera, si estende oltre i 500 km e le particelle gassose, costituite da atomi di elio e idrogeno, diventano via via talmente rarefatte che, oltre la soglia dei 2000-2500 km circa (il limite convenzionale dell’esosfera), so passa al vuoto siderale quasi totale. VERIFICA DELLE CONOSCENZE 1. Scegli il completamento corretto. In un volume di aria secca, le parti di ossigeno e di azoto stanno tra loro all’incirca nel rapporto: a. 2 : 1 b. 1 : 3 c. 1 : 4 d. 2 : 5 L’aria che respiriamo fa parte della: a. Stratosfera b. Troposfera c. Mesosfera d. Termosfera È lo strato in cui è presente la fascia della ionosfera. a. Esosfera b. Stratosfera c. Mesosfera d. Termosfera Un gas presente in abbondanza nell’atmosfera primitiva della Terra e che ora rappresenta solo lo 0,038 % in volume dell’aria è: a. L’argo b. Il metano c. Il diossido di carbonio d. L’idrogeno L’ozono è presente specialmente in una fascia: a. Che si trova nella mesosfera. b. Compresa tra 15 e 25 km di altezza. c. Che si trova nella stratosfera tra 50 e 60 km di altezza. d. Compresa tra 25 e 40 km di altezza. 2. Completa le seguenti definizioni scrivendo i termini opportuni. a. Lo strato più esterno dell’atmosfera...................................................................................................................... b. Lo strato in cui si trova la fascia di ozono ............................................................................................................... c. Lo strato in cui hanno sede le aurore polari ........................................................................................................... d. Lo strato in cui si verifica il fenomeno delle stelle cadenti ..................................................................................... e. Lo strato in cui si verifica la maggior parte dei fenomeni meteorologici ................................................................. f. Lo strato compreso fra la stratosfera e la termosfera ............................................................................................ g. La superficie di discontinuità fra la stratosfera e la troposfera ............................................................................... h. Lo strato che si estende fino a circa 500 km .......................................................................................................... 3. Seguendo quali criteri viene suddivisa l’atmosfera? ............................................................................................................................................... 4. Dove è presente il pulviscolo atmosferico? ............................................................................................................................................... 5. Come varia la temperatura dell’atmosfera dal livello del mare fino alla mesopausa? ............................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... ............................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................