ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Martedì 9 Febbraio 2010 9 I seguaci di Ravidassia vogliono dar voce alle classi sociali emarginate del paese asiatico Sikh dissidenti, un nuovo credo Va ad aggiungersi alle 80 religioni già praticate in India DI ELISABETTA IOVINE U na nuova religione si diffonde in India. Si chiama Ravidassia ed è stata fondata da un gruppo di Sikh dissidenti, che vogliono aiutare chi si trova ai margini della società. Un’iniziativa che va ad arricchire ulteriormente il folto numero di credo presenti nel paese asiatico: un’ottantina. L’India è dominata dalla presenza dell’induismo, che rappresenta circa l’80% del totale. Poi ci sono minoranze legate al cristianesimo, al buddismo, al giudaismo, al sikhismo e altro ancora. Proprio da una costola dei Sikh è nata Ravidassia (dal guru Ravidass), i cui massimi esponenti, che si trovano nella città settentrionale di Varanasi, stanno facendo proseliti fra i 23 milioni di seguaci Sikh sparsi nel resto del mondo. Tutto è partito da una setta radicale dei Sikh chiamata Dera Sachkhand Ballan, formata soprattutto da Intoccabili (Dalits), che si trovano in fondo alla scala sociale dell’India. Sono talmente disprezzati che, per loro, non c’è posto neppure fra le quattro caste. Tutto, o quasi, è fatto in opposizione ai Sikh: il pellegrinaggio avviene a Varanasi, luogo di nascita del guru Sant Rama Nand, a capo della setta Sikh tradizionale, assassinato l’anno scorso durante uno scontro a fuoco in Bagno sacro nella città di Varanasi un tempio a Vienna. L’episodio, all’ordine della scissione religiosa, scatenò una serie di tumulti nella regione indiana del Punjab. La nuova setta ha anche il proprio libro sacro, che ha preso il posto del Granth Sahib dei Sikh, e il proprio simbolo, conosciuto come Har, che significa l’onnipotente. «Vogliamo rispettare tutte le religioni, amare l’umanità e vivere un’esistenza virtuosa», ha raccontato un portavoce di Radivassia. La religione ha centinaia di migliaia di devoti: i seguaci si sono diffusi ovunque. Vi sono templi a Southall, Coventry e Toronto, ma anche parecchi siti internet e pagine su Facebook. Un universo in fibrillazione, insomma. Il credo Sikh venne fondato dal guru Nanak nel sedicesimo secolo, in parte come ribellione al sistema indiano delle caste. Infatti i seguaci ufficialmente non condividono questa impostazione, nata nell’ambito dell’induismo e che divide la società in gruppi che definiscono dove uno vive, chi deve sposare e che lavoro fa. Ed Il guru Sant Rama Nand e, sopra, il guru Ravidass è quasi impossibile uscire dalla propria condizione. I dissidenti, invece, mirano a dar voce alle caste più basse, che ritengono di soffrire ingiustamente, soprattutto da parte dei Sikh Jat, in possesso di gran parte dei terreni agricoli del Punjab. A livello teorico vi sono profonde differenze, a cominciare dalla possibilità di adorare i guru viventi: ciò è considerato blasfemo dalla maggior parte dei Sikh. Inoltre Altra mazzata per Toyota Prius: adesso i freni non frenano Sembra in piena crisi il mito giap- bisogno di 5 metri ponese della qualità totale. Il misfatto per fermarsi. è avvenuto in casa Toyota, il gruppo In seguito a paautomobilistico da tempo considerato recchie lamenteun modello da seguire in tutto il mondo. le da parte della Invece, stavolta, il costruttore nipponi- clientela, sta per co è stato protagonista di un clamoroso partire un piano scivolone, dopo essere stato costretto di richiamo su vaa richiamare milioni di veicoli con di- sta scala di vettufetti ai freni. Ciò è avvenuto dopo che, re per eliminare nei mesi scorsi, erano emersi difetti eventuali difetti. nell’accelerazione di altri veicoli. Dopo la Prius, saL’iniziativa riguarda la Prius, con- ranno richiamati siderata fiore all’occhiello della tecno- altri modelli ibrilogia Toyota in quanto macchina ibri- di che montano la da, che fa funzionare il motore grazie stessa tecnologia a all’unione di elettricità e combustio- base dell’impianto ne classica. Ma innovativo è anche (o frenante: si tratta avrebbe dovuto essere) il sistema fre- della Sai e della nante idraulico. Esso, in realtà, è an- L e x u s H S 2 5 0 h , L’altra mia auto è una Toyota: così il Times vede i guai del costruttore dato in panne. presentate sui necessità di rafforzare i controlli. In Sono numerose le lamentele per- mercati rispettivenute alla casa costruttrice: diversi vamente a dicembre e a luglio dell’an- ogni caso, il danno a livello d’immagine è evidente. Anche perché, da giugno incidenti stradali sarebbero stati pro- no scorso. vocati da questo difetto. I freni di alcuUn responsabile del controllo qualità 20098, la Prius è salita ai vertici delle ne Prius vendute in Giappone e negli di Toyota ha confessato l’esistenza del vendite in Giappone. L’anno scorso sono Stati Uniti non funzionano problema, che può state commercializzate 200 mila Prius nell’arco di un secondo su essere scoperto in ri- in Giappone e 140 mila negli Usa. Se non si correrà presto ai ripari, le strade scivolose e a bassa tardo a causa del clivelocità. Potrebbe sembrama freddo invernale. conseguenze potrebbero essere pesanti. Le due pagine di «Estero re poco pericoloso, ma non Il gruppo ha ricono- Soprattutto in un paese che ha fatto è così: secondo un rapporto - Le notizie mai lette in sciuto un probabile della qualità il proprio segno distintivo degli esperti, se c’è questo Italia» sono a cura di rilassamento in sede a ogni livello. Ma, probabilmente, l’efritardo nell’attivazione del Sabina Rodi di verifica degli au- ficienza totale non esiste da nessuna sistema, un’auto che viagtoveicoli negli stabi- parte. © Riproduzione riservata gia a 20 chilometri orari ha limenti, perciò c’è la gli scismatici, se così si possono definire, si ispirano agli insegnamenti del guru Ravidass, nato nel quindicesimo secolo, secondo il quale le persone dovrebbero essere giudicate in base ai loro meriti e non a seconda della casta di appartenenza. Non sono diversità di poco conto, specialmente in un’organizzazione sociale chiusa come quella indiana. © Riproduzione riservata Le zanzare hanno gusto Le zanzare puntano alle loro vittime umane a seconda dell’odore emesso dal sudore. A questa conclusione è arrivato uno studio di ricercatori americani, pubblicato sulla rivista Nature. Ecco perché, spiegano gli esperti, alcune persone sono mangiate dagli insetti, mentre altre vengono praticamente ignorate. Questione di pelle, insomma. Nel senso letterale del termine. Chi soffre di più l’attacco delle zanzare ha probabilmente una concentrazione più elevate di sostanze chimiche nella traspirazione, o semplicemente suda di più. L’indagine serve soprattutto a trovare rimedi per limitare la diffusione della malaria, che colpisce ogni anno 500 milioni di persone nelle aree tropicale del pianeta e ne uccide fino a 3 milioni, in maggioranza bambini nell’Africa subsahariana.